cornici-fioccofiori narr e poesie

Qualche giorno fa,  in chat, Giulio ha raccontato un episodio  accadutogli,  fra il tragico e il comico. Abbiamo riso sull’epilogo di questa situazione venutasi a creare e Giulio, d’impeto, ha detto che forse ne avrebbe scritto un racconto. E, dopo pochissimi giorni, eccolo gia’ pronto per essere da voi letto. Giulio era andato  all’obitorio per partecipare al funerale di una persona di sua conoscenza e renderle l'ultimo saluto, ma alla fine si è trovato coinvolto in  “abbracci e baci”  con persone......... sconosciute.    Leggete e scoprirete il “perché”.
2i03ipl
    Pochi giorni fa è scomparsa una vicina di casa, sapete, nei piccoli borghi quando muore qualcuno,  è come se fosse un parente. Ci si conosce da una vita, si dialoga, si prende il caffè insieme, le donne si scambiano gli odori per la cucina, si fanno le festicciole del vicinato, insomma è l’armonia d’un paese.
    Appresa la triste notizia, faccio una visita all’obitorio. Entro in punta di piedi e  la osservo. Non vi era nessuno, solo due donne adagiate con cura nelle bare. Il silenzio mi soffoca, bisbiglio una timida preghiera o qualcosa del genere, allungo una mano per accarezzarla ma non ci riesco.  In quei pochi minuti milioni di immagini sono passate davanti ai miei occhi.    La rivedo quando giocava allegra con le mie bambine, le coccolava sulle ginocchia e canticchiava sempre qualcosa. Lei non aveva figli e spesso comprava vestitini, bambole ...Era di famiglia insomma .  man on park bench   Esco e mi metto a sedere sotto una tettoia. Ci sono tante panchine, e altre persone chiacchierano fra loro.  Aspetto che arrivi il marito per fare le dovute condoglianze. Passa il tempo, quasi due ore e non arriva nessuno. Non so cosa fare: ormai manca poco alla chiusura. Telefono a mio fratello per sapere qualcosa, mi risponde che ci sono stati tutta la mattina e che non sarebbero sicuramente venuti di nuovo. Ormai aspetto.     Nel frattempo, sono arrivate tante persone e il carro funebre col_Carro funebre sacerdote, corone etc. Le panchine si sono riempite, mi ritrovo pigiato in un angolino. In questi momenti dell’estremo saluto, sono inevitabili le lacrime, si abbracciano, si danno pacche di incoraggiamento sulle spalle. Una donna viene dritta verso di me, mi tende la mano, mi alzo,  mi abbraccia e mi bacia. Mi ha scambiato per uno di loro. Non posso certamente scappare, altri mi baciano. Riesco finalmente a svincolarmi e mi allontano.      Quando arrivo a casa, mi vedono stravolto: racconto il fatto alla moglie e alle figlie.      F-risus_7Incominciano a ridere come matte, arriva anche il genero, questo si rotola perfino per terra. - E ti è andata bene - mi dice – Pensa se formavano il corteo con le macchine,F-risus_12 chissà dove ti avrebbero portato -  Insomma questa farsa continua per  tutto il pomeriggio.  A nulla sono servite le mie giustificazioni.      La notte a letto, ho ripensato al fatto. Tutte le cose , secondo me, hanno una morale, un nesso, un qualcosa che giustifica il tutto. Mi sono ritrovato insieme a gente che non conoscevo, partecipando in rispettoso silenzio, al loro dolore. La morte ci fa riflettere, ci accomuna. Anche i cuori più duri, si plasmano e non sei capace di trattenere qualche lacrima.  

Giulio2

12 Commenti a ““TRAGICOMICO” di Giulio.lu (Il maledetto toscano)”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Grazie Pino. Non ne azzecco una .

  2. pino1.sa ha detto:

    Giulio, dalle mie parti molti sfruttano quello che è successo a te alla cerimonia funebre per riempire la pancia, infatti accade che alcuni ben vestiti si presentano al ricevimento in occasione di matrimoni, specie quelli con molti invitati, si siedono mangiano e bevono poi si alzano e se ne vanno, dopo aver fatto i doverosi auguri agli sposi, ognuna delle due parti pensa siano persone invitate dall’altra parte. Tu invece sei stato scambiato per un parente del morto beh! peccato che alle cerimonie funebri non si mangia e beve avresti almeno rimediato un pasto.

  3. rosaria3.na ha detto:

    Infatti, Giulio, ne avevamo sorriso anche in chat, se ricordi. C’è questa nota “comica” che vuole soprattutto far notare il grande imbarazzo in cui ti sei venuto a trovare e la tua famiglia ha sorriso proprio x la situazione alquanto “insolita ed imbarazzante”, che ti si è prospettata.

