Bella sposò Amore. Ma una mattina, al risveglio, nel suo

letto trovò Bestia (ovvero, la storia all’inverso..).

 

C’era una volta una ragazza di nome Bella. I suoi genitori l’avevano chiamata così  perché, già appena nata, era bellissima. Man mano che la bimba cresceva, oltre che bella diventava brava, ubbidiente, studiosa e allegra. Le piacevano l’arte, la musica, il ballo, il teatro, la pittura. Era la gioia dei suoi genitori e dei suoi nonni. Diventata signorina, era ammirata e corteggiata dai ragazzi che la vedevano passare, ma lei guardava oltre. Sognava e aspettava un ragazzo bello e bravo come lei. E il ragazzo c’era, esisteva veramente e fin dal primo momento Bella aveva capito che era lui.

Bello, bravo, intelligente, generoso, altruista, disponibile, gran lavoratore. Perfetto, insomma. Era l’orgoglio dei suoi genitori. E neanche a farlo apposta aveva un  nome altrettanto perfetto che colpì immediatamente Bella: si chiamava Amore.

Bella e Amore, naturalmente si innamorarono perdutamente e si sposarono. Dopo breve tempo ebbero una meravigliosa bambina che chiamarono (..guarda caso…), Meraviglia.

Meraviglia era proprio come i suoi genitori l’avevano desiderata: bella, brava e amorevole come la sua mamma e il suo papà.

Un brutto giorno, però, entrando incautamente nel bagno, Bella vide che dalla camicia di Amore spuntavano peli neri e ispidi che lei non aveva mai visto. Lui cercava, maldestramente di nasconderli e, vedendosi osservato da lei, si arrabbiò tantissimo, spingendola brutalmente fuori.

Bella rimase molto male e non capiva perché lui la trattasse così. Ma lo amava tanto e pensò di essere stata lei a farlo innervosire.

Nei giorni successivi Bella si accorse che anche la voce di Amore si stava modificando. Da dolce e carezzevole diventava sempre più roca, stridula e penetrante. Anche il suo bel corpo cambiava nelle fattezze incurvandosi e le sue unghie diventavano lunghe come artigli. Amore si arrabbiava spesso con lei, la trattava male, la umiliava e, a volte, perdeva il controllo di sé per cose da nulla. “Poverino” diceva Bella, “forse lavora troppo o forse è colpa mia che non sono in grado di farlo star bene e lo faccio arrabbiare ”.

E Bella piangeva. Vedendo piangere la sua mamma, Meraviglia diventava triste e spesso si rifugiava tra le sue braccia e le chiedeva: “mamma perché piangi?”.

Bella si asciugava le lacrime e, sorridendo, prendeva in braccio la bimba e diceva “non è niente, tesoro, passerà..”.

Ma una mattina, al risveglio, Bella si trovò nel letto una bestia orribile: il suo Amore non c’era più. Spaventata prese in braccio la sua Meraviglia e chiamò a gran voce Amore perché la difendesse da questa creatura sconosciuta e orribile.

Ma Amore non rispose, non era più lì. Al suo posto c’era Bestia, un essere violento che, accecato dall’ira e dalla gelosia, le usava ogni sorta di violenza, sia psicologica che fisica. La obbligava in casa, come una reclusa, tagliandola fuori dal mondo e permettendole di uscire solo se da lui accompagnata. Per un nonnulla s’infuriava, il suo viso (muso-ghigno) diventava una maschera di ferocia  e, se solo Bella osava protestare o difendersi, erano botte.

    

Questa storia non finisce qui. Lascio a voi trovarne il finale. Sicuramente tutti voi avete capito la metafora che si nasconde nel racconto, che di fantasia ha soltanto i nomi dei protagonisti, tutto il resto è realtà vissuta.

Io non ci sarò per un po’ di giorni perché sto partendo per un breve viaggio, quindi mi scuso se non vi potrò rispondere. Al mio ritorno  confronteremo i vostri finali con quello realmente avvenuto.

Un abbraccio e un grazie a tutti da                      

 

24 Commenti a “OGGI VI RACCONTO UNA STORIA………di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Signor Spitz, mai complimento fu più gradito!

