Ci sta, ci sta. Abbiamo incominciato a parlare dell'Amore e perchè non proseguire ancora un pò? Ora però, in chiave artistica. Vi sembrerà strano ma quest'opera ha molti riferimenti con il contenuto del mio precedente post. Ecco qua:
Renè Magritte - Gli amanti - 1928, M.o.M.A. New York
E qui si intrecciano Arte, Filosofia e Psicanalisi. Magritte era un surrealista, per lui la pittura è vera conoscenza del mondo e associa oggetti e personaggi eludendo ogni legame logico, per ottenere nello spettatore una sensazione di mistero, talvolta angosciante.
In questo dipinto i due amanti hanno il volto e il capo velati da un panno bianco che ne nasconde i lineamenti. Eppure, anche se non sembra, si stanno baciando.
C'è un tema fondamentale che l'artista vuole trasmetterci: l'incontro-scontro tra due forze opposte, il legame dell'amore intrecciato al tema della morte e dell'impossibilità di comunicare. Coperti dai loro "sudari"bianchi che hanno cancellato ogni forma sul loro volto e che li rendono ciechi, sordi e muti, i due amanti si scambiano un amore appunto muto. Il sentimento amoroso si tramuta in angoscia, il dialogo impossibile tra essi è la negazione dell'amore e dell'umanità stessa dei due personaggi.
Un tema importante che rientra nella più ampia e complessa questione del rapporto tra visibile ed invisibile (ecco il legame cui accennavo sopra, tra amore reale e amore virtuale).
Vi chiederete perchè ho chiamato in causa un pittore surrealista come Magritte? Perchè io, che sono figlia degli anni Sessanta, ricordo come questo artista, che in precedenza era noto solo ad una fascia molto ristretta della società, legò i suoi capolavori alla cultura pop divenendo improvvisamente popolare grazie alla riproduzione dei suoi quadri sulle copertine degli album.
Uno di questi era dei Jeff Beck Group, una delle prime band che usò il dipinto di Magritte "The listening room" (La camera d'ascolto), per il loro album Beck-Ola. Se vi fa piacere ascoltarlo, ve lo propongo.
A chi interessa la Verita’: “C’è un tema fondamentale che l’artista vuole trasmetterci: l’incontro-scontro tra due forze opposte, il legame dell’amore intrecciato al tema della morte e dell’impossibilità di comunicare…”
Artista libero di interpretare come vuole il suo sentire, che rimane solo suo e su un piano non provato sia vero: solo debolezza umana verso la Verita’ dell’ Amore che abbiamo quale grande dono.
Il Creatore creandoci a sua immagine e somiglianza non ha posto l’uomo/donna nella condizione, tanto assurda, di attrito fra di loro bensi’ come complemento per ciascuno di essi: maschio e femmina e cocreatori della specie umana.
Cosa vogliamo di piu’?
Spiace qualsiasi deformazione e malizia dove la carne e la lussuria sporcano il corpo e l’anima.
Ovviemente se ci troviamo in questa situazione o condizione non siamo di fronte a veri Amanti.
Solo ipocrite persone schiavi dei nostri sensi e palpiti carnali anche se si arrivano a provarlo con lo stoicism del suicidio per passione verso la creatura.
Per di piu’ non sara’ mai vero e possibile che la sublime manifestazione reale, spirituale e viva della persona/e e’ possa assoggettarsi a qualsiasi forma di ni razionlizzazione della mente umana non essendo possibile scindere la sua origine Divina.
Divino Amore: “e vide che era buono, molto buono cio’ che creo’…aggiungendo: andate e moltilicatevi”.
Una proposizione quanto mai mimima da parte del Padre, pero’ completa ed eterna.
A ognuno di noi applicarcela secondo il suo inteso, ubbidiente Volere e ne traeremo sempre grandi gioie evitandoci per di piu’ tutte le follie e miserie della concupiscenza.
Paul
(P.S.: Penso che il Signor Rene’ Magritte abbia avuto la conoscenza del libro di Tobia scritto 3000 anni or sono….non so se lo ha letto?)
In un certo senso è così, Franco. L’ossessione di Magritte per i volti coperti è ricca di riferimenti al suicidio della madre. Il tema costante della sua pittura si risolve in un segmento di ricordo legato alla morte della madre che, nel 1912, venne trovata annegata nel fiume Sambre con la testa avvolta da una camicia da notte.
Magritte mia grande passione , surrealista onirico “sabotatore tranquillo” che insinua malessere e dubbi . Nella serie degli amanti è chiara la incomunicabilità che può esserci anche nel virtuale. La scrittura su di un monitor è il telo che copre i visi e si avverte solo la presenza e si arguisce chi è al di la dello schermo (specchio) da precarie parole. Il telo sulla faccia mi pare ricordare sia anche l’immagine della madre suicida trovata morta col viso coperto .
Francesca, il post. di oggi e molti difficile da commentare”GLI AMANTI”,con una sola parola rimane una chiave Artistica, come la poesia e Pittura.Un saluto
Certo Nembo che ci sta anche la Poesia. E come diceva Simonide di Ceo (556 a.C), “”La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla”. Nella fattispecie, però, riferendomi a Magritte direi che lui porta alle estreme conseguenze il processo di contaminazione tra testo poetico e immagini.
Ciao, Buona domenica e grazie.
