sei-come-sei L'argomento sull'omosessualità sgattaiola sempre in vari contesti , penso che anche noi possiamo trattarlo  essendo un pubblico "adulto". Non ho assolutamente  nulla verso questa tendenza sessuale , anzi faccio mia la frase pronunciata da Papa Francesco, "Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà , ma chi sono io per giudicarla ? " Personalmente la spoglio del significato religioso e mi pongo semplicemente la domanda. Ieri ho assistito ad una conferenza sull'insegnamento della sessualità nelle scuole ed ovviamente è saltato fuori il caso del Giulio Cesare di Roma , dove è stato proposto come lettura a ragazzi dai 14 ai 16 anni , il romanzo di Melania Mazzucco. . " Sei come sei ". La trama è semplice , una ragazza nata con fecondazione artificiale da utero in affitto , si trova figlia di due omosessuali , uno dei quali è suo padre.  L'autrice la chiama Eva , prima donna di una "nuova famiglia". Gli accadimenti si snodano con la morte di uno dei due , Christian e l'allontanamento  della figlia dal padre superstite , infine la ricerca da parte della ragazza di questo genitore strappato ai suoi sentimenti. coppia-gay-bambina Nulla di male , anzi in qualche modo etico , anche se concetti e sentimenti , procedono su strade non solite. Quello che è stato contestato e che contesto anche io , è il far passare come poetica normalità , una eccezionale combinazione della vita. Ma non è solo quello che viene stigmatizzato , sono soprattutto le descrizioni di atti sessuali . Con un briciolo di titubanza , ma con la certezza che siamo vaccinati a tutte le cose del mondo , faccio seguire un brano del romanzo dove si descrive un rapporto sessuale tra i due gay. ....."Si inginocchiò fingendo di cercare l'accappatoio nel borsone e poi con un guizzo fulmineo ,con una disinvoltura di cui non si immaginava capace , ficcò la testa fra le gambe di Mariani e si infilò l'uccello in bocca. Aveva un odore penetrante di urina e un sapore dolce. Invece di dargli un pugno in testa , Mariani lasciò fare . Giose lo inghiottì fino all'ultima goccia e sentì il suo sapore in gola per giorni .Il fatto si ripetè altre due volte , innalzandolo a livelli di beatitudine inaudita...." Vi chiedo se una pagina del genere è da far leggere a ragazzi di quindici anni ? Qualcuno mi dirà che in internet ,alla televisione , nei film ,si vedono cose simili ,ma che lo faccia la scuola e che lo spacci per educazione sessuale  mi pare il colmo !!!! francogif

25 Commenti a “UN CASO CHE FA ANCORA DISCUTERE…..di Franco Muzzioli”

  1. aquilafelice44 ha detto:

    un raconto che fa solo ribrezzo legerlo io da uomo mi vergogno e mi meraviglio dela signora francy che abia publicato un raconto volgare come questo poi chiederei al signor franco mucioli di comprare il libro e legerlo io lo comprato e lo sto legendo gia dalinizio a me personalmente fa schiffo x le parole volgari che ci sono scrite DA MODERARORE PREGHEREI IL SIGNOR FRANCO di non scrivere piu volgarità in nessuna stanza di ELDY SONO DELUSO E OFESO

  2. franco muzzioli ha detto:

    Scusate tanto i refusi…..scrivo di getto e non ho ancora fatto pace con questa benedetta tastiera del PC

  3. franco muzzioli ha detto:

