Questa mattina ero al bar. Al mio fianco c’erano due giovani donne, una diceva all’altra: ”dove andremo a festeggiare l’8 marzo? Conosco un locale dove fanno un’ottima pizza, dopo c’è anche lo spettacolo, 4 uomini faranno lo spogliarello”. Incuriosito mi sono chiesto: “ma perchè, è festa l’8 marzo?”. Ho fatto delle ricerche per cercare di capire. Ho scoperto che ricorreva l’anniversario della morte di 62 (sessantadue..!!) donne, morte bruciate a New York in una fabbrica. Allora, mi son detto, ma che razza di festa è questa? Non è una festa ma una giornata di lutto.
Non riesco a capire come sia possibile trasformare una tragica ricorrenza in una festa, durante la quale alcune donne, non tutte per fortuna, escono di casa adducendo come scusa con mariti e compagni, la “festa” della Donna, si riuniscono in bar, ristoranti, pizzerie, night per vedere, magari, lo strip di uomini palestrati. Personalmente lo ritengo una sorta di degrado della categoria.
Ma la Giornata Internazionale della Donna esiste per ricordare sia le conquiste sociali che politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. E a quelle donne (ripeto: poche per fortuna..!!) che non hanno la minima idea di cosa rappresenti questa giornata, dico: informatevi prima di darvi alla trasgressione. E non pensiate di essere libere soltanto perché in questo giorno fate qualcosa che non fareste mai negli altri 364 giorni dell’anno. Se avete voglia di uscire di casa, non aspettate l’8 marzo, uscite quando vi pare, con o senza consenso.
In un Paese dove la discriminazione tra uomo e donna incomincia con l’impossibilità di carriera, la violenza subita, i femminicidi. Cominciamo dalla retribuzione. In Italia, le donne hanno paghe inferiori e posti più precari degli uomini, pur essendo magari laureate, come loro o più di loro. Una discriminazione che inizia nel posto di lavoro e continua anche tra le mura domestiche. Ecco la tragica conseguenza che, a volte, può costituire anche una causa per lo scatenarsi di fatti violenti.
Il mio personale Augurio è per voi tutte, DONNE che sapete affrontare con grinta quest'epoca grandiosa e terribile, che sapete sacrificarvi, guardare lontano, prendervi cura di noi uomini, dei figli, della casa, magari lavorando anche fuori. Il tutto in silenzio.
Siete uniche e straordinarie!
Mario
Condivido pienamente il contenuto del post di Mario e Francesca al quale non ho altro da aggiungere. Solo un consiglio mi permetto di dare ai maschietti: questa sera fate tutto per onorare questa ricorrenza. Magari oggi fate la spesa voi con regolare file alla cassa. Cucinate voi, fa niente se viene una schifezzuola (scherzo..ovviamente). I piatti lavateli voi e non guardate la partita ma mettete a letto i bambini, controllategli i compiti, preparategli la cartella, la merenda per il giorno dopo, fate la lavatrice, e stirate magari anche un pò di quella biancheria che sta raggiungendo il soffitto. Vabbè, vi vedo ridere…Già lo so, siete (siamo) tutti pensionati. Che fortuna!!!
BUON 8 MARZO A TUTTE LE DONNE DI ELDY!!!
Mario (girasole)hoappena letto quanto hai scritto e mi permetto di lasciare un mio pensiero in merito alla festa della donna.Di certo la Festa della donna, nn dovrebbe essere intesa come commemorazione delle 62 donne morte bruciate, bensi’ pensare che da quella tragedia sia nato il pensiero di voler dedicare alla donna una giornata. cosi come è x la mamma, x il papa’, x i nonni e persino x il cane e gatto. Per me la Festa della Donna nn rappresenta neppure il festeggiamento delle conquiste sociali della donna stessa. Preferisco vedere l’ 8 marzocome una giornata per “omaggiare” tutte le donne del mondo. Sono daccordissimo con te sul fatto di vedere quelle scene avvilenti e demoralizzanti che si vedono in giro la sera dell’8 marzo:gruppetti di amiche “sguaite”, trasgressive che tutto sono meno che se stesse ! Dovrebbero semmai, festeggiare col proprio patner magari con una cenetta romantica con lui che ti stringe la mano. Quindi essere “festeggiata” nn “festeggiare” qualcosa che nn ha senso. Vedrei piuttosto, secondo me, buona idea istituire una giornata da ricordare soloquando tutte le donnesaranno davvero amate e nn piu’ violentate e uccise; ma ci siamo ancora lontani. Grazie Mario (girasole) del tuo contributo a tutte noi. Valeria
…E Dio creo’ il maschio e la femmina=uomo e donna e vide che era cosa buona anzi molto buona…(Genesi).
