parole_al_vento

In seguito ai disdicevoli episodi d’intolleranza avvenuti in questi giorni, mi viene spontaneo porvi questa domanda: “Che significa essere moderati nella società odierna?” Moderazione dovrebbe in primis saper ascoltare l’altro e riconoscerlo come nostro interlocutore. Difficile saper ascoltare in una società in cui tutti gridano e soprattutto cambiare la propria idea. Non è un caso che i nostri giovani gridano nelle piazze per farsi ascoltare, sfociando spesso in episodi di violenza assurda. Assistiamo spesso a delle esternazioni dei nostri politici, di cui dovremmo vergognarci per loro e per noi come cittadini di questo paese. La moderazione è necessaria in tutti gli aspetti della nostra società.  Le famiglie italiane sono moderate quando fanno le loro scelte? I politici sono moderati nei loro comportamenti? Nel campo del lavoro è forse Marchionne il nuovo moderato? Siamo in attesa di un vostro parere.

 Lucia

15 Commenti a ““MODERAZIONE” di Lucia.tr”

  1. novella ha detto:

    ahahha ke kasualità dai fatemi ridere ancora un po’ nun me basta pe gettà brutta zavorra disagio vergognoso causa egoisti ke pensan de esse vincenti i commenti so mie riflessioni dei miei stati d’animo suffragati cmq da alcuni ke qua so surclasse ciao ai buona volontà gli altri spingano

  2. Giuseppe3.CA ha detto:

    Ringraziamo Lucia per aver proposto un argomento tanto attuale e che proprio per questo ha stuzzicato i commenti più svariati ma tutti validissimi. Non voglio soffermarmi sul significato di “moderato” in politica che dovrebbe indicare chi appartiene a correnti politiche conservatrici o solo moderatamente riformatrici (cioè cambiamenti a piccoli passi). E` chiaro poi che resta da verificare chi rispetta la moderazione e chi no. Mi riferisco alla “moderazione” spicciola ovvero misura, temperanza, sobrietà, regola, discrezione, modestia, prudenza in conclusione moderatezza. E questa dovremo sforzarci di averla tutti nei confronti degli altri con i quali ci raffrontiamo e dialoghiamo. Qui viene il bello perchè la nostra reazione dipende dalla velocità e quantità di secrezione dell’adrenalina del nostro corpo quando ci sentiamo “toccati”. Purtroppo la velocità della produzione dell’antidoto cioè “la riflessione” in molti casi non è altrettanto veloce e ormai il danno è fatto. Ma quando è arrivata la riflessione e intimamente riconosciamo di aver sbagliato o quantomeno ecceduto, per orgoglio non siamo capaci di risconoscere il nostro errore, chiedendo scusa all’ipotetico offeso. Riflettete, gente, riflettete e almeno nel nostro piccolo cerchiamo di usare la moderazione. Ogni riferimento a episodi reali è da considerare puramente casuale.
    Grazie ancora Lucia.

  3. Franco Muzzioli ha detto:

    Prima di tutto grazie Lucia ! Questi sono gli argomenti sui quali è necessario discutere ….e si vede. Ho letto i commenti e se devo essere sincero prenderei qualcosa da tutti. Io, lo sapete non sono un moderato, sono focoso, sanguigno,polemico tutte manifestazioni che vanno poco d’accordo con la moderazione . Il 14 dicembre se fossi stato con i giovani in piazza non sarei stato certamente “un moderato” anche se capisco che sono stati SBAGLIATI gli eccessi, gli incendi e soprattutto le violenze fisiche. Non sono moderato,ma sono pacifista. Non sono moderato,ma amo il prossimo. Non sono moderato ,ma abbraccierei il mondo. Non amo la moderazione del qualunquismo ,del perbenismo, dei sepolcri imbiancati, ma soprattutto non amo la moderazione di quelli che hanno la verità in tasca.

