Sono andato diverse volte a visitare gli ospiti di Villa Rosa. Appena entri un parco bellissimo, panchine, giardini con rose e siepi potate da gente di mestiere. In ogni angolo la classica fontanella con tanto di vaschetta artistica con pesciolini rossi. Prati rasati da un ”barbiere di qualità” che t’invitano e ti rilassano l’animo e lo spirito. Ordine e precisione ovunque. Sotto un grande abete, troneggia la statua del religioso fondatore: Ai suoi piedi neanche un fiore. L’edificio è pitturato di un colore rosa tenue che si erge su tre piani e sovrasta i tetti delle abitazioni vicine. Mi decido ed entro: il personale di servizio è gentilissimo, ormai mi conoscono e ogni volta mi colpisce il profumo di pulito: una cinquantina Ospiti sono seduti sulle sedie allineate lungo le pareti del salone. Altre, ai tavoli, giocano a carte.
Mi invitano a sedermi ma preferisco rimanere in piedi. Osservo una signora ben vestita, pettinata con gusto: le ciocche di capelli ancora neri, sono raccolti da uno spillo dorato. Tiene una borsetta di pelle sulle ginocchia; apre un borsello e con movimenti ben precisi si prilla una immaginaria sigaretta. Con calma inumidisce con la lingua quella che dovrebbe essere la cartina contenente il tabacco, si mette fra l’indice e il dito medio il lavoro completato e si porta le dita alle labbra . Guarda ancora dentro il borsello e, finalmente, “trova” l’accendino. Si appoggia allo schienale della poltrona e aspira profondamente e soffia il fumo in alto compiaciuta. Scuote ogni tanto la sigaretta nel portacenere che, secondo lei, è sul tavolinetto vicino. Mi guarda sorridendo, contraccambio il sorriso. Mi sento osservato dagli infermieri ma non posso abbandonare il dialogo muto fra me e la signora. Schiaccia la cicca nel portacenere e rimette tutto in ordine nel borsello, si sistema bene il guanciale e si addormenta. L’infermiera le copre le gambe con una copertina e mi dice: “ Visto? Fa’ sempre così”. Non rispondo.
Un uomo mi tira per un braccio, vuole che lo accompagni fuori nel lungo loggiato dove sono altre persone: lo faccio volentieri; lo aiuto a sedersi sulla panca e rientro nel salone. Una musica allegra cerca di svegliare quelle persone assenti. Alcune ballano, altre sorridono, molti rimangono immobili. I volontari musicisti mi invitano, pensano che abbia portato il sax: faccio cenno di no. Non credo che gli ospiti di Villa Rosa abbiano voglia di suoni incisivi, forse sarebbe meglio una musica dolce, lieve, invece il volume è altissimo; martella i timpani. Vado dai “cantanti”, li invito a calare un po’ il volume e mi fermo un po’ con loro.
Mi avvicino ad una signora che conosco, la saluto e risponde seccata: “Dove sei stato? E’ un mese che ti aspetto!”. Non replico all’accusa e le chiedo se mi conosce: “ Certo che ti conosco, sei Mario? Paolo? Alfredo? Che importanza hanno i nomi? Qui siamo tutti uguali” E fissa una coppia che balla, applaude e impreca quando vede una suora. Poi ad alta voce che i vicini sentissero: “ Guarda come si è vestita quella cretina, non siamo mica a carnevale ?” Gli sfioro la faccia con una carezza e cerco di darle un bacio ma mi allontana bruscamente. Capisco che la mia presenza la irrita, consegno all’infermiera un sacchetto con dei biscotti, caramelle e qualche succo di frutta che avevo comprato, faccio un cenno di saluto e esco da quel salone e mi avvio verso la macchina . Varco il grande cancello e mi lascio alle spalle quella “Villa Rosa” ch’è diventata dentro il mio cuore tanto grigia.
Caro Giuseppe ,non è la prima volta che ho espresso la stima nei tuoi riguardi. Era semplicemente questo che ti volevo sentir dire ,riprendo la frase significativa di Alfred (pagherò i diritti d’autore) “Lo sbando di Eldy è dovuto al fatto che non ci sono responsabili reperibili” e aggiungo una Direzione che legalmente si prende la responsabilità di ciò che accade in Eldy.E ti pare poco ? Ripeto se io fossi in Francesca e Giuseppe , avrei qualche legittima perplessità nell’operare. Un saluto amicale
Caro Franco tu vuoi essere giudice e giustiziere! Sinceramente mi sento messo al muro con il plotone d’esecuzione pronto a sparare e sto aspettando che qualcuno dia l’ordine “Fuoco!” Vuoi essere tu l’esecutore?
Ti stai inventando tutto: Io non sono depositario di niente e io stesso vorrei avere le risposte alle domande che tu rivolgi a me e sinceramente posso dirti che sono stanco di essere preso di mira per cose che non dipendono assolutamente da me. Sono stato incaricato di gestire un blog e lo faccio con pieno spirito di volontariato per stare sereni in compagnia di coloro che dimostrano vera Amicizia. Sia chiaro che ho le stesse problematiche che hanno tutti per cui le tue domande vanno rivolte direttamente alla Direzione e quando avrai le risposte gradirei conoscerle. Un caro saluto e che sia capita una volta per tutte… vorrei poter continuare a lavorare in serenità, grazie!
Innanzitutto mi dispiace sporcare il bellissimo post di Giulio con i nostri ultimi commenti. PERDONACI GIULIO! Poi rispondo a Edis: le tue domande sono anche le mie. Io sono sicuramente volontaria, ed in quanto tale non ho MAI percepito un centesimo da Eldy, nè ho mai sottoscritto una tessera d’iscrizione. Per quanto riguarda eventuali altri pseudo volontari che non si manifestano pubblicamente, non ci metto certo la mano sul fuoco..!!
edis.maria: Ciò che mi sembra strano ( io sono molto ingenua),è che “reggere” Eldy” costerà una certa cifra, grande o piccola! Chi sovvenziona? Noi lettori no, i blogger non credo(????), i volontari ( quali)?Chi dobbiamo ringraziare almeno? Ditecelo e vi saremo riconoscenti pertutta la vita !!!!aaaaahhhhh
E’ appunto per i motivi ai quali fai riferimento tu, Franco, che mi sono messa in contatto con la Polizia Postale alla quale ho fornito tutti i dati in mio possesso riguardo a Eldy e ai suoi blog e chat. Devo sapere se, in qualità di blogger-volontaria corro qualche rischio, non mi va proprio di mettere a repentaglio la mia incolumità personale per tenere in piedi un blog di una pseudo-direzione-fantasma, ricevendone in cambio, da qualcuno/a, insulti e vessazioni. Come avevamo previsto, il tuo “chi sa parli” è caduto nel vuoto del “nulla” di una risposta senza senso. Tutto come da copione.
