Il monologo (o dialogo o discussione allargata) è del tutto immaginario. Le espressioni sono messe qua e là quasi alla rinfusa sì da somigliare a mucchietti di piastrelle più che a ragionamenti.
Nessuna presa di posizione, dunque, ma invito alla riflessione e al ragionamento. Io ci provo. Poi mi direte.
“Son tempi tristi, tempi di crisi. Tutti rivendicano, accusano e sono scontenti.
E perché questo, perché quest’altro? Le nostre forze sono esaurite. Pensi lo Stato ai nostri problemi. Non arriviamo alla fine del mese.
Lo stato, è vero, potrebbe pensarci, però a discapito delle finanze. Infatti, se le spese aumentano, anche il deficit di bilancio aumenta.
Ma, si soggiunge, niente paura: scovate gli evasori; fate pagare imposte più salate, fate tornare i soldi nascosti.
Sì, certo, è giusto, ma non è facile stanare, punire, incassare maggiori imposte. E poi lo stato, in prevalenza, a chi deve dare? A chi investe o a chi consuma?
La domanda è di tutti, ma gli investimenti li fanno le imprese e non chi vive di stipendi e salari. Certo aumentare la domanda è un bene, ma un bene maggiore per l’economia è aumentare l’offerta e vendere all’estero prodotti e servizi.
Ma anche questo è un bel dire: si può vendere all’estero qualcosa che però qualcuno possa comprare.
E allora? Qualcuno qui osserva che la crisi è internazionale e che solo tutti i potenti insieme la possono fronteggiare.
A questo punto qualcuno potrebbe, anzi, certamente, osserverà: ma che c’entra la diligenza con tutte queste chiacchiere? C’entra perché, se ognuno rivendica, prende, se tutti, come gli indiani di una volta quando assaltavano in America la diligenza, scoccano frecce di qua e di là, il gioco finisce e non ci sarà alcuna soluzione.
Tutti hanno ragione e torto insieme. Occorre parlare di equilibri, di impegni, di serietà. Ognuno faccia la sua parte, chieda e ottenga chi ha veramente bisogno e pian piano si uscirà dalla crisi.
E collaboriamo tutti, cittadini, forze sociali, istituzioni per raggiungere l’obiettivo con reciproco rispetto, calma e buona volontà.”.
L’ho messa anche in versi, se a qualcuno piace.
Son tempi tristi, tempi di crisi.
Tutti rivendicano, sono scontenti.
E perché qui, perché lì?
Le nostre forze sono svanite.
Pensi lo Stato ai nostri problemi.
Non arriviamo alla fine del mese.
Lo Stato, è vero, potrebbe pensarci,
però a discapito delle finanze.
Spese aumentate, maggiore deficit.
Ma, si soggiunge, scovate evasori.
Fate pagare imposte salate,
fate tornare i soldi nascosti.
Sì, ma non è facile poter stanare,
punire, maggiori risorse incassare.
E poi lo Stato a chi deve dare?
A chi investe o a chi consuma?
Gli investimenti li fanno le imprese
e non chi vive di stipendi e salari.
Certo aumentare la domanda è un bene,
ma un bene maggiore per l’economia
è aumentare l’offerta, e all’estero
vendere prodotti e servizi, che qualcuno
però possa comprare. Ma allora?
Si osserva che la crisi è internazionale
e che solo tutti i potenti insieme
la possono fronteggiare. A questo punto
qualcuno potrebbe osservare.
Ma che c’entra la diligenza con tutto
‘sto gran parlare? C’entra perché
se ognuno prende, se ognuno rivendica,
se tutti gli indiani scoccano frecce
di qua e di là, il gioco finisce e soluzione
non ci sarà. Parliamo di equilibri, di impegni,
di serietà. Ognuno faccia la sua parte,
chieda chi ha veramente bisogno
e pian piano dalla crisi si uscirà.
Salviamo il salvabile con reciproco
rispetto, calma e buona volontà.
lodi, lodi e lodi a Lorenzo per non aver ribattuto a questa ennesima provocazione te ne sono grata!!!! Come (spero) tutti.
