Spesso da queste pagine, e con molti di voi, abbiamo parlato e dialogato di argomenti di comunicazione. L’ascolto, l’importanza di cercare un contatto con gli altri, anche attraverso la parola, ma soprattutto il contatto fisico, come può esserlo un abbraccio, è secondo me lo strumento più utile per raggiungere tutte le persone fin nella loro interiorità più profonda.
E’ mia abitudine salutare gli amici di Eldy con un abbraccio, ma un abbraccio particolare, personale, che io chiamo “stritoloso”, per dare più intensità al gesto, seppur virtuale. Molti di voi lo conoscono e a volte, se non sono io ad offrirlo per prima, siete voi che mi sollecitate a farlo. Altri restano un po’ sorpresi da questa strana espressione, fraintendendone, forse, il vero significato.
Ma ciò di cui voglio parlare oggi non è l’abbraccio virtuale bensì l’abbraccio reale, quello inteso come contatto fisico.
Molti studi sono stati effettuati sia su bambini che su adulti per esplorare i vantaggi del contatto fisico, in particolar modo dell’abbraccio. Chi di noi, molto spesso, trovandosi in particolari situazioni di calo dell’umore, o addirittura provando un senso di vuoto interiore simile all’angoscia, non desidererebbe anche solo una stretta o un semplice abbraccio da qualcuno cui vuol bene per sentirsi un po’ meglio, per avere un conforto?
L’abbraccio è un gesto che esprime e contiene
tutti i sentimenti:
dall’amore all’amicizia, dalla solidarietà alla
condivisione, dalla complicità alla
protezione.
L’abbraccio è una naturale e spontanea dimostrazione di affetto e disponibilità. Può durare qualche secondo, se è relativo ad un saluto un po’ frettoloso, oppure può essere esteso e prolungato, quando nasce da un bisogno di conforto o da un desiderio di affetto e di amore.
Comunicare i propri sentimenti è assolutamente necessario. Quante persone sono in grado di dire “Ti voglio bene” ai propri genitori, ai propri figli, al proprio coniuge, ai propri amici? Reprimendo le emozioni impoveriamo la nostra capacità di esprimere i sentimenti. Dobbiamo allenarci a dare libero corso alle sensazioni dell’anima e agli slanci del corpo. La nostra fisicità serve anche a quello.
Con un abbraccio possiamo chiedere scusa senza parlare e sentirci subito meglio.
Il tatto è necessario per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, ma è indispensabile per il benessere degli esseri umani.
Il contatto piacevole può nascere da forme diverse ma è l’abbraccio che, per quanto leggero possa essere, è in grado di trasmettere una grande quantità di messaggi al nostro cervello esercitando un effetto straordinariamente benefico sia a livello cerebrale che fisico.
Un abbraccio è un luogo e un tempo in cui dirsi tutto.
Un abbraccio è un luogo in cui tornare a volersi bene nei momenti difficili.
Un abbraccio è un luogo che contiene tutto il bello e che fa scomparire il brutto.
Un abbraccio è un luogo dove scoprirsi senza timore.
Abbracciare non è segno di debolezza.
E allora non abbiamo timore o remore a regalare abbracci, e non spaventiamoci se qualcuno ha voglia di abbracciarci all’improvviso, lasciamolo fare e ricambiamo con la stessa intensità, farà bene a noi e agli altri. Ma soprattutto ricordate che: UN ABBRACCIO E’ GRATIS.
E come diceva Oscar Wilde:”La vita è ciò che succede mentre noi pensiamo
ad altro” io vi saluto con un abbraccio “stritoloso”.
i miei sono tutti affettuosi ,posso definirmi una nonna viziata ,ma quando torna mia nipote Lucia dalle sue ore d’insegnante ,in qualsiasi angolo della casa mi trova ,mi deve stringere in un abbraccio veramente “stritoloso”,la mia noni d’oro e per me brillano le stelle anche se siamo in pieno giorno
I tuoi abbracci mi avvolgono, come scudi protettivi, mentre i tuoi baci
m’ inebriano del nettare dell’ Amore.