  4. edis.maria ha detto:

    Ho voluto riflettere sul vocabolo “ moderato”. E’ colui che ha il senso della misura , mi dice il dizionario. Chi possiede questa prerogativa ? Chi non prende posizione e tace? Chi prende posizione solo quando gli fa comodo ? Chi al minimo sgarbo ribatte con violenza , anche solo verbale? Tutti noi rientriamo in una di queste classificazioni. Solo i politici entrano in un partito cosidetto “ moderato” e sono catalogati, anche se , ogni tanto, dimenticano di esserlo. Per tornare all’argomento proposto da Lucia, i fatti successi a Roma sono di una gravità estrema, non tanto per le violenze su persone , auto e negozi, quanto per i risultati raggiunti. Gli studenti, i nostri giovani, avevano programmato, molto ingenuamente , una manifestazione resa vana dai pochi , ma deleteri Centri Sociali arrivati da tutta Italia per sollevare caos e paura. IL torto dei nostri figli o nipoti è stato quello di non fermarli ed isolarli. Infatti, il giorno dopo si è dimenticato , quasi del tutto, il motivo della loro protesta. Ricordiamoci delle numerose manifestazioni indette dai Sindacati ( di ogni tendenza politica) risultate pacifiche e senza scontri, perchè il Servizio d’ordine del sindacato provvedeva a tenere lontani i facinorosi. I giovani , pur con tutte le ragioni che avevano, si sono lasciati prendere da ingenuità, forse anche da un po’ di incoerenza e inesperienza. Forse , come abbiamo fatto noi alla loro età, hanno ancora tanto da imparare , e soprattutto riflettere e non temere i violenti, ma fermarli.

  5. riccardo2.co ha detto:

    Volevo scrivere tante cose cara Lucia, ma alla lettura del commento di Pino mi fermo ,pur avendo letto tutti gli altri ,se dovessi commentare scriverei con parole magari diverse le stesse cose che ha scritto Pino,che approvo e condivido in toto.

  6. Lorenzo.rm ha detto:

    Molto interessante questo dibattito. Aggiungerei, nel campo della politica, qualcosa in merito ai programmi e alle regole. I programmi moderati sono quelli che si ispirano ai “desiderata” dei cittadini che non vogliono stravolgere il sistema in cui vivono ma vogliono migliorarlo. Tutto ciò nell’ambito delle leggi che ci sono, degli impegni assunti sul piano internazionale, delle possibilità di bilancio, delle competenze dei vari organi, ecc. E’ chiaro che, sotto questo profilo, si può andare contro Tremonti ma non si avrebbe ragione di farlo. Così come quando c’è una legge passata in Parlamento e qualcuno con la piazza ritiene di poterla far disattendere o, addirittura, far dimettere un governo. Il Marchionne della discordia, che prima veniva giudicato un genio ed ora viene definito un provocatore, facendo l’interesse della sua azienda, diretto a vincere la concorrenza internazionale, fa il bene del Paese ed ogni azione intesa a destabilizzarne l’immagine non fa bene, essendo un elemento di divisione. Tutto questo si può dire in termini sereni e si deve poter accogliere in termini sereni. Anche sul piano personale bisognerebbe privilegiare i contenuti più che la forma, la sostanza delle cose. E la discussione sarebbe sempre utile, anche in contraddittorio. Ma parlando con verità e non per propaganda o faziosità. In Eldy, poi, non avendo nessuno di noi scopi “esterni” da raggiungere, potrebbe essere facile, facilissimo un confronto tranquillo. Naturalmente, poi, ci sono i diversi temperamenti che vincono.

  7. giulian.rm ha detto:

    Ultimamente c’è la moda nel dichiarare di essere moderati, con un richiamo a dialogare con moderazione, pacatamente.
    In politica sospetto che oggi l’essere moderati significhi manifestare le proprie idee, ma senza troppa convinzione perché altrimenti si diventa… come dire… veementi.
    Diversa è la risposta se mi si domanda: cosa significa essere moderato.
    Sforzarsi di capire gli altri in ogni situazione e dare a tutti una possibilità di relazionarsi con le buone maniere. Cercare di essere obiettivo anche quando alla fine si scopre di avere torto; non avere reazioni eccessive né in un senso né nell’altro. Avere “cum grano salis” saggezza. tanta pazienza e un po’ di educazione.
    I buddisti chiamano la moderazione la “Via di mezzo”, e ne fanno un pilastro della loro disciplina spirituale.

