Quando, qualche anno fa, all'interno dell'azienda per la quale lavoravo, mi fu assegnato un premio, alla richiesta se desideravo averlo in denaro o sotto forma di viaggio, non ebbi alcuna esitazione e risposi: VIAGGIO! Considerata la meta del viaggio (...CAPO NORD..!!) e che, con le mie scarse finanze, non me lo sarei mai potuta permettere, ho accettato con grande entusiasmo e mi sono preparata a partire. Premetto che non sono un’esterofila, amo l’Italia e, al di là di tutti i problemi che affligge il nostro "povero" ma stupendo Paese, non vivrei in nessun'altra parte del mondo all'infuori della nostra bella Italia che, vi posso garantire, in quanto a bellezze artistiche, panoramiche, storiche e culturali non è seconda a nessuno.
Ed ecco allora che, come faccio ogni volta che parto, anche questo viaggio è tutto annotato nel mio "DIARIO DI BORDO":
1° giorno -
Il volo da Milano Malpensa alla volta di Helsinki, con scalo a Stoccolma, parte in perfetto ritardo ma arriva, incredibilmente, in perfetto orario (abilità dei piloti…!!). Sistemazione in Hotel “Ramada Presidenti”, una doccia veloce e poi via a cena.
HELSINKI
Naturalmente incominciamo subito a gustare quello che per circa 14 giorni costituirà, insieme ad altri due piatti tipici (stoccafisso e renna), la base del nostro cibo: salmone (in tutte le “salse” come si dice).
Il vento fortissimo ha poi scoraggiato l’ idea di una passeggiata notturna e considerato che all’interno dell’hotel v’era il Casino’ Rey ci siamo fatti attrarre dall’ebbrezza del gioco d’azzardo. Poveri ingenui………..provinciali. Era la prima volta che mettevo piede in un casinò (ma è stata anche l'ultima..). Depositiamo le borse, compiliamo il modulo coi dati anagrafici e identificativi, ci facciamo scattare le foto segnaletiche per il loro archivio (sic..!), consegniamo i nostri documenti d’identità, passaporto…ecc. Schedati e confusi ci vengono regalate (bontà loro..) due card e due fiches da 10 euro ciascuna (na’ miseria..!!) Entriamo con finta aria disinvolta e facciamo un giro tra i tavoli……..tentiamo di puntare le nostre preziose fiches al tavolo della roulette ma il croupier non è assolutamente d’accordo e, in un inglese incomprensibile, ci dice…………(boh…e chi l’ha capito..?) Ce ne andiamo prima di aumentare la figuraccia…!!
2° giorno –
HELSINKI è una bella città, ricca di musei e di storia, architettonicamente raffinata, Piazza del Senato e il Duomo di stile neo-classico, entrambi progettati dall’Architetto Engel e poi la Cattedrale di Uspenski, la più grande chiesa ortodossa della Scandinavia . Ho molto ammirato anche la Chiesa di Temppeliaukio totalmente scavata nella roccia e il Monumento a Sibelius, il più importante compositore finlandese. Ho apprezzato la visita al Museo Nazionale di Finlandia la cui collezione storica comprende, fra l’altro, il trono dello zar Alessandro I e il carosello (1650) appartenuto alla Regina di Svezia.
HELSINKI . CHIESA DI TEMPPELIAUKIO
3° giorno –
Partenza per IVALO in Lapponia, estremo nord della Finlandia. L’aeroporto di Ivalo sembra un museo di scienze naturali ed è così accogliente che ci si potrebbe passare un giorno di vacanza (tutto in legno, piccolo e lindo come la casetta di Babbo Natale). E qui amici si assiste ad uno dei più bei fenomeni che la natura possa offrire: IL SOLE DI MEZZANOTTE.