Lorenzo, premetto che si da piccolo stavo con gli “indiani,” è gli attacchi alla diligenza mi piacevano molto, visto che questi poveri pellerossa non potevano fare altro, contro lo strapotere dei bianchi, ladri di terre, arroganti, invasori, disonesti e bugiardi. Tu hai usato una metafora per dirci che è inutile che ci lamentiamo di questo governo che dobbiamo accettare questa crisi economica, con un certo fatalismo. E’ colpa anche nostra se ci troviamo in questa situazione, che dobbiamo smettere di lamentarci , di sparare a zero su questo governo. Lorenzo, come sei comprensivo, come sei benevolo, come sei ottimista, insomma tutto va bene! Siamo noi italiani gli incontentabili! Siamo degli ingrati, non capiamo cosa sta facendo veramente questo governo per noi! Quanto impegno sta mettendo per aiutarci, per farci stare bene economicamente. Quanto sono onesti e disinteressati gli interventi economici dei nostri politici! Smettiamola!! è ora di finirla italiani!!!! siamo dei disfattisti!!!! basta!!!!!!! stanno lavorando serenamente, onestamente disinteressatamente, per noi. Lasciamoli… una buona volta lavorare per noi.
Cari signori, anch’io da ”giornalaia”, come dice Rosaria ho la facoltà di ”moderare”. Noto con grande disappunto che, nonostante i due commenti di Rosaria che vi invita alla calma, i commenti che portano ad uno scontro, non sono cessati.
Mi prendo la responsabilità di quanto segue: NON saranno più accettati articoli in questo Blog che minimamente possano dare adito a discussioni e a cattive interpretazioni. Per quanto riguarda gli articoli ”politici” è una nostra scelta non pubblicarli e non una costrizione. Infine, nel caso che la diatriba dovesse continuare, mi prendo anche la responsabilità di togliere tutti i commenti (futuri e passati) di ”botta e risposta”.
Dai lorenzo ,fai il bravo …non ho intenzione di pugnalare nessuno. E’ vero però che l’atmosfera si è fatta pesante e quindi stemperare necesse est ,ma soprattutto ricondurre nei giusti biniri i vari blog. Anche perchè ,se noti bene, siamo sempre i soliti setto otto che facciamo casino ,relegando gli altri a spettatori, forse scocciati. Mi prendo parte della colpa e faccio ammenda!
franco, tu quoque?
Infatti Rosaria non capisco perchè certi articoli decisamnte provocatori vengono accettati in “incontriamoci” . C’è riflettimamo ,con una pagina “politica” e mi pare che quella sia la sede giusta, anche per gli scontri ,non c’è nulla di male se rimangono nell’ambito della dialettica e non delle offese personali.
Grazie rosaria!
Sempre in qualità di “giornalaia” e anche di “moderatore”, così come già detto in un commento relativo all’articolo su Paolo Sylos, invito i Sigg. commentatori alla calma e non al “Botta e Risposta”, evitando di controbattere ai commenti e alle persone che li scrivono (pena cancellazione dei commenti). Del resto, anche se qui non è scritto come in altri blog, ciò è vietato. Ripeto, il nome di questo blog e’ INCONTRIAMOCI non SCONTRIAMOCI. Grazie!!!!
Non rispondo a Luciano che per fortuna non vuole più parlare con me , pericoloso uomo di centro sinistra. Chi mi conosce bene sa che la mia religione è il dubbio ,non ho nessuna verità rivelta e non ho la pretesa di insegnare alcunchè a nessuno .Mi ribello soltanto alla protervia di chi invece la verità l’ha in tasca e la sbandiera con arroganza ad ogni piè sospinto. Con sdegno respingo il cordiale saluto ….un pò di coerenza prego!
Egregio Sapiente Francomuzzioli, Mi permetto di risponderla solo per farle capire che lei è abituata a stravolgere, con accanimento quelli che si discostano dal tuo pensiero dando spesso giudizi sulla mia persona, L’importante è ricordarsi quanti governi di sinistra ci sono stati, quanti di centro e quanti di destra, vedere come siamo messi e tirare le somme di chi è la colpa di questa situazione italiana. Lei rappresenta il tipico uomo, che vuole sapere, insegnare, impartire tutto in politica, si reputa di sapere a priori tutto, mentre io dico che è soltanto una sua verità. Mi faccia il piacere di non rispondermi più, anche perché il mio dialogo con lei termina qui. Senza alcun rancore la saluto cordialmente.
Caro Luciano, non cado nel trabocchetto e continuo a darti del tu, siamo in Eldy no ? Credo di aver più volte dato conto del coraggio di dire quello che penso. Purtroppo,come ho avuto occasione di scrivere,siamo divisi in Guelfi e Ghibellini…siamo tornati al medioevo ! Solo una domanda..di chi è la colpa ? Di noi del centrosinistra ? Delle toghe rosse ? Dei giornalisti prezzolati anti italiani ? Delle televisioni cattocomuniste ? Di quattro giovani esaltati che sanno andare solo in piazza ? Di una moglie che ha iniziato tutto dicendo che il marito era ammalato ? Forse saremo \finti perbenisti\ ,ma ci stupiamo ancora che un Presidente del Consiglio racconti un mare di frottole e che buona parte degli italiani, perbenisti davvero , gli creda!