Restiamo insieme sempre, la vita è meravigliosa con te!!!!!
No Nadia, non ti serve alcuno psicanalista. Soltanto un pò di allenamento. Prova a fare ginnastica con un cuscino, una bambola, un cagnolino (anche di peluche). Vedrai che entro breve tempo ti riuscirà spontaneo abbracciare, dapprima i tuoi famigliari e, in seguito, anche gli amici. Per i baci ci attrezzeremo…più avanti! Quelli sono più…mirati e meno dispensabili!
Ciao, grazie e …abbraccio.
Franco, benissimo con i biscotti “abbracci”, oltretutto soddisfano anche la gola. Però, attento al colesterolo. Quelli di cui parlo io sono dolcissimi, eppur privi di zucchero.
per me non so il peche’non è facile ne baciare ne abbracciare,cè qualcosa che mi frena,e si che di dimostrazioni di affetto ne ho tante da parte dei miei figli e di mio marito.pochi giorni fa è morta una carissima amica di mio figlio,ho dovuto imponermi di andarlo ad abbracciare,non è stato facile per me,forse mi ci vuole uno psicanalista
Ho risolto il problema con i biscotti “abbracci” ,di una nota marca italiana…8 la mattina con l’ orzo/caffè …..8 alle 17 con il tè …alla sera qualcuno davanti alla TV …sono quasi in media con le raccomandazioni della Satir , non corro il rischio che qualcuno mi attacchi il raffreddore…soddisfo il palato ….ed evito di rimaner deluso da “abbracci fasulli”.
…….Dai Franci non sono così cinico……è che sono forse un
pò prevenuto…..”stritolone”….Giusto… sono 175 cm …se ti metti in punta di piedi non ci sono problemi….anzi!
Sai Giuliano che l’avevo pensato anch’io di apporre un diritto d’invenzione al mio abbraccio “stritoloso”. Scherzi a parte, grazie dei complimenti, pero’ ora capisco tante cose.
Innanzitutto: la sopravvivenza me la garantisco “rubando” la mia dose giornaliera di abbracci alla famiglia e agli amici. Per la manutenzione mi devo attrezzare meglio, qualche giuntura che stride me la ritrovo, credo dipenda dal fatto che sono in arretrato di abbracci-giornalieri-manutenzione. Invece adesso capisco perchè sono alta solo 1,60! Si è interrotta la dose giornaliera di abbracci-crescita, accidenti!
Ma che forte questa Virginia Satir, pocopoco era anche un po’….satira?
Ciao caro Giuliano, vedi te come sei diventato alto? Ora so perchè. Il mio abbraccio pure a te.
Alba, come sempre, ha saputo cogliere l’essenza dell’articolo.
L’abbraccio è la forma di contatto che preferisco, è molto intimo, tutto il corpo è a contatto con l’altra persona e può essere molto diverso secondo chi si abbraccia, della situazione, di quello che si vuole trasmettere. Credo che un abbraccio a una persona che soffre sia la migliore medicina.
Complimenti Franci sai trovare sempre argomenti interessanti di cui parlare… ti consiglierei di brevettare l’abbraccio “stritoloso”!
“Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per la sopravvivenza. Abbiamo bisogno di 8 abbracci al giorno per la manutenzione. Abbiamo bisogno di 12 abbracci al giorno per la crescita”.
Eh si, Rossana. Riuscire a lasciarsi andare ai sentimenti e accompagnare le nostre braccia verso qualcuno che ha bisogno di sentire il nostro calore, il nostro affetto, la nostra partecipazione, non è cosa facile. Hai detto bene tu. Non a tutti riesce facile porgere questo gesto, eppure avere qualcuno da abbracciare quando hai voglia di piangere è qualcosa che mette fine al gelo dell’inverno che hai dentro.
Grazie e, guarda caso…ti abbraccio affettuosamente.
Ciao Franci ho letto sempre con grande piacere il tuo scritto . Quante volte sentiamo il desiderio di questo atto d’amore o di amicizia,che ci trasmette sicurezza, serenità, calore ma che facciamo tanta fatica a dare o a ricevere, eppure sembrerebbe una cosa così facile.