    Non avevo ancora visto il commendo di Mar/Mario …quindi riporto quello che ho scrityto nel rullo…..anche se mi ero riproposto di non commentare più….ma mi si tira per la giacvca!!!!
    Il libro l’ho letto (mai dare giudizi aprioristici!!!!) e anche se di buona letteratura , lo trovo furbetto e pretestuoso ,ma questo è un mio limite.
    L’articoletto scritto ,aveva come tema il libro della Mazzucco , ma il succo della faccenda è se sia giusto nella scuola debordare in argomenti che alla scuola non dovrebbero attenere e che se mai dovrebbero trovare l’accordo di tutti.
    Ho detto che non sono d’accordo che in scuola si insegni il catechismo ,perchè la religione attiene all’individuo, alla sua famiglia ed alle sue tradizioni ed un un mondo interetnico e multireligioso , mi pare cosa giusta…Non sono d’accordo che si parli di politica ,in modo partigiano ,sempre per la stessa ragione. Non sono d’accordo che si parli di sesso se non in modo didattico senza ferire sussettività e perchè no, prese di posizione, sempre con la dovuta sensibilitò ed il buon gusto. Tutto qui…..il libro della Mazzullo era solo un pretesto per parlare della cosa…..vai a leggerti i miei precedenti commenti e su quelli vorrei discutere…..lasciamo perdere quindi il libro della Mazzullo ed i supoi fanatici sostenitori (è un romanzo non il Vangelo!!!9, parliamo un attimo delle cose che riguardano la scuola e l’insegnamento…..e come solito mai pretendere di giudicare gli altri aprioristicamente…..peccato di superbia!!!!!!!!

  4. marc52 (mario33.co) ha detto:

    Non volevo inserire nessun commento ad un post, senza aver letto il libro e senza aver seguito le varie polemiche che sono venute a crearsi al Giulio Cesare di Roma. Mi sono documentato un pochino: il libro costa 17,50 €, forse troppo per Franco, che sicuramente non avendolo letto (mi scuso con Franco se mi permetto) e, forse in cerca di audience (commenti), ha estrapolato dal libro un passo un po’ hard omosessuale.
    Vorrei “mettere un po’ di ordine”(se ci riesco), anche per chi legge i commenti.
    Guardiamo in faccia alla realtà! Questi giovani , che tra l’altro non sono stati obbligati dagli insegnanti per Natale a leggere il libro, sono molto più smaliziati, conoscono già, a mio parere, cosa vuole dire un rapporto omosessuale. Lo sappiamo tutti che l’infanzia porta a degli approcci omosessuali tra coetanei (leggete un qualsiasi libro di psicologia che tratti questo tema).
    E’ stato scritto nei commenti di emulazione, di fragilità, di poco educabilità (la scuola serve ad educare, a far conoscere come sei, come sono gli altri, a misurare, a capire e capirsi) nel trattare temi omosessuali. Scusatemi ma molti adolescenti scoprono la loro omosessualità non certo perché se ne parla. Essi se si sentono attratti dallo stesso sesso lo scoprono da soli, forse anche da bambini (dai giochi che loro prediligono) perché non dare loro la possibilità di confrontarsi, di essere conosciuti ed accetati. Se un giovane è etereo (lo senti nella tua natura) che problema c’è? accetta il diverso! ecco la scuola serve soprattutto a questo a conoscere ed accettare la diversità. Mi sembra un ottimo insegnamento!!!!!
    Riporto una sola delle positivissime recensioni scritte all’uscita del libro:
    “Sei come sei” è un romanzo incantevole, con cui Mazzucco dimostra di saper fare l’impossibile: sceglie un argomento che, come scrive nella sua recensione Michele Serra, «se fosse la materia di un talk-show, in pochi attimi ci si perderebbe nel frastuono dei giudizi e dei pregiudizi, degli anatemi e dei contro anatemi», e invece lei ce lo porge, con garbo e forza insieme, in forma di racconto. E sono le vicende di questi personaggi a catturarci, i loro gesti e i loro sentimenti, che Mazzucco rende con la sua scrittura calda e perfetta, senza giudizi. E noi, leggendo, non possiamo che fare lo stesso – rinunciare a ogni giudizio – senza neppure averlo deciso, lasciando che sia il romanzo, la vita che scorre in questo romanzo, a dire la sua.
    Basta ascoltarla per rendersi conto che nella storia di questa famiglia così poco convenzionale, nella storia di questo padre e di questa figlia così diversi da tutti gli altri, ci siamo noi.
    Riporto due interessanti interviste all’autrice, chiedendo a Franco (per favore) di documentarsi prima di scrivere un articoletto.
    Non si può mandare uno stralcio da un libro senza far capire il contesto di tale stralcio. Bravi, raccoglierete molti commenti!
    Sei come sei: la storia di Eva e dei suoi due padri
    http://youtu.be/dwTtm41wDPA

