Fu il primo ad uscire dall'ombra , la tenda fluttuò un attimo ed intravidi la figura ...."iattattera ...iattattera... tattera ...tera... tà", sfumò questa tiritera con un filo di voce , come una eco leggera che si incorporò nel tendaggio.
"Chi sei ?" dissi con un misto di curiosità e paura ..."Non so !" rispose sempre con una sfumatura di voce . Intanto dalla tenda spuntò un naso ...poi il resto della figura , potei arguire gli occhi che si muovevano con circospezine.
"Chi siete ?" dissi più forte ....e il "naso" rispose ...."Non sò...non sò se sono di destra o di sinistra ....di destra o di sinistra" continuò anche questo con una vocetta nasale che si perdeva sui muri.
"Mi ricordate Jannacci e Gaber" azzardai ...ma la risposta di uno fu "iattattera ..iattattera...tattera ...tera ..tà" . Il "naso" si sporse dal tendaggio e disse "Forse! "....."Ma dove siete ora ?" ribattei incuriosito ."In quel posto lì" .."Ma quale ?"
"Quello lì'...quello lì" rintuzzò con la vocetta nasale " .."Non vedo nessun posto lì" aggiunsi seccato . "Per forza è un lì diverso dal tuo" ..L'altro continuando con "iattattera... tera...tera sparì nelle pieghe del tendaggio.
"Che vuoi è così che vanno le cose , si sà ...non si sà ..ci sei ...non ci sei ...è tutto un pò vago ..ora parto , è arrivato il vento della notte e non dobbiamo perderlo se no non si arriva" Ebbi appena il tempo di vedere anche lui sparire nelle pieghe della tenda.
Volevo chiamarli....ma un colpo di tosse mi svegliò.
E per approfondire questo argomento, Franco ci propone un interessante contributo sul tema trattato, "Sogni" che può aprire una disquisizione su ciò che il nostro subconscio rilascia, dopo averlo trattenuto negli abissi più profondi di quel funzionamento mentale costituito dai processi onirici.
Gli antichi non consideravano il sogno come elaborazione del cervello , ma pensavano che gli dei si manifestassero agli umani in quel modo.
Aristotele disse " che il miglior interprete dei sogni è colui che riesce a coglierne le analogie", da allora non si è più pensato che fosse la dimostrazione di un intervento divino , ma se mai una subdola influenza demoniaca, in quanto la natura e tutto ciò che è terreno è area del demonio.
Solo dopo Freud si è compreso che l'origine dell'attività onirica deriva dalla nostra mente e da fattori esterni e fisici.
Da queste premesse si è colta la possibilità di interpretare i sogni individuandone i simbolismi che li caratterizzano riconducendoli ad una concatenazione di atti psichici.
Gli analisti hanno individuato una serie di stimoli che secondo loro causano i sogni:
1) Eccitazioni sensoriali esterne( rumori, odori, temperatura ecc.)
2) Eccitazioni sensoriali interne ( patologie fisiche, dolori, stress ecc.)
3) Fonti puramente psichiche.
Grande Franco come sempre. Non voglio tener conto di Freud o Melania Klan o altri strizzacervelli, ma mi calo nella psicologia popolare. Ve lo dico in dialetto, suona meglio, se non lo capite …farò la traduzione . – Mi ma di dicea sempre :- oh bimbo ‘n t’ingobbià tanto la sera, mangia per benino, sennò rimetti tutto nel letto o ti sogni il diavole. – Ecco! Siccome è già tanto che s’incontra il diavolo sotto mille sfaccettature (Monti, Berlusconi, Bersani etc ) almeno quando riusciamo a sognare non andiamo a cercare “il pelo nell’ovo” . Franco, ho deviato il concetto di proposito …alla toscana . Ciao
Mi e’ piaciuto moltissimo il tuo sogno Franco ,nn ci voleva il colpo di tosse o…era necessario ….ai posteri l’ardua sentenza…Io sogno moltissimo ,nel dormiveglio ricordo tutto rivedo le persone,ricordo i fatti ,quando sono ben sveglia come fosse passata una spugna ,nn ricordo piu’ niente .Mi piacerebbe cosi’ tanto rivedere almeno qualcuno dei miei cari.I sogni son desideri………………
Considerato che tutti sogniamo, riuscire a ricordare i propri sogni non è sempre facile nè possibile. Ecco che, allora, alcune persone sostengono di non sognare affatto. Ma non è così, perchè tutti abbiamo necessità di sognare. Attraverso il sogno elaboriamo avvenimenti, positivi o negativi, che ci capitano ma anche quelli dei quali neppure abbiamo avuto coscienza ma che sono entrati nella nostra sfera emozionale. Più difficile è invece interpretarli. Ma se ci pensiamo bene troviamo sempre un filo conduttore tra il sogno e la nostra psiche-realtà. A me capita di sognare cose che avevo (..o credevo di avere..) rimosso dalla mia mente. Il mio inconscio le aveva trattenute e non ho certo bisogno di un manuale qualsiasi per poterle interpretare..! Sta tutto dentro la mia psiche.