IVALO - LAPPONIA
La luce del sole, a mezzanotte dona al paesaggio una dimensione magica. Camminare a piedi tra le alture della Lapponia, in quelle ore, senza preoccuparti se è giorno o notte è un’esperienza che ti regala un’emozione unica; in fondo è quasi impossibile dormire in quelle “notti” dove è chiaro come un giorno di settembre a Milano perchè il sole non tramonta mai sotto la linea dell’orizzonte e la notte diventa una variante solo poco più buia del giorno. Resto incantata ad ammirare uno di quei momenti particolari e unici che solo la natura può regalare.
4° giorno –
Sveglia prestissimo …si fa per dire…ma chi ha dormito quella "notte”..?? Partenza per KIRKENES nell’estremo nord della Norvegia da dove ci imbarcheremo per CAPO NORD. Devo raccontarvi una particolarità: la renna è il simbolo e patrimonio della Norvegia ed in quanto tale è protetta, anche da eventuali incidenti; mi spiego: le renne possono scorrazzare tranquillamente sulle strade pubbliche e se vi capita di trovarne una sul vostro cammino non vi resta altro da fare che accodarvi a lei sperando che cambi presto direzione e scelga di tornarsene nei boschi. Attenzione a non investirla….vi costerebbe molto caro risarcire lo Stato Norvegese della perdita subita……….oltre 1.000 euro per ciascuna di loro…!!
Intorno alle 13 arriviamo a Kirkenes, è una bella cittadina affacciata sul mare di Barents a pochi chilometri dal confine russo. Non c’è tempo per visitarla perchè al porto ci attende il nostro POSTALE DEI FIORDI, la NORDKAPP la nave della flotta norvegese HURTIGRUTEN, che fa scalo in tutti i fiordi, da nord a sud, per caricare/scaricare merci, posta e passeggeri.
Imbarco, preso possesso della nostra cabina con vista sul mare e alle 13,30 si sganciano gli ormeggi e inizia la navigazione della costa norvegese. Attraversiamo il Varangerfjorden che ci permette di arrivare al primo fiordo:
FORTEZZA DI VARDO
VARDO nella contea di Finmark sull’Atlantico settentrionale, ultimo avamposto di una Fortezza edificata nel 1737 per ordine di Re Cristiano VI all’interno della quale si possono vedere ancora i 4 bastioni e i 10 cannoni. Sui muri che costituiscono i resti di questa fortezza si trovano le firme di Cristiano VI, del Principe Vladimiro, di Oscar II, Haakon VII e Olav V.
5° giorno –
Sveglia alle 6 con destinazione NORDKAPP (71°-10’-21’’ ) il punto più a nord dell’Europa Continentale, alto 307 metri a strapiombo sul mare e situato sull’isola di Mageroya. E anche qui amici l’emozione è tanta quando arrivi lassù e percorri il breve spiazzo che ti permette di ammirare, in un’atmosfera surreale, il sottostante infuriare delle onde infrangersi contro l’altissima rupe. Ma la variabilità del tempo è repentina e mutevole e ci ritroviamo improvvisamente avvolti da una fitta nebbia; decidiamo di spostarci all’interno della struttura, la cui hall è scavata completamente nelle viscere della montagna e assistiamo ad un interessante filmato su cinque schermi. L’esploratore italiano Pietro Negri scrisse nell’anno 1664:
CAPO NORD
“Mi trovo qui a Capo Nord, alla punta estrema del Finmark. Qui dove finisce il mondo termina anche la mia curiosità e me ne torno soddisfatto a casa”. Sulla strada di ritorno per raggiungere il nostro Postale ad Hammerfest facciamo la conoscenza di una famiglia sami, un popolo di lapponi allevatori di renne, che ci accoglie benevolmente all’interno delle tende del loro accampamento.
6° giorno –
Dopo una notte di navigazione con una sosta breve a TROMSO definita la Parigi del Nord per la sua frenetica vita notturna, arriviamo ad HARSTAD.
TROMSO
Qui visitiamo la Chiesa di Trondenes, la chiesa in pietra più a nord del mondo, costruita nel 1250 il cui altare, di notevole pregio per le sue pale e i suoi affreschi, è opera dello scultore e pittore medievale Bernt Notke. Sono stati fatti ritrovamenti archeologici della precedente costruzione, tra cui due torri di difesa.