A noi non sciupare la piu’ nobile manifestazione dell’Universo ed Amiamoci scambievolmente.
(Dagli scritti di Luisa Piccaretta: …la Santissima Trinita’ nell’ammirare la Loro creazione dell’uomo e della donna ando’ in Estasi…)
Per la festa delle Donne del 08/03/2017 i miei migliori auguri di Gistizia, Pace e Felicita’ a voi tutte. Paul
Ecco Franco, esattamente quello che era il senso di questo post.
Benissimo …memorial delle lavoratrici Newyorkesi…lasciate morire bruciate nel 1911…faccio presente che erano 123 quasi tutte italiane , molte sui 12/13 anni (c’erano anche 23 maschi). Bene da allora , 106 anni fa , tanta acqua è passata sotto i ponti ,almeno in occidente e tante vittorie e conquiste si sono avverate, anche se c’è ancora tanto da fare
Mi piacerebbe di più la GIORNATA CONTRO IL LAVORO MINORILE , ancora in molte nazioni bambine e bambini anche inferiori ai 10 anni sono costretti a lavori massacranti che minano la loro salute( e noi godiamo di questo abominevole sfruttamento comprando capi e oggetti che provengono da quelle nazioni se mai con Marchi italiani di lusso) . La stessa cosa vale per la “Giornata della donna” senza arricchire fiorai, venditori di gagget o tenutari di locali per feste da single, ma soprattutto togliendo alla “giornata” quella retorica fasulla che dovrebbe essere sostituita da volontà politiche che si risolvono con la partercipazione e il voto. Non viva le donne (che non dice niente), ma viva l’uguaglianza tra donne e uomini .
Si Mario, è una festa da ricordare, “non festeggiare” ogni giorno vanno uccise Donne il post, parla da solo Io non ho da festeggiare, queste povere donne madri sorelle figlie, vanno solo rispettate anche da morte,che per colpo di certi uomini sono state massacrate,come Donna vorrei dire state a casa a festeggiare la vostra famiglia, il vostro compagno di vita, ma che importa andare in certi locali per vedere lo strip di tre palestrati,Abbiate rispetto per quelle donne uccise senza pieta’e vorrei rivolgermi a quelle mani dell’uomo assassino, che sono ancora sporche del sangue della madre dei tuoi figli. Domani 8 Marzo Festa Internazionale della donna,certo bisogna ricordare le sue conquiste Sociali Politiche ed Economiche, saremo sempre nel mirini di uomini pazzi violenti, in ogni parte del mondo. questa non e una festa ma solo “lutto” pensiamo un attimo quanti bambini orfani per la pazzia e il delirio per mani dell’uomo e forse del loro Padre. Condivido molte parole di Mario e francesca.Un saluto e con il pensiero un ramoscello di Mimosa per tutte.
Innanzitutto devo dire che questo post, “confezionato” da me e da Mario, non vuol essere nel modo più assoluto un’accusa contro le donne che l’8 marzo escono a festeggiare. Abbiamo il massimo rispetto per tutti, qui, ma esiste anche la libertà di pensiero ed è quella che è stata espressa nel post.
Ciò posto, personalmente se c’è un giorno in cui non esco è proprio l’8 marzo, ma non per partito preso, semplicemente non ci vedo nulla da festeggiare e sinceramente preferisco una serata più tranquilla ai locali schiamazzanti. Ripeto: SENZA OFFESA PER NESSUNO!