Un abbraccio da chi ami è qualcosa che ti fà sentire bene,ti allontana dai pensieri, dalle preoccupazioni, ti senti come una cosa sola,un abbraccio da un amico, da un parente ti aiuta, ti consola nelle difficoltà .
Eppure o per cultura o per timore sembra che sia un dono che non sappiamo regalare facilmente.
Ti ringrazio perchè leggendo ci si riflette, ciao brava come sempre
Caro Franco, vero che l’abbraccio d’oro non va mai sprecato. Però ti immagini quante persone, soprattutto anziani che vivono soli, senza amici, vorrebbero avere ogni tanto qualcuno che li abbracciasse? C’è tanta gente che ha un gran bisogno di essere abbracciata, gente che vive tutta la vita fino all’ultimo attimo, senza conoscere il calore di una carezza, di un abbraccio e magari, se l’avessero avuto sin da piccoli, la loro vita sarebbe stata diversa. Ma questa è un’altra storia….
Ciao e grazie.
Uno “stritolone” di Franci l’ho provato e gioisosamente ricambiato , anche se sono un pò avaro di baci e abbracci, proprio perchè considero molto questi “atti d’affetto” e non li butto via nel quotidiano incontrarsi.
Molte volte la sera del sabato, dopo una serata tra amici , c’è tutta una baceria ed un’abbracciarsi ….che normalmente rifuggo.
L’abbraccio ed ancor più il bacio ,lo spendo per un momento di condivisione d’intenti e di pensieri (come con Franci) o in teneri momenti d’affetto…con la moglie, coi figli, coi nipoti ..forse con gli amici e con una persona con la quale in quel momento condivido un emozione triste o gioiosa che sia .
Sono meno convinto del “free hugs” ..troppo formale …troppo gratuito…forse anche un pò falsetto.
Ben venga quindi l’abbraccio ….ma essendo d’oro….non buttiamolo via!
Si Paola, avevo visto anch’io quel bellissimo video REGALO ABBRACCI, o Abbracci Gratis (Free Hugs). E mi è piaciuto così tanto che ho voluto inserirlo nel mio articolo. Volevo precisare, però, che questa esperienza è stata replicata anche in Italia, in tantissime città importanti come Milano, Roma, Padova e altre ancora. In seguito all’idea australiana tante città europee hanno diffuso l’iniziativa trasformando free higs in una specie di movimento internazionale spontaneo.
Molto interessante, grazie.
Cara Alba, nel tuo commento c’è un immenso abbraccio. Mi ha colpito il “tum tum” del cuore. E’ vero, se ascoltiamo il nostro cuore mentre abbracciamo lo sentiamo comunicare tutto il nostro sentimento ma soprattutto ciò che diamo ci ritorna indietro. Mille cose si possono fare con un abbraccio, mille parole si possono silenziosamente dire con un abbraccio.
Grazie Alba, il mio abbraccio per te.
Grazie Alba ricambio il tuo abbraccio con tanto affetto e condivido il tuo pensiero, l’abbraccio in me scatena una ridda di sensazioni incredibile penso sia la forma più spontanea per dimostrare le nostre sensazioni.
E visto che stanno arrivando le feste abbraccio codialmente tutti gli eldyani.
Un’iniziativa che è nata in Australia e che poi si è sparsa un po’ in tutto il mondo è quella di offrire abbracci gratis per la strada “free hugs”
La prima volta che mi è capitato sono rimasta un attimo interdetta, ma poi è stato molto simpatico e divertente e devo dire che mi sono sentita meglio tutto il resto della giornata.
“Free hugs” offerti con un cartello da giovani sorridenti a gente frettolosa e diffidente, ma poi mi sono fermata ad osservare, le persone alla fine hanno accettato e condiviso un abbraccio che inizialmente erano restii a ricevere e dare.
è stata indetta addirittura una campagna per gli abbracci gratis e una giornata internazionale dell’abbraccio: il primo sabato di luglio di ogni anno.
