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8 MARZO, COSA C'E' DA FESTEGGIARE?

 

Non certo feste in discoteche  dove spogliarellisti palestrati e pagati fanno uno strip mentre tutte le donne presenti li acclamano, si strusciano, in un contesto degradante e ignobile. No amiche, non è per questo scopo che è stata istituita la  FESTA DELLA DONNA dell'8 Marzo. Ma la Giornata Internazionale della Donna esiste per ricordare sia le conquiste sociali che politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.

 

In ogni momento della giornata, decine di donne vengono rapite, stuprate, violentate, uccise. Il femminicidio è un fenomeno tristemente e angosciosamente diffuso a livello mondiale. Gli omicidi basati sul genere sono una realtà di fronte alla quale sia le autorità competenti che la società civile devono impegnarsi a porre fine. Purtroppo, in alcuni Paesi che sono culturalmente e socialmente radicati, gli omicidi di genere continuano a essere accettati, tollerati e giustificati, e l’impunità costituisce la norma. Le donne che sono soggette a continue violenze, che sono costantemente discriminate, è come se vivessero nel “braccio della morte”, con la paura di essere giustiziate.

    scarperosse  

Queste scarpe rosse rappresentano tutte le vittime di femminicidio. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Erano donne ancora piene di vita, quella vita che all'improvviso si è tinta di rosso. Rosso Morte.

 

Ogni paio di queste scarpe rosse rappresenta una donna e la traccia di una violenza subita. E' una marcia di donne assenti, un corteo di scarpe che sottolinea il dolore che tale mancanza provoca tanto a livello sociale quanto familiare.

 

E allora in questo 8 Marzo "festeggiamo" manifestando la nostra solidarietà verso tutte le donne che subiscono violenza e per le donne uccise o rapite e di cui si sono perse le tracce.

 

CON LE SCARPE ROSSE CAMMINO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE!

 

A tutte le donne di Eldy auguro BUON 8 MARZO!

 

Francescagif

12 Commenti a “8 MARZO: CON LE SCARPE ROSSE…….di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    E tu Gianna sei una dolcissima commentatrice-amica. Le tue parole scendono in fondo al mio cuore e mi consolano come balsamo toccasana.
    Grazie per ciò che mi dici. E’ la conferma che sono riuscita a trasmettere ciò che desideravo.
    Un forte abbraccio. Ciao.

  2. gianna ha detto:

    Franci, il tuo racconto e veramente interessante, non c’è penna che sciva meglio della tua, senza togliere nulla a nessuno , la tua esperienza esiste si tocca con mano e molto commovente il raconto, ma posso dirti bravissima hai quel tocco magico nel raconto, che anche se triste lo sai cambiare con un sorriso ciao..

  3. francesca (franci) ha detto:

    Ecco, ho iniziato questo post chiedendo “Cosa c’è da festeggiare l’8 Marzo?”. Ho avuto la risposta da tutti voi, più o meno in modo abbastanza simile.
    Senza entrare in dettagli particolareggiati, ritengo che il pensiero comune sia, BASTA con la violenza e basta anche con le commemorazioni inutili. Contano di più i fatti.
    Proviamoci….!!
    Grazie a tutti amici per i vostri interessantissimi interventi.

  4. franco muzzioli ha detto:

    Propongo che l’8 marzo diventi il giorno della coppia ….donna e uomo uguali e in pace …E tutto ciò che non è amore comprensione e speranza venga relagato nelle aberrazioni , nelle mancanze d’amore…che sono discriminazione, violenza, sopraffazione e disuguaglianza .

  5. lorenzo.rm ha detto:

    Anch’io con le scarpe rosse. Viva le Donne !