A Franco dico: hai perfettamente ragione, siamo sempre a ricordare qualcosa, come ogni anno. Ma io eviterei di equiparare la Giornata della Donna con la Festa del papà, della mamma, degli innamorati, dei nonni ecc..ecc… E non confondiamo “Festa” con “Giornata”. L’8 Marzo non è una festa, è una Giornata di commemorazione.
Grazie a tutti.
Posso dire la mia in riguardo.Mai in tanti anni di uso della ragione ho festeggiato l”8 marzo.Per molti questa festa è stata strumentalizzata un po da tutti,in primis dai partiti,poi dai fiorai e in ultimo da certe donne per divertirsi smodatamente.Ho sempre pensato che per divertirsi ci sono 263 giorni,lasciate in pace l”8 marzo.
Tutto quello che dice Mario è vero e giusto ma non tutte le donne escono per fare baldoria o come dice lui per dare in escandescenza o mancare di rispetto, a tutte quelle povere donne che hanno perso la vita o altre donne ancora oggi giorno sono degradate e offese e maltrattate . .. A volte si esce per passare una serata diversa e guarda caso propio in quella data .. ecco io esco ma non certo per fare la cretina .. per carità e non voglio mancare di rispetto a nessuno .. esco o usciamo per trovarci ..
Mario sei un tesoro BRAVO! E’ questo ciò che serve e che vive una donna cioè il quotidiano, questa festa non è festa. Ciao Mario.
Caro Mario,in Italia si parla sempre perbenismo,ma mai di queste vere tragedie come hai detto tu e la festa delle donne,hai detto tutto e non aggiungo altro perche’ ci sarebbe da scrivere veramente una storia,comunque non so a chi inneggiare questa festa che di festa non mi pare giusto caso mai ricordarle con qualche altra solennita’ di ricordo !!!!!!
ringrazio tutti coloro che hanno commentato il mio post per onestà devo dire grazie a Francesca che mi ha aiutato in certi passaggi difficili per una mente maschile W.LE DONNE NOSTRE COMPAGNE DEL PERCORSO DELLA VITA GRAZIE.
Voglio ricordare in questa giornata che finalmente qualcosa si muove, sempre dopo il cadavere ma almeno qualcosa va nella direzione giusta.
Ricordate tutti il fatto di Paola Clemente una bracciante agricola pugliese che si alzava il mattino alle 3 per tornare a casa da i suoi figli al pomeriggio alle 15 per guadagnare 27 euro al giorno morta di infarto.
Ebbene il 23 Febbraio 2017 sono stati condannati i suoi aguzzini, giustizia sia fatta fino in fondo
Mario, se dovevo scrivere un articolo sulla Festa della Dona, avrei ripetuto le stesse cose. In casa ho tre donne e “un pezzeto”… Ho sempre ripetuto che le conquiste non si fanno in una sera di stupidaggini che, spesso, sfociano in fattacci.Bravo ! La cosa che mi amareggia è che, in casa mia, mi sono trovato sempre in minoranza : ” Tre a uno ” . Hanno sempre vinto loro. Scherzi a parte, condivido pienamente il tuo scritto e- Auguri Donne –
Tutti gli anni diciamo sempre le stesse cose per l’8 marzo. Come giustamente dice Mario l’attenzione per la condizione della donna deve esserci 365 giorni in un anno ,perchè la parità effettiva , soprattutto nel trattatamento lavorativo ,non c’è ancora , perchè una donna che lavora e rimane in cinta ha buone probabilità di essere licenziata se non sospesa.
Ma si sa siamo in era di consumismo ed ogni scusa è buona per spendere ….ed ecco la festa del nonno, della mamma, del papà , della donna, degli innamorati…ecc.
Domani come sempre sarà una giornata commerciale come tutti gli anni.Le mimose, i fiori lasciamoli sulle piante e nei campi, alle donne regaliamo ogni giorno ciò che non appasisce mai,rispetto, amore e sincerità.Forse, non sono ancora state scritte le parole per dirvi quanto siete importanti.
Sì, Mario, “ricordiamo”, non “festeggiamo”, e ricordiamo ai nostri amici uomini che possono ancora dare contributi alla crescita delle donne, compagne fantastiche e insuperabili. Grazie di avere “festeggiato” così. Io condivido.