  2. spielman von zuhoerer ha detto:

    Infatti signora Francesca i suoi dubbi sulla frase scritta dal signor Caicco sono esatti.
    Ecco la frase originale ed è di Robert Edler von Musil scrittore e drammaturgo austriaco.
    “Es gibt Verliebte, die in die Liebe wie in die Sonne blicken, sie werden bloß blind, und es gibt Verliebte, die das Leben zum ersten Mal staunend erblicken, wenn es von der Liebe beleuchtet wird”.
    Ma in molti attribuiscono questa frase a Thoma Mann,non so spiegare il perchè,una cosa è certa sono entrambi due grandi scrittori.
    Accetto con piacere il suo abbraccio amicale,che ricambio e le faccio i complimenti,lei è molto preparata.
    Buona serata
    Spitz

  3. Lorenzo.rm ha detto:

    Mai giustificare la violezza ma comprenderne i meccanismi sì. E combatterla con intelligenza più che con la semplice indignazione.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Caro Caicco, non sono tanto sicura che l’aforisma da te citato sia di Thomas Mann, ma poco importa. E’ sicuramente una frase su cui meditare parecchio. Grazie e ciao.

  5. francesca (franci) ha detto:

    Cara Rossana, nella tua dolce magnanimità e romantica coerenza hai lasciato porte aperte sia da una parte che dall’altra. Ma è giustissimo ciò che dici. Non tutti gli uomini sono così, ma per fortuna!!! Noi amiamo uomini che ci amano e che meritano tutto il nostro rispetto, fiducia, affetto, amore, vero? E come noi milioni di altre donne al mondo.

  6. francesca (franci) ha detto:

    Signor Spitz, che piacere rivederLa! Il Suo “disegno” dell’uomo metà bruto e metà angelo è chiarissimo e non fa una piega.
    Grazie comunque, anche se non ha voluto prospettare un finale. Ma certamente nella sua mente l’aveva, vero?
    Mi permette un abbraccio amicale?

  7. francesca (franci) ha detto:

    Caro Giuliano, mi piacerebbe proprio, sai, che il finale di questa storia fosse quello da te prospettato. E’ simpatico e soprattutto rivendicherebbe, in parte, l’essere considerata donna-oggetto. Ma, purtroppo, tu lo dici per primo: non finirà certamente così. E così è stato.
    Ciao

  8. francesca (franci) ha detto:

    Giosuè, non credo si tratti, in questo caso, di fine del sentimento amore da parte di Bella. Infatti, è lei la prima a darsi delle colpe, pensando di essere la causa degli scatti d’ira violenti di Amore-Bestia. Perciò questo è segno di sentimento ancora in atto. Fino all’ultimo…

  9. francesca (franci) ha detto:

    Lorenzo, per “colpe” non so esattamente cosa intendi. Ma ti chiedo: ci può essere una giustificazione alla violenza?
    Ciao.

  10. francesca (franci) ha detto:

    Sandra, è andata proprio così, alla fine. Come tu hai previsto. Lei ce l’ha fatta, altre no.

  11. francesca (franci) ha detto:

    Cara Maurizia, ci si può liberare, invece. Basta prendere il coraggio e la forza di cui ogni essere umano è dotato e se poi sono anche i figli a pagarne le conseguenze, saranno i figli stessi a dare tutto il coraggio necessario a fuggire il più lontano possibile.

  12. francesca (franci) ha detto:

    Cara Armida, quanto è vero ciò che dici. E’ una storia sentita già troppe volte. Ma questa ha un buon finale, per fortuna. Centinaia di altre simili a questa finiscono in tragedia.

  13. francesca (franci) ha detto:

    Franco, nessuna pozione. Purtroppo, è valida la tua seconda ipotesi, è sempre stato Bestia, ma erano solo gli occhi innamorati di Bella a vederlo Amore.

  14. francesca (franci) ha detto:

    Eccomi di ritorno. Non avevo alcun dubbio che avreste individuato tutti la metafora contenuta nella mia storia, che non è una storia romanzata ma la storia vera di una donna che avrebbe potuto fare la fine delle 101 donne uccise dall’inizio dell’anno nel nostro Paese.
    Il finale è scritto sopra.
    Grazie a tutti.

