scritto da francesca il 17 05 2024

Parlare del mio paese: Basati di Seravezza in provincia di Lucca , non è cosa facile. Poi, in tanti anni, chissà quante volte ho scritto di questa Frazione Montana.

In un libro di Luigi Testaferrata- L'Altissimo e le rose- , quando l'autore arriva a questo paese, lo definisce: "Il paradiso terrestre, Superata la curva del Contraiolo, alla destra fanno da cornice le Alpi Apuane con la regina: La Pania della Croce , e sulla sinistra, una lunga distesa di castagni che sale fino ai piedi di Monte Cavallo. Poi, un groviglio di tetti con un campanile e la chiesa.
Dimenticavo. c'è anche la casa di tutti: Il Camposanto o Cimitero.
Parlare o scrivere del proprio paese si rischia di usare la penna dei ricordi. Poi, alla mia tenera età è facile inciampare nella nostalgia e rivedere i Grandi Vecchi con le loro Donne. Noi ragazzini davamo del -Voi- in segno di rispetto e di educazione inculcata dalle mamme. Con le mie pubblicazioni cerco di farlo rivivere descrivendo anche i sentieri del bosco e lo faccio col cuore. Oggi, diverse famiglie sono salite dalla piane in questo paese. E mi frulla nella testa un vecchio motivo che non ricordo chi lo cantava: "Paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato...." Vorrei tanto che si svegliasse e risentire per le vie il suono della Filarmonica, il ritornello delle campane a festa, il dialogo delle genti. Ma son sicuro che con il tempo, la gente capirà che la pace e la serenità, si trova solamente in questi piccoli paesi, cominciando dall'acqua di sorgente. Detto questo, se a volte vi trovate sul litorale marino versiliese, io sono lassù ai piedi di quei monti che vedete. Basta un fischio e vi accompagnerò nelle -Autostrade del Silenzio-.
Per ora mi fermo con questa piccolissima foto, ma se allargate le immagini, vedrete quanti particolari affioreranno.
Giulio Salvatori