Caro Giuseppe ,attendevo con interesse una tua risposta perchè tu gestisci un blog , hai rapporti con la Direzione e quindi potevi chiarire tante cose. Le pilatesche conclusioni da te fornite ,alla luce dei nostri ragionamenti, che cosa vogliono dire ? Che non c’è nulla da fare ? Che siamo in un acquitrino e lì dobbiamo stare ? Che se non abbiamo risolto le questioni un tempo non le potremo risolvere mai ?
Ti faccio alcune domande secche alle quali vorrei (sempre se credi) una risposta:
Esiste che tu sappia una Direzione attiva e responsabile ?
Siamo protetti legalmente a livello direzionale ?
Chi è ora il “proprietario ” di Eldy ?
Le domande che ti ho fatto sono frutto di un mio pensiero che è questo: se io fossi nei panni di Giuseppe e di Francesca mi porrei queste domande perchè rischio personale sarebbe veramente enorme.
Scusa se non mi sono accontentato della tua “astensione ” e delle poche parole da te fornite, che mi fanno sorgere (non solo a me ) un mare di dubbi.
Usciti dal tema delle Ville Rosa,mi sono permesso di spulciare nel web le varie problematiche inerenti alla creazione di articoli e commenti (quello che noi stiamo facendo ).
Pubblicare l’opera di qualcuno in toto o in parte senza averne l’autorizzazione (o penso senza citarne l’autore) si incorre nel penale, questo avviene anche con foto (ricadendo anche nel campo dei diritti d’autore).
Si può essere diffamati e secondo l’art.595 del codice penale (anche lesione della reputazione altrui)possono ( in caso di posizioni aggravate) esse comminati dai sei mesi ai tre anni di carcere e 516 euro di multa .
Mentre la libertà di espressione e di pensiero secondo l’art 21 della Costituzuione e secondo la sentenza 3981/2016 , non è perseguibile.
Questo per avvalorare le problematiche nate da queste chiacchierate dove il “responsabile ” di ciò che si scrive può correre dei rischi, non essendoci , almeno in apparenza , una Direzione che da un punto civile , penale e assicurativo si prende carico delle pendenza legali.
Attendo con molto interesse il parere di Giuseppe , che reputo il più esperto di web e relative implicazioni.
Una bella allegoria il passaggio dal “rosa” al “grigio”, in effetti sono i due aspetti di molte case di riposo (spero non per tutte) ma in realtà c’è un aspetto di facciata, valida per gli esterni quando vanno in visita ai loro cari, poi la sofferenza degli interni, ovvero degli internati, che spesso subiscono le angherie degli “addetti ai lavori” che svolgono un ingrato compito non per vocazione o spirito di bontà altruistica ma per la semplice necessità di avere un lavoro per guadagnarsi il pane quotidiano. (Non dimentichiamo che la cronaca ha messo spesso in evidenza casi estremi). Ho avuto modo di frequentare questi Istituiti e posso asserire che la vita in una casa di riposo è sempre triste. Lo confermano anche le anime buone che hanno abbracciato il compito dell’assistenza agli anziani per puro spirito umanitario. Gli anziani avrebbero la necessità, oltre che il diritto, di vivere con i propri familiari la parte finale della loro vita; auguriamoci che sia possibile almeno per noi. Un saluto per tutti.
Relativamente all’argomento “Direzione Eldy”… (non inerente al post), mi astengo dall’esprimere pareri ma vorrei che si ricordasse come si sono risolti i precedenti tentativi di affrontare lo stesso discorso. Grazie.
Ribadisco l’invito di Francesca , anche perchè considero Giuseppe persona saggia ne ho avuto più volte la possibilità di constatarlo . Se lui è a conoscenza di realtà che gli altri eldyiani per ovvi motivi non sanno, forse è il momento di fare chiarezza .Una cosa che ha caratterizzato fino ad ora la “gestione” dei tre blog tematici è stata una “naturale” concorrenza , che non esisterebbe se ci fosse una Direzione presente e costantemente concigliante. Ora praticamente i blog sono due (a parte “poesia”) e anche questa “morte apparente” di “parliamone” ,in un contesto come questo, è inspiegabile, se un gestore ha momentanee problematiche non si chiude il blog per sei mesi, ma si creano situazioni transitorie di funzionamento. Spesso ci si dimentica di essere in un “unicum” cioè Eldy e si considerano i blog tematici come fazioni di chissà quale modo di pensare. Personalmente frequento e scrivo in “incontriamoci” e in “bosco” , quando c’era “parliamone” ,ero presente costantemente , anche data l’amicizia che mi lega a Paola. Dall’unità d’intenti nasce la chiarezza e quindi tutto ciò che si può fare per cambiare, migliorare e crescere. Ecco perchè mi sono permesso di sottolineare l’invito di Francesca a Giuseppe, facciamo in modo che il colloquio sia a 360° e qualcosa di buono salterà fuori di certo.
Io sono d’accordo con Franco, Giulio e Nembo ad iniziare un’azione collettiva al fine di conoscere la situazione attuale di Eldy. Ma ad una condizione: che anche l’altro mio collega blogger di Bosco, Giuseppe, si unisca a noi. Mi sembra giusto, no? Considerato che ormai siamo rimasti solo noi due a gestire i blog, e credo che la questione possa, e debba, interessare anche lui, o no…? Attendo notizie.
Si! Effettivamente ha ragione Franco, non si sa a che “ditta apparteniamo” Tutto tace. Non capiscono, o non vogliono capire, che , spesso, ci sono elaborati degni di varcare il confine eldyano per i temi trattati. Non mi resta altro che dire -Avanti Tutta – Con in testa Santa Francesca
Prima di tutto bisognerebbe conoscere bene la situazione attuale di Eldy (e chi sa racconti !) Da quel punto esaminando legalmente le cose si può agire nel modo più opportuno (creare un blog nuovo) ,c’è chi lo ha fatto e nel suo stile lo sta gestendo direi in maniera interessante. Sia ben chiaro non stò aizzando alla sedizione e al “colpo di stato”, ma siamo in un recinto per polli e anche se il mangime c’è (portato da noi) , non si sa nulla di nulla , non sappiamo se rischiamo a scrivere le cose che vengono postate , se esistono dei responsabili, insomma siamo una congrega di incoscienti e allegri amici che vivono un blog non loro , sbilanciandosi in argomentazioni che viaggiano permanenti nel web , nell’attesa che qualcuno ci denunci per plagio o che ne sò per offesa alla religione o per falso ideologico.Noi ci scherziamo sopra ,viviamo giorno dopo giorno felici di essere tra amici , ma senza sapere chi ci ospita e chi è il padrone della “casa”. Io sono partito come “grillo parlante” anni fa e mi sento ancora di svolgere l’attività di piccola coscienza collettiva ….non si sa mai!!!!!!!!!!!!!
