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La storia che sto per  raccontarvi è molto antica e sconosciuto è l’autore. (Si tratta di un uomo che non credeva nell’amore, ma si adatta a tutti coloro che nel dire ”io non ci credo” ne fanno il loro motto!) Ho cercato di condensarlo il più possibile, ma credo valga la pena di leggerlo. L’ uomo che non credeva nell’amore. uomoSi trattava di un uomo comune, proprio come voi e me, ma ciò che lo rendeva speciale era il suo modo di pensare: era convinto che L’AMORE NON ESISTESSE. Naturalmente l’aveva cercato a lungo, aveva osservato le persone intorno a sé, trascorrendo gran parte della vita in cerca d’amore, solo per scoprire che l’amore non esisteva. Dovunque andasse, diceva a tutti che l’amore è soltanto un’invenzione dei poeti e delle religioni, usata per manipolare la debole mente umana, per controllare le persone. Diceva che l’amore non è reale, e per questo è impossibile trovarlo quando lo si cerca. Diceva che l’amore è come una droga: ti fa sentire bene, ma crea una dipendenza. L’uomo della nostra storia continuava a spiegare a tutti perché l’amore non esiste. “Ciò che gli uomini chiamano amore è solo una relazione basata sul controllo e sulla paura. Dov’è il rispetto? Dov’è l’amore che dichiariamo di provare? Non esiste.” sposi2Le giovani coppie, davanti a un simulacro di Dio, e davanti alle loro famiglie e agli amici, si scambiano una quantità di promesse: di vivere insieme per sempre, di amarsi e rispettarsi l’un l’altro, di restare uniti nella salute e nella malattia. Promettono di amare e onorare l’altro… promesse e ancora promesse. La cosa stupefacente è che credono davvero in ciò che promettono. Ma dopo il matrimonio, dopo una settimana, un mese o alcuni mesi, le promesse vengono infrante una dopo l’altra. Pochi mesi dopo le nozze, il rispetto che avevano giurato di mantenere l’uno per l’altra è scomparso. Resta il risentimento, il veleno, il modo in cui si fanno male a vicenda, finché ad un certo punto, senza che se ne rendano conto, l’amore finisce. Quell’uomo sosteneva di conoscere molte coppie anziane che avevano vissuto insieme per trenta o quarant’anni, e ne erano molto fiere. Ma quando parlavano del loro rapporto dicevano: “Siamo sopravvissuti al matrimonio”. Ciò significava che uno dei due a un certo punto si era arreso all’altro. La persona con la volontà più forte aveva vinto la guerra. Ma dov’era la fiamma che chiamavano amore? Si trattavano come una proprietà, l’uno dell’altro. “Lui è mio”. “Lei è mia”. Le sue argomentazioni erano logiche e convincevano molte persone. Poi un giorno, mentre quell’uomo camminava in un parco, vide una bella donna in lacrime seduta suDonna_che_piange una panchina. Si incuriosì e avvicinatosi le chiese se poteva aiutarla. Potete immaginare la sua sorpresa quando lei rispose che piangeva perché aveva scoperto che l’amore non esiste. L’uomo disse: “Stupefacente. Una donna che non crede nell’esistenza dell’amore”. “Perché dici che l’amore non esiste?” chiese. “E’ una lunga storia” rispose lei. “Mi sono sposata molto giovane, piena di amore e di illusioni. Credevo che avrei condiviso tutta la vita con mio marito. Ci giurammo reciprocamente fedeltà e rispetto e creammo una famiglia. Ma presto tutto cambiò. Io ero la moglie devota che si occupava della casa e dei bambini. Mio marito continuò a seguire la sua carriera. Smise di rispettarmi e io smisi di rispettare lui. Ci facemmo del male a vicenda e un giorno scoprii che non lo amavo più e che neppure lui mi amava. Ma i bambini avevano bisogno di un padre e quella fu la scusa che adottai per non lasciarlo, facendo anzi di tutto per sostenerlo. Ora i bambini sono diventati adulti e se ne sono andati. Non ho più scuse per restare con lui. Tra noi non c’è rispetto né gentilezza. So anche che se trovassi un altro sarebbe la stessa cosa, perché l’amore non esiste. Non ha senso cercare ciò che non esiste e per questo piango”. L’uomo la comprendeva benissimo. L’abbracciò e disse: “Hai ragione, l’amore non esiste. Lo cerchiamo, apriamo il nostro cuore, ci rendiamo vulnerabili e troviamo solo egoismo. Questo ci fa del male anche quando pensiamo di esserne usciti indenni. Non importa quante volte ci proviamo, accade sempre la stessa cosa. Perché allora continuare a cercare l’amore?”. Erano così simili che diventarono grandi amici. Un giorno, mentre l’uomo era fuori città, gli venne un’idea assurda. “Forse ciò che sento per lei è amore”, pensò. “Ma è così diverso da ciò che ho provato in passato. Non è ciò che dicono i poeti, o la religione, perché io non mi sento responsabile per lei. Non le chiedo nulla e non ho bisogno che si occupi di me. Non sento la necessità di incolparla dei miei problemi. Insieme stiamo bene e ci divertiamo. Io rispetto il suo modo di pensare e lei non mi mette mai in imbarazzo. Non mi sento geloso quando è con altri e non invidio i suoi successi. Forse l’amore esiste davvero, alla fine, ma non è ciò che tutti credono che sia”. Non vedeva l’ora di tornare a casa e parlare con la donna, per raccontarle dei suoi strani pensieri. Appena cominciarono a parlare, lei disse: “So esattamente a cosa ti riferisci. Forse dopotutto l’amore esiste, ma non è ciò che pensavamo che fosse”. uomo donnaI due decisero di diventare amanti e di vivere insieme, e sorprendentemente le cose tra loro non cambiarono. Continuavano a rispettarsi e a sostenersi e l’amore cresceva sempre di più. Il cuore dell’uomo era così pieno d’amore che una notte accadde un grande miracolo. stelle03 Era intento a guardare le stelle e ne vide una bellissima. Il suo amore era così forte che la stella scese dal cielo e  finì nelle sue mani. stellina animata  Quindi accadde un altro miracolo e la sua anima si fuse con la stella. La sua felicità era intensa, e andò subito dalla donna per mettere la stella nelle sue mani. Non appena lo fece, lei ebbe un momento di dubbio: quell’amore era troppo forte. Non appena quel pensiero le attraversò la mente, la stella le cadde di mano e si ruppe in un milione di pezzi. Ora c’è un vecchio che gira per il mondo giurando che l’amore non esiste. E in una casa c’è una donna anziana che aspetta un uomo, versando lacrime amare per il paradiso che aveva tenuto tra le mani, perdendolo in un momento di dubbio. Questa è la storia dell’uomo che non credeva nell’amore. Di chi fu l’errore? Cosa non funzionò? Fu l’uomo a sbagliare, pensando di poter dare alla donna la sua felicità. La sua felicità era la stella e l’errore fu quello di mettere la stella nelle mani della donna. La felicità non viene mai dal di fuori. Ma appena lui la rese responsabile della propria felicità, lei ruppe la stella, perché non poteva farsi carico della felicità di un altro essere. Se la felicità invece vive dentro di voi, siete voi ad esserne responsabili, Non possiamo rendere nessuno responsabile della nostra felicità pinkstarglit1_aniMettiamo la nostra stella nelle mani dell’altro, sperando che ci renda felici e che noi renderemo felici lui, o lei. Ma indipendentemente da quanto amate un’altra persona, non sarete mai ciò che quella persona vuole che siate. Questo è l’errore che quasi tutti facciamo fin dall’inizio. Basiamo la nostra felicità sul partner. Trovate la vostra stella e tenetela nel cuore… sarà la sua luce a trasmettere l’amore… perché...