Proseguiamo verso Sortland capoluogo delle Isole VESTERALEN; qui si organizzano uscite in mare aperto per l’avvistamento delle balene, ma oggi le uscite sono sospese per nebbia e allora ci accontentiamo di ammirare le meduse rosa….il mare ne è pieno.
Vi ricordo che stiamo navigando nei fiordi norvegesi e nel pomeriggio l’attesa a bordo dell’Hurtigruten è tutta per l’attraversamento del Trollfjord (il fiordo dei trolls). Lo spettacolo a prua è stupefacente: questo fiordo, lungo circa 2 kilometri e largo solo 100 metri, è fiancheggiato a sud da una ripidissima cima, il monte Trolltind (cima dei troll), a nord dal monte Blafjell che conserva formazioni ghiacciate anche d’estate. Speriamo che i trolls non si sveglino proprio adesso………..potrebbero riempirci di sassi..!!
TROLLFJORD
Alle 18,40 arriviamo a SVOLVAER, altro punto clou del viaggio: è il capoluogo indiscusso delle Isole Lofoten.
A Svolvaer esiste una doppia cima a forma di corna di capra, chiamata Svolvasergeita (Capra di Svolvaer) e pensate che ho visto appassionati di alpinismo saltare, tra le corna, da una punta all’altra (che coraggio…!!).
Ed ora le LOFOTEN, un arcipelago, al di sopra del Circolo Polare Artico, costituito da centinaia di isole, isolotti e scogli.
ISOLE LOFOTEN
Alcune montagne dell’arcipelago, definite La Muraglia delle Lofoten, sono tra le più antiche formazioni rocciose al mondo e, secondo i geologi, risalgono ad oltre diecimila anni fa. La luce artica dona al paesaggio dei colori particolari e la corrente del Golfo addolcisce il clima. Qui la pesca del merluzzo è la vita per gli abitanti delle Lofoten. Visitiamo l’Isola di STRAMSUND dove vi è un Museo Vichingo che conserva una casa (vichinga) tra le più importanti del nord Europa. A notte fonda ceniamo con uno spezzatino di renna accompagnato, come sempre, dalla marmellata di mirtilli e poi a nanna.
7° giorno –
DE SYV SOSTRE (Le Sette Sorelle)
Attracchiamo a SANDNESSJOEN nell’Isola di ALSTEN dove si trova la pittoresca catena montuosa delle Sette Sorelle e siamo liberi di girare per questa bella cittadina godendoci il meraviglioso panorama delle “De syv sostre”. Ritorno a bordo per pranzare e intorno alle 16,30 attraversiamo il Circolo Polare Artico per segnalare il quale è stato posto, in mezzo al mare, lo stesso globo che trovammo sulla rupe di Nordkapp.
8° giorno –
TRONDHEIM
Sveglia alle 7 e partenza per TRONDHEIM, altro bellissimo fiordo. La parte più antica della città, fondata nel 997 da Re Olav Il Santo e ricostruita verso la fine del secolo XI da Re Olav III, è molto pittoresca con la sua Cattedrale gotico-romanica di Nidaros sede di incoronazioni dei re di Norvegia ma anche sepolcro di nove re.
9° giorno –
KRISTIANSUND
Raggiungiamo KRISTIANSUND e siamo già all’estremo sud della Norvegia, importante meta turistica e musicale, vi si svolge infatti il Quart Festival il più grande festival musicale norvegese. Città fondata da Cristiano IV, re di Danimarca e Norvegia, nel 1641 e centro commerciale di notevole importanza e si estende con le sue bianche case su entrambe le rive del fiume Otra. Nella piazza principale sorge la Domkirke,Cattedrale neogotica presbiteriana, notevole il dossale dell’altare di Eilif Peterssen. Nel parco intorno alla cattedrale sono collocate statue di Vigeland che avremo modo di conoscere meglio ad Oslo.
