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Non amo particolarmente le "Feste di genere", non dovrebbero esserci giorni dedicati a una razza. Non è bello essere "definiti" perchè è come stare in gabbia. Ogni essere umano ha le sue radici e possono essere varie e diverse.

   

Non amo la Festa della Donna, perchè credo non esista festa più ipocrita. Ogni anno, l'8 marzo, orde di esaltate si riversano nei ristoranti, nei night per darsi alla trasgressione. Stuoli di cosiddette rispettabili signore si credono libere facendo qualcosa che non fanno per gli altri 364 giorni dell'anno.

   

E' il Carnevale del sessismo.

   

Nata per ricordare il rogo della fabbrica di Cotton a New York dove nel 1908 persero la vita 62 operaie e in Russia, nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla “rivoluzione russa di febbraio”, la Festa della Donna è diventata una retorica moralista in cui vengono destabilizzate (provvisoriamente) tutte le regole a patto che il giorno dopo si ristabilisca la situazione pre-esistente. E tutto torna come prima.

   

E il Ministro delle Pari Opportunità dov'è? Cancellato, forse non ce n'era più bisogno? In un Paese dove la discriminazione tra uomo e donna incomincia con l'impossibilità di carriera, la violenza subita, i femminicidi. Cominciamo dalla retribuzione. In Italia, le donne hanno paghe inferiori e posti più precari degli uomini, pur essendo magari laureate, come loro o più di loro. Una discriminazione che inizia nel posto di lavoro e continua anche tra le mura domestiche. Ecco la tragica conseguenza che scatena poi i fatti violenti.    

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Meglio far nulla, in fondo cos'è l'8 Marzo? Pensiamoci....Io, l'8 marzo non faccio nulla di diverso dagli altri giorni. Ma il mio "far nulla" non contiene un intento polemico o negazione dei diritti delle donne. Tutt'altro, semplicemente rifiuto l'alternativa idiota del "permesso di uscire".

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14 Commenti a “8 MARZO : MIMOSA? NO, GRAZIE…”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Ringrazio tutti gli amici che hanno commentato (e condiviso) il mio post. Grazie a:

    -Lorenzo,
    -Franco
    -Carlina,
    -Nembo,
    -Sandra
    -Edis-Maria
    -Giulio
    -Alba,
    -Lucia,
    -Anna,
    -Mario.

    In fondo abbiamo detto tutti la stessa cosa:
    Non serve istituire feste per accorgersi quanto valgono e quanto contano le Donne, basta Rispetto e Considerazione Nunc et Semper!!!

  2. mario33.co ha detto:

    Lasciando perdere le manifestazioni socio/individuali della festa della donna, diventata, orami un modo di trasgressione alla Gay Pride, un… modo, un… Po’ esasperato, “colorito,” di dimostrare la parità, l’emancipazione “presumibilmente” , acquisita dalla donna nella nostra società. Mi soffermerei (trovandolo pieno di nota e di verità), il discorso del nostro presidente della Repubblica, fatto per festeggiare l’otto marzo al Quirinale. Definendola piaga sociale tale violenza perpetrata nei loro confronti . Toccando l’astensionismo elettorale femminile sempre più marcato: “La partecipazione dei cittadini alla politica si è ridotta, toccando punte altissime tra le donne”. Una maggiore partecipazione istituzionale sta’ molto a cuore al nostro presidente: “Abbiamo ancora tanto da fare per abbattere gli ostacoli concreti che si frappongono alla libertà di tante, troppo donne (ha sottolineato Mattarella).” Mi auguro che la rafforzata presenza delle donne nelle istituzioni, nelle aziende, nelle università, nelle associazioni sociali, nei partiti, nei sindacati contribuisca a superare vecchie barriere culturali che non hanno più ragione di essere”. Ha poi toccato il lavoro femminile dicendo: “Che… viene a mancare la libertà quando la donna nell’ambito lavorativo è vittima di violenze fisiche e morali.” Tutto ciò va contrastato energicamente!!! La donna che lavora non si allontana dalla maternità(afferma Mattarella), è… Vero il contrario:”L’aumento del lavoro femminile può diventare un fattore favorevole alle nascite. Le politiche per la famiglia, comprese quelle di conciliazione dei tempi di sua cura con quelli di lavoro, sono un contributo essenziale allo sviluppo equilibrato e sostenibile del paese”. A tutte le donne… Buon 8 marzo!!! Conquistato con dure lotte sociali, politiche, economiche, individuali, che… Si perde un po’ nella notte dei tempi.