  15. caicco ha detto:

    “C’è chi si innamora e guarda l’amore come guardasse dritto in faccia il sole, e si acceca; e c’è chi invece guarda per la prima volta con stupore la vita, quando viene illuminata dall’amore
    Thomas Mann

  16. rossana 1 ha detto:

    Ciao Franci,
    nel leggere questa tua metafora ho pensato a quante volte in TV o nei giornali ho sentito notizie di donne uccise,violentate, malmenate da uomini che loro chiamavano Amore. Mi sono anche chiesta ma non hanno colto i segni??Forse per Amore no, hanno capito, hanno sopportato, hanno perdonato.
    Però mi dico anche che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono anche uomini degni di essere chiamati Amore, come ci sono donne che sanno bene come far pagare a chi le chiamava Amore quello che secondo loro non và.

  17. spielman von zuhoerer ha detto:

    Il problema della violenza sulle donne è un problema serio. Le donne picchiate dai mariti cercano in tutti i modi di non farlo sapere fuori dall’ambiente familiare, si vergognano o sperano che cambi qualcosa. Gli uomini violenti fuori mostrano un aspetto invidiabile, sono persino dolci e premurosi con la moglie.
    Il guaio è che io ritengo che la donna che subisce violenza domestica abbia delle dipendenze, dei problemi psicologici che le impediscono di lasciare l’uomo a sua volta psicologicamente instabile e malato. Un uomo sano non alza le mani sulla moglie, può discutere animatamente ma mai arrivare alle percosse.
    Hernan Benitez, colto e intelligente scrittore argentino, immagina una saporita conversazione in Paradiso tra un Serafino (el angel mas intelligente) e il Signore.
    Il Serafino si rammaricava dell’idea di Jehova per creare l’uomo: mitad bruto e mitad angel perché sarebbe stata una crudeltà.
    Il Signore risentito disse: io commetterei allora delle sciocchezze?
    E il Serafino: No Signore, non volevo dir questo; è che tra gli angeli ne abbiamo parlato e la cosa così non può andare: l’uomo è un mostro metafisico con licenza della parola.
    E il Signore rispose:
    L’uomo è un problema di fede per l’uomo!
    Ma quando l’uomo si libererà di quella “mitad bruto” per diventare solo angel?
    Qui è il problema.
    Secoli di cristianesimo, la cultura delle migliori menti, i tentativi di civilizzazione non sono serviti fino ad oggi a debellare definitivamente quella “mitad bruto” esistente in ogni essere umano.
    Certo l’uomo non è più quello delle caverne. Oggi trovi l’uomo curato impomatato che fa inchini, sorrisi e recita il rosario.
    Ma per dirla con Pirandello in ogni uomo c’è l’antro della bestia: gratta gratta e quando arrivi nell’antro della bestia (badate bene non animale ma bestia) allora noterete che dietro quei sorrisi e inchini, frutto della vernice civilizzatrice di moda che l’ha camuffato emerge tutta la cattiveria e la perfidia del “porco” che prima recitava il rosario.
    La violenza è un atto di crudeltà e d’inimicizia e non può avvenire per caso: è nell’indole.
    Non perdonate chi dopo aver fatto del male, promette di cambiare: egli non cambierà mai, aspetterà solo un’altra occasione per mostrare l’antro della bestia.
    Vi auguro di vivere sempre in armonia con i vostri familiari.
    Spitz

    Mi scuso con lei signora Francesca ma preferisco non scrivere il mio finale.