10°giorno –
BERGEN
Ultimo giorno di navigazione, in direzione di BERGEN, la capitale dei fiordi e capitale della Norvegia fino al 1299. Sorge su una penisola circondata da sette colline; fondata da Re Olav Kyrre nel 1070 durante il medioevo faceva parte della lega anseatica, lega mercantile delle più importanti città del nord Europa.
TORGET - BERGEN
Il suo cuore è Torget il coloratissimo mercato del pesce, tra i musei da visitare il Museo Anseatico che offre uno spaccato della vita dei mercanti medievali e il Bryggens Museum, museo archeologico dove è possibile vedere le antiche fondamenta della città.
11° giorno –
Partenza prestissimo per OSLO.
Traghettiamo da Brunavik a Brimmes ultimo fiordo a sud della Norvegia. Lungo la Karl Johans Gate si affacciano gli edifici storici: il Palazzo Reale della prima metà dell’800, il Teatro Nazionale in stile rococò, la sede del Parlamento Stortinget del XIX secolo, l‘Università datata 1851 la cui Aula Magna custodisce affreschi del pittore Edvard Munch e dove ogni anno si svolge la consegna del Premio Nobel per la Pace.
Inutile dire che il mio interesse è volto principalmente alla visita del MUNCH-MUSEUM ed è lì che vado ad ammirare i suoi capolavori, opere come “L’urlo – Madonna – Vampiro – Gelosia – Bacio” che sono icone e dipinti tra i più conosciuti nel mondo. Munch merita una nota particolare; egli era il pittore dell’angoscia, gli unici temi che lo interessavano erano l’Amore e la Morte.
Da quest’ultima è stata segnata gran parte della sua vita e questi episodi acuiranno la sua sensibilità nervosa influenzandone i primi quadri. In ultimo visitiamo il Vigelandpark. Gustav Vigeland scultore norvegese ha allestito un intero parco con centinaia di sue sculture, tutte forme umane rigorosamente nude rappresentanti i vari passaggi della vita. Verso sera passeggiamo lungo l’Aker Brygge in strade chiuse al traffico e gustiamo un’ottima cena accompagnata dal volo dei gabbiani e con il mare a pochi metri.
12° giorno –
STOCCOLMA
Voliamo a STOCCOLMA, bellissima città che sorge su 12 isole. E' molto accogliente, pulita piena di bei locali e parecchi musei.
Decidiamo di visitare il VASA, uno dei più famosi musei scandinavi. Qui è conservata la grandissima nave da guerra del 1600. Aveva tre alberi, era lunga più di 60 metri, affondata durante il suo primo viaggio è stata recuperata nel 1960 con tanto di vele conservate nella stiva.
Il viaggio è terminato, è durato 14 giorni che sono trascorsi in un baleno. Me ne ritorno a casa con un lieve senso di tristezza e nostalgia ma con gli occhi colmi di immagini straordinarie ed il cuore carico d'emozioni. So di aver avuto la fortuna di fare un viaggio incredibile!
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Grazie per aver letto questo mio diario. Se volete lasciare un commento, sarà da me graditissimo.
Io sto partendo ed il blog resterà chiuso per un pò di tempo, ma vi leggerò sempre.E al mio ritorno risponderò a tutti.
Auguro a tutti voi, amici miei, una Buona Estate sperando che almeno in questo mese di Agosto il nostro caro Giove-Pluvio non scateni ancora le sue ire e ci conceda un pò di sole.
Il mio proverbiale abbraccio stritoloso è per tutti voi.
Sono in ritardo ma ho letto con piacere, grazie Franci… con la tua descrizione è stata quasi una visita dal vivo stando al fianco di una guida speciale come te, mi sembrava di esserci anch’io, quasi un sogno ad occhi aperti. I miei complimenti più sinceri. Un saluto.
Grazie a tutti, amici.
