L’estate è esplosa e con lei la voglia di…amore!
Ah, l'amore! Così esaltato, osannato, mostrato, desiderato, rimpianto....
Già ma ci sono diversi tipi di amore, quindi proviamo prima di tutto a capire quale proviamo.
Amore familiare, verso i familiari o i parenti
Amore per gli amici
Amore per se stessi
Amore romantico
Amore sessuale (considerato da alcuni più un istinto che una vera e propria forma d'amore.)
Amore platonico, amore romantico verso qualcosa o qualcuno in cui un eventuale coinvolgimento fisico è solo un mezzo per raggiungere l'amore spirituale
Amore caritatevole (detto anche bontà o misericordia), aiutare i bisognosi, etc.
Amore ideale, per qualcosa di astratto o inanimato, come un'idea o un obiettivo
Amore politico o sociale, per i propri principi, la propria nazione o patria, la propria dignità, il proprio onore e l'indipendenza
Amore di fede verso qualche essere divino o Dio (detto anche devozione.)
Questi i vari tipi di amore, presi dall'antica Grecia, poiché la nostra è una cultura greco - latina:
Agape è desiderio di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
Philia è il desiderio di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
Eros definisce desiderio sessuale.
Anteros è desiderio sempre corrisposto.
Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
Phatos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
Stοrge è desiderio d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
Thelema è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.
Se da qui abbiamo capito che amore è e che desiderio ci spinge... siamo a posto!!
L'amore è un sentimento cosi forte e in ogni sfumatura la cosa bella è che si tratta sempre di un DARE, non di un ricevere.
Catullo e Lesbia in un affresco di Ercolano del I sec. a.C.
Una volta dicevi che facevi l'amore solo con Catullo, Lesbia, e che al posto mio non avresti voluto abbracciare neppure Giove.
Ti amai, allora, non tanto come il volgo ama un'amante, ma come un padre ama i figli e i generi.
Adesso so chi sei: perciò, anche se brucio di una fiamma più violenta, sei per me molto più vile e spregevole.
"Com'è possibile?", dici. Perché un'offesa del genere costringe un amante ad amare di più, ma a voler bene di meno.
A proposito, qualcuno si ricorda di aver mai sentito le famose ”farfalle nello stomaco? “
Devi essere serena Marisa,hai dato l’amore grande che c’è nel cuore di un genitore.
I figli hanno bisogno di sapere che sono amati, incondizionatamente.
non sono stata fortunata in amore ,il mio amore lo donato alle figlie e nipoti ,non ho avuto un grande amore ,ma ora ho un grande rispetto dai miei cari e sono serena la mia vita non è stata sprecata
io sono nata con un grande amore la mia professione ho svolto per 30anni l’infermiera pediatrica, e nel dare il mio aiuto a quei bimbi davo l’amore che sentivo dentro di me.
Molte volte mi sono sentita impotente difronte a una crisi epiletica, avrei dato la vita perchè terminasse la crisi.
Amo i bambini sopra ogni cosa ed ora da vecchia con quasi sei nipotini mi ritrovo felice, sento dentro di me una gioia, vivo per loro e mi sento ritornare indietro con gli anni
In amore(quello con la A maiuscola) si aggira un fantasma , ed è la sofferenza , che in qualche modo c’è sempre. Passione, in fondo, significa soffrire.
È duro, certamente, non essere più amati quando si ama; ma niente in confronto a essere ancora amati quando non si ama più.
Per quanto riguarda le famose “farfalle nello stomaco”,spero che il finale non sia stato così:
Lei: “Ho le farfalle nello stomaco…”
Lui: “Allora da quel cinese non ci mangiamo più.
Giuliano, tu hai citato il Carme di Catullo, un’elegia poetica dal profondo significato. Ma non esiste il manuale dell’amore perfetto, esiste solo L’AMORE in tutta la sua completezza che racchiude la maggior parte delle forme da te elencate, romantico, spirituale, platonico, sessuale, ma io aggiungerei anche: emozionabile, gioioso, leale, devoto, fedele, divertente, complice, tenace, coraggioso, tollerante, comprensivo, rispettoso ma soprattutto conflittuale, turbolento, tormentoso, esplosivo e potrei continuare all’infinito. E chi può dire, di fronte a tutto questo, di non aver mai provato le farfalle nello stomaco?
Catullo direbbe: “Qui potis est?”
Ciao e grazie di accompagnarci attraverso i sentieri del sentimento.
Buon gelato!!
parole sante e vere giuliano
Devi essere serena Marisa,hai dato l’amore grande che c’è nel cuore di un genitore.
I figli hanno bisogno di sapere che sono amati, incondizionatamente.
non sono stata fortunata in amore ,il mio amore lo donato alle figlie e nipoti ,non ho avuto un grande amore ,ma ora ho un grande rispetto dai miei cari e sono serena la mia vita non è stata sprecata
io sono nata con un grande amore la mia professione ho svolto per 30anni l’infermiera pediatrica, e nel dare il mio aiuto a quei bimbi davo l’amore che sentivo dentro di me.
Molte volte mi sono sentita impotente difronte a una crisi epiletica, avrei dato la vita perchè terminasse la crisi.
Amo i bambini sopra ogni cosa ed ora da vecchia con quasi sei nipotini mi ritrovo felice, sento dentro di me una gioia, vivo per loro e mi sento ritornare indietro con gli anni
mariposa cinesi aahahah
In amore(quello con la A maiuscola) si aggira un fantasma , ed è la sofferenza , che in qualche modo c’è sempre. Passione, in fondo, significa soffrire.
È duro, certamente, non essere più amati quando si ama; ma niente in confronto a essere ancora amati quando non si ama più.
Per quanto riguarda le famose “farfalle nello stomaco”,spero che il finale non sia stato così:
Lei: “Ho le farfalle nello stomaco…”
Lui: “Allora da quel cinese non ci mangiamo più.
Provate, provate.
Giuliano, tu hai citato il Carme di Catullo, un’elegia poetica dal profondo significato. Ma non esiste il manuale dell’amore perfetto, esiste solo L’AMORE in tutta la sua completezza che racchiude la maggior parte delle forme da te elencate, romantico, spirituale, platonico, sessuale, ma io aggiungerei anche: emozionabile, gioioso, leale, devoto, fedele, divertente, complice, tenace, coraggioso, tollerante, comprensivo, rispettoso ma soprattutto conflittuale, turbolento, tormentoso, esplosivo e potrei continuare all’infinito. E chi può dire, di fronte a tutto questo, di non aver mai provato le farfalle nello stomaco?
Catullo direbbe: “Qui potis est?”
Ciao e grazie di accompagnarci attraverso i sentieri del sentimento.
Buon gelato!!
e sì ke si sfarfalla spesso per amori univoci, spesso non ricambiati, ciao, sempre su l’amore ci dai lumi giuliano tema universale
le farfale ,sii e non solo… ciao