Il Bosso, è una pianta sempreverde che adornava le abitazioni, i
giardini e le stradine. Noi, in dialetto, si chiama Bussilo.--------------------------------------------------
Caro bùssilo, ti ricordi quando ero bambino che cercavo fra i tuoi rami
i nidi di pettirosso e di capinera? Tu li nascondevi nel folto delle tue
foglie, ma io, piccolo diavoletto, entravo nella tua casa e in quel
labirinto verde scoprivo i tuoi segreti. Però, sai che ti volevo bene e
nel periodo di Quaresima, portavo sempre nella cartella della scuola un
ramoscello: portava fortuna, dicevano le mamme. Mio nonno ti apprezzava
ancora di più. Sapeva che eri utile per la resistenza dei tuo fusto.
Quanti manici faceva con i rami più grossi: per il piccone, il badile,
per l'accette...anche il suo bastone era di bùssilo. Ricordo che aveva
inciso l'impugnatura facendo la testa di un serpentello.Lo conservo
ancora con affetto.
Nelle feste del paese, ricoprivi le vie dove passava la processione con
le tue foglie miste a mortella, timo e caleggine. Ornavi anche gli
altari della chiesa e le tombe al cimitero. Davanti alle case ti sentivi
padrone, le abbellivi e racchiudevi in una cornice l'intimità della
famiglia .Oggi, sei trascurato e rinsecchito anche perchè non sei più
curato , coccolato, amato. Ti hanno sostituito con altre piante moderne,
che nulla hanno in comune con il nostro borgo e durano un estate e
basta.Non hanno la tua tenacia.
E così. ti allunghi verso il cielo come una pianta selvaggia, tu che
gentile e ordinato accoglievi l'ospite e il viandante per tutto il
tratto della via che conduceva alla casa.
Ed io ora, seduto al tuo fianco mi accorgo quanto tempo è passato,
mentre in un turbinio di ricordi e pensieri, ti accarezzo e guardo la
mia casa, il mio paese e il mio mondo, oltre la Tua siepe.------------------------------------------------------
Non ce la faccio a firmarmi, Maledetto Toscano (Giulio Salvatori))
E hai fatto bene a non firmarti “Maledetto toscano” caro Giulio. Questo è un ricordo “benedetto” da conservare con tanta cura nel cassetto delle cose preziose. Tu l’hai descritto con affetto e tanta tenerezza ricordandolo in tutto il suo splendore degli anni passati. Mi hai emozionato e ho visto che anche a te s’inumidivano gli occhi. Grazie!
Caro, bebedetto toscano Giulio, ti sei commosso, eh?, al ricordo del bùssilo? E ha pensato Franco a ironizzarci sopra: il suo bosso, mangiato dalla “piralide”, è diventato una bianca scultura (vedi i “miracoli che possono fare i bachi). Ma, a parte tutto, sono ricordi a cui noi vecchietti siamo affezionati.E così sia.
In montagna ho tanto bosso una siepe centenaria bellissima, ma è arrivata un anno fa la “piralide” un bachetto orrido che poi diviene una farfalletta brutta che ha mangiato tutta la siepe. Dato che era appunto tanto vecchia abbiamo lasciato i tronchi puliti bellissimi che sembrano una scultura. A Modena nel giardino ho un bel cespuglio e per fortuna quello si è salvato con le adeguate cure.Come il nonno di Giulio ho fatto anche io un bel manico ad una vecchia lama del 1800, manico ricurvo liscio,biondo e lucente