Una interessantissima trasmissione radiofonica, ''Trame'', che va in onda tutti i giorni, raccontando fatti di storia in modo divertente e simpatico, mi ha dato oggi l'opportunità di conoscere la straordinaria storia di Jella Lepman. Finito l'ascolto della trasmissione ho pensato di curiosare qui e là in internet per approfondire la conoscenza e riportarla su questo blog per far sì che anche gli utenti di Eldy possano conoscere questa splendida storia. Ho rielaborato queste informazioni che vado ad esporre nella speranza che anche per voi sia una gradevole lettura.

JELLA LEPMAN

Jella Lepman è stata una giornalista tedesca che fondò a Zurigo l'IBBY, la principale istituzione internazionale no-profit impegnata nello studio e la promozione della letteratura per l'infanzia e la Jugendbibliothek di Monaco, la più grande biblioteca del mondo per bambini e ragazzi.

Jella Lepman

Jella Lepman

Dopo aver lavorato come giornalista per la BBC di Londra, città dove si era rifugiata nel 1936 per sfuggire alla germania nazista di Hitlher, nel 1945, subito dopo la fine della seconda guerra modiale, fa rientro in patria per lavorare come consulente pedagocico-culturale sui bisogni delle donne e dei bambini per conto degli Stati Uniti.

Sarà proprio l'orrore dell'esperienza nazista a segnare il destino della Lepman. Dopo aveer perso tutto durante la guerra, infatti, la Lepman si convince che per evitare il ripetersi di altri episodi di brutalità umana come quelli avvenuti a seguito delle persecuzioni razziali, è necessario anzitutto lavorare sul modo di pensare. Sono i bambini, secondo la Lepman, il ponte di incontro di maggiore successo per arrivare agli adulti e insegnare loro che vi sono altri modi di pensare, altre opinioni più valide e vincenti di quelle diffuse da Hitlher.

Secondo la giornalista tedesca i bambini e i ragazzi, attraverso la lettura, possono essere dei divulgatori per la promozione della pace: per questo riteneva che andassero nutriti non solo con cibo per lo stomaco, ma anche con cibo per l'intelletto.

''Poco a poco facciamo in modo di mettere questo mondo sottosopra nuovamente nel verso giusto, cominciando dai bambini. Mostreranno agli adulti la via da percorrere'' dichiarò la Lepman circa il suo ambizioso progetto.

Sarà questa la missione della sua vita che la eleggerà simbolo della letteratura per ragazzi: rendere la lettura un diritto dell'uomo. Con il coraggio e la caparbietà che appartiene solo alle grandi donne, invia un appello a 20 Nazioni, chiedendo loro di aiutarla a realizzare questo progetto, con l'invio di più libri possibili. Piano piano le Nazioni stesse cominciarono a rispondere all'appello, ed entra così in possesso di circa quattromila libri per bambini e ragazzi con i quali allestisce la prima ''Mostra internazionale di libri per bambini''.

L'evento unico e straordinario per l'epoca, suscita talmente tanta curiosità da attirare numerosi bambini, i quali per ore, in fila, attendono il proprio turno per sedersi per la prima volta al tavolo di una biblioteca e sfogliare un libro illustrato.

Sei anni dopo, nel 1952, fonda l'IBBY, international Board on Books for Young People, che oggi comprende più di settanta Paesi in tutto il mondo ed è impegnata a promuovere la conoscenza del libro di qualità per i più giovani, soprattutto nei paesi più disagiati. L'IBBY in questi anni, oltre ad occuparsi di studi e promozione della lettura per ragazzi, ha istituito il prestigioso ''H. C. Andersen Award'', il Premio Nobel della letteratura per ragazzi, organizza convegni e pubblica il periodico ''Honour List''. Anche l'Italia ha la sua IBBY, con sede a Bologna.

A distanza di trentanove anni dalla sua scomparsa, il lavoro di Jella Lepman continua a mietere successo e a proseguire la sua strada.

Nel mese di giugno, nelle librerie, è arrivato ''La strada di Jella. Prima fermata Monaco''. E' la straordinaria storia della giornalista tedesca. Per la prima volta viene tradotto in Italia, edito dalla Sinnos Editrice, ed è l'autobiografia che la Lepman scrisse nel 1964 e nella quale racconta quella che è stata definita tra le più significative vicende culturali del secondo dopoguerra europeo.

Questa recensione è stata scritta da Marzia Pomponio.

TESIMONIANZA DI Eleanor Roosvelt (1948) : Ho appena finito di parlare con una donna interessantissima (Jella Lepman) che ha realizzato una di quelle cose incredibilmente altruiste che davvero poche persone riescono a fare. Avendo perso in Germania tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, è fuggita in Inghilterra e poi, dopo la guerra, è ritornata con un passaporto britannico. Al posto di credere che non avrebbe tollerato di lavorare con i tedeschi, ha scoperto che la sua vocazione è agire per tentare di nutrire i bambini non con semplice cibo per lo stomaco, ma con cibo per la mente......Senza libri come possono le menti dei bambini tedeschi più piccoli essere aperte a nuove idee? Come possono essere cambiate le menti di quelli più grandi, così da capire che esistono altri punti di vista oltre a quelli che sono stati sotto Hitlher?

Non mancherò certo di acquistare il libro e mi auguro possiate e vogliate aggiungerlo anche voi alla vostra libreria, sempre che non ne siate già in possesso. In questo caso attendo i vostri commenti sul libro.

Grazie e buona lettura.

       

6 Commenti a “Jella Lepman – La strada di Jella. Prima fermata Monaco…….elaborato da Nadia”

  1. lorenzo.rm ha detto:

    Nadia, che cosa potrebbe dire se non fantastichissima, mirabolantissima, stupendissima?

  2. rprato ha detto:

    ho letto con attenzione e grande interesse il tuo elaborato.
    che dire: grazie per averci fatto conoscere una persona in gamba..

  3. Luciano3 rm ha detto:

    Nella tua illustrazione trovo interessante la storia di di Jella Lepman, che non conoscevo, comprerò appena possibile il libro e lo leggerò, grazie della comunicazione.

  4. nadia ha detto:

    ahahah….Lorenzo….che vuol dire …issima?
    Si può anche interpretare in questo modo: st…..issima-cret….issima-etc etc….ad ognuno la propria interpretazione!
    Grazie e con affetto un abbraccio stritoloso qualunque sia il tuo….issima!:-)

  5. lorenzo.rm ha detto:

    ….issima.

  6. rosaria3.na ha detto:

    Molto interessante, Nadia, la storia di questa donna e il suo libro arrivato anche in Italia. Non conoscevo ne’ lei, né ovviamente il libro, ma se mi capiterà l’opportunita’, lo leggerò, anche xchè è una persona che ha avuto a che fare con i ragazzi “fondando la biblioteca più grande del mondo” (come leggo); quindi in qualche modo abbiamo qualcosa in comune: i bambini. Grazie ancora una volta!!!!

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