    #figlidichi – Intervista a Melania Mazzucco – Sei come sei
    http://youtu.be/SS23VXKOTAI

  5. edis.maria ha detto:

    Giusto Marc, hai abbinato molto bene il capolavoro di Bertolucci con l’episodio del ” burro”, infatti , oltre alla inequivocabile bellezza del film, se ne è parlato molto per questa scena! Non possiamo pensare che , anche la scrittrice,Melania Mazzucco, abbia inserito un rapporto omosessuale, tra le sue splendide pagine piene di umanità e di sofferenza, per ” smuovere” le coscienze e rendere più interessante il libro? Forse sono diventata troppo malpensante e osservante di ciò che ci circonda ,troppo maligna?Il libro è discreto anche esulando da quella descrizione! Sia nel film che nel libro, forse queste scene erano inutili!

  6. lucia1.tr ha detto:

    E bravo Marc 52, questa similitudine è quanto di meglio tu potessi postare, peccato che, come sei solito fare, non hai messo il link del video della scena citata, avremmo potuto stabilire se “L’ultimo tango a Parigi” di Bertolucci è un capolavoro o, da annoverare tra la produzione scadente di tanti films pornografici.

  7. sandra vi ha detto:

    METTO UN COMMENTO A NOME DI AQUILA FELICE ,DOPO UNA SUA TELEFONATA :sONO OFFESO E MOLTO DELUSO DOPO LA LETTURA DEL RACCONTO DI FRANCO “

  8. marc52 ha detto:

    Franco, scusami, è come se tu ci avessi fatto vedere di quel capolavoro di Bertolucci “Ultimo Tango a Parigi” soltanto la scena del burro!!!!!!

  9. paolacon.rm ha detto:

    Mi sento in linea con quello che hanno detto sia Lucia che Elisabetta, ho cercato di spiegare che non è corretto manipolare un articolo e riportare informazioni inesatte e non complete. Quando Franco mi propose di pubblicare questo suo articoletto qualche settimana fa, io ne ho discusso con lui e non ho ritenuto di postarlo in Parliamone, nella forma in cui era esposto, proprio per le ragioni che ho appena spiegato. Per me la discussione è chiusa qui.

  10. franco muzzioli ha detto:

    Cara Lucia rispondo a te poi mi taccio ,perchè diventerebbe un noioso ping pong tra idee diametralmente opposte.
    Parto dal presupposto che si devono sempre rispettare le idee degli altri! Quando si comincia però a dire che la stampa è faziosa e manipolata ,andiamo verso chine non democratiche.
    Si devono accettare le critiche soprattutto se fatte a docenti (che non rappresentano il verbo in terra).
    Se poi gli argomenti trattati,coinvolgono dei minori , il tutto deve essere manipolato con la massima attenzione , sentendo il parere dei genitori che sono gli educatori primari e se mai peccando nell’informazione o “nella didattica” ,se è oggetto di controversie così accese.
    I giovani hanno tempi e luoghi per conoscere “i casi” della vita
    e i sacerdoti di queste innovanti certezze , possono per una volta caricarsi di umiltà e mettersi nei panni degli altri con realistica modestia.

