Mi domando se questa pandemia ha un senso in un mondo dove si va sulla Luna e si costruiscono armi che possono uccidere tutti.
Siamo ipertecnologici , creiamo intelligenze artificiali che superano per efficienza la nostra capacità di elaborare , eppure per scansare la morte da virus, dobbiamo restare chiusi nel nostro "castello" come al tempo di messer Boccaccio.
Questo homo sapiens sapiens che si fa mettere nel sacco da un affarino del quale ci si può accorgere solo se lo si guarda con un microscopio elettronico ...o morendo, ha tanta prosopopea , tanta incosciente vanagloria , non pensiamo che al nostro egoistico sfrenato consumismo e alla voglia di andare oltre anche a costo di distruggere la Terra.
Che non sia un'avvisaglia ! ... " Guardate cari uomini che andando avanti così rimarremo solo noi virus e altre forme di vita come la nostra , siamo stati i primi a popolare la terra e saremo anche gli ultimi".
Spero che questa esperienza sia un monito per avere maggior rispetto per il luogo in cui viviamo , eliminando gli sprechi, evitando di continuare a cementificare, cercando di non inquinare , rispettando la natura . Dobbiamo tornare ai tempi dove era giusto vivere del necessario per trovare la felicità nel vederci contornati da una natura non più sofferente ( in cent'anni si sono estinte circa 30.000 specie animali e 600 specie vegetali).
Dobbiamo ritornare a vivere in modo francescano ... " laudato sie mì Signore cum tutte le tue creature..." , per me agnostico il "mì Signore" è un appello a tutti , alla nostra coscienza , alla parte buona di noi stessi che molti chiamano Dio.
Tornare ad essere in pace con il mondo , senza desiderare più di quanto possiamo godere , allora forse, con una terra sanata , all'alba di un giorno nuovo pieno di giovani di buona volontà, le pandemie saranno totalmente vinte.------------------------------------------------------------------Franco
Questa mattina sono andato in montagna , a Montese , per mettere il termo al minimo nelle case per evitare ovvie gelate,sono ritornato in mattinata verso le 11,30, ,nella fondovalle Panaro c’era una fila ininterrotta di macchine che andavano a sciare a Sestola (o a mangiare nei vari ristorantini della zona), ma siete sicuri che ci sia il covit ?????
Tante belle riflessioni nel senso giusto Franco, ma restano solo parole se tutti quanti, giovani e no, non si convincono ad impegnare la loro “buona volontà” verso il bene comune che significa meno incoscienza e maggiore attenzione difensiva non solo verso sé stessi ma anche e soprattutto verso gli altri e la natura che ci circonda. Questa pandemia è una bella frustata per richiamare l’attenzione alle cose essenziali della vita… ma forse non basta, l’homo sapiens, sapiens… sta dimostrando di essere duro di comprendonio.
Ricevo il suo appello agnostico Franco Muzzioli. L’uomo di (Oggi) usa poco la sapienaza e se la usa solo per scopi personali pensa poco a fare azioni degne di sapienza costruisce e usa mezzi che fanno solo azioni non buone per l’uomo, inquina, costruisce armi, insomma di cose buone, poche ne fa. I mari sono pieni di isole di plastica, si abbatte alberi in Amazzonia polmone per l’intero pianeta di ossigeno, si costruisce enormi grattaceli per oscurare il cielo. Niente di buono si riesce a fare, questo uomo sapinte nel suo (Io) c’è un bambino e spero che questo bambino smetta di fare le “bizze” e torni alla sapienza. Concludo nel dire: Un poco…Di notizie di pace, nel mondo. ridere di più e divertirti,pensare sempre in positivo, per ricavarne il meglio, il tempo sia per stupirti sempre di più senza tanto correre. Per guardare meno l’orologio e più le stelle. crescere come persona, amare di più, vivere ogni ora ogni minuto, come dono ricevuto. Forse chiede troppo questo uomo? Buone feste Franco Muzzioli a lei e famiglia.Gu.⚜️
Io non so quando e se ne usciremo. Non rimane che la speranza. Ma, come si sa, chi di speranza campa disperato muore. Ciao Franco.
Caro Franco, anche se in forma diversa, avrei scritto le stesse cose. Il non rispetto dell’ambiante , si nota anche quando nascono i funghi. Noi gente del posto, si alzano i ramoscelli del sottobosco con cautela, e neanche ti accorgi che c’è passato qualcuno. Ben diverso quando ciurme di rastrellatori fracassano il tutto. E’ solo un piccolo esempio che non ha niente a che fare con il maledetto virus, ma hai citato la natura e, mi è venuto spontaneo.Non so come usciremo da questa “Grandinata”. Mi sembra di vedere una vigna ridotta a brandelli.Speriamo che una buona potatura rifaccia spuntare gemme migliori.