Il caffè. Una consuetudine tutta italiana per iniziare la giornata, per spezzarla e riprendere con nuovo vigore: il lavoro, la lettura, la scrittura di un documento impegnativo o prima di una importante riunione. La pausa caffè è un momento “particolare” in cui gustarsi lo spessore della crema, il tipo di torrefazione e gustarsi… l’aroma.
Rilassiamoci un po’ con …
L'aroma del caffè...
(girando nel Web...e vale la pena di arrivare in fondo)
Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita
e di come le cose le risultavano tanto difficili.
Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro.
Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco.
Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò
alcune carote, in un'altra collocò delle uova e nell'ultima
collocò dei grani di caffè.
Lasciò bollire l'acqua senza dire parola.
Dopo venti minuti il padre spense il fuoco.
Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto.
Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto,
colò il caffè e lo mise in una scodella.
Guardando sua figlia le disse:
"Mia cara, carote, uova o caffè?"
La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote,
ella lo fece e notò che erano soffici;
dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo,
mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo.
Dopo le chiese che provasse a bere il caffè,
ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.
Umilmente la figlia domandò:
"Cosa significa questo, padre?"
Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità,
"l'acqua bollente",
ma avevano reagito in maniera differente.
La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba;
ma dopo avere passato per l'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.
L'uovo era arrivato all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.
Invece, i grani di caffè, erano unici:
dopo essere stati in acqua, bollendo,avevano cambiato l'acqua.
"Quale sei tu figlia?" le disse.
"Quando l'avversità suona alla tua porta; come rispondi?"
"Sei una carota che sembra forte ma quando i problemi
ed il dolore ti toccano,diventi debole e perdi la tua forza?"
"Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte,una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido?
Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?"
"O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore.
Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffè
raggiunge il suo migliore sapore."
"Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio,
tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino,
che esista sempre una luce che, davanti all'avversità , illumini la tua strada e quella della gente che ti circonda".
Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e la tua positività, "il dolce aroma del caffè".
E TU COME SEI?
CAROTA....UOVO…. O…. CAFFE' ?
"È essenziale l'aroma, ha qualcosa di magico,
racchiude intere energie di chi lo ha trattato.
Il caffè cari Eldyani, è qualcosa di più di una pianta.
È una spugna che per tutta al vita , e quindi dal momento
in cui nasce fino a che viene tostato , assorbe energie e vibrazioni.
Le trattiene, le conserva poi le elabora per restituirle
sotto forma d'aroma, gusto, vigore e pensiero.
Sì, cari Eldyani, nel caffè è impresso il pensiero".
Ramon, interprete di fondi di caffè.
Ho fatto un timido giro da neofita in modo superficiale, e trovo eldy molto interessante sia come sito che come sciventi, mi scuso con elis.maria per quelle due lamentele fatte in piazza, constato che ci sono altre opportunità interessanti oltre a chiacchiere.
saluti
Chicco 2010, alias Riccardo , ti auguro sogni d’oro!!!
La mia testa è di coccio e alle cose mi piace andare a fondo:
La barista
Confuso nel mio cammino
triste
avvilito
smarrito
viaggio lungo
intrepide ed insicure strade
che la vita mi ha aperto
questa è piena di incertezze
facce sconosciute
stralunate
impaurite
sconsolate
sfiduciate
quasi incredule
nelle malattie
siamo tutti uguali
la fragilità
varia dal carattere…
poi c’è lei
sorride sempre
occhi da gatta selvatica
amica di tutti
la barista della
casa di cura
tutti l’aspettano intrepidi all’apertura
giornali alla mano
caffè e sorrisi per tutti
tutti i giorni è così
escluso il lunedì.
L’autore di quest’opera si chiama Giuseppe Bellanca,a a questa mi sono riferito io.
ma ne ho trovate altre versioni cambia il luogo del bar,il nome della barista e altre piccole cose.
Ci sarebbe da stabilire chi è stato il primo ma questo compito lo lascio agli autori!
Edis Maria confermo quanto scritto da pasquino, e vorrei ricordati che non è la prima volta che non ti riesce di accopiare un semplice nik ad un nome e cognome.
saluti da un membro del C.L.E, CIRCULO LATINOA MERICANO DE LOS ESCRITORES
Unico in questo contesto ovviamente!
Caro Pasquino ti ringrazio per le precisazioni. Non sopporto mai chi ha l’ardire di spacciare per proprie ,le poesie altrui: io, da anni in eldy,li chiamo ” trafugatori di poesie altrui”. Ti stimo molto , perchè almeno non hai messo il tuo nome come autore. Ma sei l’unico!!! Buona serata
Difficile risalire al vero autore di questa poesia edis,maria, fatte le ricerche se ne trovano molte,cambia l’ambiente e altro ma il fine è lo stesso .In tutte c’è il riferimento alla barista e all’aroma del caffè finale.
