Esiste ancora l’obbligo di fedeltà? E cos'è la fedeltà?
In Senato è pronto un disegno di legge, presentato da 16 parlamentari, che prevede di eliminare dall'art. 143 del Codice Civile, l’obbligo di fedeltà reciproca tra coniugi. La proposta è composta da un solo, sintetico articolo “La fedeltà non può essere imposta con una legge dello Stato”.
Ora, al di là di ogni polemica, NOI vogliamo concentrarci su questa parola: FEDELTA’, e ragionarci tra di noi.
E’ ancora un valore nel matrimonio, fra gli obblighi di chi sta insieme? Sia che si tratti di un’unione civile dello stesso sesso oppure matrimonio, la fedeltà ci deve essere o è un concetto superato?
Naturalmente, pronunciare la parola fedeltà tra due persone che stanno contraendo un impegno, oggi, è una grande responsabilità.
MA COS'E' LA FEDELTA'?
Nel corso di un lungo rapporto, 10, 20, 30 anni nella vita dell’uno o dell’altro, è matematicamente impossibile che non compaia neppure per un minuto un’immagine distrattiva , una tentazione, un nome, un pensiero.
Naturalmente una cosa è che accada una tentazione, un nome , altra è una concezione libertina della vita per cui oggi qui, domani là. Sono due estremi.
Io penso che il termine fedeltà debba stare nella nostra anima non nel testo di una legge. Nella ns. anima c’è la misura giusta della lealtà e responsabilità nei confronti dell’altro.
Un tempo l’adulterio era punito addirittura col carcere.
Si tratta anche della visione che abbiamo dell’amore? Forse anche l’amore ha un tempo, una scadenza?
Fedeltà, retaggio del passato? O qualcosa di molto più intimo?
I coniugi devono in assoluta indipendenza decidere. Credo che la fedeltà possa avere un valore enorme, un valore anche spirituale, ma non possa e non debba essere stanzionata dallo Stato. Quindi credo che togliere dall’art. 143 del C.C. il riferimento all’obbligo reciproco di fedeltà, sia corretto, perché chi vorrà essere fedele lo farà indipendentemente da un obbligo di legge o meno. Si tratta di una decisione intima all’interno della coppia.
Fino a poco più di una trentina d'anni fa, esisteva un articolo del Codice Penale, il 587, che puniva con una pena brevissima da 1 a 7 anni solamente, quell’uomo che, colta in flagrante la propria moglie in atto di non fedeltà, compiva omicidio, cioè la uccideva. Quello che adesso si chiama femminicidio.
Vi rendete conto? Solo da 1 anno ad un massimo di 7 anni….?????? E questa legge “primitiva” è stata rimossa solo nel 1981!!!! Vivaddio se ce ne siamo liberati!!!
Poi, è ovvio che non tutte le infedeltà sono uguali, bisogna verificarne certamente cause e conseguenze.
Voi che ne pensate? E’ una modernità esagerata?
Francesca
segue il commento: si sposan con Dio poi……
lo sapevate amici che esiste anche il matrimonio bianco? qui avremmo risolto qualunque tipo di infedeltà e di punizione a meno che qualcuno pensi che poi gli sposini vadano a trastullarsi con altri\e ma qui esuliamo dall’argomento Veniamo al fatto che se una persona pensa già di essere infedele xkè si sposae ? Allora veniamo ai preti che si sposano Dio e
Caro Michelangelo non hai urtato nessuna sensibilità è che non mi sento un bigotto , credo solamente che se uno si prende ufficialmente un impegno (che non è abbligato a prendersi) lo debba poi rispettare o ,come indica la prassi, ricusare.
Per il mènage a trois è roba da ridere ci sono gli scambisti, i frequentatori di orge , se mai regolarmente sposati, basta che siano d’accordo tutti e due , tre , quattro ecc.(ma che c’entra con il matrimonio nel senso sano della parola ?) I femminicidi sono una piaga in crescita (muore una donna ogni due giorni) soprattutto per la gelosia del maschio e situazioni di interruzione del rapporto . Noi maschi dovremmo fare un salto qualitativo e non pensare che la donna è una nostra proprietà. Una coppia è l’unione di due individui che si devono amare e rispettare, se manca una di queste condizioni non c’è più la coppia (sposati o no ) e uno ne prende atto con maturità .
