Il nostro amico Mario ci consiglia la visione  di questo video. Per chi non volesse, o non potesse, ascoltarlo, riporto testualmente il contenuto.

Buona visione a tutti!

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Tra tutte le emozioni che viviamo ogni giorno, ce n'è una cui non diamo l'attenzione che merita, eppure è qualcosa che può alterare la coscienza in modo istantaneo e ci fa sentire bene: è il PERDONO.

Quando perdoni per davvero sperimenti a livello profondo un'emozione che è davvero in grado di trasmutare, in senso alchemico. E' il piombo che si tramuta in oro, nel suo significato di trasformazione profonda. Se non c'è Emozione, non c'è Perdono. 

Un poeta, Alexander Pope qualche secolo fa disse: "Errare è umano, perdonare è divino". Con questo voglio dire che ti senti rinascere quando perdoni gli altri o te stesso. Certo non è una cosa facile quando ti trovi a combattere il tuo ego che, al contrario, esigerebbe vendetta contro chi ha osato denigrare, ingiuriare, offendere la tua persona.

E' ancora più difficile perdonare sè stessi quando si coltiva un complesso di colpa. Non c'è niente di più terribile dell'autopunizione.

La cecità di Ray Charles sembra aver avuto un'accelerazione in seguito al trauma di aver visto morire il fratellino in una tinozza da bucato. Come se non fosse bastata la cecità, il grande Ray si è consegnato anima e corpo alla schiavitù dell'eroina. Per sua fortuna ha avuto la forza di riemergere quando finalmente ha capito di non essere responsabile della morte del fratello minore e ha finito per liberarsi dalla tossicodipendenza. Particolarmente commovente nel film interpretato da Jamie Foxx sulla vita del grande cantante blues, la scena nella quale il fratellino di Ray appare in sogno e dice al fratello maggiore: "Non è stata colpa tua!". Interessante poi è la relazione emersa nel film tra tossicodipendenza e perdono. Molti ex drogati hanno seguito il cammino della religione per uscire dalla tossicodipendenza.

Forse per perdonare abbiamo bisogno di  quel tipo di Fede? Chissà.... Alcuni studi dimostrano che credere in un potere superiore è spesso la chiave per uscire dalla tossicodipendenza.

Lasciare andare il senso di colpa richiede un cambiamento quantico in cui l'intero sistema CORPO-MENTE viene modificato. Una vera trasformazione di stato tale da influenzare tutto il complesso. Non è qualcosa che avviene per gradi, è una vera e propria inversione di rotta dell'intero corpo.

Quando riesci a perdonare te stesso e gli altri, è come se vivessi in una nuova realtà, ti senti improvvisamente sciolto dai lacci di una situazione psicologica di cui sei l'unico responsabile.

Corde_SpezzateTi senti liberato ed esperimenti la vera felicità. Puoi anche migliorare le tue condizioni di salute perchè lo stato di infiammazione fisica innescato di continuo dal risentimento e dalla rabbia diminuisce fino a svanire.

Se sperimenti per molti anni uno stato di rabbia repressa nella tua rete psicosomatica, covando rancori e non perdonando le persone per eventi accaduti in passato, puoi giustamente pensare che impieghi l'energia per produrre anticorpi mantenendoti in uno stato di infiammazione cronica. Di conseguenza il sistema immunitario è indotto a reagire in modo eccessivo aggravando malattie autoimmuni come la Sclerosi Multipla e l'Artrite Reumatoide. 

Il PERDONO purifica e rivitalizza, risana processi che contribuisono enormemente alla tua salute. Quando perdoni qualcuno, quel cambiamento penetra nel profondo in tutte le cellule del sistema immunitario e apporta un'istantanea trasformazione quantica nella tua fisiologia. Da qualche parte del corpo dove le cellule vengono rigenerate, viene presa la decisione se produrne di più per il sistema immunitario o per il cervello. 

Se nutri risentimento, la decisione può essere quella di produrre più cellule immunitarie che scatenano l'infiammazione. Se decidi di non alimentare più nella tua mente risentimenti e rancori, allora la decisione sarà orientata verso la creazione di più cellule cerebrali aprendoti la possibilità a stati di coscienza  superiori.

