Buongiorno amici e Buona Domenica.
Vorrei inaugurare con voi questa nuova rubrica che sarebbe mia intenzione gestire con cadenza settimanale, possibilmente di domenica (compatibilmente con miei e vostri impegni). Il mio desiderio è quello di raccontare dei luoghi che ciascuno di noi ha visitato o visiterà, nella nostra bella Italia.
I miei viaggi, solitamente, sono a livello "artigianale" nel senso che non amo i viaggi organizzati. Lo spirito d'avventura che anima la mia curiosità mi spinge ad andare alla scoperta dei luoghi e delle sorprese che mi aspettano ad ogni angolo, ma soprattutto stare a contatto con la gente del posto.
Ma ora partiamo. Oggi vado alla scoperta del:
DUCATO DI PARMA E PIACENZA
Diversi sono i motivi che mi hanno spinta a visitare questi luoghi. Oltre, ovviamente, la passione per l'Arte con gli splendidi Castelli di Parma e Piacenza, anche la bellezza delle immense campagne, e poi i prodotti tipici come il prosciutto, il culatello, il parmigiano reggiano. E siccome non mi nutro di sola arte, aggiungo anche i primi piatti fatti in casa, tagliatelle, tortellini, cappelletti ecc..
PIACENZA
Decido di piazzare il campo-base a Piacenza e da lì spostarmi per le varie escursioni. Quindi mi dirigo subito a Bobbio per una visita al Castello di Rivalta., eretto in origine nel 1025, poi distrutto e ricostruito nel XIV secolo. Già da lontano, mentre attraverso il lungo ponte sul fiume Trebbia, scorgo la caratteristica grande torre cilindrica sormontata dal più piccolo torresino.
CASTELLO di RIVALTA
Mentre attendo che parta la visita guidata mi faccio un giro nel borgo medievale, un piccolo gioiello che racchiude un centro storico fatto di strette viuzze, case in sasso e palazzetti signorili. Molto suggestivi i paesaggi naturalistici della vallata, il Monastero e il Ponte Gobbo, o ponte romano con le sue 11 arcate irregolari.
BOBBIO - PONTE ROMANO
Durante la visita al Castello di Rivalta scopro che i torrioni che lo sormontano sono stati ideati dal Solari, l'architetto che ristrutturò il Cremlino di Mosca. All'interno vi sono un museo di divise militari e uno di armi medievali. E' questa una sontuosa residenza dove ho potuto visitare anche diverse sale, le cucine con le stoviglie dell'epoca, rami e porcellane, l'ex scuderia che oggi fa da cantina, e le prigioni. Bellissimi arredi ed affreschi dell'epoca, meritano la mia ammirazione per la perfetta conservazione.
Cucina
Mi dirigo ora verso Bardi per visitarne la Fortezza, massimo esempio di architettura militare in Emilia. Anche qui, già da lontano, scorgo il Castello che è costruito su un colle ai piedi del quale si estende il borgo medievale. Entro subito e cammino lungo i percorsi di ronda, coperti da travi in legno, che cingono l'edificio ammirandone lo splendido panorama tutt'intorno. Passo a visitare l'interno con i suoi alloggi signorili, lo stupendo camino delle cucine e la ghiacciaia.
FORTEZZA di BARDI
Percorro qualche chilometro verso nord ed ecco stagliarsi l'imponente Rocca Viscontea di Castell'Arquato. Salgo fino alla Piazza Monumentale, in cima ad una collina di circa 220 metri sulle cui pendici si sviluppa l'intero paese che domina la Val d'Arda. In questa piazza ci sono diversi edifici storici: oltre alla Rocca c'è la Collegiata con la chiesa annessa, entrambe dell'VIII secolo e il Palazzo del Podestà. Subito sotto si erge una torre merlata alta circa venti metri, è il Torrione Farnese. Attraverso una ripida scala di legno e pietra salgo fino in cima al dongione e lo splendido panorama che mi regala vale veramente la fatica della salita.
CASTELL'ARQUATO
E ora una visita alla casa natale del grande Giuseppe Verdi a Busseto è d'obbligo. La vedo strada facendo, nella frazione di Roncole. Giunta a Busseto, in piazza Giuseppe Verdi (e dove, se no..?) ammiro la Rocca Pallavicino con la bella Torre dell'Orologio e, all'interno, il Teatro Verdi. Una visita all'interno della Collegiata di S. Bartolomeo è d'obbligo. Tra i tesori d'arte presenti, degno di nota è un meraviglioso crocifisso d'argento del 1524, alto più di un metro, opera dei fratelli De Gonzate.
BUSSETO - ROCCA PALLAVICINO
Ora il mio tempo-tour mi sollecita che è d'obbligo dirigermi verso Parma. Ma non mi basterebbe un post intero per descriverne le bellezze artistiche, i suoi monumenti, la storia, la cultura. E allora, sapete che faccio? Lascio la parte artistica per un'altra volta e vi parlo della sua gastronomia, considerato di quanto bendidio mi sono rimpinzata.
PARMA
Parma, antica capitale del Ducato di Parma e Piacenza, dal 1545 al 1859, oggi vanta anche il ruolo di "Food Valley" (Valle del cibo), insieme a Modena e Piacenza. E non hanno certo bisogno di presentazioni: il culatello di Zibello, il prosciutto di Parma, il salame di Felino, la coppa di Piacenza, il fiocchetto, la salsiccia passita, la spalla cotta di San Secondo, il parmigiano reggiano, il fungo porcino di Borgotaro.
