Quadreria 1° piano Pio Monte della Misericordia
Inoltre, e non tutti ne sono a conoscenza, al primo piano, è visitabile, previo modesto ticket, la QUADRERIA, dove è esposta una delle più importanti collezioni private italiane che vanta, oltre al maggior nucleo di dipinti e bozzetti di Francesco De Mura, opere italiane e straniere che vanno dal '500 fino all'800 (Ribera, Stanzione, Vaccaro, Fracanzano, Pitloo ed altri significativi artisti). Vi si accede dal portale a sinistra del portico del palazzo, oppure dall'interno della stessa chiesa, salendo al primo piano.(Basta chiedere)
è vero questo quandro è bellissimo….ma solo un appunto, anche stavolta la fonte di luce primaria viene dall’esterno, da sinistra.Si vede dalle ombre, la fiaccola illumina solo la zona del cadavere. Caravaggio è grandioso, e a te grazie per le foto!
La tela di Caravaggio è un’opera che, oserei dire, travalica addirittura ciò che rappresenta, per assurgere a valenze di tale grandezza per la quale non so trovare altre parole: divina! Infatti ogni commento, anche se ne precisa lodevolmente i vari elementi e aspetti e quindi perfetto dal punto di vista esegetico, rischia di non essere adeguato quasi come se le parole non fossero in grado di raggiungere così alto concetto, così nobile creazione.
Cara Franci, “Compagna d’arte”.
Non c’è dubbio che Caravaggio richiederebbe continui approfondimenti che per brevità non è possibile farlo in Eldy. Ma il Merisi è solo l’occasione per dire che si parla poco dell’arte in genere e con lui meno ancora si parla dei più grandi della storia: Leonardo, Michelangelo, Raffaello e via via tutti gli altri che con le loro opere per vari secoli hanno influenzato l’intera arte europea.
Forse succede perché oggi è in atto una costante e lenta caduta etica e morale e dai media arrivano messaggi fatti di retorica che contribuiscono a distogliere dai veri valori dalla vita.
Per fortuna siamo ancora in molti a conservare quella sensibilità indispensabile per apprezzare la bellezza e la grandezza delle opere prestigiose di questi titani dell’arte.
Non posso quindi che condividere e apprezzare pienamente il contenuto del tuo commento.
Ma forse sapevamo già del nostro amore per la pittura e l’arte.
Ciao, alla prossima.
Flavio, ho avuto modo di vedere di persona Le Sette Opere di Misericordia a Napoli nella Chiesa del Pio Monte in occasione della visita a casa di Rosaria nel Novembre scorso. Ora, leggendoti ho riprovato quell’emozione intensissima come se mi ritrovassi li’, davanti a quel grande dipinto e rivivessi quegli attimi di avvincente commozione. Si, perche’ io, davanti ad un’opera simile mi commuovo sino alle lacrime, piu’ o meno come lo sconvolgimento che hai provato tu (e noi sappiamo perche’…). E mentre “qualcuna” contravveniva alla legalità trafugando una foto io imprimevo l’immagine, attraverso gli occhi, nella mia mente.
Grazie Flavio per la sublime descrizione che hai fatto del dipinto, rara maestria e proprietà di linguaggio di chi e’ “allenato” ad ammirare cio’ che c’e’ di piu’ bello.
Grazie anche a Rosaria per le notizie sulle altre opere custodite alla Quadreria.
Semplice sei proprio semplice ma cosa fa un custode napoletano?
o dorme o legge il giornale,vero signora Rosaria?
Poi chi ha scattato la foto è una “sbirulina”ahahahahahaha
non ho letto ancora tutto ma quel poco è già di una kiarezza arcana che mi auguro de legge tutto meglio per gusta le bellezze dell’arte e i suoi aspetti i significati delle scene dipinte con verosimiglianza umana totale grazie a te flavio che le descrivi appunto semplicemente con molta chiarezza bravissimo ciao
Ti ringrazio Flavio che hai dato l’opportunità di presentare uno dei migliori capolavori del Caravaggio “Le sette opere della Misericordia”. Hai ben letto il dipinto nei suoi particolari da vero esperto e conoscitore dell’artista. A Capodimonte ho potuto ammirare altre importanti opere in una mostra dedicata proprio a questo ineguagliabile pittore. Rosaria mi aveva già segnalato questa magnifica opera, in un mio ultimo commento, ora ha voluto ampliare l’argomento facendo un percorso storico e dare l’opportunità di vedere anche virtualmente nel filmato la bella Chiesa del Pio Monte della Misericordia e la Quadreria annessa , ed inoltre l’opera dell’artista. Un lavoro veramente ammirevole.
