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L'altro ieri  ho restituito a mia figlia  un dono ricevuto a Natale. Non avrei mai immaginato di sentirmi, un giorno, prigioniera di un oggetto piccolo ma molto fastidioso, dentro il quale la mia libertà, sia mentale che fisica ( si anche fisica perchè non ero neppure libera di andare in bagno), era contaminata e dannatamente compromessa.

Prima di possederlo mi lamentavo di non essere al pari degli altri. Non sapevo invece quanto ero libera  di agire e decidere per, e di me stessa.

Si, lo avrete capito: si tratta di quel maledetto telefonino cellulare che è entrato prepotentemente nelle nostre tasche, e nelle nostre vite, disturbandoti continuamente col suo trillo che ti segnala chiamate in arrivo o messaggi vari provenienti da ogni dove.

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Io che credevo di essere diversa, io che a una certa età ho avuto la grande occasione di imparare ad usare  il computer, mi dicevo: perchè stare dietro agli altri, alla modernità, e non stare al passo coi tempi? Ecco che il cellulare era un altro mio mito (credevo...).

"Mamma, vedi come si usa WhatsApp per interagire immediatamente con gli amici?" mi diceva mia figlia.  Ma quali amici, io non conosco nessuno! Insomma, a livello mentale non riuscivo a comprendere ed accettare quel meccanismo. Io gli amici li scelgo e desidero guardarli in faccia, ci tengo in modo particolare. Non posso sapere  che età hanno quelli coi quali parlo in chat, non so chi sono e neppure esattamente come la pensano.

Telefonite

In conclusione non era per niente un relax, ma un martirio. Mi sentivo schiava della mia libertà, e voi penserete: forse perchè sono una pensionata e i miei interessi nella vita sono diminuiti?

Nooooooooooo,  io vivo nel mondo attuale, non sono un matusalemme, leggo, scrivo, mi interesso anche del mondo politico, ma questo lo faccio quando lo decido io.

Certo mia figlia ci è rimasta male. Il suo  pensiero-regalo non è stato da me gradito nè utilizzato a tutti i livelli. Ma a me  basta un telefono semplice per chiamare nei momenti di bisogno. E' questo che non vogliono capire.

Io non  ho abbastanza capacità per commentare la sua funzionalità ma voglio riportare il pensiero di una psicologa, la Dott.ssa Silvia Guerra:

"Se fino a poco tempo fa era considerato un bene di lusso, un oggetto per pochi, da custodire gelosamente e da usare solo nei casi di necessità, oggi il cellulare è un comunissimo accessorio, che possiedono e usano tutti. Se da una parte c’è ancora qualcuno che riesce a farne a meno, dall’altra c’è invece chi non se ne separa mai e ne fa un uso inopportuno. Talmente smodato che gli psicologi lanciano l’allarme “telefonite” e “sms mania”. 

La prima è l’urgenza di essere sempre al passo con le nuove proposte del mercato tecnologico e l’incapacità di resistere al fascino degli ultimissimi modelli..ecc...ecc....".

Perciò  vedete che in fondo,  io da profana di tecnologia, tutti i torti non li ho?

 

Alba

18 Commenti a “LIBERI DI VIVERE…….di Alba M.”

  1. Giuseppe3.ca ha detto:

    Appunto Franco: basta non fare indigestione. Di tutte le cose possiamo farne un buono o un cattivo uso, a noi la scelta… Dipende sempre dal nostro buon senso, c’è chi ce l’ha e chi no ma per questo non possiamo bloccare l’avanzare della tecnologia per un sano progresso.

  2. franco ha detto:

    Caro Giuseppe è quel “non ne potremo fare a meno” che mi preoccupa ! Fare a meno di fare dei selfie ? Di mandare messaggini per qualsiasi strupidaggine ? Di far la foto a tutto ciò che ci passa davanti per poi mandarla in giro e farsi belli e dire “guarda dove sono stato e con chi” ? Per guardare in contuazione che cosa fa la borsa? Per vedere il tempo che fa ? Per alienare o farci alienare da chi ci stà intorno con continue telefonate ? Lo smarphone è un ottimo strumento , come i tortellini sono un ottimo primo…basta non fare indigestione.

  3. Giuseppe3.CA ha detto:

    Alba, penso che sia necessario tenerci al passo con i tempi, ovvero con le nuove tecnologie che ci propinano aggeggi che al primo impatto non comprendiamo e consideriamo infermali, poi piano, piano iniziando ad usarli diventano d’uso comune non riuscendo più a farne a meno. Non arrenderti al primo intoppo, riprova, vedrai che riesci. Forse hai fatto così anche con il PC che ora è tuo amico. Riprova e auguri, ciao.

