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Oggi che viviamo in una società frantumata e ferita dall'assurdo, ma purtroppo convinto pensiero del "non rientra nelle mie funzioni", mi chiedo se c'è ancora qualcosa che "rientra nelle ns. mansioni"....(?).

 

 

Siamo diventati il paese dei troppi diritti e della pressochè assenza di doveri.

Navighiamo a vista verso un inevitabile declino sociale, economico ma soprattutto morale ed etico.

 

E i casi di disservizio si moltiplicano ogni giorno di più, giustificati (si fa per dire..), da una irresponsabilità che fa capo ad un "capitolato" che assolve tutti in funzione del "non rientra nel nostro contratto".

 

 

COSI' MUORE L'ITALIA E SI MUORE ALL'ITALIANA!

 

 

E succede che una neonata, vagando tra un ospedale e l'altro, muore in ambulanza rifiutata da ben tre strutture che avrebbero potuto salvarla. In un ospedale non c'era posto, nell'altro non esistevano strumentazioni o apparecchiature adatte, il terzo non era competente per territorio, insomma tanti bla..bla..bla.... (niente cambia).

   

Servizi fermi e malati dimenticati per una serie di lungaggini amministrativo- burocratiche.

 

Centri clinici di eccellenza mai entrati in funzione rimasti tristemente chiusi, nuovi e immobili come cattedrali nel deserto.

Tra corsi e ricorsi, divieti o impossibilità di assunzione del personale specialistico e infermieristico, bandi lacunosi e gare di appalto annullate, queste strutture all'avanguardia si sono ingoiate milioni di euro per opere incompiute che non hanno mai offerto alcun servizio ai malati costringendoli ai soliti e interminabili "viaggi della speranza”.

Burocrazia che coinvolge amministrazioni, uffici, funzionari che sanno emettere solo "mandati di complicazione" (leggi: non rientra nelle mie responsabilità..), senza soluzione di continuità.

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Ma ci sono anche eventi, diciamo più "leggeri", ma non per questo meno importanti. Come ad esempio, parchi cittadini che sono diventati ricettacolo di immondizia solo perchè non si è ancora compreso chi debba provvedere alla loro manutenzione e pulizia.

E così finisce che la si fa "solo fin lì", e non oltre per carità,  perchè "là" non è compito nostro. Come se spostare una lattina non fosse dovere civico di tutti! Innanzitutto non lasciarla per terra e poi toglierla quando la vediamo.

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O NO????

 

 

Lo scaricabarile è diventato uno "sport nazionale". Il miglior sistema per autoassolversi e liberarsi da ogni responsabilità. E' sempre colpa di qualcun altro.

 

E' UNO STILLICIDIO.

 

Morire, oltre che uccisi dal male, anche da un mondo robot, disumanizzato e soprattutto poco coraggioso.

 

 

Già, ma  noi che gli anta li abbiamo superati a volte sorridiamo, (per non piangere). Noi veniamo da una realtà in cui il senso civico era alto. Appartenevamo ad una comunità che non scavalcava i tornelli del metrò per non pagare il biglietto. Sull'autobus c'era il controllore che forava tutti i biglietti, magari era lo stesso autista che oltre a guidare, alla fine del viaggio puliva anche il bus dalle cartacce e dall'immondizia prima di ripartire per il viaggio successivo.

tornelli

Ed era anche elevato il senso civico e morale nei confronti dell'azienda che ti dava da mangiare. Oggi, complice anche il mondo politico, e perchè no, anche un tantino quello sindacale, se prima bastava una persona per far bene un lavoro, adesso ne servono tre o quattro per farlo peggio.

E magari senza "cuore" nè partecipazione.

 

 

Un declino che interessa tutti, una piaga dell'Italia che ha vissuto per decenni al di sopra delle sue possibilità, senza pensare al futuro.

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E adesso ne paghiamo il conto,  e senza neanche poterlo fare a rate.

      francesca (3)        

15 Commenti a “NON E’ DI MIA COMPETENZA!! (ovvero LO SCARICABARILE)……di Franci”

  1. antonino8.pa ha detto:

    Condivido, Francesca, recitare il “mea culpa” sempre e in ogni caso, anche quando
    non è presente alcuna colpa, è davvero “pesante” oltre che stressante ed ingiusto.
    In quanto poi al fatto che la storia della vita delle persone comuni, delle persone
    oneste, dei loro sacrifici, delle loro lotte, gioie o dolori, possa interessare o meno ad una
    sorta di “malfattori” può rattristare ma almeno ci si può sempre guardare allo specchio,
    magari col volto rigato da una lacrima di rabbia.