  18. giulian.rm ha detto:

    Il conte Giulio Luigi Pannoloni e sua moglie Olimpia, saputa questa triste situazione familiare, approfittando anche dell’assenza di Bestia, momentaneamente rinchiuso al “gabbio”per aver scatenato una rissa con feriti; portarono nella loro cascina su i colli senesi Bella e la figlia Meraviglia. Bestia uscito dalla galera qualche mese dopo, senza lavoro né soldi si dedicò al furto negli appartamenti. Ricevuta una soffiata da Stortignaccolo che i facoltosi proprietari di una villa a Grotta…ferrata erano assenti decise di introdursi la notte stessa.
    Stava scavalcando il cancello, con le cime appuntite, quando gli scivola un piede e ZAC…doloreeeeeeee!!!
    Soccorso, trasportato in ospedale il chirurgo non poté far altro che ZAC, ZAC questa volta due erano gli zac, ma senza dolore perché anestetizzato!
    La Bestia uscito dall’ospedale, senza i suoi gioielli, diventò un mansueto e inoffensivo Cappone.
    Mentre la Bella si accompagnava con il fattore dei conti Pannoloni, uomo schietto e sincero come il vino della tenuta, la figlia aveva davanti a sé un futuro che era come il suo nome…una Meraviglia.
    Il tuo vero finale Franci non sarà certamente così… purtroppo.

  19. giosue1.vi ha detto:

    queste storie capitano a molti ,l’amore termina troppo presto e la bestia si infuria,anche perchè non era vero amore ,ma meglio terminarle veloci queste storie ,erano belli ,ma non avevano amore,

  20. Lorenzo.rm ha detto:

    Notiamo la cronistoria della metamorfosi: incomincia dalla scoperta dei peli ispidi e continua fino al manifestarsi della Bestia. Io la butto lì. Non può essere che anche Bella abbia le sue colpe? Come finirà è scontato, ormai. A meno che la Bestia, guardandosi allo specchio, non si riconosca e abbia orrore di sé. Ovviamente se prima non lo era, Bestia. Se lo era cercherà scampo nella foresta visto che la sua metamorfosi è compiuta. Lupo tra i lupi.mentre Bella si congratulerà con se stessa per il pericolo scampato. Ci sarà certamente, per lei e la piccola Meraviglia, un altro Amore. Così va la vita.

  21. sandra vi ha detto:

    AMORE non e’ mai stato Amore,e’ Bella innamoratissima che l’ha visto cosi;e lui forse ll’inizio innnamorato la illusa.Poi pian piano ha cominciato a rivelare la sua vera natura ,e Bella perderele sue illusioni e prendere atto della dolorosa realta.Cosa poteva fare ? Subire tutte le possibili umiliazioni?Io penso ,che ,avendone appena la possibilita’,;’unica strada era andarsene colla sua bimba ,cercando di rifarsi una vita.

  22. maurizia ha detto:

    “il padre ,il marito padrone”
    una persona debole che acquista la sua forza facendo il violento e incutendo paura.
    di questi “mariti padroni” non ci si libera.
    anche se prende la sua meraviglia e fugge lontano,
    purtroppo non ci si libera.
    forza e coraggio ci vuole ad appogiarsi a strutture che ti possono aiutare

  23. armida.ve ha detto:

    E’ una storia,, Franci? Vista e sentita troppe volte,purtroppo!!
    Non credo che “Amore”, sia stato completamente falso, all’inizio. Ogni essere umano è “Angelo e Demone” come diceva
    Pascal.. forse qualche pozione velenosa (e ce ne sono!)lo ha ridotto così.. forse Bella non aveva intravisto il pericolo.. troppa fiducia a volte fa male.. Bella!! Basta subire!! Le unghie ora tirale fuori tu!! I violenti bisogna ripagarli con la stessa moneta… a volte sono così vigliacchi che diventano di colpo agnellini! Non so come finirà la storia.. so che per loro nulla sarà più come prima

  24. franco37 ha detto:

    O Amore ha bevuto la pozione del dottor Jekyll e si è trasformato in mister Hyde….o non è mai stato “Amore”.
    Era “Amore” per gli occhi innamorati di Bella , ma è sempre stato Bestia …e l’abitudine …forse la gelosia hanno esplicitato la sua vera natura.
    Come finisce la storia?
    Se Amore erroneamente ha bevuto la pozione del dottor Jekyll …prende il controveleno e tutto passa, se invece è sempre stato Bestia (come temo),Bella si dovrà guardare allo specchio e dirsi “ho sbagliato”, prende la sua Meraviglia tra le braccia e se ne fugge lontano.

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