  4. alba morsilli ha detto:

    penso che possiamo tirare le file dal mio post e dalle vostre risposte.
    Con grande piacere vedo che concordate con il modo di fare e di pensare.Si avere il cell sapendo che ci può aiutare nei momenti brutti, ma per il resto va usato con parsimonia, perchè anche quello che ha scritto Girasole è vero le onde magnetiche fanno male al cervello, Noi che usiamo il pc vi è
    skype dove puoi fare video chiamate e chiaccherare con gli amici senza spendere un euro.
    Comunque grazie a tutti ho voluto fare un piccolo questionario per vedere se la pensavate come me,
    e ho notato che in maggioranza siete come sono io,
    persone con la testa sul collo che non si lasciano
    influenzare da nessuno grazie ancora a tutti

  5. gianna ha detto:

    Alba,non funzionava il video, ora funziona bellissimo questo video,è cosi piange il telefono, una canzone di Domenico Mudugno, un grande cantante, le sue canzoni erano e sono ancora nel nostro cuore sono fantastiche,Un saluto

  6. gianna ha detto:

    Cara Alba, bello il tuo post Io lo trovo molto comodo puoi comunicare in fretta per vari motivi, non deve stressare altre persone ma usarlo con cautela perche’ daneggia l’udito, poi per non dare fastidio nei luoghi pubblici, ma avere rispetto,che oggi ne esiste poco.Insomma oggi avere il cell. in tasca e come essere sicuri per qualsiasi evento, Io lo uso con modestia ma lo trovo comodissimo,la tecnologia a fatto passi da gigante, vedi le persone sempre con il cell in mano, non solo i giovani ma anche le persone Anziane,lasciamo la liberta’ di dialogare per farsi compagnia cosi usano la memoria e non solo. Un saluto

  7. girasole rm ha detto:

    Facciamoci un conto 10 minuti al giorno x 365 sono 3650 minuti in un anno Fatevi le cuffie per non correre rischi. Le onde elettromagnetiche non si vedono ma ci sono e sono molto pericolose

  8. franco ha detto:

    Se lo smartphone lo si una come cellulare ben venga …è indispensabile .Quando esco se non ho il mio vecchio Nokia mi sento perso…se qualcuno dei miei ha bisogno…se mi succede qualcosa…se devo comunicare con urgenza ….tutto qui.
    Quello che assolutamente non sopporto sono i selfie, le foto fatte a tutto in ogni momento e a qualsiasi cosa ,i messaggini a getto continuo ,lo smartphone appoggiato sul tavolo mentre si mangia , sul comodino accanto al letto con le cover in tinta col vestito,con la corsa frenetica al nuovo modello che fa di tutto compreso il caffè…insomma una ossessione.

  9. Giulio Salvatori ha detto:

    Grande Alba, ogni tanto ci dai qualche lezione…Io non corro con i tempi tecnologici, ho ancora quel cellulare, se ricordate, che vinsi al “Concorso indetto da Eldy” Un treno per Eldy. Era ancora con noi Rosaria…Ebene, funziona ancora e mi basta. L’altre diavolerie non le seguo. Forse è un male perchè la tecnologia corre . Cara Alba, bisogna adeguarci con moderazione .

  10. francesca (franci) ha detto:

    E’ vero che a volte il cellulare disturba, ma è anche vero che spesso è un’ancora di salvezza. Ma se per il primo problema basta tenerlo spento, io personalmente non potrei farne a meno oggi. Anch’io sono passata alla tecnologia “avanzata” da quando mi hanno regalato lo smartphone (i ragazzi riderebbero….per loro tecnologia avanzata è ben altro..!!). Diciamo che lo uso al 10% delle sue potenzialità ma tanto mi basta. Quel che conta per me sono le chiamate dalla e alla mia famiglia, sapere come stanno i bimbi e chiacchierare ogni tanto con qualche amico/a. Ora, col suo commento, Mario-girasole mi mette ansia, però lo uso molto poco per telefonare e sempre con chiacchierate brevi. Anch’io, come Alba, preferisco incontrare i miei amici e la famiglia, direttamente e parlarci a voce magari davanti ad una buona pizza, un caffè, una cena. Per i contatti e amici di chat esistono altri sistemi, come Skype che permette di guardarci in faccia e chiacchierare gratuitamente per tutto il tempo che desideriamo. E’ un’ottima cosa.

  11. girasole rm ha detto:

    MOLTI NON SANNO CHE TENERE IL CELLULARE ATTACCATO ALL’ORECCHIO SICCOME EMETTE MICRO ONDE A LUNGO ANDARE CUOCE IL CERVELLO E PUò PROVOCARE I TUMORI ALTRO CHE SIGARETTE MA QUESTO NON LO DICONO PER PAURA DI NON VENDERLI FORSE LO DIRANNO TRA MOLTO TEMPO QUANDO LA FRITTATA E’ FATTA. IL CELLULARE DEVE ESSERE USATO CON LE CUFFIE CHE CONTENGONO ANCHE IL MICROFONO E TENUTO LONTANO DALL’ORECCHIE

  12. edis.maria ha detto:

    Anche io non amo gli smartphone tanto che ho pregato i miei figli di dimenticare di regalarmelo!Posseggo un Nokia, vecchiotto, che basta ai miei usi! Però ,alcune volte, mi è capitato di chiedere alla mia colf di usare il suo smartphone per fotografare alcuni comunicati affissi nella bacheca del mio condominio!Vedete , qualche volta, bisogna ricredersi!Ma io continuerò con il mio Nokia!Certo sono rimasta delusa, quando Karina,mi disse” Lo compri,signora!!” ahahhaahah!!!!!!

