cornici019 2

  

Omaggio a Rosaria

Gentildonna partenopea in occasione della festa della Madonna del Rosario  (7 Ottobre)

 

 S’è già detto della fuga da Roma del Caravaggio, accusato di omicidio e condannato a morte.

Per un intero anno il (1607) riparò a Napoli poi a Malta e quindi di nuovo a Napoli dopo una breve permanenza in Sicilia. Si è anche parlato dell’influenza che egli esercitò sulla pittura napoletana, talmente avvertita da far nascere la cosiddetta scuola del Caravaggio. Bravissimi pittori ne seguirono la tecnica e lo stile: Artemisia Gentileschi, con il padre Orazio Gentileschi, e Jusepe Ribera (noto come il famoso "Spagnoletto") solo per citarne alcuni.

Caravaggio, sebbene non sia rimasto molto tempo a Napoli, produsse in quel periodo, alcune opere molto importanti: Le sette opere di Misericordia, Il martirio di Sant’Orsola e La Madonna del Rosario.

 Il dipinto La Madonna del Rosario, oggi conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna, era stata ordinata dai Carafa-Colonna, protettori del Caravaggio durante la sua fuga, e destinata alla cappella di famiglia nella chiesa di San Domenico Maggiore  a Napoli.

madonna-del-rosario-caravaggio-1607

 All'epoca della Controriforma, con la vittoria di Lepanto (1571) i cristiani sconfissero e fermarono  la loro avanzata dei turchi.

L’evento fu attribuito alle preghiere dei fedeli e quindi all'orazione del rosario.

In realtà la Chiesa della controriforma aveva bisogno di propagare nuove devozioni; fece credere quindi che quella vittoria era da attribuire alle preghiere dei fedeli che avevano ricevuto la corona del rosario da san Domenico che, a sua volta, aveva avuto da Maria la quale, dopo avergli insegnato a pregare, gli aveva anche affidato l’incarico di diffondere fra la gente l'orazione del rosario.

Nel dipinto la Madonna è rappresentata con il Bambin Gesù, tutt’intorno i frati domenicani, a destra il fondatore dell'ordine, san Domenico e a sinistra san Pietro martire; in basso un gruppo di fedeli inginocchiati.

 A destra dei fedeli il ritratto di Marcantonio Colonna, che aveva partecipato alla battaglia di Lepanto,  mentre regge il mantello di san Domenico. La colonna stessa sulla destra vuole raffigurare sia la potenza della chiesa che il casato dei committenti.

Bisogna però aggiungere che il Merisi, oltre a celebrare la gloria e la grandezza della chiesa e la storia dei Colonna, con la tela riesce soprattutto a rappresentare il grado di devozione popolare verso la Madonna del Rosario di quei fedeli malvestiti, sporchi e malati che chiedono, implorando con le mani tese, non una grazia particolare alla Madonna, ma solo quel minimo indispensabile per condurre una vita dignitosa, se non addirittura per poter sopravvivere.

San Domenico non si rivolge al popolo, egli guarda a Maria, chiede quasi il consenso per la sua obbedienza  mentre offre le corone del rosario ai fedeli inginocchiati sporchi e affamati. Dal lato opposto san Pietro martire con lo sguardo rivolto a un punto al di fuori della tela indica con la mano destra Maria e Gesù Bambino.

Forse ambedue i santi vogliono rappresentare l’aspetto gerarchico voluto dalla controriforma: per arrivare alla Madonna era necessaria l’intermediazione dei santi, probabilmente questa era una necessità della Chiesa di allora.

Ma al di là delle cause che lo hanno generato e degli scopi voluti dalla committenza, sarà bene guardare questo capolavoro sotto l’aspetto artistico.

 Le arti in genere sono state sempre utilizzate per l’esaltazione dei grandi committenti e specialmente dalla Chiesa che nel corso del XVII secolo aveva bisogno di indirizzarla al servizio della controriforma, con lo scopo di ricondurre la gente al cattolicesimo.

 Caravaggio nella Madonna del Rosario,  pur avendo rispettato l’incarico di diffondere i messaggi voluti dalla Chiesa, non incluse nel dipinto drappeggi e paramenti, non volle mai esagerare con virtuosismi e decorazioni monumentali, egli riuscì, e riesce ancora oggi, invece a  coinvolgere masse di osservatori mediante la rappresentazione con crudo realismo della povera gente e il loro dramma quotidiano.

