E' la malattia del secolo: I SELFIE.
Selfie ad ogni costo, fino ad arrivare all'attrazione morbosa verso lo spettacolo della morte.
Ultimo di questi giorni quello di un cretino (italiano, ma evito di scrivere il nome) che ha postato sul suo profilo social un selfie di lui sorridente sulle Ramblas con le ambulanze alle spalle, scrivendo: "Sono a Barcellona nel bel mezzo dell'attentato terroristico. Non vi preoccupate, tutto apposto...". Tutto apposto..??? 14 morti, 130 feriti e tu, pezzo di imbecille, scrivi "tutto apposto"?
Ma non finisce qui. Sempre in Spagna, la scorsa settimana, un cucciolo di delfino spiaggiato, muore tra i bagnanti che, invece di aiutarlo a riprendere il mare, si fanno selfie. Egoismo, stupidità umana. Un selfie con un delfino a tutti i costi. Poco importa se è a rischio la sua vita. E così è stato.
Gli psicologi spiegano questo fenomeno-malattia come quella cosa che crea code in autostrada nella corsia opposta a quella dove è avvenuto l'incidente. La curiosità morbosa di chi vuol vedere. E' la stessa che fa assiepare gli spettatori di una gara automobilistica in prossimità dello stesso tratto di pista dove, nella gara precedente, c'è magari stato un incidente spettacolare, nell'inconfessata speranza che se ne verifichi un altro!
Roba da pazzi!!!
E vogliamo non ricordare i selfie dei turisti che, a centinaia, sono andati apposta da tutta Italia per farsi fotografare davanti alla carcassa della Costa Concordia adagiata su un fianco davanti alle bellissime spiaggie dell'isola del Giglio?
Certo, era un tremendo colpo d'occhio, immagini che avevano una forza evocativa straordinaria e altissima, è indiscutibile questo. Ma in quel relitto morente avevano perso la vita 32 persone. E mentre le coppiette e le famigliole si mettevano in posa sorridenti, lì sotto c'erano ancora corpi da recuperare.
COM'E' CHE SI PERDE IL SENSO DELLE COSE, E DEL RISPETTO, IN QUESTA MANIERA?
A Rigopiano, davanti ai resti dell'albergo dove il 18 gennaio scorso persero la vita 29 persone, si sono fermate delle auto. Ne sono scese due famiglie con due bambini e hanno incominciato a mettersi in posa e fare foto sui resti dell'albergo. Alcune di queste foto sono state postate sui social. Il custode giudiziale di quello che resta dell'albergo ha preso i numeri di targa delle auto e ha denunciato l'intrusione alla Procura. Dal momento che il nostro Codice Penale non prevede il reato di STUPIDITA' gli intrusi sono stati denunciati per violazione di un'area sottoposta a sequestro. Bene ha fatto il custode giudiziale, ora speriamo che la Procura li punisca come si meritano. Bell'esempio per i bambini, davvero complimenti a questi genitori dementi!
Ecco perchè ho mentalmente applaudito al sindaco di Amatrice quando, pochi giorni fa, ho visto in televisione un cartello posto nei pressi dei cumuli di macerie causati dal terremoto di un anno fa, che diceva: "E' vietato fare selfie".
Ma dico io, il buonsenso dove sta? C'è proprio bisogno di dirle queste cose alla gente? Possibile che non ci si arrivi da soli a capire che, oltre al perverso gusto dell'orrido c'è anche la profanazione di luoghi dove hanno perso la vita centinaia di persone?
Non parliamo poi dell'ultima folle moda dei ragazzini che si stendono in strada o sui binari per farsi un selfie con l'auto o il treno in arrivo: spesso ci rimettono la vita, ma quel che conta è condividere l'impresa sui social.
Sono indignata. Piantiamola con questi selfie sui luoghi delle tragedie!! E' vergognoso. Sono comportamenti all'insegna della mancanza di rispetto e di un totale vuoto di valori da parte di chi li agisce. Dipendesse da me adotterei immediatamente un Decreto Legislativo col quale punirei con ammende salatissime gli idioti "turisti del dolore".
