si miscellanea

Società e individuo sono due  termini  solo  apparentemente  antitetici, ma in realtà inseparabili, che si  completano  a vicenda.

Infatti, pur essendo  vero  che l’individuo  non cambia  sostanzialmente unendosi  ad altri, non bisogna  dimenticare  che  proprio il contatto  con altre persone  gli dà coscienza  di se  stesso e gli fornisce i mezzi  per esprimere  la propria individualità. 

Il  linguaggio stesso è il risultato  di un’esistenza  in comune e qualsiasi  tipo di attività mentale viene influenzata  e soprattutto stimolata dall’ambiente.

ImmagineMiti come  quello di Robinson Crusoe, che esalta le potenzialità  individuale  dell’uomo e sostengono che esse  possono meglio  manifestarsi  in un ambiente vergine al di fuori  dei legami imposti  dalle  strutture  sociali non riescano a dimostrare che un individuoDaniel Defoe ricavi dei  vantaggi dal completo isolamento: infatti  l’eroe di Defoe  non si è fermato in solitudine,  ma porta nella sua isola deserta tutto il bagaglio sociale acquisito in patria.

D’altra parte  anche l’esaltazione delle attitudini del  singolo è una conseguenza dell’esistenza  di una società  progredita e articolata: infatti l’uomo diventa sempre più individualista, man mano che le possibilità di manifestare le proprie  prerogative  aumentano, cioè man mano  che la società in cui vive, da primitivo e quindi semplice e uniforme, si fa più complessa. Il culto  dell’individualismo è un prodotto tipico  delle società in fase  di progresso: nel corso  della storia  lo possiamo riscontrare  soprattutto durante  il rinascimento al sorgere  del protestantesimo e del  capitalismo, all’avvento  della rivoluzione  industriale. Dall’altra parte  sono proprio  gli individui che nel  corso  delle rivoluzioni sociali   portano nuovi gruppi al potere, e  questo  non significa  che tale processo  possa  venire separato  dal contesto sociale, ma semplicemente accade  che l’iniziativa  individuale assuma a volte una funzione  sociale.

Per questo non si può parlare  di antitesi  tra l’acuirsi dell’individualismo  e   l’aumento  della forza  di  coesione  della società, ma  si può  dire  che  lo sviluppo  della società e quello dell’individuo  procedano parallelamente  integrandosi  a  vicenda.

Allo stesso  modo  non ha senso  parlare  in termini  astratti  di contraddizione tra libertà  individuale  e giustizia  sociale; infatti non esiste  lotta tra individui  in quanto  tali  e società cercano  di fare prevalere  i propri punti di vista, e la  cui  azione  presuppone  una società  da plasmare, da modificare  o da  rifiutare.

Per  questo  l’individualismo va inteso  nel suo significato  di grande  movimento sociale, non di una  contrapposizione tra individuo è  per opporsi  alla concezione inumana  dello Stato considerando  come fine e dell’individuo  considerato  come  mezzo, altrimenti  parlare di un individuo  scisso  dalla società non ha senso.

Buona  lettura,  ciao a  tutti.

d11b86bf20e4444d30378cb525efbcc9

Scrivi un commento