Quella che mi riguarda il bar era situato in un ospedale,ecco il perché delle facce tristi e sconsolate,i degenti.
Era in un Blog ,non ricordo il nome,di aforismi e alcune poesie oltre a altri argomenti e questa non era firmata come d’altronde tutto il resto.
La cosa che sono certo è questa in fondo al Blog la dicitura:
Pubblicata con Licenze Creative Commons .
Le CCPL, infatti, rendono semplice, per il titolare dei diritti d’autore, segnalare in maniera chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa.
A tua disposizione per altri chiarimenti ce ne fosse bisogno.
Pasquino e Riccardo, toglietemi una curiosità : la poesia che avete scritto, Pasquino qui e Riccardo nel blog Poesia, chi è l’autore? Copiata l’uno dall’altro??????? Gradirei una risposta sincera!!!!!
Del caffè non ne potrei fare a meno, a metà mattinata e appena pranzo è la droga che fa per me.
Il caffè, io sono caffè!, dal giorno che come una carota o come l’uovo ho smesso di nascondere la parte migliore di me,sotto terra, o dentro un guscio.
Sono diventato caffè, emano il mio aroma, e faccio sì che i più possano gustare con le nari, ed assaporare con il palato la mia bontà.
Ma fai attenzione, non voglio troppo zucchero, ne tanto meno il sale, altrimenti potrei anche risultare disgustoso.
Cammino lungo
le strade della città
facce sconosciute
stralunate,sconsolate
quasi incredule
poi c’è lei
sorride sempre
occhi da gatta selvatica
amica di tutti
la barista di
via dell’Archetto
tutti l’aspettano
giornali alla mano
caffè e sorrisi per tutti
tutti i giorni è così
escluso il lunedì
in cui mancano questi
dolci sorrisi…
nella strada c’è
ancora l’aroma del caffè!
il buon profumo del caffè caffè,una bella barista,ti tira su il morale comunque sempre caffè??
Sono stata incaricata di aggiornare la statistica. Finora l’80% dei commentatori è “caffè”. Questo dimostra che siamo italiani-buongustai. Si, perchè bere una buona tazza di caffè è anche un rito, un rito tutto italiano. Non riuscirei ad immaginare di bere un caffè stando in piedi. Sedersi, rilassarsi, odorare, gustare, gesti indispensabili per apprezzare e godere appieno del beneficio di questa mirabile bevanda. Vi sono contenuti tutti e quattro gli elementi fondamentali: terra, acqua, aria, fuoco.
Per me tre sono le particolarità indispensabili per un buon caffè: forte, bollente e quasi amaro.
Scusate, mi sono accorto di non aver espresso
la mia opinione….
caffè …….caffè,,,,,,,,,,,,,caffè,,,,
con tutte le mie forze………. caffè.
L’aroma del caffè, le gambe delle ragazze che passano, il ticchettare delle scarpe sul selciato, la generosa scollatura e il sorriso di Roberta, la barista che accende l’aria di azzurro.
Godiamoci l’aroma di questo espresso…vista da qui la vita è davvero bellissima.
Sono caffè. Amo questa bevanda da sempre, educata in famiglia a gustarlo fin da piccola, negli anni sono diventata una cultrice. Ho frequentato un breve corso per imparare l’arte di prepararlo e conoscere le varie miscele in commercio, sembra strano ma la scelta accurata di tutti i passaggi nel preparare la caffettiera determina la riuscita finale della fumante tazzina di caffè. In casa preferisco preparare il caffè con la moka, mi piace ben caldo e abbondante, nella classica tazzina da bar bianca di porcellana dai bordi spessi, lo prendo subito dopo il pranzo, spesso preceduto da una sfoglia di cioccolata amaro Stainer o Venghi, il sapore del cioccolato si sposa benissimo con il gusto del caffè! Importante la scelta della miscela, a me piace crearla da sola usando due qualità; l’arabica dal gusto dolce, rotondo, con un retrogusto di caramello, con una punta di amaro e la robusta dal gusto deciso e resistente che riesce a dare alla bevanda una bella cremosità. Nel gustare il caffè sono implicati tutti i cinque sensi; l’olfatto mentre fuoriesce dalla caffettiera siamo inondati dagli aromi che si diffondono nell’aria, il gusto appena lo portiamo alla bocca, ben caldo, con pochissimo zucchero per gustare al meglio le note dolci e amore, la vista, bello ammirare il colore marrone della crema con le striature chiare, l’udito se siamo fortunati di trovarci in un luogo dove si ascolta buona musica! Poi che dire del caffè al bar? Una consuetudine alla quale non si può rinunciare, un piacere, un piccolo premio per affrontare al meglio la giornata, per ricaricarsi un po’!
