he10_550Sabato 30 maggio, ore 12,25 è partita da via Caracciolo la 20ma tappa Napoli-Anagni.

Napoli si è tinta di rosa. Dopo 13 anni, è tornato il Giro d´Italia. Ieri la spettacolare scalata del Vesuvio. Oggi, la ventesima tappa del Giro, con partenza dalla Villa comunale, ha attraversato e lasciato la città.

La città si è trasformata in una maxi isola pedonale. Divieto di circolazione totale (dalle 11 alle 13) in tutto il centro e la periferia ovest (tra Fuorigrotta e Bagnoli).

Il raduno della carovana è stato fissato alla rotonda Diaz, dove c’è stata la passerella dei corridori lungo via Caracciolo, sullo sfondo del Golfo.

Per l´occasione la città si è tinta di rosa: fiori sono stati piantati in alcune piazze (quelle visibili dall´elicottero che ha fatto le riprese aeree). Tirata a lucido la Villa comunale, con una grande aiuola creata ad hoc con la scritta floreale: "Napoli saluta il giro d´Italia".

Trenta vialetti della Villa, poi, sono stati intitolati ad altrettanti campioni delle due ruote, da Coppi a Bartali fino a Pantani.

Dopo 13 anni, è ritornata nei Campi Flegrei la più grande manifestazione ciclistica nazionale. Il percorso ufficiale è partito da Bagnoli (dopo aver percorso anche alcune strade di Fuorigrotta  fuori gara)  ed ha poi proseguito alla volta di Pozzuoli.

E’ stata una grande opportunità per far conoscere a tutta l’Italia le immense bellezze del nostro territorio.

Napoli ha ospitato il Giro, compresa l'edizione di quest'anno, per ben 43 volte, come sede di arrivo o di partenza: quindi terza, in una gerarchia nazionale, solo a Milano ed a Roma.

Non è che io sia una patita  di sport ed in particolar  modo di ciclismo, ma certamente non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di veder sfilare i corridori, anche perché sono passati  quasi sotto casa.

Sono avvenimenti che certamente non succedono tutti i giorni, quindi val la pena farne parte.

Ed ora dopo i fatti permettemi di esprimervi alcune mie impressioni.

Ho già detto che non sono patita dello sport in generale, ma comunque mi piace documentarmi sugli avvenimenti che succedono nella mia città e questo, addirittura è avvenuto nel mio quartiere.

Mi è bastato fare 100 m. a piedi per trovarmi in un clima festoso e giusto in tempo per vedere sfilare i corridori nella direzione Bagnoli dove ci sarebbe stato di lì a poco, la partenza vera e propria.  

Ti passano davanti in un baleno, un soffio colorato che ha il suono lieve dei pedali. Vedi passare il Giro per le strade della tua città ed è come accogliere un amico cui è bello mostrare i marciapiedi tirati a lucido, gli striscioni e i bimbi che fanno ciao con la manina. Le tensioni, le emozioni, le danno tutte i ciclisti.

Sarei voluta andare sul lungomare Caracciolo, ma poiché c’era il divieto alle auto, proprio per il passaggio del giro, mi sono dovuta accontentare di vederlo solo sfilare lungo le strade del mio quartiere: Fuorigrotta.

E’ stato comunque bello esserci e godere di quell’atmosfera festosa che si crea in queste occasioni e, permettetemi, di essere anche un po’ orgogliosa della mia città e del mio quartiere che ha avuto questa opportunità in più di farsi conoscere.

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P.S. Non ci crederete, ma il video trovato su youtube riguarda proprio il passaggio del giro nei pressi di casa mia, dove sono andata a vederlo io.

3 Commenti a ““Il Giro d’Italia a Napoli e a Fuorigrotta: la città si tinge di rosa” scritto e pubblicato da Rosaria3.na”

  1. lorenzo.rm ha detto:

    …..e grazie anche a Nadia.

  2. lorenzo.rm ha detto:

    Rosaria, ci hai fatto vivere belle emozioni. Il Giro come colore, come immagini di popolo che lo attornia e lo rende vivo e gradevole, come illusione che il tempo si fermi e rimanga li per sempre.Il Giro come riscatto di una città, di un quartiere, addirittura. Che bella persona sei Rosaria. Lasciamo da parte i pensieri tristi, allora. Godiamoci anche la fine del Giro. Dopo Napoli, Roma. E vinca chi vinca, comunque finirà in allegria ed affetto per i girini. Il rovescio della medaglia sarà al solito in agguato con lo scandalo che, speriamo di no ma è probabile, sarà suscitato prossimamente. Ma non c’entrerà per niente con la magia di un sogno che ancora una volta abbiamo vissuto.

  3. nadia ha detto:

    Un paio di lacrimucce mi sono scese, in ricordo di quello che ho vissuto molte volte, anche se non sono mai riuscita a partecipare come addetta ai lavori ad un Giro d’Italia.
    So perfettamente quello che si prova quando sfrecciano davanti a te e senti il fruscio dei pedali. Sono pochi secondi ma molto intensi ed emozionanti.Ho capito leggendo Rosaria, che ti sei emozionata davanti a questo festoso momento…….immagina chi è appassionato e lo vive da vicino! Grazie.

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