Io faccio un passo avanti fuori dalle righe e approvo il colpo di “Stato in Eldy” così non si può andare avanti, facciamo un’azione collettiva con tanto di firme e vadiamo se si muove qualcosa con la direzione-Blogger-Amministratore-Admin o altro ancora. Tutti abbiamo dei problemi,come li affrontiamo è la misura del nostro valore ( Wuliam Geld) spero vivamente che qualcuno dei responsabili o presunti tali legga i nostri commenti e come dice Francesca noi siamo ci siamo e siamo presenti, non ci nascondiamo, ricordando che la dignità è qualcosa che viene dalla relazione con gli altri.
Scusa Franco, io sono poco pratica di queste cose. Ammettendo (ma con riserva) che noi ci ammutiniamo e, dopo un determinato periodo di tempo concesso alla fantomatica direzione Eldy, prendiamo possesso dei blog, mi spieghi come facciamo ad entrare nelle RSA, o quantomeno ad espanderci fino a raggiungere quelle persone che potrebbero ricevere beneficio e compagnia dai nostri blog, dai nostri post, dalle nostre chiacchierate in chat? Ci vuole un amministratore e qui ci sono solo gestori e/o editor. Almeno, questo è ciò di cui sono a conoscenza io. Poi se qualcun altro, sempre fingendo di essere solo blogger, si nasconde dietro mentite spoglie ed è presente in Eldy e potrebbe fare qualcosa, si faccia avanti. Io, e tutti voi credo, siamo a sua disposizione.
Caro Nembo, come hai ragione ! Ma esistono i “colpi di Stato”, perchè non lo facciamo anche noi ? Proclamiamo la libera Repubblica della Nuova Eldy. La gestione dei Blog (con l’incognita di “parliamone”) è nelle mani degli eldyani . Pubblichiamo un libro bianco ,che sommariamente dirà che noi ci appropriamo formalmente della gestione di Eldy e che se entro 30 gg. l’attuale fantomatica Direzione non si fa viva , per “il silenzio assenso” rendiamo valido il documento. Si potrebbe anche interessare un legale e le jeux son fè. Se dopo questo mio commento nessuno mi viene ad accusare di alto tradimento e mi condanna alla fucilazione alla schiena , vuol dire che siamo soli….allora!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho letto i vostri ultimi commenti, approvo l’idea, ma vorrei farvi sapere che in un raduno di Eldy si era parlato di questo ( divulgazione nelle strutture RSA) ma poi, nulla si è fatto specialmente per quanto riguarda Eldy Lombardia!Il problema è sempre quello ormai si tira a campare grazie a chi con un impegno profuso tiene ancora amalgamato questo Blog!Sobrietà nell’azione di nuove iniziative per raggiungere obiettivi da parte della direzione/gestione di Eldy da anni non se ne vedono purtroppo. Un Saluto
Franco, la tua è una proposta intelligente ed interessante ma non spetta a noi fare quel documento per raggiungere le persone delle RSA in qualunque regione d’Italia. Non ne abbiamo nè capacità nè potere. Noi non siamo i gestori/proprietari di Eldy ma solo i gestori del blog. Magari si potesse fare! Sarei la prima a sottoscriverlo.
I frequentatori di “incontriamoci sono in apparenza una ventina , sembra che chi va e chi viene in Eldy siano al massimo un centinaio di persone. Eldy è nato per essere facilitazione all’uso di internet e motivo di socializzazione e accolturamento per gli over 65. Sapete quante “Villa Rosa” ci sono in Italia ? Oltre cinquemila (5.000) , solo in Lombardia sono 876. Mi stupisce il fatto che Eldy non sia divulgabile in queste strutture aumentando il numero degli utenti in modo vertiginoso. Nelle “Villa Rosa” non ci sono solo ammalati di alzheimer o dementi senili, ci sono persone attivissime che potrebbero essere “soci del nostro Club”. Tutte le “Villa Rosa ” hanno una mail ,quindi potrebbero essere raggiunte con una certa facilità con un semplice messaggio .
Perchè non lo si fa ?
Se si fa un documento chiaro e laggibile , personalmente mi impegno ad inviarlo a tutte le strutture dell’Emilia delle quali trovo la mail .
E’ inutile commentare i commenti:non serve a nulla. Ho notato una cosa però: Un argomento che ci fa sentire tanto uniti. Una nuvola che s’aggira sopra le nostre teste e coscienze.Ho visto “aggirarsi” persone di Eldy che non conosco e mi ha fatto piacere. Vi ringrazio di avermi letto.
Una volta per essere piu liberi si mandavano i figli in colleggio. Ora i figli per essere piu liberi mandano i genitori a morire nelle cosiddette case di riposo così facendo si liberano la coscienza ammesso che ne abbiano una
Il post dell’amico Giulio mette il dito dentro una ferita. Chi non ha avuto modo di entrare, almeno una volta, in una qualunque Villa Rosa? Certamente, anche se non siamo ancora vecchi alla nostra età, c’è da farci qualche riflessione. Invecchiare non è facile, ma farlo da soli diventa un’impresa difficilissima. Per fortuna (o sfortuna?) ci sono luoghi che accolgono anziani soli o non più autosufficienti, ma anche anziani che vorrebbero terminare il loro percorso su questa terra, accanto ai loro famigliari, figli, nipoti. Ecco, non è facile domandarsi se in quella particolare circostanza abbiamo agito per il giusto, ma ce ne renderemmo conto forse invecchiando. O forse lo stiamo già facendo..?
Giulio, sempre un GRANDE!
