Ecco un altro disastro pre-annunciato: è infatti crollata l'intera Domus Gladiatoria (luogo dove si allenavano gli atleti dell’antica Pompei) e non, come si era creduto inizialmente, solo un muro dell'edificio.
-
Una immagine della Domus dei Gladiatori crollata il 6 novembre 2010 a Pompei. L'area al momento è transennata e non è possibile accedervi. La Domus è sulla via principale, via dell'Abbondanza, quella maggiormente percorsa dai turisti, in direzione Porta Anfiteatro. Predisposto un percorso alternativo per i tanti turisti.
Il crollo si è verificato in via dell'Abbondanza e ad accorgersene sono stati i custodi del sito archeologico. L'area è stata transennata e i turisti sono stati indirizzati su altri percorsi. Il problema però diventa sempre più grave: uno degli scavi archeologici più importanti al mondo, se non il più importante, si sta progressivamente sbriciolando.
Altre due case sono a rischio-crollo: La Casa del Labirinto e quella delle Nozze d’Argento.
Questi i fatti, ma di chi le responsabilità? La prima accusata è l’incuria. Ma l’incuria è dell’uomo e quindi della mancata manutenzione e prevenzione che spesso in queste situazioni non vengono attuate. Si adducono colpe sempre al cattivo tempo (pare che la causa non sia solo questa), ma il cattivo tempo fa parte delle calamita’ naturali ed è compito dell’uomo porvi rimedio, laddove è possibile, preventivo. Aveva resisitito all’eruzione del Vesuvio, alle guerre, ma nulla ha potuto contro l’incuria, la manutenzione carente e forse anche sbagliata. Adesso è il solito momento dello scarica barile delle responsabilità fra il ministro Bondi, che punta l’indice sulle scarse risorse destinate alla cura di un patrimonio culturale immenso, e il ministro Tremonti. Ma tutti gli incassi derivati dai ticket dei visitatori (che sono tanti) dove vanno a finire? Pare che l'ultimo restauro nell'area smottamenti risalga agli anni 40.
Rimane comunque un danno patrimoniale, culturale, turistico ed economico enorme. E meno male che è successo durante la notte, altrimenti si sarebbero contate anche le vittime. Ci sarebbero potuti essere visitatori e rimanerne coinvolti.
il crollo della Domus dei gladiatori ha colpito al cuore noi napoletani.Il sito archeologico di Pompei è stato il vanto della cultura storica di tutto il mondo .Ora non c’è più.La colpa ? del vesuvio? no!!! lui se ne sta buono buono in segno di riconoscimento per un sto dall’immenso valore archeologico. Ma allora di chi è la colpa?Dell’egoismo dell’uomo,del potere,e dell’avidità dei nostri governanti .Ci hanno distrutto un sito archeologico che faceva invidia agli altri paesi e allora cosa si può fare per ricostruire l’intera opera .NULLA.IL governo non ha soldi per queste cose, per altre sì.Mi vergogno di essere ITALIANA ma fiera di essere napoletana
rosa spiace vede anna male ricordi de tempi proprio antichi
Le nostre opere d’arte, i nostri siti archeologici ci sono invidiati da tutto il mondo e sono la nostra principale ricchezza e non sappiamo conservarli e ” sfruttarli” nel giusto modo per valorizzarli .Certo denaro in questo momento ce n’è poco, ma se si facesse come di solito si fa nel privato ,provvedere quando il guaio è piccolo, non si perderebbero questi ricordi della nostra cultura e della nostro storia. Penso , però , che la maggiore attenzione dovrebbe nascere sul “posto” dove è facile vedere i primi danni.Che cosa fanno i responsabili e gli addetti , volgono il capo dall’altra parte? Non mi rivolgo solo al fatto in questione, ma a quelli di tutta Italia
Purtroppo in questo paese la CULTURA non fa CASSA, viene trascurata, i finanziamenti per le manutenzioni delle strutture e per il restauro delle opere d’arte non vengono eragati, dopo ci meravigliamo di quello che succede? Dov’è il ministro ai beni culturali? prima deve ricevere ordini dal ministro delle finanze, poi se cè qualche briciola interviene.
Ovunque ti giri, affondi nel pantano delle colpe. Da noi , per le piccole cose, si dice :- ‘n siemo gnanco boni di mantené quelo che cian lascio i nostri vecchi.-E così la montagna si sgretola perchè non vi è quella manutenzione costante di una volta, portando a valle frane,smottamenti,morte e disperazione.Il tutto si può riassumere in una sola frase che coinvolge tutto il nostro mondo politico: bianchi, rossi, etc.
– Tenti ponte che passo – Mi sembra che qualcuno avesse scritto poco tempo fa in un commento, non ricordo il nome :- Non hanno neanche il coraggio di vergognarsi.Io lo dico alla toscana:- Hanno il muso come il c…. E attenti, le colpe, non sono tutte di Berlusconi. Rosaria, è andata già bene che la – Domus Gladiatoria, non si sia trasformata in una grossa bara
Rosaria, anche vedere questa altra catastrofe è un dolore. Penso però, come dici tu, ”meno male che è successo di notte e non ci sono state vittime”.
Ho visitato Pompei 1 anno fa (era uno dei miei sogni)e vedere le immagini mi fa male, anche se, basta guardare Vicenza e casa mia. Troppi fatti negativi tutti insieme. Passerà anche questo momento!
Rosaria, ti devo dare calorosamente la mano per l’equilibrio del tuo articolo. Pensa che in Parlamento si pensa a presentare una mozione di sfiducia al Ministro Bondi. E’ l’antico adagio “Piove governo ladro” applicato alla politica di oggi, peggiore di quella di ieri.