  3. anna b. ha detto:

    Siamo quelle senza trucco…Siamo quelle che si alzano presto la mattina..Siamo quelle che “sudano” il lavoro.. Siamo quelle sbagliate..Siamo quelle piene di poesia..Siamo quelle testarde. ..Siamo quelle troppo romantiche…Siamo quelle senza meta…Siamo quelle che rincorrono i sogni… SIAMO quelle che non FESTEGGIANO L’8 Marzo.. Siamo quelle senza mimosa… SIAMO DONNE OGNI GIORNO…siamo…Siamo DONNE…

  4. franco muzzioli ha detto:

    Come hai ragione Lucia …ma sai sont les affaires…bisogna vendere mimose, cioccolatini, cravatte ecc. ecc.

  5. lucia1.tr ha detto:

    Personalmente rifiuto ogni festeggiamento annuale riservato a “papà” “mamma” “nonni” “donna” “gatto” “cane” “diversamente abile” “amore =san valentino” o altre ipocrisie simili. Ogni giorno mi appare “buono” e “degno” per amare, condividere dare ricevere…Ogni giorno è buono per…rispettare e amare ogni essere vivente. Semplicemente. A seconda della sensibilità (se c’è) di ognuno.

  6. francesca (franci) ha detto:

    Dedico questa giornata alle Donne coraggiose di Polykastro. Donne fuggite dalla guerra con i loro bambini. Donne sole perchè i mariti o sono morti o sono rimasti a combattere una guerra senza fine, nel loro paese. Donne che hanno attraversato acque ghiacciate con i loro bambini, sofferto il freddo atroce, senza cibo nè acqua, senza medicine per i loro bimbi ammalati, senza luoghi riparati dove poter dormire. Mamme-coraggio con i loro figli, bambini di ogni età che, a volte, riescono anche a sorridere in queste condizioni. Mamme che si fanno largo tra i fuochi accesi dentro bidoni di latta con cui ci si riscalda e si asciugano i vestiti, camminano tenendo per mano i loro figli, in fila davanti ai volontari che distribuiscono pane e acqua. Ma spesso quando loro arrivano è già tutto finito…
    Donne e bambini in trappola, sotto la pioggia, in mezzo al fango nella terra di nessuno.
    Anche questo è l’8 Marzo!!!

  7. alba morsilli ha detto:

    L’otto marzo non vorrei leggere sui i giornali un femminicidio ma non sono sicura di quello che scrivo.
    Ecco oggi è latua festa e io te la faccio festeggiare così BUM BUM questo è il rumore di una rivoltella,
    Maria si chiamava madre di due bambini, che lottava con la crisi economica e con la busta paga di un marito in cassa integrazione, una donna che non sapeva come mettere insieme il pranzo con la cena, un marito che non parlava mai dei problemi della famiglia a lui interessava solo mangiare.
    Ed ecco che per combinazione il giorno 8 festa della donna lei decide di chiarire le cose,
    Ma per tutta risposta la uccide difronte ai bambini.
    Se quel giorno non leggo queste cose dico “oggi è veramente la festa delle donne”

