Già in altra occasione si è parlato di questo argomento , ma leggendo un interessante articolo di Giulia Villoresi ho voluto riproporlo. La giornalista parlando delle teorie del matematico Joseph Mazur dice che ..." se qualcosa ha una pur minima possibilità di succedere , succederà".
Lo scienziato afferma..." le coincidenze sono molto più frequenti di quanto si creda , principalmente perché viviamo in un mondo molto più grande della nostra immaginazione e le notiamo solo quando hanno un significato per noi , lasciando intravedere delle connessioni con l'universo su larga scala".
Faccio un esempio classico : esco di casa , mi cade una tegola sulla testa e muoio... era destino ? Quella tegola era probabilmente messa male e prima o poi poteva cadere , io passo sotto quella casa abitualmente , quindi le probabilità che quella tegola mi cadesse sulla testa erano infinitamente maggiori che se avessi vinto la lotteria con un solo biglietto (se non si compera il biglietto della lotteria si è matematicamente certi che non si vincerà mai). Continuiamo con un altro lapalissiano esempio : se quella casa non avesse un tetto con le tegole ma un lastricato solare , potrei passare sotto quella casa per mille anni e una tegola in testa non mi potrebbe mai cadere .
Mazur dice..." per la legge dei grandi numeri se esiste UNA POSSIBILITA' ANCHE MINIMA che una cosa accada , prima o poi accadrà , poi c'è la legge dei numeri davvero grandi che dice che se un evento non ha zero possibilità di accadere , accadrà. Queste due leggi assieme alla teoria delle probabilità ci permettono di stimare la plausibilità di un evento".
E' chiaro che la difficoltà sta nel trovare tutte le variabili significative da inserire nel calcolo matematico. Dato che la formula di Bernoulli (per il calcolo delle probabilità) non la so ne usare , ne tantomeno spiegare e non so razionalmente prevedere se una tegola mi cadrà sulla testa , cercherò di evitare certi percorsi , poi se proprio non saprò spiegare l'evento ,"irrazionalmente " maledirò il fato.
Le nostre vite sono una sequenza di contingenze multiple dove regna il "caso".
Esaminiamo l'etimo di caso...e di caos , il primo significa "caduta o accadimento , il secondo "disordine " (accadimento nel disordine) . La stessa entropia dell'universo è spesso identificata come "disordine".
Senza inoltrarmi nella "teoria del caos" , possiamo dire che tutti gli avvenimenti che ci accompagnano nella vita sono frutto di probabilità con tante variabili che potrebbero essere matematicamente calcolate .
Escludo l'esistenza di un "libro divino" , dove è già scritto tutto , perché toglierebbe completamente le scelte ed il libero arbitrio e contemplerebbe un "dio cinico" che ha già stabilito le sofferenze e le gioie.
A questo punto cito sempre il Magnifico ..." del doman non vè certezza...", con quel tanto di fatalismo necessario per sopravvivere , ma dato che mi affanno a dire che il fato non esiste , con quel tanto di ottimismo che ci fa superare i dubbi e le casualità che tracciano la nostra vita .
Franco
A proprosito di credenze o altro, un motto del 1° Reg. CC Paracadutisti Tuscania dice:” Se il destino è contro di noi…Peggio per lui”
Vorrei terminare con una frase trovata in internet…” il destino esiste ma non uno solo, ne esistono migliaia , milioni, infiniti destini,dove sta a noi, con le nostre credenze , andare a vivere in quello in cui crediamo di esistere , ma che di fatto abbiamo creato noi stessi”.
Chiaro ? No ? Se i destini a disposizione sono infiniti vuol dire che il destino non esiste e in soldoni si è quello che si è e che si avrà nel caos del mondo , del tempo , degli eventi , dei luoghi e delle nostre piccole o grandi volontà .
E io rifaccio il verso a Franco così:
1 – Perchè mi trovo qui? Casualità, coincidenze perfette
2 – Perchè l’ho incontrato e me ne sono innamorata? Perchè aveva qualcosa che nessun altro possedeva
3 – Perchè non ho continuato a vivere a Milano ma sono finita ad Asti? Per libera scelta (o per amore)
4 – Perchè quel giorno ho fatto una telefonata che ha cambiato la mia vita? Sesto senso
5 – Perchè ho rischiato di morire e sono arrivata a percorrere il tunnel giallo ma sono ancora qua? Non lo so, forse perchè non era segnato nel libro del mio destino (lo so mi contraddico ma non ho altra spiegazione)
6 – Perchè quel giorno ho visto proprio lui e non un altro? Coincidenza? Casualità? Non credo
7 – Perchè mi sto facendo tutti questi “perchè”? Per confondere le vostre idee.