Panorami a volte strazianti quelli che si aprono nelle varie Villa Rosa descritta da Giulio. Ho avuto modo di entrarci anch’io e di toccare con mano la fragilità e la solitudine di queste persone. E non perchè siano sole materialmente, ma la solitudine sta dentro di loro, a volte nel loro cervello che insegue fantasmi del passato. Ho visto una donna che cullava una bambola, come se fosse sua figlia, guai a toccargliela! Sono fragili un po` tutti, i vecchi. Alcuni, però, sono particolarmente deboli, molti sono soli, e segnati dalla malattia. Ma hanno la loro dignità e non dimenticano. Aspettano….aspettano. Aspettano forse qualcuno che un tempo hanno accudito ed amato più della loro stessa vita e che, forse, li andrà a trovare due, tre volte l’anno, nelle feste comandate, così, proprio perchè non può farne a meno. E dirà: sono di corsa, ho tanto da fare..! Sono vecchi si, ma non per questo non meritano il rispetto alla vita, alla loro vita, alla loro dignità, alla libertà. Questi sono diritti non negoziabili per combattere la solitudine che attanaglia queste persone. Perché per sentirsi davvero a casa non bastano quattro mura, serve anche l’affetto di chi loro hanno amato e che continuano, a volte inconsciamente, ad amare.
Giulio, mi hai inumidito l’occhio, mannaggia a te.
Caro Giulio, villa rosa, circondata da un bellissimo parco, un esterno idiliaco, ma come, entri tutto cambia, le persone che riempiono la villa la rendono grigia, ma è la vita, anch’io ho avuto modo di frequentare questi ambienti, ma pur dove trovi un trattamente gentile, l’effetto è sempre quello, ti senti un freddo dentro che desideri andare al sole x scaldarti Comunque esistono queste ville e, in una di queste prima o poi troverò il mio posto le parole di Zero riempiono l’allegoria.
Anche se sono cose dette e ripetute…è doveroso da parte mia ringraziare Francesca che sa integrare immagini e foto che ben si amalgano con il testo.Grazie Francy
Giulio Salvatori hai ragione dal ” rosa” sei scivolato nel ” grigio”! Io ho convissuto, per una riabilitazione in seguito ad un cancro nel rene, per due mesi, in una struttura che funzionava, in reparti staccati, anche come casa di riposo per anziani! La Villa che tu descrivi è una struttura super.super,, perchè ciò che ho seguito io è ben diversa e io, ti garantisco, che io non potrò mai dimenticare le poche attenzioni rivolte ai malati anziani e bisognosi anche solo di un bicchiere d’acqua!Anche questa si chiama Villa,,,,,, non cito il nome,ma il suo colore è ” nero”! Il giardino che la circondava dava l’impressione di serenità e sicurezza! Naturalmente ho fatto una propaganda intensa nella zona interessata! Parenti, sorvegliate i vostri anziani!!
Queste Ville Rosa” Giuliolu” sono molto utile per la nostra vecchiaia anche noi dovrebbo passare da queste decioni dei figli, ma non importera’ il colore della Villa,ma basta essere fortunati di trovare personale competente per questo duro lavoro, serve affetto e molta pazienza qualche carezza che non è mai troppa, !! Ma avere grande rispetto per queste persone indifese,che ora non sono” Vecchi” ma sono diventati bambini, dunque non sanno distinguere il colore della Villa ma serve a loro Affetto ,rispetto e scambiare qualche parola, verso queste persone,ora confuse è come maltrattare un piccolo bimbo indifeso,non chiedono nulla nemmeno l’acqua,hanno bisogno solo di carezze, non sono in un deposito alla stazione! ma erano anche loro Genitori, premurosi verso i suoi figli, come oggi siamo noi,quando ci troveremo in quella Villa Rosa, dobbiamo pensare non a un abbandono se saremo capaci di intendere e volere,i nostri figli devono lavorare,meglio la Villa Rosa, che l’abbandono e solitudine a se stessi.Capisco sono molto dura questa parola, nessuna la vuole sentire, ma questa è la vita. ricordiamo con tanto amore i loro sacrifici di loro. Domani per noi si vedra’Un saluto Giuliolu, sei molto atteso con i tuoi scritti.Un saluto !
solo una persona con la tua sensibilità può toccare un argomento così profondo senza sciupare quella delle persone che hai incontrato.
Forse a loro che ormai sono rassegnateal loro destino, vivono nell’anticamera del momento cruciale con una indiferenza tale che fa fino spavento.
Servono quelle visite a noi per renderci conto quanto siamo stupidi, egoisti, poverini di spirito, doveper nulla ci arrabiamo.
Mentre la vita ci ofre ancora speranza, e noi la sprecchiamo.
Quello è uno specchio che non si vuole vedere fa male e ci giriamo dal’altra parte.
A noi non capita di andare a villa Rosa diciamo,
non sapendo come sarà la nostra vecchiaia.
è una gabbia dorata dove gli uccelli muoiono di malinconia giorno per giorno
Vi dirò che non è stato facile per me spedire a Francesca un brano come questo. Ma ho sentito il desiderio di esternare momenti teneri e toccanti e “farli nostri”.Qui non si confondono le cose, qui è tutto reale palpabile. Ti senti parte del Gruppo perchè in quelle persone,tocchi il loro mondo e ti ci rivedi. Io, che di solito sono burlone, toscanaccio sempre pronto alla battuta, questa volta mi sono trovato attore e spettatore. Si! Ogni tanto vado. Mi hanno chiesto di portare il sax, ci devo pensare e, soprattutto cercare i motivi adatti e dolci. Sarà molto difficile per me, anche perchè mi prendono spesso attacchi di raffreddore …e non vedrò lo spartito.
Anche a Modena abbiamo parecchie “Villa Rosa” in una di queste “il Saggitario ” lavora una vecchia amica di Eldy. Ornella, che da tempo non vedo più.
Sono luoghi importanti perchè molti di quelli che li abitano ,non sono più autosufficienti e vi trovano quell’assistenza che non potrebbero avere nelle loro case.
Certamente regna una dolce mestizia , un silenzio premonitore, un’attesa lenta fatta di brandelli di ricordi , di piccole abitudini che danno un senso alle giornate.Sguardi acquosi spesso persi nel tempo , qualche partita a carte , un pò di animazione , tanto per simulare una giovane allegria.
Mi intristisco molto quando vado nelle “Villa Rosa “, anche perchè l’età mi potrebbe già vedere seduto con la coperta sulle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto.
Gli anni passano, mi accorgo anche che i tempi in cui viviamo sono cambiati, è un ciclo della vita. Guardando vedo che mancano tante persone, che se ne sono andate. Invecchiando si migliora come il vino un detto dice…, si è vero si apprezza di piu’ le piccole cose, anche banali. Ho passato dei momenti brutti come tutte le persone, ho sempre lottato. E’ stata molto dura come scalare l’Everest. Ci rafforzano queste scalate, fanno capire i nostri limti che sono tanti. Mi piace stare in questa veste. Un abito che mi piace portare. Voglio dare ancora qualcosa a me stesso e agli altri…E vado avanti.