  8. Giulio Salvatori ha detto:

    Da noi , in dialetto o parlata sidice :- lucciche per lanterne – I nostri governanti ci fanno credere le -Lucciole per lanterne- Ero giovane che dicevo alle mie figlie di non cadere in quel “giorno di illusioni” . Mi hanno sempre dato ragione, ma quante donne cadranno nell’errore di una notte di libertà? Tante , e tante si ritroveranno con lo stomaco in disordine e..altro No ! Non è questo il premio della Donna. Si aasiste a brutture come ha evidenziato Franco che gridano :orrore. Eppure, questi energumeni ( non si possono chiamare uomini) , si presentano alle tv con facce sorridenti :- serpenti divoratori dei nostri sudori. Donne ! Su La Testa . Le rivuluzioni più grandi sono nate e partite da Voi . E come direbbe Francy :- Un Abbraccio Stritoloso

  9. edis.maria ha detto:

    Ormai, penso , che la festa della donna dovrebbe essere soppressa. Perchè? Perchè ormai NOI DONNE ci siamo emancipate, siamo partite anni e anni fa lottando contro i soprusi , con coraggio ed abnegazione, spesso con lotte sul lavoro, in famiglia e nella società! Ormai la parità è QUASI raggiunta e spesso anche superata. Perchè superata? Perchè non sempre la donna capisce che deve chiedere la parità e non pretendere solo e spesso la superiorità. A volte noi donne ci poniamo come fossimo UOMINI : noi siamo DONNE e non UOMINI dobbiamo collaborare perchè la vita è fatta di generi diversi, ognuno con le proprie caratteristiche! C’è forse la Festa degli uomini? NO! E allora cancelliamo anche la Festa della donna!!!!

  10. sandra vi ha detto:

    Sono pienamente d’accordo ,una festa piu’ ipocrita di questa nn ne trovo ,ne hanno tirate fuori di feste ,ma adoperare questa data che ricorda una tragedia avvenuta a N.YORK per trasformarla in un festa di consumismo e’ veramente assurdo.Lsciamo la stupenda mimosa sulla pianta e consideriamo tutti i problemi ancora aperti che aspettano d;essere risolti verso le donne ,

  11. Nembo ha detto:

    Francesca, condivido quello che hai descritto nel tuo Post, quello che era nato per ricordare i tragici eventi che hai descritto e, celebrare i diritti delle donne, con il passare degli anni specialmente ai giorni nostri,è diventato una scusa per fare delle trasgressioni e consumismo di un giorno,alle donne regaliamo ogni giorno ciò che non appassisce mai, tenerezza, amore, rispetto, lasciamo mimose sulle piante. Credo che sarà veramente una festa per la donna quando, non ci saranno più donne uccise, picchiate, perseguitate, sfigurate, molestate. W le vere donne.

  12. carlina ha detto:

    cuao Franci, comse sempre hai colto nelsegno,io sono molto sintetica nei commenti e, in tutto, direi
    la festa della donna, oltre ad essere senza alcun significato vero, infatti l’hai ribadito benissimo tu, è solo un fattodi bisness, come le altre feste, papà,mamma, ecc. ecc.
    un abbraccio e, continua così

  13. franco muzzioli ha detto:

    Già in altri anni abbiamo detto che la “festa” dell’8 marzo dovrebbe pian piano essere messa in soffitta, anche se giustamente Francesca fa presente che una vera uguaglianza tra i sessi è ancora lontana.
    Ma oltre ai tanti soprusi che la donna deve ancora subire ora c’è quella dell’utero in affitto . Quale peggior violenza di un uomo (gay o no) è quella di far portare egoisticamente per nove mesi nel ventre di una donna un bambino non suo se mai per necessità di vita ( al 99% dei casi è a pagamento) . Questa donna sarà umiliata nella cosa più esclusiva più pregnante più lunga che può dare ,quella della maternità e oltretutto non potrà gridare al mondo che quello che nascerà è carne della sua carne.

  14. lorenzo12.rm ha detto:

    Condivido il tuo articolo, Franci. Non ci deve essere un giorno particolare per festeggiare le donne e, se vogliamo, tutti (uomini e donne) partecipare per risolvere gli infiniti problemi che le donne devono subire, si dedichino tutti i giorni ai problemi irrisolti e si risolvano. Con vera partecipazione, rispetto e considerazione. Il resto, e soprattutto la festa “una tantum, è vera presa in giro”.

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