Vengo anch’io…… ? Se dovesse ripetersi il sogno fammi sapere, mi piacerebbe esserci. Penso che certe persone non saranno mai “assenti”, il loro pensiero, quanto ci hanno insegnato con la loro vita, fa sì che siano sempre vicini a noi, anche se “invisibilli”. Resteranno, come dici tu, nella nostra mente, ma soprattutto, nel nostro cuore.
Io devo essere proprio sterile non riesco a ricordare un sogno, eppure dicono che tutti sognamo, spero solo che quel posto li sia un bel posto, e la simpatia di nascondersi dietro ad una tenda come fanno i bimbi quando giocano ,,,, che bello
Il “sogno” era ovviamente un pretesto per porci delle domande.
I “mitici” ,come li chiama Armida ,mi mancano e nel mio “sogno” immaginifico li ho descritti come ombre discrete che fanno eco ai loro tormentoni canori come leit motiv di una assenza che pesa.
Tutte le assenze pesano e l’unico modo per annullarle , per renderle di nuovo “vive” è il sogno. Quante volte sogno mio padre, mia madre ,parenti ed amici scomparsi e penso che quel “posto lì” che Gaber/ombra mi indica non sia altro che il mio cuore, la mia mente ,i miei affetti feriti.
I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor, nel sonno ci sembran veri e tutto ci parla d’amor. Se credi, chissà che un giorno non giunga la felicità! Non disperar nel presente, ma credi fermamente, e il sogno REALTA’ diverrà!
Che bello, è la canzone di Cenerentola! Chissà perchè mi sono ritrovata a canticchiarla leggendo il sogno di Franco.. Io penso che lui abbia tanta nostalgia dei due “mitici”.. vero Franco?
“Una volta credevo
al lupo cattivo…
ora credo alla dura realtà;
Una volta credevo
alla fortuna…
ora credo che non basta sperare;
Una volta credevo
a Babbo Natale…
ora credo che era bello sognare!”
Un po di anni fa trovai questa poesia e la condividevo pienamente…
I sogni sono rappresentazioni di ciò che desideriamo oppure di ciò di cui abbiamo paura.
Sogno…. o messaggio? Molti sono in grado di captarli, ma spesso il nostro conscio si rifiuta ad accettarli.”Quel posto lì” ci incuriosisce, vorremmo saperne di più, ma sono dimensioni troppo diverse per essere capite da noi umani. Ecco perchè preferiamo pensare a un sogno!
“Ci sei….. non ci sei, si sa e non si sa” quante volte abbiamo sentito storie di entità che vagano in certi luoghi….
suggestione o verità?
E’ nell’inconscio che dobbiamo cercare la risposta.
Franco, la cosa importante è che ci sia, non tanto che cosa sia. Per quanto mi riguarda non sono curioso, so soltanto che dovrebbe essere infinitamente migliore di questa che chiamiamo “valle di lacrime”. Tutto il resto fa parte di ciò che i cristiani chiamano la “beata speranza”.
Peccato quel colpo di tosse che ti ha svegliato, Franco. Avrei tanto voluto sapere cos’è “quel posto lì…” diverso dal mio.
Riprovaci, e se ritornano nel tuo sogno, fattelo spiegare per benino. Poi riferisci, chissà che non riesca a fare un briciolo di chiarezza nel marasma dei miei pensieri.
ciao Franco non avevo intenzioni di leggere l’articolo perchè il titolo un sogno pensavo i soliti………
poi curiosa come una scimmia ho iniziato, mi son dovuta ricredere e ho anche riso tanto mi è piaciuto il gioco del nascondino, Chissa veramente cosa fanno loro lassù si divertono a prenderci in giro, nel vedere quanto siamo sciocchi ad arrabiarci per poco.
Peccato che non ti hanno fatto un duetto forse la colpa è il colpo di tosse se durava ancora chissa