Io ho assaggiato un ottimo salame, forse meno noto, ma altrettanto delizioso. Mi pare si chiamasse strolghino (magari qualcuno potrà correggermi se sbaglio..). Il ristoratore mi disse che era un salame sottile fatto con le rifilature magre del culatello e del fiocco di prosciutto. Ma mica mi son persa gli squisiti tortelli di erbette ripieni di ricotta, parmigiano e spinaci, serviti con burro e parmigiano. E la bomba di riso? Un delizioso timballo (vera bomba..!) ripieno di rigaglie di pollo. Un secondo di stracotto con polenta che faceva "resuscitare i morti"! E per dolce? I tortelli dolci a forma di mezzaluna con dentro la marmellata di prugne....che bontà!
Una lunga passeggiata in centro è servita a smaltire il lauto pranzo, tra il Palazzo della Pilotta, il Duomo e il Battistero passando per il Teatro Regio. Non dimentichiamoci che anche Parma è la città dei grandi della musica, oltre a Verdi anche Arturo Toscanini ha avuto i natali in questa città.
E' sera quando arrivo a Fontanellato. La Rocca San Vitale mi accoglie in tutto il suo splendore . E' una fortificazione del 1400 con un bel parco, circondata da un ampio fossato e si erge al centro del borgo.
ROCCA SAN VITALE - FONTANELLATO
Il suo interno racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone.
Concludo questo lungo tour scendendo a Montechiarugolo, una possente rocca con un bellissimo giardino e perfettamente conservata, al confine tra il parmense e il reggiano. E' proprietà privata ma la visita è comunque possibile. Così accedo alla struttura merlata dal ponte levatoio, e posso godermi, oltre al giardino, il loggiato e l'interno di alcune bellissime sale finemente affrescate e arredate.
CASTELLO di MONTECHIARUGOLO
Il mio viaggio è terminato, anche se ci sarebbe tanto altro da vedere. Spero di essere riuscita a trasmettervi un pò della mia emozione ed entusiasmo che è il carburante della mia curiosità e fantasia.
Oggi ho iniziato io ma aspetto anche i vostri scritti che sicuramente saranno belli e di grande interesse per tutti.
Benissimo Sandra. Sono felice che anche tu conosci la nostra bella Italia. Allora raccontaci qualcosa di ciò che hai visto. Aspettiamo tutti. Grazie e ciao.
La tua idea e’ veramente ottimo Francesca,io ho sempre girato l’Italia cosi’ ,scoprendo luoghi stupendi ,magari nn segnalati.ora ti ho seguita nel tuo giro e hai fatto vedere dei bellissimi posti e..preso nota delle varie specialita’ .Concordo Grazzano ,simpatico ,ma tutto rifatto ,.Conosco Parma e dintorni ,un sentito ringraziamento ciao…….
Grazie Alba. Guarda che ti prendo in parola. Sto già aspettando.
Non so esprimere la gioia di quello che ho letto, perchè questo è il turismo che a me piace, borghi medievali, con la sua storia, castelli dove la fanrtasia ti rporta indietro, chiesette sperdute nel verde, insomma amo la natura e turismo provinciale.
Dove la nostra terra è piena di bellezze ed opere d’arte nascoste.
sono una nostalgica, mi incantano le cose semplici, dove parlano senza parole scritte.
Certo Francesca è molto bella la tua idea, e cercherò di scrivere qualcosa
Eh si Franco tu sei di casa in questi luoghi e ci dai tanti altri interessanti suggerimenti. Li segno tutti per visitarli in futuro. Devo dirti però che Grazzano Visconti l’ho visitato. Non ne ho fatto cenno perché è un borgo completamente costruito ex-novo, pur essendo molto suggestivo nella sua imitazione di borgo medievale. Il Castello e la chiesetta di S. Anna invece sono antichi, peccato non si possano visitare.
Un plauso alla splendida idea di Francesca , da buon emiliano però mi sento di aggiungere qualche itinerario per completare il servizio.
Nel piacentino non tralasciate una visitina a Grazzano Visconti (1300) ,il borgo è stato trasformato nell’800 nella disneyland del medioevo dove nei tanti ristorantini potrete mangiare i mitici “pisarei e fasò”(assolutamente da non perdere).
Tra Piacenza e Parma è d’obbligo una visita alla Rocca Meli Lupi di Soragna (1300) dove se siete fortunati (o sfortunati !!!!!) potrete sentire la presenza del fantasma della Cenerina.
Nel parmense poi non si deve perdere il Castello di Torrechiara (1400) vicino a Langhirano.
E’ forse una delle più spettacolari rocche medievali del mondo (tra le sue mura hanno girato moltissimi film …l’ultimo “i Borgia”), se poi fate qualche chilometro verso Traversetolo ,potrete visitare la splendida villa Magnani Rocca ,con l’immenso parco con piante plurisecolari . E’ la sede di parecchie mostre nazionali e di una delle più prestigiose collezioni permanenti d’arte d’Italia, con quadri del Ghilrlandaio, Goya, Rubens, Van Dick, Dùrer , Monet , Cezanne. Renoir, Morandi ecc. ecc.
Se dopo tanta bellezza vi viene fame dopo poche centinaia di metri ,potete arrivare alla “Vecchia fucina” dal mio amico Tamani per gustare i più buoni tortelli del mondo, culatello e parmigiano reggiano e Malvasia dei colli parmensi ….poi forse farete fatica ad andarvene via!!!!!!!