  8. semplice ha detto:

    Io non sono moderata sempre e ad ogni costo! Lo sono solo se moderazione fa rima con rispetto, impegno, buona fede, responsabilità, equità, limpidezza!
    Non dobbiamo aver timore di alzare i toni della voce, spesso i danni maggiori li fa chi parla sottovoce.
    Condivido in toto il commento di Pino.
    Sono stati bravissimi a Roma, interventi puntuali in appuntamenti puntuali…mi riferisco alle squadracce dei blak blok (ricordate il G8 di Genova?…Gli stessi!) che facendo rumore, chiasso, violenza, hanno fatto passare solo questo messaggio ai più, azzerando e facendo scomparire il motivo principe della protesta sacrosanta degli studenti e dei ricercatori contro la riforma Gelmini.(Poi però facciamo la questua con thelethon x raccogliere le risorse affinchè la ricerca possa trovare fondi x trovare rimedi e cure a malattie genetiche..per carità non sono contro il dare..ma trovo vergognoso un governo che investe solo l’1% del PIL x la ricerca).
    Riguardo le esternazioni dei politici…anche qui farei delle differenze!
    E’ moderato colui che parla pacatamente ma si fa i cavoli propri con i soldi altrui?
    Non lo è chi urla questo schifo?
    E’ moderato chi provoca ?
    Non lo è chi si difende?
    Io penso che si potrà essere moderati solo quando spontaneamente,naturalmente, x diritto verranno tutelati e garantiti tutti i bisogni e la dignità di tutte le persone e la sacralità della vita.

  9. popof ha detto:

    L’Uomo (inteso come essere umano) è un animale sociale. Ha bisogno di stare insieme agli altri, di relazionarsi, di dialogare.
    Nello stare insieme si incontra spesso chi provenendo da un’etica comune, sviluppa una buona forma di dialogo.
    E’ altrettanto vero l’opposto.
    La moderazione dialettica va bene, ma poggiata su basi etiche solide e comuni. Quando si nutre del vittimismo per diventare estremizzazione annichilente l’interlocutore è un’altra cosa.
    Ad esempio spesso sento dire “Pensi ai suoi figli…” ed io mi chiedo “è un consiglio o una minaccia?”. Eppure è una frase ricca di buon senso.
    Si fa fatica a capire chi non condivide il proprio punto di vista. La comprensione degli altri o dell’altrui pensiero, è più necessaria della moderazione.

  10. alba morsilli ha detto:

    In questo mondo attuale chi è moderato è messo sotto i piedi
    perciò è meglio civilmente farsi sentire.
    io ricordo il 14Dicembre mentre alla camera si votava la fiducia di un governo, fuori vi erano cittadini che per essere stati moderati negli anni si sono trovati uniti a protestare.
    Fuori c’erano, studenti che lottano per una pubblica univertistà,operi in cassa integrazione, disocupati, precari a vita,pensionati ecc….
    Ecco questo è il risultato della moderazione,
    Cara Lucia ogni tanto fare la voce grossa per dire ci siamo anche noi non guasta.
    Il ministro della difesa La Russa ha fatto la voce grossa contro un studente dandole del vigliacco molte volte a lui devi mandare il tuo articolo perchè oltre ad essere un maleducato è un uomo che sta al governo e dovrebbe dare esempio
    Sappiamo che non abbiamo nulla da imparare da loro, perchè in percentuale usano la moderazione per i loro scopi

  11. novella ha detto:

    giulio sei solito toscan po su le righe no killer ma arcangelo gabriel ciaoooooooo ahhahh