Ognuno di noi:lui e lei, conveniamo che il Matrimonio, e suoi derivati di convivenza fra un uomo e donna, per chi fa questa scelta vocazionale per la propria vita, associa a questo Stato i Valori che vuole/vogliono.
Evviva il libero arbitrio, evviva la libera scelta delle persone di come vogliono vivere la loro rapporto matrimoniale.
(Le Leggi/Norme Civili/Religione/Credo restano i paletti da non trasgredire come da firma sul Certificato Legale del Contratto Matrimoniale/Unione Religiosa/Civile. In caso di trasgressione al Contratto la la Pretura Civile (“Sacra Rota”) decidera’ il “costo della trasgressione” al caso della scritto:infedelta’. Alla Signora Berlusconi le fu stabilito un mensile di un milione di euro.) Per ora, in termini reali dimostabili in milliaia di casi di “legami matrimoniali legali” questa e’ la storia dell’Oca della “Fedelta’, retaggio del passato? Cordiali saluti Signori e Signore Giovanotti e Signorine, Paul
Caro Franco, non volevo certo urtare la tua sensibilità facendo riferimento ai falsi moralisti. Non mi permetterei mai con te che stimo e ammiro perché sei uno dei pochi, insieme alla Franceschina, che ha il coraggio di affrontare certi argomenti, qui considerati tabù, e di dire ciò che pensa senza riserve o remore. Però adesso permettimi una considerazione. Da un lato sponsorizzi le regole, le parole date, l’amore e la fedeltà. Dall’altro mi racconti di felici mènage a trois. Allora, delle due, l’una. Anche un felice menage a tre è infedeltà, o no? In merito ai femminicidi che tu sostieni avvengano soprattutto tra persone non sposate, guarda caso proprio oggi i tg parlano di due casi in entrambi dei quali a soccombere è stata la moglie. Quindi, vedi mio caro amico, non esiste una regola fissa, anzi non esistono regole. Sapessi quante belle facciate conosco io.
Articolo ben “confezionato”,non semplice con riferimenti a Leggi, Articoli, decreti, fulmini e saette da parte della chiesa ecc. ecc. Dice un vecchio saggio , mi sembra cinese, che :- da questa vita terrena, bisogna andarsene come Coinvitati Sazi- Anche perchè, non si sa cosa ci sarà dall’altra parte.Sant’Agostino, prima che si “ravvedesse” ne combinò di tutti i colori: mogli, amanti , figli…poi lo fecero santo.Ecco che mi sorge un dubbio:- dove sta la verità?- Io, peccatore fino al midollo, son sicuro che mi faranno santo, non qui su questa terra naturalmente . Quando quel prete fece la classica domanda :- e come si fa con le donne ?- Il Papa rispose:- fate alla meglio- Loro capirono di andare con le meglio. Vedete, quanti buoni insegnamenti ? Scherzi a parte, credo che la vita a Due, imponga rispetto reciproco.
Ehilà ciao Michelangelo, girovago amico mio. Innanzitutto bentornato! Poi, mi rendo conto che il mio post è piuttosto ostico ai più ma sai, tu mi conosci, io non vivo di gnomi, fate, folletti e volemosetuttibene. Credo che in una comunità come questa, costituita da persone di una certa età e di raggiunta maturità, si possa anche affrontare argomenti impegnativi e di grande attualità come quelli che ogni tanto si propongono. Però, caro vecchio lupo di mare, vedi di contenerti eh? Non mi rovinare la piazza, sii sempre educato e gentile (capiscimi a me)……AHAHAHAHAHAHAHAH…….!!!! Ciaooooooo e torna presto a trovarci.
Caro Michelangelo personalmente non sono un falso moralista , incallito perbenista , ma sono un laico di sinistra e agnostico , non ho fedi e fedeltà da difendere, chi la pensa come te deve semplicemente NON SPOSARSI , credo solo nelle regole , nelle parole date , nell’amore e se ce quello, anche nella fedeltà . Ci sono mille modi di vivere un ‘unione , la letteratura ci ha dato anche felici mènage a trois….quindi !