  11. lucia1.tr ha detto:

    Solidale con Elisabetta che, senza tante riserve, ha voluto evidenziare la faziosità di questo articolo, che giudico irriverente verso gli insegnanti e gli utenti di Eldy.
    Mi sorprendo che in pochi hanno afferrato il senso di queste righe, alcuni hanno pensato di prendere le difese dell’autore, riconfermando l’amicizia e la condivisione di pensiero.
    Fanco ha espresso un proprio giudizio su quanto accaduto intorno a questa vicenda, riportando una versione dei fatti limitata e di parte, alcuni eldyani non sono d’accordo ed hanno espresso il loro parere in un confronto educato nel rispetto di tutti, altri si sono astenuti pur essendo molto critici sulla pubblicazione di quest’articolo, tutto qui.
    Quello che vorrei far notare che spesso si esprimono valutazioni affrettate, senza conoscere veramente i fatti, magari leggendo un trafiletto di un giornale estrapolato dall’intero articolo, assumendo così significati e valenze diverse, in questo modo si ha informazione manipolata e non veritiera, ricordiamocelo che molti non hanno né voglia, né capacità di consultare fonti diverse e prendono per vero tutto quello che i media propongono. Quello della manipolazione dell’informazione è un argomento molto serio che andrebbe affrontato e discusso con molta attenzione.

  12. franco muzzioli ha detto:

    Carissima Elisabetta…non mi sento ne volgare ,ne fazioso…e mi pare che chi esprime come me questo dissenso, non sia stato ne volgare ne fazioso….la volgarità è nel libro …dove io ho riportato un brano….unico “copia incolla”, come tu dici, effettuato!

  13. Giulio Salvatori ha detto:

    Se fossi stato il preside di quella scuola, avrei sospeso gli insegnanti, il loro insegnamento è stato come imbrattare di una brutta vernice un affresco.Si ! Sono all’antica, come suol dire, e osservando questi giovani, mi preoccupo molto.La solita frase -Non tutti sono uguali- ma guardiamoci intorno: tatuaggi su tutte le parti del corpo,anelli agli orecchi, ferri piantati sulla faccia che deformano i loro lineamenti.No ! Non ci siamo. Mio padre se fosse ancora vivo direbbe :- piccone e pala a dissodare dei campi .In poco tempo ritornerebbero “normali”. Il solito maledetto toscano.

  14. elisabetta8.mi ha detto:

    Questo articolo era gia stato posto in eldy in modo semplice e chiaro,abbiamo giustamente commentato in molti.Questo posto da franco lo trovo volgare e fazioso,so bene che è stato preso da un giornale,e 1 pagina fatto copia e incolla da 1 libro ma questo nn giustifica il fine. Nn sopporto i giornalisti ,che x fare colpo calpestano tutti e tutto,la medesima cosa con dispiacere l’ho trovata qui’ anche se il fine voleva essere 1 altro,(fare informazione ) mi sembra che il risultato sia alquanto negativo.Il mio personale pensiero è che x ogni cosa ci voglia rispetto e amore verso tutti.Educare è 1 cosa molto importante e seria,trattare 1 argomentocosi’ importante della vita delle persone nn puo’ essere sufficente leggere 1 libro e commentarlo con la scolaresca come se si trattasse di 1 gita, i professori si sono assunti delle responsabilita’che in primis spettano alla famiglia,si sono chiesti questi insegnanti se tra i ragazzi ci fossero dei diversi?E come pensano che abbiano reagito i compagni che gia’ erano al corrente?Nn anno creato ulteriore disaggio?Mi dispiace molissimo che ci sia superficialita’ trattando la vita degli altri,questo dovrebbe farci riflettere e tanto anche,,,,,

  15. franco muzzioli ha detto:

    Con Francesca,che ha postato questo articoletto, eravamo consapevoli di sollecitare critiche e reazioni. L’argomento era già stato trattato “al volo” , senza eccessive puntualizzazioni ed è per questo che è stato riproposto in maniera più cruda ed esplicita.
    Sarebbe gioco facile citare gli amici che correttamente e puntualmente hanno espresso un parere simile al mio , ma vorrei con serenità , parlare del perchè del mio dissenso.
    In un mondo dove la famiglia “tradizionale” si sta sfasciando per individualismi spesso solo edonistici, dove le nascite calano ogni decennio con percentuali a due cifre , leggere e disquisire su surrogati di famiglia ,spacciandoli per etiche e meravigliose innovazioni , solo perchè è di moda parlare di omosessualità , con la convinzione che l’omofobia si combatte esaltando questa scelta sessuale , con “orgogli” spesso controproducenti , mi sembra sbagliatissimo soprattutto se lo si fa a scuola , con “l’intento di insegnare”.
    Sono laico e so benissimo che le diversità in un mondo globalizzato,interetnico e interreligioso non solo solo sessuali . Non vorrei che nella scuola si parlasse specificatamente di religione , perchè ciò attiene al singolo individuo e alle sue tradizioni , non vorrei si parlasse partigianamente di politica ,perchè anche questa è una scelta individuale spesso ponderata.
    La scuola deve insegnare che davanti alle regole siamo tutti uguali e che sono estremamente sbagliate tutte le discriminazioni religiose, di razza, di scelta politica e di pulsione sessuale e con la sensibilità che l’approfondimento di queste “differenze” deve essere esplicato in ambiti meno corali, meno didattici e più specializzati.

  16. giovanna3rm ha detto:

    Eccoci di nuovo a parlare del libro della Melania G. Mazzucco “Sei come sei”.
    Ne abbiamo discusso, abbondantemente, in Bosco, di recente, ma bene ha fatto Franco Muzzioli a riprendere l’argomento. Ci permette, così, di esprimere, ulteriormente, opinioni a proposito di questo tipo di letteratura.
    Personalmente rispetto l’omosessualità maschile e femminile come libera scelta. Non sono affatto convinta, tuttavia, che a 14 – 16 anni si abbiano già idee precise e definitive circa la propria scelta sessuale. Non è un caso, infatti, che si parli “dell’età della ragione” , che dubito intervenga già a 14 anni!
    Pertanto, è stato normale estrapolare un brano del libro, come quello citato più sopra, “con forte impronta omosessualista “ – intendendo rendere edotti giovani sulle proprie scelte sessuali? Operazione pericolosa, secondo me, perché un ragazzo non ancora consapevole delle propria sessualità , potrebbe essere indotto – non fosse che per curiosità – ad emulare gli adulti.
    Nulla da eccepire se, con piena consapevolezza, ad un’ètà più adeguata, 18-20 scegliesse l’omosessualità, occorrerebbe sostenerlo, perché possa vivere liberamente la propria vita, possibilmente aiutato anche dalla propria famiglia.
    Siano più cauti i professori: anche se i giovani d’oggi appaiono molto informati – talvolta in modo errato – o si fingono dei play-boy, sono tutt’altro, spesso assai timidi e anche con qualche complesso, proprio nella sfera sessuale, quindi, avrebbero bisogno di educatori esperti che sappiano rilevare queste anomalìe, e affidarli ad uno psicologo o psichiatra.

  17. lorenzo.rm ha detto:

    Conosco Franco come ottimo amico e persona perbene. A scanso di equivoci, devo dire che il modo in cui tratta il problema è quello giusto. Invece lo si vuole fare apparire come colui che ha sbagliato o sbaglia. I fatti avvenuti al Giulio Cesare sono riprovevoli, anche se ci sono state, come sempre capita, strumentalizzazioni di vario tipo. Gli intenti di cui parla Lucia erano lodevoli. Ed ognuno ha o si fa la sua opinione. A me piace che nella stragrande maggioranza dei casi i nostri ragazzi si sentano o maschi o femmine, destinati per natura a simpatizzare, stare insieme, fare l’amore con piena soddisfazione reciproca, ecc. ecc. Poi ci sono tutti gli altri casi, che vanno considerati con rispetto e condivisione, in nome della libertà di coscienza e della libertà “tout court”. Per quanto mi riguarda, i miei figli e i miei nipoti me li tengo maschi e femmine e l’educazione sessuale la voglio cobtrollare di persona. E qualche sospetto su ciò che può dare la scuola mi è venuto, sapete? Altro che specializzazione. Mi sorprende, inoltre, che in un ambito cristiano sia sopportabile questa commistione fra i generi. Ricordo che Dio ci ha fatti maschi e femmine e ci ha destinati ad essere “una sola carne”.

  18. Riccardo Avanzi ha detto:

    Io sarò bigotto ma il passaggio del libro riprodotto nell’articolo di Franco Muzzioli, è degno di un romanzo porno, al di là del contesto, mi pare un passaggio messo li bell’apposta per creare polemica aumentando di conseguenza le vendite(non importa di come se ne parla, importante è che se ne parla)Non ho nulla contro le unioni omosessuali, ma mi chiedo, come sarà la vita di quei bambini, quando dovranno sopportare le cattiverie dei loro coetanei? Non siamo ancora riusciti ha maturare come popolo, l’Italia è stata fatta, la maggior parte degli Italiani no,( vedi Razzismo. leghe varie, polemica nord sud, Roma ladrona, ecc ecc )ma noi non siamo ancora pronti per condividere queste situazioni.Ogni cosa a suo tempo, non corriamo come siamo soliti fare, per emulare le altre nazioni, forse un domani saremo maturi anche per questo, ma oggi credo proprio di no.
    Nel ritenere questo “romanzo” non degno di discussione, nell’ambito scolastico, saluto tutti, Riccardo A

  19. edis.maria ha detto:

    Probabilmente la scelta del romanzo di Melania G. Mazzucco “ Sei come sei” è stato volutamente scelto dai professori per iniziare un dibattito che , purtroppo, da un po’ di tempo si svolge in tante scuole superiori: l’omosessualità! Dico purtroppo perchè ormai l’omosessualità è largamente accettata da quasi tutti. Anche i nostri studenti ne sono a conoscenza e un dibattito in classe avrebbe potuto essere centrato in altro modo Quindici anni , per me, sono pochi per poter leggere collettivamente brani come quello riportato, di uno squallore unico, di una volgarità estrema , senza un minimo di amore o almeno di tenerezza! Anche se si trattasse di un rapporto eterosessuale esprimerei lo stesso giudizio. Non esistono altri libri che trattano l’amore omosessuale? I professori volutamente hanno voluto creare un FORTE impatto tra i ragazzi e ci sono riusciti, smuovendo le solite associazioni pro e contro. Penso che trattare spesso, nelle scuole, dibattiti sull’omosessualità sia contrario allo scopo che viene affrontato.

  20. paolacon.rm ha detto:

    Mi sembra che siamo molto lontani da una discussione seria, su un argomento delicato, ma attuale. Se ne sta facendo un minestrone e un caso.
    Come ha cercato di chiarire Lucia, sintetizzandolo in poche righe, si tratta di un problema di interferenza all’isegnamento di alcuni professori di un liceo romano, da parte di certi genitori, che poi, guarda caso, hanno anche ritirato la denuncia che avevano fatto.
    Questo per me è il vero punto. La libertà nell’insegnamento.
    Invece qui sono stati presentati argomenti, anche interessanti, ma che ben poco hanno a che fare con gli eventi. Qui si è cercato di manipolarli i fatti.
    Dai giornali questi sono i fatti: Un gruppo di insegnanti sta portando avanti un discorso contro l’omofobia ed il bullismo omofobo, ed in questo quadro ha proposto agli alunni di 5a classe di ginnasio, la lettura, durante le vacanze di Natale, di un romanzo della Mazzucco, dove si tratta questo problema, con delicatezza e con onestà. Tra l’altro il romanzo, che tratta una problematica molto attuale, è ben scritto.
    Poi ne avrebbero discusso in classe. Ora, se gli insegnanti hanno ritenuto che i ragazzi fossero maturi per parlare di simili argomenti, non credo che persone, non addette ai lavori, abbiano la capacità di esprimere opinioni valide.
    Il problema del bullismo omofobo esiste ed è grave. Non pensate che sia meglio parlarne in classe?
    Non è compito degli insegnanti educare? far ragionare? Dare ai ragazzi gli strumenti per ponderare?
    Trovo che gridare allo scandalo sia piuttosto ridicolo e presentare i fatti distorti e focalizzati solo sulle due righe del romanzo che possono suscitare fastidio, sia alquanto riduttivo e scorretto. Non è in quelle due righe il nocciolo.
    Io sono convinta che i ragazzi sappiano benissimo che esiste l’amore omosessuale ed il resto. Meglio non parlarne o parlarne invece senza falsi moralismi, oscurantismi reazionari e retrogradi?
    La società è cambiata ancora una volta, come era già cambiata tante e poi tante volte nei secoli passati, questo è un dato di fatto. Adeguiamoci con intelligenza ed affrontiamo i problemi insieme ai giovani serenamente.
    In ogni caso trovo che la discussione qui è totalmente falsata da un post non obiettivo e nemmeno informato sui fatti.
    Franco termina il suo post dicendo: “Qualcuno mi dirà che in internet ,alla televisione , nei film ,si vedono cose simili ,ma che lo faccia la scuola e che lo spacci per educazione sessuale mi pare il colmo !!!!”
    Bene, è decisamente a questo punto che i nostri pensieri non si incontreranno mai, Franco, perché io credo che la scuola abbia proprio il compito di portare i ragazzi al ragionamento ed alla riflessione, anche attraverso la discussione di “cose simili” che sono tremendamente attuali.
    Che deve fare la scuola, staccarsi dalla realtà e solo insegnare greco antico e latino?
    E la vita? fuori? lasciata fuori?

  21. nembo1 ha detto:

    Salve, non è una critica ma un’opinione personale, sono a difesa della famiglia normale, detto questo credo che più si conoscono le storie su questi argomenti, più pareri senza pregiudizi possiamo espremire. Come dice l’amico Lorenzo stiamo però attenti alle possibili evoluzioni che possono venire.E..a proposito di uteri in affitto mi chiedo quante persone sarebbero disposti dietro a una somma di denaro a prestarsi? In Italia credo pochi, ma all’estero? Un Saluto.

  22. lucia1.tr ha detto:

    Questa mattina, nella chat di Incontriamoci, ho avuto uno scambio di pareri in merito all’articolo, che non chiarisce bene su cosa bisogna riflettere, spero, non intorno al romanzo “Sei come sei”, di cui è stata estrapolato un pensiero che lo fa passare come pornografico. Chiarirei in primis da dove nascono tante polemiche, riportate ampiamente dalla stampa; al Liceo Giulio Cesare di Roma, in un una classe di V ginnasio, si è scelto con l’approvazione degli studenti, di leggere e commentare il classe il romanzo “Sei come sei”. E’ partita subito una denuncia presentata alla Procura di Roma nei confronti di alcuni docenti, accusati di aver fatto leggere ai loro studenti un romanzo a forte impronta omosessualista, con contenuti che, in alcuni passi, rivelavano un chiaro contenuto pornografico, all’esposto si sono aggiunti dei movimenti giovanili di estrema destra che hanno manifestato davanti alla scuola.
    Si accusa la scuola di occuparsi dell’educazione di genere, si lede l’autonomia scolastica, si vuole togliere la libertà e l’indipendenza alla scuola come istituzione, con l’ingerenza sempre più forte delle famiglie a cui delegare l’educazione sessuale dei ragazzi. Ciò che può cambiare le cose è l’esperienza, che spesso deve essere personale, quando un genitore scopre che suo figlio è omosessuale si accorge che tutto ciò che ha pensato fino al quel momento non avesse un senso, solo la condivisione e il confronto può aiutare, il ragazzo e la famiglia, ad accettare e risolvere nuove problematiche.