Io mi sento caffè, aggiungendo che quanto si chiude una porta si apre un portone con tanta luce che illumina la mia strada.
Affrontare la vita con positività incide moltissimo relativamente alla qualità della vita stessa.
E hai fatto benissimo Giuliano. Per torturarsi, opprimersi, angustiarsi con tutti i problemi quotidiani c’è sempre tempo. E oggi se ne può trovare opportunità ovunque.
Sono stata carota, credevo di essere forte e riuscire a sopportare ogni avversità, ogni sofferenza, ogni dolore. Non mi accorgevo che dentro ero fragile come un uovo. Credevo di avere abbastanza forza per respingere chi mi faceva del male. Ma la mia insostenibile fragilità un bel giorno si è ribellata e con umiltà e spirito si è sciolta per combattere. Ho rotto il duro involucro e ho sparso la polvere dal dolce aroma su chi ha condiviso con me gioie, dolori e sentimento. Non scorderò mai niente di chi mi ha sempre amata e a chi mi dava perdente griderò che l’umiltà è immensa come un grano di caffè.
Signor Ramon, ora mi rivolgo a lei: tra i miei amici sono identificata come quella che “sa fare” il caffè coi fondi (sic..). Se gliene mando un pò, me ne fa responso?
Giulian, credimi, che tu sia benedetto per la “leggerezza” del testo.Pensa a chi deve commentare “mattoni” indigeribili, andando a spulciare tutto sul web, attento a non sbagliare! Ah, che bello parlare di uova e caffè!!!!Senza dimenticare le carote! Tutti possono commentare a seconda del proprio gusto e del proprio sapere!!
Una mattina mi sono svegliato che il sole era già alto, ero lì con gli occhi ancora socchiusi e cercavo di racimolare delle idee per scrivere qualcosa.
Poi mi sono seduto davanti al PC e mi sono detto quale argomento ?Con quello che accade nei giorni nostri: lo Spread sopra i 400 punti, (fateci caso che è fatto crescere o decrescere secondo il momento).
L’attacco ai risparmi delle famiglie italiane con l’Imu, la nuova, assurda e ingiusta imposta sulla casa.Un tasso di disoccupazione che è quasi raddoppiato in cinque anni … NOOOOOO!
Ne parlano già tanta stampa e TV.
Allora politica con Hollande la Francia torna socialista, oppure le malefatte dei nostri politici con la notizia, ultima di quel senatore (sic) che cambiò casacca per un milione di euro…NOOOOOO!
Perché dovrei anch’io rattristarvi con queste storie, lascio questo compito ad altri. Allora ecco che decido di scrivere leggero e senza regole. La nostra vita non è una corsa prendiamola …piano e rilassiamoci ogni tanto.
Grazie Edis.Maria per avermi dato modo, con il tuo commento, di spiegare la mia linea leggera.
Va benissimo l’aragosta e il tè di Paola, per il caffè basta l’aroma non occorre che lo beviate!
IO invece devo essere unica non mi piace bevo the verde a mattno’na tazzona e cafe con latte dopo pranzo ,a questo non rinuncio ,ma basta .forse sono un uovo………
Non bevo caffè ,perchè non mi piace ( lo so, forse sono unica),le carote le trovo insipide e allora devo buttarmi sulle uova! Giuliano non si può aggiungere qualche altro ingrediente? Magari un’aragosta : anche questa si fa bollire nell’acqua!Scherzo ovviamente e apprezzo questi tuoi argomenti leggeri!
Io sono tè, va bene lo stesso?
Bè …voglio proprio vedere chi non è caffè!
Ogni tanto possiamo essere anche carota od uovo …dipene dalle situazioni …in che acqua ci troviamo ..La voglia sarebbe d’esser sempre caffè ,di spander aroma piacevole intorno ….io come chicco..faccio del mio meglio!
caffè caffè caffeè!
Caffé, Giuliano, rigorosamente caffé.
Bravo Lorenzo “Na tazzulella e cafe”, come recitava un vecchio motivo partenopeo, non solo per deliziare il palato, ma anche per preservare la memoria dai segni del tempo.
Sai che il prodotto più scambiato al mondo,dopo il petrolio è il caffè.Ogni mattina ci dà il buongiorno e ci fa, spesso, compagnia durante la giornata.
Quindi bevi tranquillamente le tue tazzine,ma non hai risposto alla domanda:E TU COME SEI? Carota,Uovo o Caffè?
Buona giornata.
Già, è essenziale l’aroma del caffé. E io lo prendo senza rifiutarlo mai. Quante tazzine ne posso. Senza zucchero.