Grazie Galante, sono contento di esserti piaciuto e spero di poterlo fare sempre.
A te Luciano che dire? Sai che sul piano politico la penso come te e quindi non mi dilungo oltre. Dove hai letto che francomuzzioli se la prende con te? Ah forse nella stanza laterale di incontriamoci, non nei commenti.
Non dico nulla in proposito. Ma vi considero ambedue degli amici.
Ognuno col suo commento.
Egregio sig Francomuzzioli poteva scrivere qui quello che dice riguardo al mio commento su non assaltiamo la diligenza,citando anche il mio nome Luciano. Se i miei commenti non solo a lei graditi non possono farci nulla. Premesso che scrivo commenti che né lei e nessun altro po’ dirmi cosa e come scrivere. Ripeto quello che ho scritto nel mio commento. Le opposizioni invece di attaccare Berlusconi sulla vita privata e sulle scemenze, lo attacchino su quello che ha e non ha fatto. Oggi a mio parere le opposizioni sono formate da finti perbenisti sostenitori del proletariato che s’indignano e si scannano con la destra su questioni futili e perdono completamente di vista il significato intrinseco della parola “opposizione”e che in realtà hanno come obiettivo primario quello di spartirsi pure loro le fette della torta. E’ qui che il mio dente duole. Ha capito spero di sì.
lorenzo ho letto il tuo articolo e lo trovo molto interessante.Trovo poi che i tuoi successivi interventi, detti in modo pacato, siano molto giusti.bravo lorenzo, ti invio un caro saluto.
Vorrei aggiungere qualcosa all’amico Franco. Parlando di compatibilità è ovvio che al primo posto viene sempre chi ha bisogno di più. Del resto l’ultima parte dell’articolo-poesia è chiaro. Si parla di scala di priorità con tutta evidenza.
Un’altra cosa devo confessare, di essere completamente d’accordo con te sugli indiani. Però mi dispiaceva quando uccidevano persone inermi,nelle diligenze, e ne cavavano gli scalpi.
Quanto all’articolo di alba ti dico che anch’io l’avrei sottoscritto in toto. Voi sapete tutti il mio nome (Lorenzo D’Agata) e avete tutti il mio indirizzo e-mail attraverso la rubrica in Bosco.
Solo, sono stato informato in Riflettiamo che Alba ha deciso di mandare la lettera all’ineffabile Di Pietro e questo non avrei potuto approvarlo. Stavolta per questioni di metodo. Quando si fa un appello , su qualsiasi cosa, lo si manda all’organo istituzionale competente, cioé in questo caso il Ministro dell’Economia, e non ad un contestatore di piazza, che fa dell’avversione completa al governo il suo cavallo di battaglia. Mandandolo a lui gli si dà al più un’arma in mano ma non se ne cava nulla in merito alla richiesta.
Io la penso così, ovviamente senza alcuna avversione nei confronti di Alba.
Quanto poi al solito innominato e innominabile, che vuoi che ti dica? L’ho detto altre volte, peraltro. Non sono le manifestazioni di piazza, le contestazioni, ecc. che in uno stato democratico fanno cadere i governi ma solo le \prossime elezioni\. E per vincerle ci vogliono programmi alternativi compatibili e convincenti.
Credimi, Franco, la mia simpatia e amicizia per te rimane tantissima. Un caro saluto.
Grazie a sco’ per il suo troppo benevolo commento.
come sempre lorenzo bravo kiss
Franco, benvenuto. Ma che c’entra Silvio? Allora è proprio una fissa. Non se ne parla e viene sempre evocato. Ma va. E che c’entra Alba? Insomma, mi sa che hai commentato un altro articolo. Ti rendi conto? Quanto all’assalto alla diligenza era un modo di dire. Sempre nel senso del tema della compatibilita’ delle richieste rispetto alle possibilita’ concrete di accoglierle. Ci risiamo a che cosa? Si parla di arance e si vedono per forza zucchine. Ma finiamola davvero di fare demagogia (ripeto le tue stesse espressioni). E per dire questo sei venuto in trasferta? Ciò malgrado, sai che ti vedo e ti sento sempre con grande simpatia.