  12. novella ha detto:

    bravo angelo mi piace molto la tua sottolineatura dell’esempio altruistico ke sia della madre in famiglia ke cercà de da’ tutto il meglio in azioni consigli pensieri sempre alla ricerka de la responsabilizzazione migliore per tutti nei limiti personali senza arrivà affogà ma per la via della santità che è pure gioiosa il prossimo siamo noi siamo felici per tutti i beni ke Dio ci ha dato e facciamone partecipe i bisognosi ho avuto famiglia origine numerosa madre e padre esemplari nel darci il meglio anke nella solidarietà famigliare operosi 100/100 senza approfittà dei bisognosi anze cercando de aiutalli e brava lucia letto da te che sei arida e secca nel disquisire senza fronzoli io la definisco semplicità per meglio persegui’ obiettivo giusto per ora kiudo miei pensieri e parole scritte ciao belle feste per tutti noi persone di buona volontà’ i cattivi se ammansiscano non devon esse belve delle proprie idee la mitezza l’amore la bellezza vera salveranno sta nostra umanità imparino dialoga’ con dolcezza vera pure scherzosa ma mai irrispettosa clic

  13. ANGELOM ha detto:

    Con l’avvicinarsi del Natale è bene riflettere sulla moderazione intesa, non solo come abbassamento dei toni, ma soprattutto come rispetto per il prossimo. L’attuale decadimento dei valori sociali ci ha mostrato spettacoli indegni in ogni settore della nostra vita: politica, scuola, televisione e vita quotidiana di relazione. Non si ha più il senso della misura, ogni richiesta viene fatta alzando la voce, senza rispettare le esigenze degli altri, tutti vogliamo tutto e subito. Credo che dovremmo iniziare noi, avanti negli anni, a dare il buon esempio alle future generazione anche con piccoli gesti quotidiani, ma spesso purtroppo questo non avviene.

  14. pino1.sa ha detto:

    Cara Lucia, in riferimento agli ultimi fatti accaduti a Roma sono convinto che la giusta protesta degli studenti sia stata strumentalizzata da gruppi di facinorosi, specializzati nella guerriglia, che smuovono le acque per sovvertire l’ordine democratico del vivere civile. Comunque adire la moderazione non basta! a prima acchito chiunque direbbe che la moderazione è sufficiente per risolvere ogni questione, cioè sembrerebbe che chi parla od espone pacatamente le sue ragioni sia sempre dal lato giusto, ma a me non sembra sia così. Anche personaggi pacati come Tremonti o Marchionne se adottano pacatamente provvedimenti e tagli indiscriminati solo con una visione economica senza badare alle famiglie che mettono sul lastrico diventano più violenti dei facinorosi. A mio avviso la moderazione da sola non basta ma deve essere sempre accompagnata da equilibrio e buon senso, qualità sempre più rare nella nostra società infatti, sia i governanti e molto spesso anche i cittadini, con tanto egoismo, vanno alla caccia dell’immediato soddisfacimento dei propri vantaggi personali e dei propri particolari bisogni senza coltivare quei valori di condivisione, di crescita collettiva e di solidarietà che possano, anche se più lentamente, avvantaggiare l’intera comunità

  15. Giulio Salvatori ha detto:

    Con questo intervento di Lucia , mi sento preso un pò per il bavero della giacca ,a seguito di alcune schermaglie in un Blog, fra il sottoscritto ed altri.Ma non è questo il punto, non è questa la risposta.Vi sono momenti in cui, anche il moderato, va fuori dalle righe.Già questa vita frenetica , ci incanala nell’alveo dell’agitazione.Abbiamo tutti fretta.Dove si trova la moderazione?Non certo nel mondo della politica dove, fra l’altro, si cela la falsità , per il raggiungere di obbiettivi, non certo tesi al sociale.La moderazione si trova nella chiesa ? Sicuramente si, per i credenti, e gli altri dove l’attingono .Bisogna pertanto, fare marcia indietro di alcune generazioni, e ci accorgeremo tutti,ma proprio tutti, che la moderazione nasceva – nel cuore del focolare domestico- Da lì, partivano le ramificazioni , le ragioni del rispetto, la tolleranza, l’educazione e…tutto quanto possiamo elencare .Grazie Lucia

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