C’è un filmatino di you tube che non posso inserire, ma lascio le coordinate qui nel caso vi piacesse visionarlo: è simpatico e vedrete quanto inizialmente la gente sia diffidente, sospettosa, incerta… ma poi… http://www.youtube.com/watch?v=vr3x_RRJdd4
L’Abbraccio trasforma perché ci mette in contatto con una marea di cose. Con l’altro in primo luogo. Con il suo cuore, con la sua ricchezza e quindi con la propria e con il proprio cuore. Ci mette in contatto con la nostra Vulnerabilità, con il nostro bisogno d’amore, d’affetto, di coccole, con la nostra incapacità a saper ricevere.
È spesso più semplice saper donare piuttosto che ricevere.
L’Abbraccio porta a commuoverci ed ad un sentire a cui spesso non vogliamo dare ascolto perché ci mette in gioco. Negli abbracci respiri aromi d’epidermide, di profumi e colonie svaporate nei vestiti, senti il tum tum del cuore come pugni contro un muro, senti il calore e per un attimo anche l’amore, ma quello vero, quello che in cambio non chiede nulla se non l’abbraccio.
Un Abbraccio può essere un atto d’amore o un gesto crudele se non c’è ascolto e rispetto del cuore dell’altro.
Dentro un Abbraccio c’è una marea di cose, prima di tutte il Perdono.
L’Abbraccio più difficile è quello verso noi stessi.
un libero abbraccio a tutti….
Stralcio da una raccolta di miei pensieri:
Ho desiderato così tanto
il tuo abbraccio
che l’intero mio corpo
doleva
per l’assenza di quell’abbraccio
che non c’è più.
i miei sono tutti affettuosi ,posso definirmi una nonna viziata ,ma quando torna mia nipote Lucia dalle sue ore d’insegnante ,in qualsiasi angolo della casa mi trova ,mi deve stringere in un abbraccio veramente “stritoloso”,la mia noni d’oro e per me brillano le stelle anche se siamo in pieno giorno
Stralcio di una vecchia lettera d’Amore:
I tuoi abbracci mi avvolgono, come scudi protettivi, mentre i tuoi baci
m’ inebriano del nettare dell’ Amore.
Restiamo insieme sempre, la vita è meravigliosa con te!!!!!
Lorenzo, abbracci…SEMPRE!!
Ciao e grazie.
No Nadia, non ti serve alcuno psicanalista. Soltanto un pò di allenamento. Prova a fare ginnastica con un cuscino, una bambola, un cagnolino (anche di peluche). Vedrai che entro breve tempo ti riuscirà spontaneo abbracciare, dapprima i tuoi famigliari e, in seguito, anche gli amici. Per i baci ci attrezzeremo…più avanti! Quelli sono più…mirati e meno dispensabili!
Ciao, grazie e …abbraccio.
Franco, benissimo con i biscotti “abbracci”, oltretutto soddisfano anche la gola. Però, attento al colesterolo. Quelli di cui parlo io sono dolcissimi, eppur privi di zucchero.
per me non so il peche’non è facile ne baciare ne abbracciare,cè qualcosa che mi frena,e si che di dimostrazioni di affetto ne ho tante da parte dei miei figli e di mio marito.pochi giorni fa è morta una carissima amica di mio figlio,ho dovuto imponermi di andarlo ad abbracciare,non è stato facile per me,forse mi ci vuole uno psicanalista
i veri abbracci ti fanno sentire giovane,ti danno carica x tutta la giornata,vivi con serenita l’amore,certo un abbraccio è un abbraccio???
Franci, ora e sempre abbracci stritolosi. Guai a chi ce li tocca.
Ho risolto il problema con i biscotti “abbracci” ,di una nota marca italiana…8 la mattina con l’ orzo/caffè …..8 alle 17 con il tè …alla sera qualcuno davanti alla TV …sono quasi in media con le raccomandazioni della Satir , non corro il rischio che qualcuno mi attacchi il raffreddore…soddisfo il palato ….ed evito di rimaner deluso da “abbracci fasulli”.