  6. antonino8.pa ha detto:

    L’8 marzo più di una festa a me sembra una ricorrenza, riesumare qualcosa che è stato seppellito e che, periodicamente viene tirato fuori per l’occasione, per poi tornare nuovamente al suo posto. La violenza, quella sulle donne in questo caso, è sempre un atto di debolezza da parte di chi la commette, un volere rifarsi uccidendo, violentando o bastonando perchè la povertà d’animo non consente di avere altri metodi, non consente il normale dialogo, senza dubbio una forma di inferiorità rispetto all’altro sesso che scatena reazioni sproporzionate. Se poi si considera che la maggior parte delle volte tutto ciò accade nell’ambito familiare.
    Basta con le commemorazioni che lasciano il tempo che trovano, basta con le belle parole, ormai da nausea, sarebbe meglio passare ai fatti cercando di risanare questa situazione.
    Un augurio mi sento di fare, e cioè che presto tutte le disparità, le disuguaglianze vengano eliminate, che restino solo un brutto ricordo e che non ci sia più bisogno di feste e celebrazioni varie. Un sincero abbraccio a tutte le donne senza le quali noi “uomini” non potremmo vivere.

  7. Giulio Salvatori ha detto:

    Pensate per un attimo a me: tre donne sempre coalizzate fra loro pronte a mettermi nell’angolo come un pugile che sta per andare al tappeto. Tre inni all’unisono fino a bucarti i timpani, unghie penetranti che ti sbranerebbero…ecco perchè mi chiamano :- Beato fra le donne- Non capiscono le mie sofferenze. Ora, poi, vi è anche la piccolina , no, troppo , quattro a uno è una sconfitta quotidiana .Naturalmente scherzo. Avanti donne, non cadete nella giornata della finzione e del consumismo. Troppi lustrini accecano. Mai abbassare la guardia . Un Grande abbraccio a Tutte .

  8. edis.maria ha detto:

    Non ci deve essere contrapposizione tra donne e uomini! Ciascuno dei due deve vivere in coppia, aiutandosi a vicenda, senza chiedere l’uno all’altro se non l’amore e la dedizione della vita in comune! Tu, vai a fare la spesa, io cucino, tu attacchi la lavatrice, io stiro, tu pensi alle bollette, io lavo i piatti!!!! Andiamo al cinema insieme per mano, usciamo con gli amici comuni, ecc::::Ormai uomo e donna lavorano entrambi e le incombenze sono uguali! Sono d’accordo con le idee espresse da Alba e da Franco! Purtroppo la donna esagera nel comportamento e l’uomo , non sempre, si sente inferiore nello svolgere mansioni che , una volta erano solo femminili! Ormai, però io ho visto, anche nelle famiglie dei miei parenti e conoscenti che gli uomini aiutano molto in casa! Fin qui nei casi normali! Naturalmente, e purtroppo, quando si discute di uomini e donne, noi donne siamo sempre tentate di ricordare “ fatti tremendi “ che colpiscono per la loro perversità, ma sono un minimo nelle famiglie! Tenerezza, amore, soprattutto verso i figli,fa sì che la coppia possa intendersi e incontrarsi nei momenti difficili!

  9. franco muzzioli ha detto:

    Cara Alba ,spesso dico le stesse cose che pensi e che hai scritto, scatenando le ire di mia figlia e di mia moglie (nostra coetanea).
    Dicono che sono un retrogrado , che non riesce a vincere il suo maschilismo di fondo.
    Mi sento femminista convinto perchè sono certo che il maschio ha sempre ghettizzato la donna a ruoli di amante, casalinga, fattrice, infermiera…….ed è chiaro che la donna da quando lavora e ha ottenuto una certa indipendenza economica …pretenda “una sua vita”.
    Ma se accetta di essere coppia non può perdere la consapevolezza che a vivere in due (tre, quattro….) sono necessari compromessi e spesso rinuncie.
    Non rinuncia più nessuno , non si accettano compromessi ….”io sono fatta/o così e se ti sta bene…bene …se no ci lasciamo (da amici !?!?).
    Non so che dirti , forse sono proprio un reperto museale , ma se sono con mia moglie da oltre 50 anni ….sarà stata paziente lei…..ma credo che quella dote non sia mancata neppure a me.

