Nei miei vagabondari culturali , da uomo ai domiciliari , ho approfondito parecchi pittori uno dei quali è Munch e soprattutto il suo straziante "urlo" che tanto assomiglia alle angosce che stiamo vivendo , il pittore scrisse : " Camminavo lungo la strada con due amici , era il tramonto , sentii come un soffio di malinconia . Tutto a un tratto il cielo si trasformò in rosso sangue simile a sciabolate sopra il fiordo e la città diventò nero pesto. I miei amici continuarono , io stavo lì tremante d'angoscia e sentii come un grido forte infinito che attraversava la natura ". Ecco l'urlo della natura che irrompe sconvolgendo , come in nostro urlo di angoscia per l'incontenibile , l'irreparabile , il senza confini. La natura non ha anima , non persegue obbiettivi determinati e nella completa casualità tende all'adattamento del contingente e quindi all' evoluzione di qualsiasi vivente , anche se è un virus. Questo urlo è emblematico , anche se all'epoca , quando Munch lo dipinse , aveva implicazioni più profonde meno esogene , si direbbe più freudiane , ma è pur sempre l'esemplificazione artistica di un disagio che ci costringe a fare i conti con noi stessi e ciò che ci sta accadendo intorno. In questo blog non si possono mettere immagini quindi vi consiglio di guardare nel web ( Munch "l'urlo" foto) , perché il pittore ne ha eseguite moltissime versioni ...e dicono che ognuno di noi può vedere il suo "urlo" !!!

4 Commenti a “L’URLO……di Franco Muzzioli”

  1. Giuseppe3.ca ha detto:

    Solo una piccola riflessione: stiamo vivendo tutti momenti altamente critici in tutti i campi e persino i relegati in casa per le note disposizioni sanitarie per cui un urlo grandissimo è più che giustificato.
    Franco siamo rimasti in pochi a mantenere in piedi il Banco di Eldy e lo facciamo con costanza impegnandoci a pubblicare i nostri post, che possiamo considerare il nostro URLO per cui continueremo a farlo, se non altro perché in questo momento di clausura domiciliare riteniamo sia utile per qualche minuto di distrazione e far trascorrere con meno stress la prigionia casalinga a tutti coloro che ancora ci seguono con affetto sincero. Un grazie e un abbraccio virtuale per tutti (abbiamo avuto da sempre la licenza per potercelo scambiare). Un caro saluti, ciao.

  2. francesca ha detto:

    Si Franco questo urlo è simbolico del momento in cui viviamo, è un’icona non solo del tempo in cui Munch visse ma più che mai ora presente nell’identificarsi come sofferenza umana, personale e collettiva. A me trasmette un senso di angoscia e di solitudine. Quello che provo a volte quando guardo il deserto da dietro i vetri o quando, in piena notte, mi chiedo fino a quando……?

  3. franco ha detto:

    Speriamo di no, il virus presto o tardi verrà debellato è il dopo che mi fa paura ,le conseguenze economiche . Anche se morirà qualche milione di persone , non ci saranno certo sconvolgimenti demografici , siamo 7 miliardi e in crescita !! Saranno i tragici problemi economici, rivolte , rivoluzioni ….ma !

  4. lorenzo12.rm ha detto:

    Grazie Franco. Io da qualche tempo urlo nell’anima, mugolo, ringhio. L’ineluttabilità della situazione mi spinge spesso, sempre più spesso, all’ira. Spessissimo mi auguro di non vedere la conclusione, che non ritengo naturale, ma guidata e forse in gran parte voluta. E’ la fine del mondo? Forse.

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