…….Dai Franci non sono così cinico……è che sono forse un
pò prevenuto…..”stritolone”….Giusto… sono 175 cm …se ti metti in punta di piedi non ci sono problemi….anzi!
Sai Giuliano che l’avevo pensato anch’io di apporre un diritto d’invenzione al mio abbraccio “stritoloso”. Scherzi a parte, grazie dei complimenti, pero’ ora capisco tante cose.
Innanzitutto: la sopravvivenza me la garantisco “rubando” la mia dose giornaliera di abbracci alla famiglia e agli amici. Per la manutenzione mi devo attrezzare meglio, qualche giuntura che stride me la ritrovo, credo dipenda dal fatto che sono in arretrato di abbracci-giornalieri-manutenzione. Invece adesso capisco perchè sono alta solo 1,60! Si è interrotta la dose giornaliera di abbracci-crescita, accidenti!
Ma che forte questa Virginia Satir, pocopoco era anche un po’….satira?
Ciao caro Giuliano, vedi te come sei diventato alto? Ora so perchè. Il mio abbraccio pure a te.
Alba, come sempre, ha saputo cogliere l’essenza dell’articolo.
L’abbraccio è la forma di contatto che preferisco, è molto intimo, tutto il corpo è a contatto con l’altra persona e può essere molto diverso secondo chi si abbraccia, della situazione, di quello che si vuole trasmettere. Credo che un abbraccio a una persona che soffre sia la migliore medicina.
Complimenti Franci sai trovare sempre argomenti interessanti di cui parlare… ti consiglierei di brevettare l’abbraccio “stritoloso”!
“Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per la sopravvivenza. Abbiamo bisogno di 8 abbracci al giorno per la manutenzione. Abbiamo bisogno di 12 abbracci al giorno per la crescita”.
Virginia Satir, terapeuta.
Eh si, Rossana. Riuscire a lasciarsi andare ai sentimenti e accompagnare le nostre braccia verso qualcuno che ha bisogno di sentire il nostro calore, il nostro affetto, la nostra partecipazione, non è cosa facile. Hai detto bene tu. Non a tutti riesce facile porgere questo gesto, eppure avere qualcuno da abbracciare quando hai voglia di piangere è qualcosa che mette fine al gelo dell’inverno che hai dentro.
Grazie e, guarda caso…ti abbraccio affettuosamente.
Ciao Franci ho letto sempre con grande piacere il tuo scritto . Quante volte sentiamo il desiderio di questo atto d’amore o di amicizia,che ci trasmette sicurezza, serenità, calore ma che facciamo tanta fatica a dare o a ricevere, eppure sembrerebbe una cosa così facile.
Un abbraccio da chi ami è qualcosa che ti fà sentire bene,ti allontana dai pensieri, dalle preoccupazioni, ti senti come una cosa sola,un abbraccio da un amico, da un parente ti aiuta, ti consola nelle difficoltà .
Eppure o per cultura o per timore sembra che sia un dono che non sappiamo regalare facilmente.
Ti ringrazio perchè leggendo ci si riflette, ciao brava come sempre
un abbraccio è il momento che ci si abbandona all’altro provando uno stato di star bene.è salutare
Caro Franco, vero che l’abbraccio d’oro non va mai sprecato. Però ti immagini quante persone, soprattutto anziani che vivono soli, senza amici, vorrebbero avere ogni tanto qualcuno che li abbracciasse? C’è tanta gente che ha un gran bisogno di essere abbracciata, gente che vive tutta la vita fino all’ultimo attimo, senza conoscere il calore di una carezza, di un abbraccio e magari, se l’avessero avuto sin da piccoli, la loro vita sarebbe stata diversa. Ma questa è un’altra storia….
Ciao e grazie.
Uno “stritolone” di Franci l’ho provato e gioisosamente ricambiato , anche se sono un pò avaro di baci e abbracci, proprio perchè considero molto questi “atti d’affetto” e non li butto via nel quotidiano incontrarsi.
Molte volte la sera del sabato, dopo una serata tra amici , c’è tutta una baceria ed un’abbracciarsi ….che normalmente rifuggo.