Villa Rosa, Serena, Belvedere,ville a volte storiche con parchi a volte secolari, si assomigliano tutte al loro interno con una mescolanza di età e di provenienza e molte di queste persone hanno capito il loro futuro, argomento che merita una riflessione d’obbligo da parte di tutti noi verso queste strutture residenziali per anziani augurandoci che le loro condizioni e, trattamenti rappresentano un banco di prova importante per comprendere queste situazioni. Un grazie a tutti coloro che dedicano un pò di tempo a queste persone per togliere a volte un grigiore che oscura la loro vita. Un Saluto
Giulio Salvatori,il tuo post è molto bello ma questa bellissima. Villa Rosa,dopo parecchi anni ora leggendo che ci saranno diverse verita’ora è diventata grigia,si trova dentro un parco bellissimo in mezzo alla natura e da tanti fiori, l’esterno e bellissima, ma dentro le mure ci sono molte verità belle e non, ma purtroppo questa è la vita per certe persone ormai Vecchi-hanno trascorso diverso tempo in compagnia ,non sono stati abbandonati in solitudine ma in un luogo che non tutti possono permettersi,guardando la Villa Rosa pensiamo per un attimo che hà conservato il suo colore fino alla fine!Bellissimo il video di Renato Zero “VECCHIO” da spalle al muro. Un saluto Giulio e Francesca.
Giulio, grazie, perchè hai saputo esprimere benissimo le situazioni, i pensieri, le tristezze e le emozioni … che si vivono nelle tante Villa Rosa che ci sono e, soprattutto, lo hai fatto con tocco delicato e profondo. Un pensiero riconoscente a te e a tutte le persone che lavorano o che visitano Villa Rosa e che cercano con tenerezza e comprensione, di portare un sorriso, un sorriso vero.
Grande Giulio. Mi ha fatto tanto piacere accompagnarti a Villa Rosa. Che in realtà è grigia, come giustamente dici. Mah. Speriamo bene, con tutti questi vecchi.
Caro Giuseppe ,non è la prima volta che ho espresso la stima nei tuoi riguardi. Era semplicemente questo che ti volevo sentir dire ,riprendo la frase significativa di Alfred (pagherò i diritti d’autore) “Lo sbando di Eldy è dovuto al fatto che non ci sono responsabili reperibili” e aggiungo una Direzione che legalmente si prende la responsabilità di ciò che accade in Eldy.E ti pare poco ? Ripeto se io fossi in Francesca e Giuseppe , avrei qualche legittima perplessità nell’operare. Un saluto amicale
Caro Franco tu vuoi essere giudice e giustiziere! Sinceramente mi sento messo al muro con il plotone d’esecuzione pronto a sparare e sto aspettando che qualcuno dia l’ordine “Fuoco!” Vuoi essere tu l’esecutore?
Ti stai inventando tutto: Io non sono depositario di niente e io stesso vorrei avere le risposte alle domande che tu rivolgi a me e sinceramente posso dirti che sono stanco di essere preso di mira per cose che non dipendono assolutamente da me. Sono stato incaricato di gestire un blog e lo faccio con pieno spirito di volontariato per stare sereni in compagnia di coloro che dimostrano vera Amicizia. Sia chiaro che ho le stesse problematiche che hanno tutti per cui le tue domande vanno rivolte direttamente alla Direzione e quando avrai le risposte gradirei conoscerle. Un caro saluto e che sia capita una volta per tutte… vorrei poter continuare a lavorare in serenità, grazie!
Innanzitutto mi dispiace sporcare il bellissimo post di Giulio con i nostri ultimi commenti. PERDONACI GIULIO! Poi rispondo a Edis: le tue domande sono anche le mie. Io sono sicuramente volontaria, ed in quanto tale non ho MAI percepito un centesimo da Eldy, nè ho mai sottoscritto una tessera d’iscrizione. Per quanto riguarda eventuali altri pseudo volontari che non si manifestano pubblicamente, non ci metto certo la mano sul fuoco..!!
edis.maria: Ciò che mi sembra strano ( io sono molto ingenua),è che “reggere” Eldy” costerà una certa cifra, grande o piccola! Chi sovvenziona? Noi lettori no, i blogger non credo(????), i volontari ( quali)?Chi dobbiamo ringraziare almeno? Ditecelo e vi saremo riconoscenti pertutta la vita !!!!aaaaahhhhh
E’ appunto per i motivi ai quali fai riferimento tu, Franco, che mi sono messa in contatto con la Polizia Postale alla quale ho fornito tutti i dati in mio possesso riguardo a Eldy e ai suoi blog e chat. Devo sapere se, in qualità di blogger-volontaria corro qualche rischio, non mi va proprio di mettere a repentaglio la mia incolumità personale per tenere in piedi un blog di una pseudo-direzione-fantasma, ricevendone in cambio, da qualcuno/a, insulti e vessazioni. Come avevamo previsto, il tuo “chi sa parli” è caduto nel vuoto del “nulla” di una risposta senza senso. Tutto come da copione.
Caro Giuseppe ,attendevo con interesse una tua risposta perchè tu gestisci un blog , hai rapporti con la Direzione e quindi potevi chiarire tante cose. Le pilatesche conclusioni da te fornite ,alla luce dei nostri ragionamenti, che cosa vogliono dire ? Che non c’è nulla da fare ? Che siamo in un acquitrino e lì dobbiamo stare ? Che se non abbiamo risolto le questioni un tempo non le potremo risolvere mai ?
Ti faccio alcune domande secche alle quali vorrei (sempre se credi) una risposta:
Esiste che tu sappia una Direzione attiva e responsabile ?
Siamo protetti legalmente a livello direzionale ?
Chi è ora il “proprietario ” di Eldy ?
Le domande che ti ho fatto sono frutto di un mio pensiero che è questo: se io fossi nei panni di Giuseppe e di Francesca mi porrei queste domande perchè rischio personale sarebbe veramente enorme.
Scusa se non mi sono accontentato della tua “astensione ” e delle poche parole da te fornite, che mi fanno sorgere (non solo a me ) un mare di dubbi.
Usciti dal tema delle Ville Rosa,mi sono permesso di spulciare nel web le varie problematiche inerenti alla creazione di articoli e commenti (quello che noi stiamo facendo ).
Pubblicare l’opera di qualcuno in toto o in parte senza averne l’autorizzazione (o penso senza citarne l’autore) si incorre nel penale, questo avviene anche con foto (ricadendo anche nel campo dei diritti d’autore).
Si può essere diffamati e secondo l’art.595 del codice penale (anche lesione della reputazione altrui)possono ( in caso di posizioni aggravate) esse comminati dai sei mesi ai tre anni di carcere e 516 euro di multa .