Ciao e grazie a tutti. (perdonatemi se potete….ahahahah…..è un giochetto).
Franco Certamente sono possibilità ma nel momento che si fà una scelta tra tante possibilità si crea una realtà . a proposito siccome l’universo è formato da particelle (atomi). Se Dio è nell’estremamente piccolo è anche nell’estremamente grande ciao
Mi piecerebbe terminare con allegria.
Perchè mi sono unito a lei ? E’ stato il fato ? NO!
1° Perchè sono andato a quella festa – casualità.
2° Perchè aveva quel sorriso – stereotipo mentale di sorrisi tranquilizzanti della fanciullezza.
3° Perchè aveva quel profumo – feromoni compatibili con la mia persona.
4° Perchè era bella – soddisfaceva il mio canone di bellezza.
5° Perchè era intelligente – completava la mia vanità con il compiacimento della scelta.
6° Perchè aveva uno splendido lato B – metteva in moto il mio testosterone .
7° Perchè era bella, intelligente e ricca – colpo di c… che prevede un’autodifesa non da poco, ma che nulla ha a che fare con il destino.
caro Franco mi rendo perfettamente conto che eldy non è assolutamente il posto adatto ad approfondire questo argomento contivido al 100% l’ultimo post che hai scritto ciao
Caro Mario sì ci inoltriamo in discorsi complicati … ad esempio la “singolarità” che ha dato origine con il Big Bang all’Universo era infinitamente piccola , quindi per chi crede… Dio si deve trovare nell’infinitamente piccolo ? Nei “quanti” citati ? Tornando alle nostre capacità di variare gli eventi sapete che gli animali prevedono i terremoti, quindi spesso riescono a fuggire er a mettersi in salvo , “sentono” (famoso sesto senso) i pericoli di ogni genere, queste capacità erano anche peculiarità dei nostri antenati della pietra e che abbiamo perso….quanta roba mamma mia !
ciao Franco stò cercando di capire se c’è un’altra possibilità che determina gli eventi oltre al caso e il destino, nell’esperimento delle doppie fenditure, avviene un fenomeno strano se proietto un elettrone attraverso le fenditure si comporta come onda’di energia se l’osservo da onda diventa materia. Da ulteriori studi verrebbe fuori che i creatori SIAMO NOI non posso prolungarmi oltre chi lo vuole ci sono vari libri scientifici che lo dimostrerebbero
Cara Francesca a questo punto il ragionamento potrebbe essere astruso perchè a livello “di quanti”(meccanica quantistica) sembra “si possa” interagire sulle cose .Quel “si possa” è riferito all’uomo che ha una centralina biologica sfruttata al massimo al 10% delle sue potenzialità . Non dico si si possono normalmente prevedere o modificare gli eventi , ma certamente qualcosa di quel tipo può succedere …è stato studiato, nulla di magico o sopranaturale , solo connessioni a livello quantistico tra l’esistente. Il discorso diventerebbe lungo e penso non abbiamo neppure la cultura (almeno io) per andare oltre ad una semplice constatazione.
Sono certo che la “fortuna” abbia maniche che si possono tirare.
Caro il “mio” modenese, qui si aprono almeno due scuole di pensiero come si suol dire. E i commenti lo confermano. Per quanto mi riguarda anch’io, come Nembo, credo che tutto ciò che succede abbia una ragione. Però, addentrandomi nel pensiero profondo, posso interpretarlo non già come un disegno divino ma come una sorta di fortuna o sfortuna. Mi spiego: tegole non me ne sono mai cadute in testa però m’è capitato più volte di rischiare un grave incidente, direi quasi mortale, che posso dire? Non era la mia ora, come solitamente si dice? Questione di fortuna? Mah…da agnostica quale sono non credo ci sia un’Entità che si diverte a tirare i fili come fossimo burattini però, lasciatemelo dire, un pò al destino ci credo. Ma solo un pò.
io sono fatalista,nelle cose veramente importanti della vita, non nelle cose terra terra ,che siamo noi a decidere o meno, x me c’è Qualcuno he sa tutto di noi e al momemto giusto della vita la piega è già pronta: sta scritto
Franco, questo tuo post,è un argomento anche solo parlarne pericoloso, se passiamo sotto una palazzo e cadde una tegola sono cose veramente pericoloso,questo e un caso che nessuno si prendeva cura di questo stabile. lo chiamerei anche destino perche’ quel palazzo non era mai stato controllato il tetto dunque è un caso che nessuno si prendeva cura di queste tegole pericolanti nel tempo vento bufere è intemperie neve.allora cerchiamo di condurre una buona vita, Felice senza Caus Un Saluto
…” Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la tua filosofia ” dice Amleto ad Orazio e dobbiamo credere al pallido prence di Danimarca.