  2. francesca (franci) ha detto:

    E anch’io, Antonino, sto aspettando quella “luce” che tu auspichi. Ma la vedo sempre più lontana. E, credimi, anche se convengo con te che una parte di colpa l’abbiamo noi, sono anche un pò stanca di recitare il “mea culpa”. E avrei una gran voglia di andare a raccontare ai “signori del potere” la storia della mia vita. Anche se so benissimo che non può fregare niente a nessuno!
    Grazie per il tuo intervento.

  3. antonino8.pa ha detto:

    Io, Francesca, penso che in fondo un pò di colpa l’abbiamo anche noi, il quasi totale sisinteresse, una grande indifferenza per cjò che accade intorno,
    genera anche questa “cattiva abitubine” dello scarica barile che prende un pò tutti, a qualsiasi livello, questa ormai cronica abitudine di volere
    scansare qualsiasi responsabilità, anzi cercando, a volte, in maniera quasi subdola, di addossare ad altri la colpa di quanto accade.
    Forse la mancanza di un’educazione di base, di senso etico, e perchè no, anche l’assenza di principi ed ideali, generano quessto disdicevole ed
    amorale comportamento.
    E così, come ben dici, assistiamo giornalmente, ad esempi di scaricabarile in ogni campo, dalla politica, alla sanità, dalla giustizia all’istruzione. La cosa peggiore è che la gente rimane indifferente, quasi, a tutto ciò, ormai abituata al malcostume, senza tener contoche tutto ciò che accade lo pagiamo e lo pagheremo tutti.
    Spero che presto una “luce” venga ad illuminare le nostre menti, a cominciare . . . . . dalle prossime elezioni.
    Francesca, molto interessante ed attuale questo tuo articolo, e soprattutto “graffiante”, come ormai ci hai abituati
    con i tuoi scritti.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Certo Gianna, tocca prima a noi dare il buon esempio. Non inquinando le città, rispettando i divieti e assolvendo ai doveri e agli obblighi di ogni cittadino.
    Come dice Franco, a volte le infrazioni e gli illeciti, se puniti come dovrebbero secondo legge, potrebbero sanare il bilancio di un Paese.
    Grazie del tuo intervento.

  5. gianna ha detto:

    Cara ,Francesca parliamo di scaricabarili si, che stiamo vivendo in una citta’ frantumata e ferita, il pensiero di tutti è proprio questo non rientra nulla in nessuna funzione”. Siamo diventati un paese dei troppi diritti, ma con assenza da parte loro di doveri, come possiamo navigare se nel mare c’è bassa marea la nave si incaglia, e cosi sta per succedere in Italia.navighiamo da fermi nessuna ci aiuta partire,c’è un declino sociale economico,contro morale e etico, i casi si radoppiano sempre piu’ giustificati da una irresponsabilita’. Che non rientra in nessun contratto”. certo franci cosi morira’ l’Italia fatti orribile muore una bimba per raccontare un solo fatto ma sappiamo che ci sono tutti i giorni,dopo parecchie corse verso un ospedale, viene rifiutata perche’ mancanza di strutture adatte, poteva essere salvata. niente posti niente strutturazioni, apparecchiature adatte !solo e sempre Vergogna. tanti bla bla e basta, tutto fermo e niente cambia e la povera gente nella corsa della speranza muore.vengono depositati come pacchi nelle corsie per poi essere dimenticati queta non e buracrazia, le amministrazioni dove sono! ci sono molti centri che mai sono stati funzionanti sono nel deserto! come facciamo raggiungerli,bloccate le assunzioni il personale infermieristico e specialistico perche’ fermi bloccato tutto. Le assunzioni le gare d’appalto anullate servono le leggi ma di continuita’. lasciando certi luoghi dove sono incivili trascurati, pieni di immondizie, ma qui anche il cittadino non fa fatica prendere la sua latina e metterla al dovuto posto, cerchiamo anche noi di dare il buon esempio.invece o no? non rimane che piangere avendo poi trascurato altre cose non di meno valore, la complicita’ e sempre della Politica del Sindacato e giustamente per chiudere l’Italia ora sta diventando una piaga sociale, dopo la piaga viene la cancrena, senza mai avere pensato al futuro, questo e grave per oi tutti ora pagheremo per non avere pensato a questa Italia frantumata e trascurata dalle cose importantissime,brava Francesca e la verita’. ciaoo….