Mentre la libertà di espressione e di pensiero secondo l’art 21 della Costituzuione e secondo la sentenza 3981/2016 , non è perseguibile.
Questo per avvalorare le problematiche nate da queste chiacchierate dove il “responsabile ” di ciò che si scrive può correre dei rischi, non essendoci , almeno in apparenza , una Direzione che da un punto civile , penale e assicurativo si prende carico delle pendenza legali.
Attendo con molto interesse il parere di Giuseppe , che reputo il più esperto di web e relative implicazioni.
Una bella allegoria il passaggio dal “rosa” al “grigio”, in effetti sono i due aspetti di molte case di riposo (spero non per tutte) ma in realtà c’è un aspetto di facciata, valida per gli esterni quando vanno in visita ai loro cari, poi la sofferenza degli interni, ovvero degli internati, che spesso subiscono le angherie degli “addetti ai lavori” che svolgono un ingrato compito non per vocazione o spirito di bontà altruistica ma per la semplice necessità di avere un lavoro per guadagnarsi il pane quotidiano. (Non dimentichiamo che la cronaca ha messo spesso in evidenza casi estremi). Ho avuto modo di frequentare questi Istituiti e posso asserire che la vita in una casa di riposo è sempre triste. Lo confermano anche le anime buone che hanno abbracciato il compito dell’assistenza agli anziani per puro spirito umanitario. Gli anziani avrebbero la necessità, oltre che il diritto, di vivere con i propri familiari la parte finale della loro vita; auguriamoci che sia possibile almeno per noi. Un saluto per tutti.
Relativamente all’argomento “Direzione Eldy”… (non inerente al post), mi astengo dall’esprimere pareri ma vorrei che si ricordasse come si sono risolti i precedenti tentativi di affrontare lo stesso discorso. Grazie.
Ribadisco l’invito di Francesca , anche perchè considero Giuseppe persona saggia ne ho avuto più volte la possibilità di constatarlo . Se lui è a conoscenza di realtà che gli altri eldyiani per ovvi motivi non sanno, forse è il momento di fare chiarezza .Una cosa che ha caratterizzato fino ad ora la “gestione” dei tre blog tematici è stata una “naturale” concorrenza , che non esisterebbe se ci fosse una Direzione presente e costantemente concigliante. Ora praticamente i blog sono due (a parte “poesia”) e anche questa “morte apparente” di “parliamone” ,in un contesto come questo, è inspiegabile, se un gestore ha momentanee problematiche non si chiude il blog per sei mesi, ma si creano situazioni transitorie di funzionamento. Spesso ci si dimentica di essere in un “unicum” cioè Eldy e si considerano i blog tematici come fazioni di chissà quale modo di pensare. Personalmente frequento e scrivo in “incontriamoci” e in “bosco” , quando c’era “parliamone” ,ero presente costantemente , anche data l’amicizia che mi lega a Paola. Dall’unità d’intenti nasce la chiarezza e quindi tutto ciò che si può fare per cambiare, migliorare e crescere. Ecco perchè mi sono permesso di sottolineare l’invito di Francesca a Giuseppe, facciamo in modo che il colloquio sia a 360° e qualcosa di buono salterà fuori di certo.
Io sono d’accordo con Franco, Giulio e Nembo ad iniziare un’azione collettiva al fine di conoscere la situazione attuale di Eldy. Ma ad una condizione: che anche l’altro mio collega blogger di Bosco, Giuseppe, si unisca a noi. Mi sembra giusto, no? Considerato che ormai siamo rimasti solo noi due a gestire i blog, e credo che la questione possa, e debba, interessare anche lui, o no…? Attendo notizie.
Si! Effettivamente ha ragione Franco, non si sa a che “ditta apparteniamo” Tutto tace. Non capiscono, o non vogliono capire, che , spesso, ci sono elaborati degni di varcare il confine eldyano per i temi trattati. Non mi resta altro che dire -Avanti Tutta – Con in testa Santa Francesca
Prima di tutto bisognerebbe conoscere bene la situazione attuale di Eldy (e chi sa racconti !) Da quel punto esaminando legalmente le cose si può agire nel modo più opportuno (creare un blog nuovo) ,c’è chi lo ha fatto e nel suo stile lo sta gestendo direi in maniera interessante. Sia ben chiaro non stò aizzando alla sedizione e al “colpo di stato”, ma siamo in un recinto per polli e anche se il mangime c’è (portato da noi) , non si sa nulla di nulla , non sappiamo se rischiamo a scrivere le cose che vengono postate , se esistono dei responsabili, insomma siamo una congrega di incoscienti e allegri amici che vivono un blog non loro , sbilanciandosi in argomentazioni che viaggiano permanenti nel web , nell’attesa che qualcuno ci denunci per plagio o che ne sò per offesa alla religione o per falso ideologico.Noi ci scherziamo sopra ,viviamo giorno dopo giorno felici di essere tra amici , ma senza sapere chi ci ospita e chi è il padrone della “casa”. Io sono partito come “grillo parlante” anni fa e mi sento ancora di svolgere l’attività di piccola coscienza collettiva ….non si sa mai!!!!!!!!!!!!!
Io faccio un passo avanti fuori dalle righe e approvo il colpo di “Stato in Eldy” così non si può andare avanti, facciamo un’azione collettiva con tanto di firme e vadiamo se si muove qualcosa con la direzione-Blogger-Amministratore-Admin o altro ancora. Tutti abbiamo dei problemi,come li affrontiamo è la misura del nostro valore ( Wuliam Geld) spero vivamente che qualcuno dei responsabili o presunti tali legga i nostri commenti e come dice Francesca noi siamo ci siamo e siamo presenti, non ci nascondiamo, ricordando che la dignità è qualcosa che viene dalla relazione con gli altri.
Scusa Franco, io sono poco pratica di queste cose. Ammettendo (ma con riserva) che noi ci ammutiniamo e, dopo un determinato periodo di tempo concesso alla fantomatica direzione Eldy, prendiamo possesso dei blog, mi spieghi come facciamo ad entrare nelle RSA, o quantomeno ad espanderci fino a raggiungere quelle persone che potrebbero ricevere beneficio e compagnia dai nostri blog, dai nostri post, dalle nostre chiacchierate in chat? Ci vuole un amministratore e qui ci sono solo gestori e/o editor. Almeno, questo è ciò di cui sono a conoscenza io. Poi se qualcun altro, sempre fingendo di essere solo blogger, si nasconde dietro mentite spoglie ed è presente in Eldy e potrebbe fare qualcosa, si faccia avanti. Io, e tutti voi credo, siamo a sua disposizione.