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 L’AMORE ESISTE!

Giuliano

4 Commenti a ““L’AMORE ESISTE” di Giuliano.rm (postato da Rosaria)”

  1. alessio ha detto:

    ho riflettuto molto, e sono arrivato alla conclusione che l’amore non esiste… è solo l’istinto che ci fa cercare un compagno/a… nessuno si innamorerebbe di una persona paralizata dal collo in giù, proprio perchè non può soddisfare fisicamente, nemmeno se fosse Brad Pitt o Belen Rodrighez

  2. lieta ha detto:

    se l’amor terrestre esiste e resiste spesso ha la pa patina dell’egoismo socievole cmq viva l’amore e chi se ne nutre ciao

  3. rosaria3.na ha detto:

    L’amore nei confronti del proprio partner, secondo me, esiste anche se a volte puo’ finire, ma cio’ non implica che, almeno in una fase iniziale di un rapporto, non sia stato tale. L’amore non è solo passione (quella dei primi tempi), ma pian piano si trasforma in rispetto reciproco, fiducia, complicita’….tutte cose che subentrano col tempo e tramutano la passione iniziale in un rapporto + consolidato. E poi se l’amore “scocca” all’improvviso e senza che nessuno di noi lo abbia premeditato sta a significare che è una “forza” al di fuori della nostra volonta’. Non bisogna cercarlo a tutti i costi, ma quando Cupido colpisce ce ne accorgiamo.

  4. franci ha detto:

    Giuliano, bellissimo e interessante il tuo racconto. Il protagonista crede nell’amore, sin dall’inizio, altrimenti perchè spendere tanto tempo a cercarlo? Solo che cercava un qualcosa fatto di “materia” e l’amore cio’ non è, oppure voleva cambiare le persone, cosa fondamentalmente sbagliata (nessuno cambia per nessuno…..).
    L’amore, secondo me non è nè astratto nè concreto ma fa parte dell’insieme di tutti i sentimenti…..affetto, passione, attrazione, desiderio, comprensione, emozione, sensazioni, sensibilità, amicizia, complicità, attenzioni, gentilezza, generosità,partecipazione, e tanti altri ancora che in nessun negozio si possono acquistare ma che solo dentro di noi possono nascere (e a nostra insaputa..); sta poi a noi coltivarli, farli crescere e non permettere loro di appassire e poi morire. E’ una grande impresa questa, spesso impossibile, soprattutto quando intervengono circostanze negative che affondano tutte le buone intenzioni ma io, che forse sono un’illusa, continuerò a crederci. L’AMORE ESISTE MA CERCARLO DISPERATAMENTE E’ IMPRESA INUTILE.

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