  6. lorenzo.rm ha detto:

    Sì, ragazzi, lo scaricabarile c’è ed è insopportabile. Ma c’è anche il fenomeno opposto, del pari insopportabile. Quello di chi si dichiara competente e non lo è: per sovrastima di sè, per guadagno, ecc. Dio ci salvi anche da questo genere.

  7. francesca (franci) ha detto:

    Benissimo Franco, ora mi hai dato il “la” e proseguo io.
    Però poi mi zittisco perchè gradirei sentire interessanti pareri di altri commentatori.
    Ho avuto modo di assistere ad atti di vandalismo, angherie, abusi e disturbo della quiete pubblica, proprio non lontano da casa mia. Dopo aver sporto denuncia alle Autorità competenti e ricevendo da quest’ultime “palleggi” inutili, ho scritto direttamente al Sindaco della mia città.
    Bene. Le cose sono cambiate, in meglio. Sarà perchè, oltre a mandare la lettera al Sindaco l’ho inviata per conoscenza anche a Polizia Municipale e Stazione locale dei Carabinieri? Sarà perchè ho avuto fortuna? Sarà perchè il Sindaco della mia città in quel momento era particolarmente sensibile?
    Mah, poco m’importa. Ciò che conta è il risultato.

  8. franco muzzioli ha detto:

    Il solito discorso…. è non chiamarsi nobilmente fuori , ma partecipare ,perchè come cantava Gaber ..”partecipazione è libertà”.
    Non rimanere nel mugugno, nell’astensione virtuosa, nel non voto …..per cambiare le cose bisogna “sporcarsi le mani “.
    Faccio un esempio , forse banale, ….nel tragitto che faccio normalmente a piedi per andare in centro , passo per un viale dove l’accesso è permesso a taxi e ad autobus . Sempre qualche auto esce od entra commettendo una infrazione e mettendo in pericolo i pedoni. Ho potuto constatare che mediamente ogni minuto c’è un veicolo che vìola questo accesso. E’ una infrazione che porta ad un ‘ammenda di 52 euro ,quindi con un semplice calcolo si può arguire che il Comune mettendo una telecamera potrebbe incassare circa 3.000 euro l’ora.
    Ho scritto alla Polizia Urbana dettagliatamente ed ho avuto una risposta corretta con la promessa che avrebbero esaminato il problema.
    E’ passato un anno e nulla è successo !
    Se quella lettera l’avessero firmata 1.000 cittadini e ne avessero inviata la copia al Sindaco , coinvolgendo eventualmente la stampa,forse il problema sarebbe risolto.
    Voglio dire che se ci chiamiamo fuori nulla accade e rimane solo il malcontento , se le proteste non sono solitarie, ma partecipiamo tutti ,i problemi si possono risolvere.

  9. francesca (franci) ha detto:

    Vi è mai capitato di entrare in un ufficio pubblico per chiedere un’informazione? Guardare, un pò spaesati, a destra e a sinistra e domandarvi, tra quelle decine di uffici, quale fosse quello giusto per le vostre necessità? E infine, timidamente e cortesemente, chiedere ad un impiegato: “mi scusi, avre bisogno di…..” e, senza avere il tempo di terminare la frase sentirvi dire: ” non deve chiedere a me, non è di mia competenza…”..??? Ma come, se non ti ho ancora detto cosa mi serve…(..!!!!..). Ecco, anche a questo mi riferivo.

  10. francesca (franci) ha detto:

    Certo Sandra, anche a me vien da pensare che abbiamo il cervello all’ammasso. Sicuramente i politici li abbiamo votati noi, ma quando l’abbiamo fatto abbiamo creduto alle loro promesse. Se poi si sono dimostrati disonesti, certo non è colpa nostra. Cambieremo ancora personaggi ma forse non basterà.
    Forse un’azione di massa è l’unica via?

  11. sandra vi ha detto:

    Infatti e’ tutto li il nostro grande difetto ,noi agiamo nella maniera corretta come ci hanno insegnato ,come siamo stati educati ,magari raccogliamo il pezzo di carta per terra mugugnando ,ma……………lasciamo fare …….vediamo che tutto va a rotoli ,nn agiamo ,lasciamo fare ,accettiamo tutto passivamente come se fosse ineluttabile ,ma nn e’ ora che ci si svegli un po’ ,abbiamo tutti il cervello all’ammasso.

