Chiuso in casa ho ancor più la possibilità di pensare a ciò che ci sta accadendo e oltre a queste disgrazie fisiche , enunciate ogni giorno come un bollettino di guerra , ci si comincia a rendere conto e a conteggiare le altre non meno gravi tragedie : quelle economiche . Forse col corona virus alla fine si arriverà a una decina di migliaia di morti , ma rapportato ai 60 milioni di abitanti italiani , siamo allo zero virgola .... Tragedia sia ben chiaro , ma se così sarà non è tanto diversa dalle solite morti per infarto (in un anno 25.000 prima di arrivare ad un ospedale !) , non parliamo delle morti per tumori che sono cifre non confrontabili. Mi sembra di essere nel dopoguerra (io c'ero) nel 47/48 , quando avevamo solo i morti da contare e le macerie , ma noi italiani abbiamo ricominciato a ricostruire con fantasia, caparbietà e voglia di vivere. Dopo questo terremoto cambieranno le abitudini di noi piccoli capitalisti consumatori , dovremo rinunciare a tante cose e questo monterà la nostra rabbia verso chi avrà ancora ville , case , barche , aerei privati e conti in banca nei paradisi fiscali e forse , quando tutto sarà passato e le borse riprenderanno, guadagnerà anche sulla tragedia avvenuta. Mi auguro che a loro si chiederà il conto delle estreme ricchezze fatte spesso sulla pelle degli operai (anche quelli pagati con un pugno di riso , quelli che loro malgrado ci hanno regalato questa pandemia). Penso che questa tragedia segnerà lo spartiacque tra una democrazia egoista che si scandalizza per quattro neri che sbarcano su di un gommone e una democrazia sociale , che cercherà di equilibrare le ricchezze , dove cultura , salute e lavoro saranno veramente un patrimonio garantito a tutti , come sancisce la nostra Costituzione. Guardo fuori c'è il sole , almeno quello ...e mi viene in mente una frase di una bellissima canzone di De Andrè : "...dai diamanti non nasce niente , dal letame nascono i fior " Franco

Un Commento a “PENSIERI DIETRO LA FINESTRA…..di Franco Muzzioli”

  1. francesca ha detto:

    No, non faccio confronti con le solite morti, non adesso. Ciò non significa che non abbia rispetto per chi soffre per altre malattie al di là del Covid19. Ma la tragedia che in questo periodo si sta abbattendo sulle nostre teste va ad aggiungersi ai drammi già esistenti e crea ulteriori gravi problemi e grossi difficoltà oltre ad immani sciagure. Non so quando nè come ne usciremo ma in quel momento non invidierò certo chi ha ricchezze o ne avrà accumulate in modo indegno, l’unico mio desiderio è credere nel futuro dei miei figli e nipoti che non debbano soffrire troppo, e così pure tutti i bravi giovani come loro, tutti quelli che si meritano un futuro migliore.

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