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Ecco un'altra importante testimonianza di Sandra che riguarda l'Eccidio di Cefalonia avvenuto nel Settembre del 1943.

(Per correttezza devo precisare che questo articolo era stato postato nel blog "Bosco" nel Marzo 2011. Più che mai attuale, ritengo possa interessare tutti noi).

Cefalonia, una delle più belle isole greche, un grosso corallo adagiato nel mar Mediterraneo, ricca di interessanti monasteri, con un antico castello, un mare limpido che rispecchia l’azzurro del suo cielo; un susseguirsi di belle spiaggette.

Cefalonia

Un anno che vi passavo le vacanze con mia figlia e suo marito, passando da una spiaggia all’altra, un’indicazione attrasse la nostra attenzione “Al monumento caduti divisione ACQUI”. Naturalmente seguimmo l’indicazione e ci trovammo in uno spiazzo cintato da una catena. Sorgeva un monumento nero con una croce bianca in mezzo, ai lati un lungo elenco di nomi….Da vicino sembrava una voragine, più lontano s’intravedeva una casetta…….un vero squallore. Qualcosa si risvegliò nella mia memoria, eravamo a Cefalonia, la guerra …….tutti quei morti… Mio genero riuscì a raccogliere qualche informazione da alcuni vecchi pastori; “sì sì, tedeschi hanno sparato tanti tanti foto x eventimorti, tutti italiani, nessuno vivo”. Erano passati tanti anni, ma la cosa mi sconvolse, vedere quella tomba disadorna, abbandonata, tanto sacrificio per una patria che manco li ricordava! Dissi una preghiera a nome delle mamme lontane, mi ripromisi di fare qualche ricerca tornata a casa, ma per mille motivi non ne feci niente. Quest’ anno, tornata in Grecia come ogni anno per passare l’inverno da mia figlia, ho trovato un giornalino che circola fra gli Italiani “INSIEME” e una notizia mi STA71961ha colpito particolarmente: In agosto la nave scuola Palinuro della Marina Militare Italiana, in sosta a Cefalonia, aveva commemorato i caduti della divisione Acqui con una cerimonia religiosa officiata da un cappellano ed alla presenza delle autorità invitate da Atene. La cosa mi fece piacere,   telefonai subito per avere foto e notizie. In me era rimasto sempre il ricordo di quella povera tomba abbandonata in un’isola, riuscii ad avere delle foto della cerimonia e cercai di documentarmi sull’eccidio .

Tra Cefalonia e Corfù furono circa 16.000 i soldati appartenenti alla divisione di montagna Acqui che combatterono contro i tedeschi, divenuti dopo l’8 settembre nemici e oppressori dell’Italia. A Cefalonia, e in numero minore a Corfù, avvenne la più grande eliminazione di massa di prigionieri di guerra della 2a guerra mondiale. La divisione Acqui subì una sorte tanto tragica perchè i tedeschi, considerandoli ammutinati, trucidarono migliaia di soldati, graduati, ufficiali, eseguendo l’ordine speciale di non far prigionieri emanato per ordine dello stesso Führer solo per la divisione Acqui: avrebbero dovuto essere fucilati.

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I nostri soldati si difesero strenuamente ma, sopraffatti, furono catturati e fucilati uno ad uno, gettati in 3 fosse, una appena a 300 mt dalla casetta rossa dove erano rifugiati.

 

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Questo trattamento riservato agli eroici soldati della divisione Acqui fa parte di un mistero mai chiarito in tutti questi anni. Da Bari furono inviati ordini che nessuno mai ricevette… uno di essi diceva "Arrendetevi’, l’altro “Combattete’.

 

 

 

Quello che mi ha fatto tanto piacere è stato sapere che il nostro presidente Giorgio Napolitano ha a cuore la sorte dei caduti di Cefalonia e si adopera per il recupero di quello che rimane delle povere ossa.

In occasione del suo discorso del 25 aprile 2007 disse” A Targa loc. combattimentiCefalonia e Corfù si manifestò un impulso nobilissimo e destinato a dare i suoi frutti. Si può ben cogliere un forte legame fra quell’impulso e la successiva maturazione dello spirito della Resistenza. Molto si continua a scrivere e discutere sul clima che si creò in seno alla Divisione Acqui in quei terribili giorni. Ma non c’è polemica storiografica o pubblicistica che possa oscurare l’eroismo ed il martirio delle migliaia di militari Ιtaliani che scelsero di battersi, cadderο in combattimento e furono barbaramente trucidati. Anche qui si creò la premessa essenziale per la ricostruzione di una Nuova ITALIA democratica.