“Un’opera d’arte è più di un oggetto, più di una merce. Rappresenta una visione del mondo e, se presa seriamente, deve essere vista come un modo di costruirlo, un mondo.”
(Daniel Birnbuan)
Non sono un intenditore ma ogni volta che mi trovo nei pressi della chiesa di San Luigi dei Francesi,a Roma,entro per AMMIRARE: sulla navata sinistra nella quinta cappella all’altare ‘S.Matteo e l’Angelo’, a destra ‘Martirio di S.Matteo’, a sinistra ‘Vocazione di S.Matteo’ di Caravaggio. [1599-1602]
I personaggi raffigurati “parlano”!
Semplice, non poteva accorgersi di niente. Lui, distratto dal giornale, io troppo ”furba”. Quando decido di fare una foto non c’è nulla che mi fermi. Ho messo la digitale in un posto ”nascosto” (non ti dico dove) e in più l’ho ricoperta con una giacca, lasciando scoperta la parte frontale….Non vedevo quello che fotografavo, ho tirato a indovinare e mi è andata bene…..(ma non avevo dubbi)…..ahahah!!!
Conoscendoti Flavio, sono sicura ci avrai passato l’intera giornata davanti questo altare! Sarebbe bellissimo organizzare un tour d’arte in una città d’Italia e averti come guida.
La tua non è fredda esposizione, le tue parole trasudano passione, piacere, incanto, emozione, per la bellezza e la capacità creativa ed artistica.
Grazie ache a tutto il team (Rosaria, Neve, Giulio) che ha completato il tutto.
Neve, una domanda: ma neppure del flash s’è accorto il custode?
Come sempre quando ti trovi di fronte alle opere dei grandi artisti non puoi fare a meno di essere colpito da una forte emozione, e io, vecchio ingenuo sensibile al bello, nonostante abituale visitatore di musei e mostre d’arte, sono stato letteralmente catturato da grande ammirazione e uno smisurato consenso verso una persona, poco apprezzata come uomo, ma di una grandezza immensa come artista.
E’ avvenuto a Napoli all’interno della Chiesa del Pio Monte di Misericordia, dove finalmente ho visto per la prima volta dal vivo, una delle più importanti tele del Caravaggio: Le Sette opere di Misericordia.
Avevo letto molto di quel quadro che gli operatori di misericordia, forse anche sollecitati dalla famiglia dei Carafa Colonna, avevano ordinato al Merisi perché rappresentasse metaforicamente gli scopi e le finalità della loro istituzione; Volevano essi, tramite un quadro, raccontare ai fedeli e ai visitatori le opere di cui parla Gesù agli operatori di misericordia.
Il Merisi lo fece così bene che l’opera piacque talmente ai committenti da farli decidere «che non si dovesse mai amovere dall’altare della chiesa».
E’ vero infatti che il quadro dalla parete della chiesa ti parla dell’episodio evangelico, ma il visitatore è soprattutto attratto dalla maestria dell’artista che riesce a riportare sulla tela, con immagini singole estremamente eloquenti, la scena che gli era stata ordinata.
Ritrovi in essa tutti i caratteri del realismo caravaggesco: i chiaroscuri, l‘assenza di prospettiva; le figure, appena illuminate da una torcia all’interno del quadro stesso, sono rappresentate con tale naturalezza da sembrare una delle immagini di vita quotidiana delle tante che si possono vedere nei vicoli di Napoli, come giustamente sostiene la critica, e come molti in principio ritennero che il pittore avesse rappresentato.
Se è vero che si tratta di una pittura metaforica che vuole sollecitare l’amore fra gli uomini è l’amore verso Dio, è soprattutto vero che al di là dello scopo valuto dai committenti e realizzato dall’artista, rappresenta soprattutto una di quelle grandi opere che ti toccano dentro e ti procurano quell’emozione che solo il sublime e l’incommensurabile possono offriti.