  13. carlina ha detto:

    cara Alba condivido al cento x cento quanto hai scritto, io posseggo un semplice cellulare che uso al momemnto opportuno, a mia discrezine, ho perfino il tel fisso, figurati chi lo possiede oggi, nn reggo le persone che dovunque, in bus, al ristorante, x strada, in auto ecc ecc hanno sempre lo smartphone in mano le tasche a cosa servono? ma non voglio diugarmi- bellissssima la canzone di Modugno l’ho sempre amata ciao

  14. lorenzo12.rm ha detto:

    A me mia figlia l’aveva regalato ma l’ho restituito immediatamente. Certo che può esseree utile ma, il più delle volte, ti crea schiavitù e dipendenza. Grazie, Alba.

  15. Nembo ha detto:

    Alba,un bel argomento, i cellulari sono utili in alcuni casi, è una straordinaria invenzione ma pure una nuova dipendenza che porta a una mancanza di attenzione e concentrazione. Gli stessi credo che ha ” Shivattizzato” parecchie persone specialmente i giovani rendendoli succubi di reagire o di pensare autonomamente, quando vedo lunghe file già all’alba davanti ai negozi per accapararsi il modello nuovo, penso alle altre persone che fanno la fila invece per avere il cibo quotidiano,il tutto ormai gira per un mercato speculativo e non solo, avanti così, avremo una nuova malattia ovvero la dipendenza o sindrome del cellulare per il troppo abuso. Un’altra cosa che non sopporto è vedere persone al ristorante che mentre mangiano chattano e fanno foto al cibo chissà cosa dice il Bon-Ton dove tenere il cellulare a tavola a dx, sx, centro tavola, in mano o altro,per non parlare poi nel vedere persone che mentre guidano parlano al cellulare o mandano messaggi o altro.Con questo apaprecchio innovativo non c’è più quel dialogo che si aveva una volta in Tram-Metro-Autobus-ognuno è diventato un automa isolandosi in un’altro mondo che non c’è, nemmeno più guardano i gradini o buche per la strada e non si adoperano più le due mani ma una sola perchè l’altra è sempre impegnata con lo smartphone rendendo inesistente il comportamento sociale.Un Saluto

  16. valeria6.rm ha detto:

    Alba, certamente il cellulare fa ormai parte del ns quotidiano, il problema è il modo in cui lo si usa. Certamente quelli della ns generazione lo usano in modo diverso, io personalmente ci chiamo e ci rispondo mando sms e stop ed è un Nokia vecchietto. Nn ne prenderei mai uno con troppe funzioni. Ma le nuove generazioni debbono stare al passo con cio’ che la tecnologia offre loro. Il problema è ususfruire in modo positivo dei vantaggi che si hanno, adattandolo ognuno alle proprie necessita’. Il vivere ci porta ad avere sempre meno scambi interpersonali verbali, per tante ragioni, è proprio il modo di comunicare che cambia e nn si tornera’ indietro. Per quanto mi riguarda adatto il mio modo di vivere come mi si addice di piu’ e si avvicina a quelli della mia eta’….. le future generazioni debbono necessariamente abituarsi a ben tro. ciao Alba, grazie di averti letto.

  17. franco ha detto:

    Sono come potete vedere un buon fruitore di internet , sono in Eldy , nel sito di Giunti scuola(ti racconto una fiaba), in facebook (abbastanza attivo), leggo giornali, libri e articoli , scrivo, ogni tanto gioco anche a Mahjong per rafforzare memoria e riflessi , ma tutto questo sono IO a decidere quando farlo e per quanto tempo. Odio gli smartphone sempre in mano ,le fotografie , i selfie , i messaggini ad ogni piè sospinto. Anche io ho un cellulare (per sicurezza), ma è un vecchio Nokia a tasti, piccino , abbandonato quasi sempre nella tasca del mio giaccone.
    I miei figli lo sanno e non mi regaleranno mai uno smartphone.

  18. girasole rm ha detto:

    Cara Alba ti dico subito che preferivo il nudo di donne. I cellulari non sono così invadenti come dici tu, li puoi usare come telefoni portatili e basta. Hanno studiato i cellulari per persone anziane che vivono da sole con un tasto rosso che in caso di bisogno danno l’allarme al 118 o a una persona di famiglia non hanno collegamento con internet,quindi niente rotture di scatole e costa pochissimo. Tua figlia ha voluto strafare, i cellulari se usati con giudizio risolvono i problemi non li creano ciao

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