E ci risiamo …sempre e comunque povero Silvio che non lo lasciamo lavorare. Non se ne può veramente più! Rileggetevi l’articoli di Alba in riflettiamo e si smetta di fare della demagogia…….A proposito gli indiani d’America avevano ragione ad assalire le diligenze erano loro che venivano oppressi ,sterminati e colonizzati….Non si potevano neppure ribellare?
Luciano, ti ringazio. Io devo dire un’eresia. Secondo me la qualità di un paese si misura dalla qualità della sua opposizione. Soprattutto quando sono in gioco gli interessi generali.
Perchè si possono apportare modifiche compatibili al quadro generale di riferimento e si può variare anche il quadro rendendo compatibile un altro, predisposto con la collaborazione dell’opposizione.
Quello che non si può certamente fare è di prescindere da un quadro compatibile.
Questi sono quelli che ho chiamato “fondamentali”. Un abbraccio.
Lorenzo. La crisi economica è il risultato di scelte umane errate negli Stati Uniti La causa della crisi economica, va ricercata nei comportamenti dei produttori di beni e servizi. I governi sanno che senza economia uno stato non va avanti, ci sarebbe bisogno di un maggiore controllo a livello legislativo, in Italia manca una collaborazione, delle opposizioni, per loro importante è attaccare Berlusconi dal punto di vista personale, non il governo per i suoi risultati politici, se piove, se nevica, se esistono gli ufo, se cadono le torri gemelle, se l’America non è mai stata sulla luna, sotto sotto, ci sia sempre Berlusconi di mezzo. L’importante è che Di Pietro come tanti politici percepisca tre pensioni con i miei soldi, finché ci saranno questi politici resta dura risolvere i problemi che attanagliano noi poveri italiani. Un saluto
LO SO, LIEVE, E’ DIFFICILE MA, SE NON SI CONOSCONO I “FONDAMENTALI” E NON SI AVVERTONO LE “COMPATIBILITA”, NON POSSIAMO FAR ALTRO CHE DISPERARCI E VIVERE UNA VITA DI RANCORI, INIMICIZIE E QUANT’ALTRO. CON IL PERICOLO NON TANTO REMOTO DI ESSERE ANCHE STRUMENTALIZZATI DA QUESTO O DA QUELLO.
eeeeeeeeh, caro lore’….siamo un popolo di “araffoni”…abituati a prendere quanto + possibile arrangiandoci…ma ti pare che sia possibile??specialmente oggi , che c’è chi vive con 1000 euri????….ma ti pare che il popolo dei mille al mese possano essere soddisfatti? per quanta buona volonta’ ci si possa mettere , mi sembra improbabile….Non riesco ad immaginare quanto possano sforzarsi x provare a capire “la compatibilita”??? Auguri!!
SE QUALCUNO VUOLE RIFLETTERCI SU, QUESTO ARTICOLO-POESIA RIGUARDA IN FONDO UNA COSA MOLTO IMPORTANTE MA NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI “INVISIBILE”, DA SOTTOFONDO: LA COMPATIBILITA’,
CIOE’ QUEL PICCOLO PARTICOLARE CHE NON TUTTO SI PUO’ OTTENERE CONTEMPORANEAMENTE. QUESTO LO SA PERFETTAMENTE CHI GOVERNA MA NON LO SANNO LE COSIDDETTE ISTANZE DI BASE, O DI SEMIVERTICE.
COSI’ TUTTI SI AFFANNANO A CHIEDERE E SE NON OTTENGONO SI DANNANO LA VITA E DANNANO LA VITA AL PROSSIMO E AL VERTICE PERCHE’ NON VIENE DATA LORO SODDISFAZIONE.
ALLA FINE TUTTI SONO INSODDISFATTI, GOVERNANTI IN QUANTO PERDONO CONSENSI, E GOVERNATI PERCHE’ NON RAGGIUNGONO IL LORO SCOPO.
LE “RAGIONI” DELLA POLITICA, POI, COMPLETANO ULTERIORMENTE IL QUADRO COMPLICANDOLO ANCORA DI PIU’.
INSOMMA NON SONO ARGOMENTI FACILI MA DOVREMMO SFORZARCI TUTTI DI METTERLI CON I PIEDI PER TERRA E SOPRATTUTTO CAPIRLI. NON BASTANO LE BATTUTE, I RANCORI, LE LOTTE PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI. OCCORRE MUOVERSI SEMPRE NEL SENSO E IN DIREZIONE DELLE “COMPATIBILITA”.