  23. sandra vi ha detto:

    per mia personale opinione ,l’argomento e’ gia stato trattato nel Bosco ,pur essendo un argomento scottanteo ne sono usciti commenti interessanti .Questa lettura presentata da Franco mi ha infastidita parecchio ,specie il brano estrapolato dal libro .ne risulta qualcosa di sconcio ,nn capisco come possa essere presentato a dei ragazzi.

  24. lorenzo.rm ha detto:

    Riprendo dall’ultima frase di Lucia e la completo: i genitori non devono pretendere…e neppure la scuola. Quanto al libro in questione, ne abbiamo parlato anche in Eldy, in precedenza. L’autrice sarà, e non discuto, bravissima, ed il suo libro sarà, e non discuto, colmo di buone intenzioni. Ma non lo avrei fatto leggere in classe. Stiamo attenti alla possibile evoluzione dei desideri dei fanciulli, collegati ai pensieri, collegati alle letture. C’è questa voglia forte, fortissima, di esasperare i concetti e le occasioni di libertà a discapito della naturalità., Soprattutto con la teoria-assioma del gender, volontariamente o di straforo, si favorisce l’omosessualità. E’ chiaro che non deve discutersi la possibilità di ognuna/ognuno di realizzarsi sessualmente come vuole. Si osservi però che esistono, prima di tutto, i generi, maschile e femminile. E che, a prescindere da tutto, ognuna/ognuno deve rispettare se stessa/o ed il proprio genere. Questo è un serio discorso educativo nella scuola. Lasciamo, poi, alla società, alla religione, alla morale, alla politica, di occuparsi delle questioni legate al sesso quando le ragazze ed i ragazzi, cresciute/i, sono in grado di poter scegliere in base alle loro preferenze sessuali. Tutto qui. E non è poco. Ho capito che il libro parla di molto altro che non del singolo, esplicito, atto sessuale fra maschi. Ma scommettiamo che i ragazzi sono stati attirati esclusivamente da quel brano?

  25. lucia1.tr ha detto:

    Franco ha proposto un argomento delicato cui difficile rispondere, premetto che trovo limitativo e poco corretto giudicare i fatti leggendo soltanto poche righe estrapolate da un intero romanzo.
    Melania Mazzucco, una tra le mie scrittrici preferite, ricordo i suoi romanzi di successo; Vita, Il volo dell’Angelo, Un giorno perfetto, e molti altri.
    “Sei come sei”, il libro che ha fatto scandalo, qualcuno ha detto forse il più bel libro di questa scrittrice. Un romanzo realista che parla dei nostri giorni, che parla di cose che fanno pensare, magari attraverso l’emozione della lettura, si parla di desiderio, di qualcuno che nella vita è riuscito ad esaudirlo, prima di proibire a qualcuno qualcosa, pensa a tutto ciò che desideri e che non vorresti ti fosse negato. Una scelta della lettura di “sei come sei”, fatta dagli stessi studenti, intesa come uno strumento educativo, il vero scopo della letteratura è di far pensare, non quello di convertire.
    Sono solidale con i docenti della scuola pubblica che fanno un’operazione di educazione e formazione, scegliendola di farla attraverso i libri per permettere ai giovani di avere delle opinioni e dei pensieri propri, trovo questa denuncia un attacco assurdo e pretestuoso, perché nelle scuole non si vuole far parlare delle diversità, che s’informi. I genitori non devono pretendere il diritto di decidere qual è l’identità sessuale dei loro figli.

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