Francesca
volendo analizzzre diversamente il fenomeno mi sentirei di dire che il selfi e’ un po’ quello che era una volta,per il popolo, correre
all’ingresso del teatro per veder arrivare i nobili ed i signori con i loro lussuosi abiti e le lussuose carrozze , per poi potere dire:IO L’HO CONOSCIUTO DI PERSONA. IO L’HO VISTO. Poi si e’ passati agli autografi di attori e cantanti, come se quegli scabocchi avessero poteri taumaturgici, per poi arrivare al selfi che oggi e’i massimo per poter dimostrare :IO C’ERO.
Io c’ero ed ho visto percui sono piu’importante di voi…….
Oggi e’molto piu’importante apparire che essere…
Grazie a tutti amici. Vi trovo tutti in sintonia con i miei pensieri. Solo due parole a conclusione di questo post.
I cretini sono dappertutto. Ma se i social network hanno un vero grande merito, questo è il fatto di saper mostrare a tutti, in modo palese, chi sono i cretini e da dove vengono. E i social network li aiutano, tanto è questo che prediligono: la stupidità. Insomma, siamo davanti all’apologia dell’idiota.
Un saluto a tutti.
hanno tentato di regalarmi un cell ultra moderno ma io non ho voluto, a me basta uno comune per tel e mandare messaggi.
io non volevo sentirmi prigioniera di un mondo che non ho mai condiviso, anzi detesto, un mondo maniacale chiusi in una scatola che non vedonodove mettono i piediquando camminano, poi la stupidità non ha limite foto fotoa gogò di tutti i geniri anche la cacca dei cani ho visto in una foto.e questo non solo i giovani ma tutti proprio tutti.
tutto deve essere fatto alla svelta per poi mettere le foto nei social net, tutti devono vedere che io c’ero. Cretini io vi faccio una foto quando vi vedo dentro a una bara allora lo dico io l’ò visto lui c’era
qualcuno una volta ha detto: “la madre degli imbecilli è sempre incinta” non mi allungo oltre hai già detto tutto tu Franci
Abbiamo raggiunto il ridicolo e stiamo continuando ad andre s fondo, sono da commiserare ma, in questi casi, non sarebbe meglio ignorarli? Si esauriscono da soli.
Naturalmente ha si legga a.
Ha ragione Franco. E ha ragione Nembo. Ha ragione Gianna. E ha ragione Elisabetta. Ha fatto bene Francesca ha parlare di questo maledetto vizio del selfie. Ne usciremo sani? Sinceramente non lo so. Anche perché la cosiddetta tecnologia fa di tutto per farci assumere sempre nuove manie. E vizi. E stupidità.
La stupidita’ non ha limiti!L’uomo ha perso strada facendo tutti i veri valori della vita,,,siamo arrivati all’io,,,e qui’ tutto è miseramente precipitato nel baratro dell’indifferenza e della stupidita’,mettendo in vetrina ,la propria vita esaltandosi stupidamente come un pavone,,,,,,,
Francesca il post e interessante, se una persona riflette quello che sta faccendo,davanti a una tragedia io non penserei di mettermi in posa per una foto, Confermo il post di Francesca il cervello di queste persone sono piene di semola,non c’è pieta’ per nessuno basta essere riprese anche davanti ad una tragedia va benissimo la foto e fatta. insomma sono daccordo con i commenti arrivati da poco e dico? Confermo a pieno tutto anche quella di Franco La moglie che compra lo smartphone che deve essere cosi noioso,povero franco andrai in paranoia piu’ completa, Un saluto a tutti.
Albert Einstein diceva due cose sono infinite: L’universo e la stupidità umana, sulla prima ognuno è libero di pensare quello che crede, sulla seconda, invece non aveva nessun dubbio. Ora è di moda a riprendersi con sfondo di tragedie, stragi e altro ancora più raccapriciante per poi condivederlo, ormai in questa società piena di egoismo non si ha più rispetto o sensibilità verso nulla. Condivido pienamente il tuo scritto finale. Un Saluto
Ora si fotografa di tutto non solo la morte o le disgrazie con un cinismo e un cattivo gusto che attestano la assoluta mancanza di cervello.
Mia moglie ha voluto lo smartphone per comunicare bene con sua figlia e le amiche, ogni cinque minuti arriva una foto o un messaggino …( piatto mangiato al ristorante, pipi del nipotino, panorama del giorno con tramonto incluso, saluteria gioiosa delle amiche , vestito di moda da vetrina ecc. ecc. ecc.) in un susseguirsi di immagini inflazionatissime che muoiono appena nate. Siamo nella paranoia più completa cari amici.