Caro Nembo, come hai ragione ! Ma esistono i “colpi di Stato”, perchè non lo facciamo anche noi ? Proclamiamo la libera Repubblica della Nuova Eldy. La gestione dei Blog (con l’incognita di “parliamone”) è nelle mani degli eldyani . Pubblichiamo un libro bianco ,che sommariamente dirà che noi ci appropriamo formalmente della gestione di Eldy e che se entro 30 gg. l’attuale fantomatica Direzione non si fa viva , per “il silenzio assenso” rendiamo valido il documento. Si potrebbe anche interessare un legale e le jeux son fè. Se dopo questo mio commento nessuno mi viene ad accusare di alto tradimento e mi condanna alla fucilazione alla schiena , vuol dire che siamo soli….allora!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho letto i vostri ultimi commenti, approvo l’idea, ma vorrei farvi sapere che in un raduno di Eldy si era parlato di questo ( divulgazione nelle strutture RSA) ma poi, nulla si è fatto specialmente per quanto riguarda Eldy Lombardia!Il problema è sempre quello ormai si tira a campare grazie a chi con un impegno profuso tiene ancora amalgamato questo Blog!Sobrietà nell’azione di nuove iniziative per raggiungere obiettivi da parte della direzione/gestione di Eldy da anni non se ne vedono purtroppo. Un Saluto
Franco, la tua è una proposta intelligente ed interessante ma non spetta a noi fare quel documento per raggiungere le persone delle RSA in qualunque regione d’Italia. Non ne abbiamo nè capacità nè potere. Noi non siamo i gestori/proprietari di Eldy ma solo i gestori del blog. Magari si potesse fare! Sarei la prima a sottoscriverlo.
I frequentatori di “incontriamoci sono in apparenza una ventina , sembra che chi va e chi viene in Eldy siano al massimo un centinaio di persone. Eldy è nato per essere facilitazione all’uso di internet e motivo di socializzazione e accolturamento per gli over 65. Sapete quante “Villa Rosa” ci sono in Italia ? Oltre cinquemila (5.000) , solo in Lombardia sono 876. Mi stupisce il fatto che Eldy non sia divulgabile in queste strutture aumentando il numero degli utenti in modo vertiginoso. Nelle “Villa Rosa” non ci sono solo ammalati di alzheimer o dementi senili, ci sono persone attivissime che potrebbero essere “soci del nostro Club”. Tutte le “Villa Rosa ” hanno una mail ,quindi potrebbero essere raggiunte con una certa facilità con un semplice messaggio .
Perchè non lo si fa ?
Se si fa un documento chiaro e laggibile , personalmente mi impegno ad inviarlo a tutte le strutture dell’Emilia delle quali trovo la mail .
E’ inutile commentare i commenti:non serve a nulla. Ho notato una cosa però: Un argomento che ci fa sentire tanto uniti. Una nuvola che s’aggira sopra le nostre teste e coscienze.Ho visto “aggirarsi” persone di Eldy che non conosco e mi ha fatto piacere. Vi ringrazio di avermi letto.
Una volta per essere piu liberi si mandavano i figli in colleggio. Ora i figli per essere piu liberi mandano i genitori a morire nelle cosiddette case di riposo così facendo si liberano la coscienza ammesso che ne abbiano una
Il post dell’amico Giulio mette il dito dentro una ferita. Chi non ha avuto modo di entrare, almeno una volta, in una qualunque Villa Rosa? Certamente, anche se non siamo ancora vecchi alla nostra età, c’è da farci qualche riflessione. Invecchiare non è facile, ma farlo da soli diventa un’impresa difficilissima. Per fortuna (o sfortuna?) ci sono luoghi che accolgono anziani soli o non più autosufficienti, ma anche anziani che vorrebbero terminare il loro percorso su questa terra, accanto ai loro famigliari, figli, nipoti. Ecco, non è facile domandarsi se in quella particolare circostanza abbiamo agito per il giusto, ma ce ne renderemmo conto forse invecchiando. O forse lo stiamo già facendo..?
Giulio, sempre un GRANDE!
Panorami a volte strazianti quelli che si aprono nelle varie Villa Rosa descritta da Giulio. Ho avuto modo di entrarci anch’io e di toccare con mano la fragilità e la solitudine di queste persone. E non perchè siano sole materialmente, ma la solitudine sta dentro di loro, a volte nel loro cervello che insegue fantasmi del passato. Ho visto una donna che cullava una bambola, come se fosse sua figlia, guai a toccargliela! Sono fragili un po` tutti, i vecchi. Alcuni, però, sono particolarmente deboli, molti sono soli, e segnati dalla malattia. Ma hanno la loro dignità e non dimenticano. Aspettano….aspettano. Aspettano forse qualcuno che un tempo hanno accudito ed amato più della loro stessa vita e che, forse, li andrà a trovare due, tre volte l’anno, nelle feste comandate, così, proprio perchè non può farne a meno. E dirà: sono di corsa, ho tanto da fare..! Sono vecchi si, ma non per questo non meritano il rispetto alla vita, alla loro vita, alla loro dignità, alla libertà. Questi sono diritti non negoziabili per combattere la solitudine che attanaglia queste persone. Perché per sentirsi davvero a casa non bastano quattro mura, serve anche l’affetto di chi loro hanno amato e che continuano, a volte inconsciamente, ad amare.
Giulio, mi hai inumidito l’occhio, mannaggia a te.
Caro Giulio, villa rosa, circondata da un bellissimo parco, un esterno idiliaco, ma come, entri tutto cambia, le persone che riempiono la villa la rendono grigia, ma è la vita, anch’io ho avuto modo di frequentare questi ambienti, ma pur dove trovi un trattamente gentile, l’effetto è sempre quello, ti senti un freddo dentro che desideri andare al sole x scaldarti Comunque esistono queste ville e, in una di queste prima o poi troverò il mio posto le parole di Zero riempiono l’allegoria.
Anche se sono cose dette e ripetute…è doveroso da parte mia ringraziare Francesca che sa integrare immagini e foto che ben si amalgano con il testo.Grazie Francy
Complimenti a Giulio ha saputo descrivere un posto tanto bello ma ………non so dire altro.
Grazie Giulio
Giulio Salvatori hai ragione dal ” rosa” sei scivolato nel ” grigio”! Io ho convissuto, per una riabilitazione in seguito ad un cancro nel rene, per due mesi, in una struttura che funzionava, in reparti staccati, anche come casa di riposo per anziani! La Villa che tu descrivi è una struttura super.super,, perchè ciò che ho seguito io è ben diversa e io, ti garantisco, che io non potrò mai dimenticare le poche attenzioni rivolte ai malati anziani e bisognosi anche solo di un bicchiere d’acqua!Anche questa si chiama Villa,,,,,, non cito il nome,ma il suo colore è ” nero”! Il giardino che la circondava dava l’impressione di serenità e sicurezza! Naturalmente ho fatto una propaganda intensa nella zona interessata! Parenti, sorvegliate i vostri anziani!!