A Riccardo che l’aria finlandese l’ha respirata e gustato le loro specialità.
A Lorenzo al quale dico: “si, un viaggio davvero straordinario che conservo tra le cose preziose”.
A Nembo che ha lasciato le sue impronte a Capo Nord prima delle mie.
Ad Elisabetta che, sognando, volava con me sul tetto del mondo.
Ad Enrica che incito ad andare a vedere l’aurora boreale. E’ veramente la “fine” del mondo!
Ad Ugo, grazie dei complimenti (ops, pardon, komplimenti…!)
Ed infine Ad Alba per la quale ho pubblicato il suo bellissimo racconto di vita vissuta tra la Darsena di Genova e la Norvegia a “caccia” di stockfisch da spellare…!!
Un abbraccio a tutti.
grande Franci-ottimo lavoro-komplimenti
Francy ti ho inviato un racconto che vorrei lo publicassi di come io ho conosciuto la Norvegia, a differenza del tuo che è solo un sogno a leggere, questa terra meravigliosa mi affascina tutto mare, fiordi, l’architetura delle case ci hai fatto viaggiare come fossimo stati presenti sul luogo grazie di tutto
Ho una carissima amica, fa la guida per le agenzie turistiche, l’ho conosciuta in una gita a Berlino, da allora ci sentiamo spesso, molto spesso fa percorsi guidati in Finlandia, Svezia,Norvegia, dico sempre che il circolo polare artico è la sua terra, parla dell’aurora borreale come di uno spettacolo meraviglioso, attrezzata con tute che sembrano leggerissime,tessuti studiati per stare in questi luoghi,riducendo il bisogno di valigie enormi, spesso mi dice metti da parte questi maledetti soldi, che partiamo insieme ti porto a vedere l’aurora su una slitta trainata dai cani e vedrai che spettacolo!
alle mie obiezioni dice:
Di quale freddo parli, si sta benissimo ed è un’emozione, le volte che riesco a vederla mi esalto sempre, perchè ogni volta è diversa e non sempre è possibile vederlla.
Franci, il tuo viaggio favoloso,lo hai condiviso con me,ti sono infinitamente grata x questo.Ho gli occhi e il cuore pieni di tanta bellezza.Come sempre,la tua dettagliata descrizione unita alle bellissime foto,anno fatto di questo viaggio, un vero capolavoro,facendomi volare ,che dire?Nn vorrei che tutto questo sembrasse una sviolinatura,sai che nn è da me,mi hai fatta sognare e questa è una dolce verita’.Grazie cara,,,,,,
Leggendo questo viaggio, i ricordi, le emozioni, mi riportano indietro all’anno 1985, quando con alcuni amici siamo andati in moto a Caponord, viaggio indimenticabile per tutto, lo rifarei di nuovo toppo bello e suggestivo.
Cara Franci, nell’augurarti buone vacanze, ti ringrazio del dono che hai fatto ai tuoi lettori rendendoli partecipi del tuo viaggio. Davvero fuori del comune e da conservare fra le cose più belle.
Io sella Finlandia ricordo poco, visto la visita lampo 3 giorni, con mia figlia, che voleva assistere al concerto dei Duran duran, avevamo trovato posto in un piccolo hatel della periferia di Elsinki. ricordo solo la colazione mattutina, ti bastava fino alla colazione del giorno dopo.
Le paste salate,sono assolutamente da provare. Le karjalanpiirakka sono delle barchette di farina di segale riempite di un composto di riso o di patate su cui si spalma una manteca di burro e uova. onestamente mi faceva un po schifo. I lihapasteija sono dei piccoli “calzoni” riempiti di carne, riso, cipolla e uova. Questi erano ottimi…. ma al mattino alle 9, lascio immaginare a voi. Le torte, le brioche, i pasticcini, i biscotti quelli erano quasi buoni come i nostri.
La città l’abbiamo visitata dell’autobus, visto che ha piovuto per tutti e tre i giorni, ma mi è sembrata molto fredda.