 

Sandra

 

9 Commenti a “IN RICORDO DEI CADUTI DELLA DIVISIONE ACQUI DI CEFALONIA…..scritto da Sandra”

  1. sandra vi ha detto:

    Ringrazio GIuseppe per il suo commento ,UN grazie a GIULIO e’ quello che ho fatto ho messo un fiore ho pregato per tutte le mamme e le spose lontane ,un caro saluto

  2. Giuseppe3.ca ha detto:

    Complimenti Sandra, hai fatto bene a postare questo tuo bellissimo articolo: non dobbiamo dimenticare i sacrifici dei nostri eroi. Grazie.

  3. sandra vi ha detto:

    IO ringrazio la cara Alba per il suo sentito commento ,Franci per averlo postato,comentato ,Lorenzo ,Nembo e Gianna e’ stata una dolorosa gina della nostra storia ,sopratutto perche’ ha visto un inutile sacrificficio di vite umane.Mi scuso co tutti voi per il tardivo ringraziamento ,sono rimasta senza connessione tutto il giorno ,Lascio a voi immaginare il mio stato d’animo
    .

  4. Giulio Salvatori ha detto:

    Sandra, ogni altro commento è superfluo, se ritornerai , porta un fiore su quella Tomba, sarà anche il nostro pensiero.

  5. lorenzo.rm ha detto:

    Sì, una storia, la storia, da condividere e sentirla tutti come nostra, perché non si verifichino più le guerre e gli altri fatti dolorosi ed inquietanti che purtroppo costellano la nostra vita.

  6. Nembo ha detto:

    Ringrazio Sandra del racconto dei caduti-martiri di Cefalonia, fu un massacro e, fu il primo crimine di guerra perchè Hitler ordinò ai suoi di disarmare i soldati Italiani e internarli nei campi di prigionia tedeschi, non potevano farlo perchè Italia e Germania non erano in guerra, e non si poteva fare senza dichiarazione di guerra, alcuni reparti reagirono e furono fucilati, bruciati, e lasciati marcire al sole circa cinquemila militari. Al processo di Noriberga fu condannato il generale resonsabile dell’eccidio a 12 anni ne scontò solo tre, gli altri imputati non furono perseguiti perchè la sentenza disse che il crimine era prescritto, anche se giuridicamente omicidi e stragi non hanno prescrizione. Come sempre i colpevoli delle grandi stragi sono e rimangono sempre liberi!
    Onore a tutti loro R.I.P

  7. gianna ha detto:

    Sandra, grazie per averci portato un’altra pagina della storia sempre legata alla Secconda Guerra Mondiale, tristissimo racconto ma la guerra e stata sempre tragica,trucidarono migliaia di soldati, ufficiali e graduati ,l’ordine era di non fare prigioneri emanato da Hitler solo per la Divisione”Acqui”.spero che le guerre siano finite.!

  8. alba morsilli ha detto:

    La storia di Cefalonia e Corfù inizia 8Settembre.Con il comandante Badoglio che sostituì Mussoliniaveva firmato l’armistizio con gli americani.
    Ci fu confusione nelle nostre truppe tanto è vero che credettero che la guerraera finita.
    Capite bene prima alleati dopo nemici, ed avevano 12mila persone, questa era la divisione Acqui. Tutti si arresero ma la divisione NO
    Perciò i tedeschi avevano il nemico da uccidere ( anche se il giorno prima avevano mangiato assieme )tra i piedi, perciò per loro è stato un gioco non un eccidio.
    La colpa dei nostri governi che tenero nascosta questa cosa per tanti anni

  9. francesca ha detto:

    Ringrazio Sandra per averci raccontato un’altra pagina della Storia legata alla Seconda Guerra Mondiale. Una pagina tristissima, come tante altre ma forse ancora più terribile perchè la divisione “Acqui” subi’ una sorte tanto tragica in quanto i tedeschi, considerandoli ammutinati, trucidarono migliaia di soldati, graduati e ufficiali, eseguendo l’ordine speciale di non fare prigionieri, emanato da Hitler in persona solo per la Divisione “Acqui”.

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