  10. alba morsilli ha detto:

    Nel 68avevo 29 anni ed ho vissuto le lotte femministe, ma dall’ora a oggi ne è passato del tempo e anche le donne sono cambiate. Se forse prima eravamo troppo sottomesse,ora che l’uomo ha perso di potere noi donne ci sentiamo forti.
    ma la nostra fortezzaè solo nella lingua, e a volte la donna deve imparate a taccere, questo avviene solo con l’esperienza.
    Certo siamo diverse la donna lavora casa e fuori, e non intende più sacrificarsi a tutto e per tutto.
    Pretende che l’uomo si rimbocchi le maniche, uscire con le amiche, in somma avere la sua libertà.
    Lui che non è pronto a fare da padre e tanto meno i lavori di casa ecco i primi litigi.
    La donna moderna le pesa il fardello della famiglia, amano i figli, ma dicono anche “esisto anche io”
    Sappiamo noi di un’altra generazione che il peso della famiglia cade sulle nostre spalle una donna da sola sa allevare 3figli mentre un uomo non è capace neppure a se stesso.
    Forse è colpa anche un pò nostra che abbiamo tirato su questi figli nella bambagia e al primo impatto si trovano in braghe di tela.
    Ecco che si dividono si divorziano, quando va bene se no l’uomoche dimostra la sua rabbia con aggresività le uccide
    Non è che io voglio difendere gli uomini ma a volte noi donne siamo le responsabili della loro ira. Queste donne che gridano per strada nelle manifestazioni si fanno grandi, poi se le metti davanti i fornelli non sanno cuocere un uovo al tegamino,per non parlare della spesa comprano tutto precotto, e spendono il doppio non sapendo econmizare.Però sanno chat molto bene dove si trovano anche gli amici e il marito con un becco lungo. sono sempre stanche ma le se dici andiamo in vacanza, vedi come rinascono, Insomma penso che sia una generazio di iresponsabili sia uomini che donne, forse a volte accontentarsi di quello che si ha ed amarsi un goccino di più non fa male

  11. lucia1.tr ha detto:

    L’8 marzo è una giornata che poche e pochi ormai celebrano, che viene subita, spesso avversata. Ma in tempi in cui si parla di sottomissione, delle donne rispetto agli uomini, questa festa può rappresentare un’occasione semplice per essere fiere di quello che siamo e per essere, insieme, più forti in un cammino incerto. Un futuro che dobbiamo costruire, con coraggio, ancora: le donne pronte a rischiare per non fermarsi, perché le nostre conquiste non sono mai definitive…

  12. franco muzzioli ha detto:

    Sono d’accordo con Francesca ….tutti gli anni all’8 marzo si dicono sempre le stesse cose , ma le donne sono ancora discriminate,violentate e uccise , soprattutto in certi stati e con certe religioni.
    Di controaltare abbiamo quattordicenni che si macchiano di un bullismo inaudito,che espongono le loro “bellezze sul web facendo poi il mestiere più antico del mondo e spesso ricattando quei delinquenti che hanno “rapporti” con loro.
    Le donne hanno surclassato l’uomo nel fumare e nel bere , l’uso dei sex toys è diventato sociale (solo a Bologna in due mesi le donne hanno speso circa 500 mila euro in questi aggeggi di piacere).
    Si è perso il senso dell’8 marzo ?
    La donna che è riuscita ad emanciparsi ha preso le caratteristiche più retrive dell’uomo ?
    Forse il cammino lo dobbiamo fare assieme per evitare, noi di cadere in depressioni da prestazioni e da lutto da mancanza di potere e le donne nel scimiottare l’uomo peggiore , cadendo in un singolarismo fatto solo di edonismo e piacere.

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