L’abbraccio ed ancor più il bacio ,lo spendo per un momento di condivisione d’intenti e di pensieri (come con Franci) o in teneri momenti d’affetto…con la moglie, coi figli, coi nipoti ..forse con gli amici e con una persona con la quale in quel momento condivido un emozione triste o gioiosa che sia .
Sono meno convinto del “free hugs” ..troppo formale …troppo gratuito…forse anche un pò falsetto.
Ben venga quindi l’abbraccio ….ma essendo d’oro….non buttiamolo via!
Si Paola, avevo visto anch’io quel bellissimo video REGALO ABBRACCI, o Abbracci Gratis (Free Hugs). E mi è piaciuto così tanto che ho voluto inserirlo nel mio articolo. Volevo precisare, però, che questa esperienza è stata replicata anche in Italia, in tantissime città importanti come Milano, Roma, Padova e altre ancora. In seguito all’idea australiana tante città europee hanno diffuso l’iniziativa trasformando free higs in una specie di movimento internazionale spontaneo.
Molto interessante, grazie.
Cara Alba, nel tuo commento c’è un immenso abbraccio. Mi ha colpito il “tum tum” del cuore. E’ vero, se ascoltiamo il nostro cuore mentre abbracciamo lo sentiamo comunicare tutto il nostro sentimento ma soprattutto ciò che diamo ci ritorna indietro. Mille cose si possono fare con un abbraccio, mille parole si possono silenziosamente dire con un abbraccio.
Grazie Alba, il mio abbraccio per te.
Grazie Alba ricambio il tuo abbraccio con tanto affetto e condivido il tuo pensiero, l’abbraccio in me scatena una ridda di sensazioni incredibile penso sia la forma più spontanea per dimostrare le nostre sensazioni.
E visto che stanno arrivando le feste abbraccio codialmente tutti gli eldyani.
Sì all’abbraccio, anzi agli abbracci, almeno noi eldyani, da fratelli.
Un’iniziativa che è nata in Australia e che poi si è sparsa un po’ in tutto il mondo è quella di offrire abbracci gratis per la strada “free hugs”
La prima volta che mi è capitato sono rimasta un attimo interdetta, ma poi è stato molto simpatico e divertente e devo dire che mi sono sentita meglio tutto il resto della giornata.
“Free hugs” offerti con un cartello da giovani sorridenti a gente frettolosa e diffidente, ma poi mi sono fermata ad osservare, le persone alla fine hanno accettato e condiviso un abbraccio che inizialmente erano restii a ricevere e dare.
è stata indetta addirittura una campagna per gli abbracci gratis e una giornata internazionale dell’abbraccio: il primo sabato di luglio di ogni anno.
C’è un filmatino di you tube che non posso inserire, ma lascio le coordinate qui nel caso vi piacesse visionarlo: è simpatico e vedrete quanto inizialmente la gente sia diffidente, sospettosa, incerta… ma poi…
http://www.youtube.com/watch?v=vr3x_RRJdd4
L’Abbraccio trasforma perché ci mette in contatto con una marea di cose. Con l’altro in primo luogo. Con il suo cuore, con la sua ricchezza e quindi con la propria e con il proprio cuore. Ci mette in contatto con la nostra Vulnerabilità, con il nostro bisogno d’amore, d’affetto, di coccole, con la nostra incapacità a saper ricevere.
È spesso più semplice saper donare piuttosto che ricevere.
L’Abbraccio porta a commuoverci ed ad un sentire a cui spesso non vogliamo dare ascolto perché ci mette in gioco. Negli abbracci respiri aromi d’epidermide, di profumi e colonie svaporate nei vestiti, senti il tum tum del cuore come pugni contro un muro, senti il calore e per un attimo anche l’amore, ma quello vero, quello che in cambio non chiede nulla se non l’abbraccio.
Un Abbraccio può essere un atto d’amore o un gesto crudele se non c’è ascolto e rispetto del cuore dell’altro.
Dentro un Abbraccio c’è una marea di cose, prima di tutte il Perdono.
L’Abbraccio più difficile è quello verso noi stessi.
un libero abbraccio a tutti….