  4. Giulio Salvatori ha detto:

    Forse ho calcato la penna sul lato “comico”,forse non è stato colto , da alcuni, la partecipazione al dolore e soprattutto il rispetto verso la morte .”L’ilarità della famiglia”,voleva solo ed esclusivamente evidenziare, ai fini del racconto, uno spaccato tra amarezza e l’imbarazzo del sottoscritto .

  5. pina6.rm ha detto:

    amici la morte è sempre meglio prenderla con allegria,voglio raccontarvi una cosa che mi è successa .Quando i miei figli erano un pò grandicelli da capire il senso della morte ,li ho portati al cimitero per fargli vedere la tomba della loro nonna cioè mia madre e sccome i bambini quando escono di casa hanno sempre fame ho fatto dei panini .Entriamo nel cimitero è troviamo la tomba di mia madre i bambini cominciano a correre tra le tombe . Finita la visita cominciano a dire che avevano fame e ridendo trovano una panchina , ci siamo tutti seduti e abbiamo mangiato come se fossimo ad un picnicpoi vicino a dove eravamo noi c’era una bottiglia di birra e poco più in la della mentuccia fresca che io ho raccolto .Insomma la visita al cimitero si è trasformata in una scampagnata.Lo sò che non c’entra niente con quello che ha raccontato giulio ma mi è rimasta nella mente come una cosa bella e poi i bambini che non hanno mai avuto paura del cimitero ,cosa che io ho sempre avuto .scusatemi se ho raccontato questa cosa ma mi piaceva farvela sapere ….e poi mi è stato consigliato di scrivere tutto quello che mi viene in mente grezie dell’ascolto

  6. michele30.mi ha detto:

    Caro Giulio.A me è successo qualcosa di simile.
    In Luglio, e venuto a mancarmi mio cognato,era un cognato pescatore e in vita le piaceva mangiare pesce e sopratutto beveva. dopo la cerimonia funebre tutti i parenti,( eravamo in 8 ) siamo andati al ristorante in riva al mare, dove il povero cognato andava spesso a mangiare e bere. insomma abbiamo voluto festeggire in suo onore tra piatti di portata di pesce con 10 bottiglie di vino. alla fine eravamo tutti ubriachi,e abbiamo rischiato di farci arrestare. chissà se ci sarà ancora un funerale divertente. ciao

  7. giuliano4.rm ha detto:

    Fai attenzione, Giulio,a non essere scambiato come il povero Renzo dei Promessi Sposi.
    La prima volta lo scambio di identità avviene quando, dopo il consiglio di Agnese, Renzo si decide a far visita all’avvocato Azzeccagarbugli. Il legale, lo crede da subito un bravo e lo tratta quindi con affare più spigliato. Una ennesima volta Renzo viene scambiato per un rivoltoso e, ingiustamente, arrestato per poi essere liberato dalla folla. L’ultima volta viene addirittura equivocato, nel pieno della peste, per un untore da parte di un barbone.
    Fossi in te starei lontano da quella panchina!
    Scusa ma sai è quella piccola vena Toscana che è in me!

  8. franco muzzioli ha detto:

    Forse il riso fa buon sangue …..!!!!!!!!!!!!!!!

  9. lucia.tr ha detto:

    Racconto più tragico che comico quello di Giulio, uno spaccato di vita che ora difficilmente troviamo, piccolo borgo dove tutti si conoscono e il lutto di ogni famiglia viene condiviso dall’intera comunità. Toccante sono i ricordi della defunta, quasi fatta rivivere nella quotidianità dei suoi gesti e sentita come parte integrante della famiglia. Giulio ci insegna inoltre , che di fronte alla morte si prova commozione e rispetto verso qualsiasi persona , indipendente che si conosca o meno. Trovo fuori luogo l’ilarità della famiglia, la sacralità della morte va sempre rispettata!!

  10. franci ha detto:

    Hai perfettamente ragione, Giulio: c’e’ un motivo per tutto, nulla accade per caso e anche il fatto che tu ti trovassi nel posto sbagliato al momento sbagliato ha un significato, e tu l’hai identificato benissimo.
    Bravo, ma anch’io come te ho provato una fitta di tristezza che mi impediva di partecipare all’ilarità dei tuoi famigliari.

  11. carlotta ha detto:

    Caro Giulio… da “maledetto toscano” riesco a immaginare il tuo imbarazzo!
    Grazie per averci fatto iniziare la giornata con un sorriso e con la solita profonda riflessione…

  12. Lorenzo.rm ha detto:

    Giulio, linguaggio asciutto, nitida cronaca dei fatti, sentimenti palesi e veri. Un perfetto inviato alla cronaca della vita (e della morte). Grazie.

Scrivi un commento