Per il passato …ehhehe …esisteva anche lo ius primae noctis , il passato è passato.
E a riguardo ai femminicidi ,la stragrande maggioranza riguarda coppie non sposate, separate o divise e lì non c’entra tanto la fedeltà quanto la follia.
Innanzitutto ciao a tutti, son tornato ed eccomi qua a leggere il vostro interessantissimo blog.
Ciao dolce amica mia. Certo Francesca che te le vai a cercare. Ma che caspita ti salta in mente? Pubblichi un post di questo calibro qui, dove la maggior parte dei lettori sono moralisti imbottiti di perbenismo? (e con questo mi sono rovinato la carriera e l’ho rovinata anche a te….perdonami dolcezza!).
Solo una nota di commento, rivolta a tutta la platea: ecchecaspita, preferite forse un femminicidio ad una infedeltà? Ma avete letto bene? Fino a 30 anni fa era lecito e consentito dal Codice Penale uccidere la moglie infedele, e il marito??????? Ah no, lui era HOMO, ed in quanto tale poteva permettersi tutto, scappatelle, infedeltà, corna ecc…… Ma dove vivete gente? Svegliatevi. Trovatemi una coppia che non si separi solo per motivi di convenienza e/o di convenzioni e poi ne riparleremo. Smettiamola di fare i falsi moralisti. Ciao a tutti.
A te un bacione in fronte con tutta la mia approvazione e il mio sostegno, lo sai.
Francesca, è molto interessante il tuo post,FEDELTA,RETTAGGIO DEL PASSSATO,Oggi i matrimoni non sono piu’lunghi come un tempo, anzi i giovani preferiscono la convivenza sono molti intelligenti, fanno le prove dell’amore la convivenza deve essere molto interessante, se va bene un giorno si sposeranno, c’è più rispetto nella coppia sanno benissimo che devono stare nei limiti della convivenza, cominciano conoscersi,è per il resto se non vanno bene, ogni uno va per la sua strada, basta tutelare i figli e che non soffrono la loro separazione meglio aspettare perche’ i figli che vivono nella loro casa e vedono o sentono liti bisticci oppure assistono alla violenza in famigla, ricordiamoci che soffrono molto psicologicamente, per tutta la vita.diventeranno anche loro di pacchi postali, questo è un punto principale da ricordare! Questa legge personalmente a me non serve, ma non essendo egoista penso che nessuno dovrebbe soffrire per,un innamoramento sporadico,mai fermarsi a un semplice desiderio, che a nulla porterà.Un saluto
Concordo con tutto il discorso di Franco, in modo particolare sulla frase “Se uno non si sente di poter essere “fedele”, non si sposa”.
Sono fatti comunque drammatici, che lasciano tormenti e lacerazioni. Viviamoli con civiltà e con rispetto, non certamente con violenza, fisica, dell’ntelletto e del cuore.
Cara Francesca ci sono varie possibilità di vivere assieme ad un ‘altra persona : con il matrimonio civile o religioso , cioè contraendo un accordo davanti alla società o alla Chiesa (sacramento), promettendosi il muotuo soccorso, la tutela dei figli(se ci saranno) e la fedeltà . Se questo accordo basato sull’amore, sulla reciproca fiducia e sulla costruzione di una famiglia si spezza, ci si separa e ci si divide e si può interrompere qualsiasi tipo di accordo morale o economico. Se uno non si sente di poter essere “fedele”, non si sposa . Ci sono le unioni civili , le unioni senza accordi speciali la libera convivenza dove non è necessaria la reciproca fedeltà, ma è un discorso da fare tra adulti all’inizio del rapporto . Quindi per il “matrimonio “, solo per quello , io sono favorevole a lasciare questa legge , che si interromperà con la separazione e il divorzio.
Ora possiamo chiarire che cosa vuol dire fedeltà , certamente non fermarsi al semplice desiderio che a nulla può portare , ma al tradimento della fiducia con un amore ( anche fisico ) saltuario o no con un altro partner. Se ami un’altro anche senza consumare è già non essere più fedele (potenzialmente non lo sei più)…allora ci si separa.