 

Mario

   

8 Commenti a “IL PERDONO COME AUTOTERAPIA…..consigliato da Mario”

  1. francesca ha detto:

    Scherzi Carlina? E perchè mai dovrei volertene? Anzi, mi fa piacere che qualcuno la pensi come me anche se ho, come sempre, pieno rispetto per tutte le opinioni altrui.
    Ciao.

  2. carlina ha detto:

    sono sulla stessa lunghezza d’onda di Franci spero non me ne voglia

  3. alba morsilli ha detto:

    Forse non ho fede non sono una buona cristiana, ma io personalmente non riesco a perdonare( bisogna che me le faccio vermente grosse) per arrivare a questo punto,
    Nella vita ho sempre cercato di essere una persona leale, a volte non capita e a volte fraintesa.
    Perciò dopo la rabbia mi subentra una grande indiferenza che è quella che mi fa vivere serena.
    Non dimentico ma lascio spazio al vivere quotidiano.
    Non porto odio questo no ma queste persone per me sono morte lontane dal mio cuore, questo mi succede anche negli affetti più cari

  4. francesca ha detto:

    Penso che il perdono non dipenda esclusivamente dal possesso o meno della Fede. Si può perdonare indipendentemente dal fatto di credere in un potere superiore o semplicemente per sentirsi meglio con sè stessi e con gli altri. Personalmente non nutro rancori nei confronti di nessuno e, sinceramente, mi fanno pena quelle persone che si accaniscono, odiano, e passano la loro vita ad alimentare dentro di loro, risentimenti e rancori. Devono proprio vivere male.
    Ho studiato Psicologia e so benissimo che chi è in grado di perdonare sè stesso e gli altri per fatti passati, vive bene e in armonia. E questo è il mio stile di vita. Detto ciò non sono certO obbligata ad accettare chiunque. Il mio motto è: NESSUNO CAMBIA PER NESSUNO, LE PERSONE, O SI ACCETTANO O SI LASCIANO.

  5. gianna ha detto:

    Mario,sarebbe importante quest post. “IL PERDONO COME AUTOTERAPIA”ma sono mesi che qui in questo blog c’è guerra ogni giorno,allora perche’ non si chiedono perdono anche se sono vecchi rancori, perche’ nessuno vuole abbassare la testa!io non conosco le cause ma in questo caso dovrebbero loro imparare perdonarsi.rinforzano la loro personalita’ si vive meglio e non rischiate di avere , malattie rare. L’odio e una brutta cosa, un arma a doppia taglio ,lascia solo ferite profonde a che serve odiare bisogna imparare parlare e chiarire le vostre cose personale.Bisogna imparare anche chiedere scusa L’orgoglio lo mettete in tasca se avete sbagliato!! le chiacchere durano due giorni e poi tutto si risolve in una bolla di sapone.E come il piombo che si tramonta in oro.Se non c’è emozione non ci sara’ mai Perdono.Un saluto

  6. Nembo ha detto:

    Perdonare è impegnativo e difficile, ma se si riesce praticarlo, rafforza il carattere e porta più bene al cuore. Si pensa sempre che odiare sia un’arma che ferisce la persona cui è rivolto, ma l’odio è una lama curva, e le ferite che causiamo, le infliggiamo a noi stessi.(Cit. di Mitch Albom) Vale sempre il detto:Il perdono è la virtù dei forti.

  7. franco ha detto:

    Sono assolutamente d’accordo con questo articolo ,purtroppo la “capacità di perdono” e “l’autoassoluzione” dipendono da tanti fattori, dal carattere ,dall’ambiente in cui siamo vissuti più o meno restrittivo (ricordatevi che siamo nati cattolici col peso di un peccato originale!).
    Legherei a questo bell’articolo ,tutte le terapie che aiutano come il “trainig autogeno” ,lo yoga e per chi crede, la confessione.

  8. lorenzo12.rm ha detto:

    Mario, hai richiamato concetti molto importanti e difficili da mettere in pratica. Io, dopo una lunghissima vita da laico impenitente (ma mai votato alla vendetta)sono tornato alla fede e cerco di applicarla in questa parte che si applica con grande difficoltà. Ma è la strada giusta. Inevitabilmente.

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