Queste Ville Rosa” Giuliolu” sono molto utile per la nostra vecchiaia anche noi dovrebbo passare da queste decioni dei figli, ma non importera’ il colore della Villa,ma basta essere fortunati di trovare personale competente per questo duro lavoro, serve affetto e molta pazienza qualche carezza che non è mai troppa, !! Ma avere grande rispetto per queste persone indifese,che ora non sono” Vecchi” ma sono diventati bambini, dunque non sanno distinguere il colore della Villa ma serve a loro Affetto ,rispetto e scambiare qualche parola, verso queste persone,ora confuse è come maltrattare un piccolo bimbo indifeso,non chiedono nulla nemmeno l’acqua,hanno bisogno solo di carezze, non sono in un deposito alla stazione! ma erano anche loro Genitori, premurosi verso i suoi figli, come oggi siamo noi,quando ci troveremo in quella Villa Rosa, dobbiamo pensare non a un abbandono se saremo capaci di intendere e volere,i nostri figli devono lavorare,meglio la Villa Rosa, che l’abbandono e solitudine a se stessi.Capisco sono molto dura questa parola, nessuna la vuole sentire, ma questa è la vita. ricordiamo con tanto amore i loro sacrifici di loro. Domani per noi si vedra’Un saluto Giuliolu, sei molto atteso con i tuoi scritti.Un saluto !
solo una persona con la tua sensibilità può toccare un argomento così profondo senza sciupare quella delle persone che hai incontrato.
Forse a loro che ormai sono rassegnateal loro destino, vivono nell’anticamera del momento cruciale con una indiferenza tale che fa fino spavento.
Servono quelle visite a noi per renderci conto quanto siamo stupidi, egoisti, poverini di spirito, doveper nulla ci arrabiamo.
Mentre la vita ci ofre ancora speranza, e noi la sprecchiamo.
Quello è uno specchio che non si vuole vedere fa male e ci giriamo dal’altra parte.
A noi non capita di andare a villa Rosa diciamo,
non sapendo come sarà la nostra vecchiaia.
è una gabbia dorata dove gli uccelli muoiono di malinconia giorno per giorno
Vi dirò che non è stato facile per me spedire a Francesca un brano come questo. Ma ho sentito il desiderio di esternare momenti teneri e toccanti e “farli nostri”.Qui non si confondono le cose, qui è tutto reale palpabile. Ti senti parte del Gruppo perchè in quelle persone,tocchi il loro mondo e ti ci rivedi. Io, che di solito sono burlone, toscanaccio sempre pronto alla battuta, questa volta mi sono trovato attore e spettatore. Si! Ogni tanto vado. Mi hanno chiesto di portare il sax, ci devo pensare e, soprattutto cercare i motivi adatti e dolci. Sarà molto difficile per me, anche perchè mi prendono spesso attacchi di raffreddore …e non vedrò lo spartito.
Anche a Modena abbiamo parecchie “Villa Rosa” in una di queste “il Saggitario ” lavora una vecchia amica di Eldy. Ornella, che da tempo non vedo più.
Sono luoghi importanti perchè molti di quelli che li abitano ,non sono più autosufficienti e vi trovano quell’assistenza che non potrebbero avere nelle loro case.
Certamente regna una dolce mestizia , un silenzio premonitore, un’attesa lenta fatta di brandelli di ricordi , di piccole abitudini che danno un senso alle giornate.Sguardi acquosi spesso persi nel tempo , qualche partita a carte , un pò di animazione , tanto per simulare una giovane allegria.
Mi intristisco molto quando vado nelle “Villa Rosa “, anche perchè l’età mi potrebbe già vedere seduto con la coperta sulle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto.
Gli anni passano, mi accorgo anche che i tempi in cui viviamo sono cambiati, è un ciclo della vita. Guardando vedo che mancano tante persone, che se ne sono andate. Invecchiando si migliora come il vino un detto dice…, si è vero si apprezza di piu’ le piccole cose, anche banali. Ho passato dei momenti brutti come tutte le persone, ho sempre lottato. E’ stata molto dura come scalare l’Everest. Ci rafforzano queste scalate, fanno capire i nostri limti che sono tanti. Mi piace stare in questa veste. Un abito che mi piace portare. Voglio dare ancora qualcosa a me stesso e agli altri…E vado avanti.
Villa Rosa, Serena, Belvedere,ville a volte storiche con parchi a volte secolari, si assomigliano tutte al loro interno con una mescolanza di età e di provenienza e molte di queste persone hanno capito il loro futuro, argomento che merita una riflessione d’obbligo da parte di tutti noi verso queste strutture residenziali per anziani augurandoci che le loro condizioni e, trattamenti rappresentano un banco di prova importante per comprendere queste situazioni. Un grazie a tutti coloro che dedicano un pò di tempo a queste persone per togliere a volte un grigiore che oscura la loro vita. Un Saluto
Giulio Salvatori,il tuo post è molto bello ma questa bellissima. Villa Rosa,dopo parecchi anni ora leggendo che ci saranno diverse verita’ora è diventata grigia,si trova dentro un parco bellissimo in mezzo alla natura e da tanti fiori, l’esterno e bellissima, ma dentro le mure ci sono molte verità belle e non, ma purtroppo questa è la vita per certe persone ormai Vecchi-hanno trascorso diverso tempo in compagnia ,non sono stati abbandonati in solitudine ma in un luogo che non tutti possono permettersi,guardando la Villa Rosa pensiamo per un attimo che hà conservato il suo colore fino alla fine!Bellissimo il video di Renato Zero “VECCHIO” da spalle al muro. Un saluto Giulio e Francesca.
Giulio, grazie, perchè hai saputo esprimere benissimo le situazioni, i pensieri, le tristezze e le emozioni … che si vivono nelle tante Villa Rosa che ci sono e, soprattutto, lo hai fatto con tocco delicato e profondo. Un pensiero riconoscente a te e a tutte le persone che lavorano o che visitano Villa Rosa e che cercano con tenerezza e comprensione, di portare un sorriso, un sorriso vero.
Grande Giulio. Mi ha fatto tanto piacere accompagnarti a Villa Rosa. Che in realtà è grigia, come giustamente dici. Mah. Speriamo bene, con tutti questi vecchi.