Non vuole stupire, non ha bisogno di ricorrere continuamente a trovate di alcun genere per creare emozioni; praticò invece quasi sempre nelle sue opere un realismo assoluto, le immagini da lui impresse sulla tela spesso erano popolani  persino con i piedi sporchi, come è evidente nella Madonna del Rosario e nella Madonna dei pellegrini.

Anche se molti  critici di allora ritenevano la sua pittura priva di decoro, a volte anche  irriverente ed irriguardosa nei confronti della committenza (s’è parlato dei rifiuti di alcune sue opere) è pur vero, e se ne è già parlato in Eldy, che il naturalismo di Caravaggio creò una sorta di proselitismo che si sviluppò in Italia e anche all’estero i cui rappresentanti già conosciamo dal pezzo “i caravaggeschi” della Franci (“compagna d’arte”) da noi tutti molto apprezzato.

Non so cos’altro dire di questo immenso artista che mi commuove, ma anche mi indispettisce; se avesse condotto una vita meno turbolenta forse sarebbe vissuto di più e ci avrebbe donato altre emozioni con altri geniali dipinti.

In ogni caso se la sua vita, caratterizzata da un carattere focoso e ribelle, fu piena di episodi gravi che lo costrinsero a spostarsi continuamente per evitare gravi sanzioni, certamente  nessuno potrà mai dire che non ha lasciato al mondo emozioni e passioni prive di formalismo in grado di far vibrare l’anima di ogni persona sensibile.

Ma in fondo Caravaggio era un animo nobile, con la sua arte volle anche mettere in evidenza le disparità sociali attraverso la rappresentazione delle condizioni della povera gente.

Proprio per questo credo che egli abbia meglio interpretato gli scopi originari della chiesa quando predicava povertà e purezza.

Flavio 2

 grazie10

FLAVIO, PER QUESTO OMAGGIO    GRADITISSIMO!!!!

 rosaria-1

8 Commenti a “LA MADONNA DEL ROSARIO DI MICHELANGELO MERISI (CARAVAGGIO)….di Flavio.46”

  1. felice4.lc ha detto:

    CIAO SCOIATTOLINA BUONA GIORNATA PER DOMANI.
    GRAZIE CHE MI AI INSEGNATO DIVERSE COSE UTILI.

    CIAO DA FELICE

    UN BACIO CIAO

  2. eldy.us ha detto:

    Reposted this. Greetings from the Speedy DNS

  3. franci ha detto:

    Non potevi scegliere artista migliore, Flavio per augurare Buon Onomastico a Rosaria, alla quale, peraltro, rinnovo i miei auguri.

  4. rosaria3.na ha detto:

    Certo che ….gongolo, Semplice!!!!! Un augurio così originale e di cotanto valore artistico non lo avevo mai avuto. Colgo l’occasione x ringraziare in primis Flavio (cosa che ho già fatto sotto l’articolo) e poi tutti coloro che mi hanno lasciato gli auguri sia qui nei commenti che nella chat di INCONTRIAMOCI.
    GRAZIE A TUTTI!!!! ☺☺☺☺

  5. semplice ha detto:

    Un regalo magnifico Flavio,immagino come gongola la Gentildonna!
    Un omaggio prezioso, originale, che arriva dritto dritto al cuore.
    Quando un regalo è pensato, creato, fatto crescere piano piano, sentito, fatto con amore, non può che generare gioia nel riceverlo.
    Un pò lo spizzchiamo pure noi che leggiamo, godendo delle emozioni che la tua, ormai proverbiale bravura, riesce a trasmetterci…Bravissimo ( ma questo tu lo sai già di tuo)!!
    A U G U R I Rosaria, dal..e con..

  6. Giulio Salvatori ha detto:

    Per questa volta, ma solo per questa volta, mi unisco a Voi per fare gli auguri a Rosaria -che maledeto toscano sarei ???-

  7. carlotta ha detto:

    Complimenti Flavio… un gesto bellissimo il tuo.
    Mi unisco a te per fare tanti Auguri a Rosaria!

  8. ANGELOM ha detto:

    Flavio,dedicare questa opera a Rosaria penso che sia un gesto molto alto, quest’opera insuperabile del Caravaggio con alti significati e valori cristiani,contribuise allo espandersi della nostra religione e all’adorazione della Madonna del Rosario.

Scrivi un commento