Caro Mario noi siamo poveri esseri tridimensionali, ma pensa la scienza recente con la “teoria delle stringhe” ipotizza che le dimensioni siano almeno undici, quindi degli spazi per non capirci niente ce ne sono abbastanza.
Io rimango sempre legato al “caso” , che poi come ho detto vuol dire “accadimento”, termine che va bene anche per un Dio creatore. Penso però che tra Creatore e l’azione del creare non ci sia differenza ,perchè “l’azione” è frutto di chi la provoca, soprattutto se a farla è un Dio che certamente per “creare” usa se stesso , in quanto nulla è al di fuori di Lui.
Vedi mò in che casino ci stiamo mettendo !
Franco purtroppo siamo in un terreno inesplorato quindi tutte le possibilità sono leggittime il caso tutto nasce per caso le stelle i pianeti la vita è tutto dovuto al caso? è possibile? Chissa ciao
Franco, accidenti al tuo trisnonno, sento le rotelle del mio piccolo cervello che girano all’impazzata, La vista mi si annebbia, le orecchie mi fischiano nel cercare una risposta valida: non ci riesco. Pochi giorni fa, dal mio terro è caduto un pezzo di cemento lungo due metri che stava in gronda da 30 anni per tenere fermi i tegoli dal vento. Nessuno ha saputo dare una risposta tecnica.Ho detto solamente: E’ andata bene!Oppure il detto bonario della gente semplice: Il peso un dorme .
Caro Lorenzo per me dio o Dio è questo = ?
Sono convinto che la vita dell’uomo deve essere “buona” e possibilmente FELICE , per chi crede poi nel Paradiso vorrà dire che quella felicità se la porterà dietro.
Sposo in toto il commento di Nembo!
Mario …per me esiste solo il caso , l’accadimento fortuito, la combinazione, la circostanza ecc.
Quando una donna e un uomo si incontrono si innammorano e decidono di sposarsi Che è un destino o un caso?
Una famosa frase di Einstein “Dio non gioca a dadi con l’uomo” Questo escluterebbe che gli avvenimenti succedono per caso. Il destino escluderebbe il libero arbitrio. IN altre parole l’uomo non è responsabile di quello che fà perche dà la colpa al destino Allora? Come la mettiamo? ciaoooooooo
Un Post che ci porta anche a una meditazione di immaginare e riflettere a quello che ci può capitare per caso o volutamente nella vita. Nella vita, io credo solo a quello che vedo e nulla avviene per caso tutto dipende da noi, le cose quasi sempre accadono per una ragione. Parlando di probabilità,a parte le varie statistiche sono eventi casuali quando non sono controllati o programmati, certo che ci sono molti fattori e condizioni in cui si basano le probabilità,un es. banale è la probabilità di un infortunio sul lavoro tra un’impiegato e un operaio su un cantiere, perciò credo che nulla avviene per caso. Non dimentichiamo che pensieri che suscitano emozioni sono quelli che causano più in fretta cambiamenti di una condizione di vita augurandoci sempre con ottimismo.
Scusate l’errore: “arcomento” leggasi “argomento”.
Franco, mi sta tutto bene. L’arcomento che hai proposto postula una risposta, in chiave umana, quasi scontata. Ma io, da “laico pentito”, sento che il problema della vita non sia soltanto da affrontare in chiave umana. Se guardiamo in alto, è del tutto secondario che caschi o non caschi una tegola, che avvenga o no un accidente o incidente. Il problema vero è essere o non essere in grazia di Dio. E, a questo riguardo,sono convinto che molti, a cominciare da me, non lo tengono costantemente in prima linea. So che non è facile. Ma se, invece di scervellarci fra caso e caos ci mettessimo l’idea fissa in testa di condurre una “buona” vita invece che una vita “felice”?