  12. francesca (franci) ha detto:

    Ancora una volta convengo con te, Franco. E il mio non era assolutamente un esimermi da ogni responsabilità. Ne ho, eccome. E ho commesso (e ancora sicuramente commetto) tanti errori. Come tutti, del resto. Ma il “mea culpa” ci sta, e lo recito quasi ogni giorno. E neanche mi considero “pura”. Io mi riferivo, invece, al sistema globale della nostra società. Tu dici bene, non vedere tutto in modo schematico e non essere così intransigenti nell’opposizione radicale di vero e falso. Ma mi spieghi cosa possiamo fare noi per cambiare questo sistema?
    So bene che il nostro (qui) è “pour parler” ma anche questo serve a confrontarsi. O no?

  13. franco muzzioli ha detto:

    Giustissimo…non volevo fosse un “mea culpa” , ma il chiamarci sempre fuori da tutto non ci porta a far diventare il mondo migliore. Non mi sento così immune da critiche….ho detto troppi sì ai miei figli , ho abbozzato spesso per il quieto vivere, ho accettato compromessi anche se piccoli, mi sono lasciato plasmare dal consumismo e dalla routine,ho fatto le mie piccole elusioni alle regole….non saranno “peccati mortali” …ma certamente qualche “peccato” l’ho commesso. E se ognuno di noi “puri” ammette che qualche volta ha “eluso le sue competenze” forse riusciremo a vedere il mondo in modo meno manicheo e prendendoci le nostre responsabilità, a cambiarlo.

  14. francesca (franci) ha detto:

    Giustissimo Franco. Infatti nel mio post ho parlato al plurale coinvolgendo tutti. Però, se mi permetti, io personalmente non mi sento proprio così tanto responsabile di tutto ciò che di brutto e negativo c’è nella società di oggi. Corruzione, malcostume, menefreghismo, scaricabarile, furberie, assenteismo, maleducazione ecc…ecc…
    Quando sono entrata nel mondo del lavoro (qualche anno fa..!), ho esplicitamente chiesto di poter passare qualche tempo in ogni ufficio per potermi rendere conto di ciò che costituiva l’intierezza delle attività svolte dall’azienda che mi aveva assunto. Questo per avere un panorama a 360 gradi e comprendere perfettamente come funzionava la “baracca”. Dopo, ovviamente, mi sono state assegnate determinate e specifiche mansioni ma, vuoi perchè non lavoravo nel pubblico, vuoi perchè non si trattava di una grossa azienda, ad un qualsiasi utente che mi chiedeva informazioni, delucidazioni o quant’altro, non ho MAI pronunciato la frase: “non è di mia competenza, si rivolga altrove…”. Ho sempre dato la mia disponibilità e questo succede tuttora. Alla stessa maniera ho “tirato su” i miei figlioli.
    So che lo stesso vale anche per te e per tutti gli amici che ci leggono. Però sono certa che qualcuno (e forse più d’uno..) di colpe ne ha TANTE, ma proprio TANTE..!!!!

  15. franco muzzioli ha detto:

    Cara Francesca ….tu sai che parto sempre dalla carta e dalla cicca per terra a due metri dal cestino , quando parliamo di questi argomenti…..siamo dei maleducati cronici.
    Ma di chi è la colpa di questo lassismo , di questo disinteresse , di questa mancanza di responsabilizzazione e di orgoglio professionale ?
    Certamente anche nostra , perchè facciamo parte della società e tanto o poco ci comportiamo così……perchè il medico che se ne frega….siamo anche noi….. l’impiegato che tira a campare…siamo anche noi….quello che non paga il biglietto dell’autobus, che non rispetta la fila, che scavalca i tornelli….siamo anche noi.
    Se la situazione è peggiorata rispetto a quando eravamo giovani di chi è la colpa ? Penso anche nostra…..chi ha educato i figli ?
    Poi negli ultimi vent’anni abbiamo avuto una classe politica da repubblica delle banane con scandali , leggi ad personam, malcostume , corruzione ecc. ma chi sono questi politici….chi li ha votati ?
    Benissimo tutto…..ma mettiamoci davanti allo specchio e diaciamoci …”è anche tua competenza , comincia a darti una mossa “……non accettando i comportamenti dei giovani, dei politici , dei burocrati, degli amministratori, e non solo protestanto
    , ma agendo.

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