Francesca, con la parola Amore credo che si intende un’ampia varietà di sentimenti anche in chiave artistica come hai descritto nel tuo Post, anche per me è un’argomento difficile commentare i diversi significati espressivi dei vari artisti che rappresentano con le loro pitture opposizioni di pensiero ma mi incuriosiscono, come mi ha sempre incuriosito parecchi anni fa la musica Pop che era popolare in senso molto ampio e tradizionale, ora invece questo genere credo che sia generalmente musica commerciale.Dimenticavo…sull’Intreccio Arte-Filosofia-Psicanalisi, ci starebbe anche Poesia? Un saluto.
Lorenzo, il laziale. Io festeggio con te la vittoria della tua squadra del cuore, ma grido anche Viva Juve!! Ahahahah…..e siccome tu sei sportivo so che ci stai.
Buona domenica e grazie.
Purtroppo non mi intendo di pop. Comunque mi piace il combinato disposto a cui Francesca ha pensato e lo apprezzo. Buon pomeriggio, dunque. Sopno contentissimo della vittoria della Lazio nel derby. Evviva, evviva!
Non sono intenditore di pop, di arte né di amanti… quindi nessun commento… comunque brava Franci
A chi interessa la Verita’: “C’è un tema fondamentale che l’artista vuole trasmetterci: l’incontro-scontro tra due forze opposte, il legame dell’amore intrecciato al tema della morte e dell’impossibilità di comunicare…”
Artista libero di interpretare come vuole il suo sentire, che rimane solo suo e su un piano non provato sia vero: solo debolezza umana verso la Verita’ dell’ Amore che abbiamo quale grande dono.
Il Creatore creandoci a sua immagine e somiglianza non ha posto l’uomo/donna nella condizione, tanto assurda, di attrito fra di loro bensi’ come complemento per ciascuno di essi: maschio e femmina e cocreatori della specie umana.
Cosa vogliamo di piu’?
Spiace qualsiasi deformazione e malizia dove la carne e la lussuria sporcano il corpo e l’anima.
Ovviemente se ci troviamo in questa situazione o condizione non siamo di fronte a veri Amanti.
Solo ipocrite persone schiavi dei nostri sensi e palpiti carnali anche se si arrivano a provarlo con lo stoicism del suicidio per passione verso la creatura.
Per di piu’ non sara’ mai vero e possibile che la sublime manifestazione reale, spirituale e viva della persona/e e’ possa assoggettarsi a qualsiasi forma di ni razionlizzazione della mente umana non essendo possibile scindere la sua origine Divina.
Divino Amore: “e vide che era buono, molto buono cio’ che creo’…aggiungendo: andate e moltilicatevi”.
Una proposizione quanto mai mimima da parte del Padre, pero’ completa ed eterna.
A ognuno di noi applicarcela secondo il suo inteso, ubbidiente Volere e ne traeremo sempre grandi gioie evitandoci per di piu’ tutte le follie e miserie della concupiscenza.
Paul
(P.S.: Penso che il Signor Rene’ Magritte abbia avuto la conoscenza del libro di Tobia scritto 3000 anni or sono….non so se lo ha letto?)
In un certo senso è così, Franco. L’ossessione di Magritte per i volti coperti è ricca di riferimenti al suicidio della madre. Il tema costante della sua pittura si risolve in un segmento di ricordo legato alla morte della madre che, nel 1912, venne trovata annegata nel fiume Sambre con la testa avvolta da una camicia da notte.
Magritte mia grande passione , surrealista onirico “sabotatore tranquillo” che insinua malessere e dubbi . Nella serie degli amanti è chiara la incomunicabilità che può esserci anche nel virtuale. La scrittura su di un monitor è il telo che copre i visi e si avverte solo la presenza e si arguisce chi è al di la dello schermo (specchio) da precarie parole. Il telo sulla faccia mi pare ricordare sia anche l’immagine della madre suicida trovata morta col viso coperto .
Un saluto a te, Gianna. Ci sei riuscita, hai visto? Hai vinto contro Internet e ti sei goduta gli “Amanti” di Magritte.
Ciao, buona serata domenicale.
Chiedo scusa, ma internet non mi lascia scrivere ,bello il video e anche le immagini,sono incuriosita “Gli AMANTI”.UN SALUTO.
Francesca, il post. di oggi e molti difficile da commentare”GLI AMANTI”,con una sola parola rimane una chiave Artistica, come la poesia e Pittura.Un saluto
Certo Nembo che ci sta anche la Poesia. E come diceva Simonide di Ceo (556 a.C), “”La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla”. Nella fattispecie, però, riferendomi a Magritte direi che lui porta alle estreme conseguenze il processo di contaminazione tra testo poetico e immagini.
Ciao, Buona domenica e grazie.
Francesca, con la parola Amore credo che si intende un’ampia varietà di sentimenti anche in chiave artistica come hai descritto nel tuo Post, anche per me è un’argomento difficile commentare i diversi significati espressivi dei vari artisti che rappresentano con le loro pitture opposizioni di pensiero ma mi incuriosiscono, come mi ha sempre incuriosito parecchi anni fa la musica Pop che era popolare in senso molto ampio e tradizionale, ora invece questo genere credo che sia generalmente musica commerciale.Dimenticavo…sull’Intreccio Arte-Filosofia-Psicanalisi, ci starebbe anche Poesia? Un saluto.
Lorenzo, il laziale. Io festeggio con te la vittoria della tua squadra del cuore, ma grido anche Viva Juve!! Ahahahah…..e siccome tu sei sportivo so che ci stai.
Buona domenica e grazie.
Purtroppo non mi intendo di pop. Comunque mi piace il combinato disposto a cui Francesca ha pensato e lo apprezzo. Buon pomeriggio, dunque. Sopno contentissimo della vittoria della Lazio nel derby. Evviva, evviva!