garofano_N1

Ogni tanto vado al mio piccolo frutteto, mi piace andare il mattino presto perché il sole non ha ancora illuminato il bosco.

Appena arrivato mi prendo una sedia e aspetto che affiori la grande sfera da dietro le Apuane: è sempre uno spettacolo.

E’ un dono che non costa nulla ma è immenso. Bastano dieci minuti e tutto trionfa di colori, di sfumature ,di profumi vari, di muschio : fanno da cornice il canto degli uccelli.

Ma non è di questo che voglio parlare.

Quando a tarda mattinata ritorno verso casa, all’ultimo tornante c’è sempre una macchina parcheggiata in un piccolo spiazzo con le portiere aperte. Vicino, due sedie e moglie e marito seduti osservano in silenzio le cattedrali della natura. Li conosco e saluto con simpatia .

GiulioUn muretto di contenimento emerge dal filo dell’asfalto e sopra, vi posano un piccolo vaso di fiori di garofano rossi.

   

Volevo chiedere il perché, ma poi, mi sembrava di essere invadente, curioso, penetrante.

Con quale diritto potevo fare delle domande? Lo capiva anche un cretino che per loro aveva un grande significato. E quando ritornano verso valle il vaso dei fiori rimane sul muretto, non lo portano a casa.

Come ho detto all’inizio, io arrivo molto prima di loro, mi sono fermato sulla curva e ho dato un po’ d’acqua ai fiori, cosi quando arrivano li trovano freschi.

Giulio3

Ma la mia curiosità è grande e pettegola, sono andato a vedere il significato del garofano rosso. “ Dal greco, fiore degli dei. Garofano rosso per mostrare amore e gratitudine…”. Ecco ! Ora ho capito, almeno credo di avere capito.

Il loro silenzio è un inno di gratitudine e di amore. Non servono le parole il loro linguaggio è immenso .Con ammirazione e commozione li saluto e in silenzioso rispetto affronto la curva e spariscono dalla mia vista.

 

Giulio

 

18 Commenti a “IL GAROFANO ROSSO………di Giulio Salvatori”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Per correttezza va detto che per la colonna sonora è il brano Fantasy dei Maestri H. Gualdi – A. Allodoli. Edizioni Musicali DE.MA.RA. RAVENNA . Buon Ascolto

  2. lucia1.tr ha detto:

    Ora che Giulio ha mandato le immagini reali del luogo, possiamo ancora aggiungere un finale a questa storia che ha destato interesse in molti di noi. Forse questa coppia, insieme da molti anni, di fronte alle meraviglie della natura, vediamo sullo sfondo la magnificenza delle Apuane, vuole soltanto ringraziare il Creatore per tutto quello che gli ha donato; luoghi, salute, affetto, figli… Mi piace trovare una nota positiva a questo racconto!

  3. armida.ve ha detto:

    Mi sono commossa fino alle lacrime… L’età rende più sensibili.. Forse.. Ma lo scritto di Giulio, la poesia nella descrizione del paesaggio, la storia del vasetto di garofani non possono non commuovere.E poi(e non certo in ultimo ) la meravigliosa musica del sax. Grazie a Giulio, a Franci, a Lucia..GRAZIE

  4. Giulio Salvatori ha detto:

    Da noi in dialetto , o parlata si dice :- “Oh ragà , un la fate tanto lunga “- Sono fatto così, che ci posso fare ?Le Vostre parole, i Vostri complimenti, sono il premio più bello. Poi, sono sostenuto da due Donne, Franci e Lucia che sono bravissime.

  5. sandra vi ha detto:

    E’ vero Giulio il tuo modo di raccontare cosi’ lineare,bello ,tranquillo e’coinvolgente .Ora osservo le foto poste da Franci e Lucia,osservo quei garofani rossi e mi chiedo perche’ rossi ?.penso al loro significato =”gratitudine” .Quelle vette nn possono aver dato tanta gioia a una persona a loro cara ,averlo fatto felice ed ora non c’e’ piu’.loro sono li con quel vaso .E’ il loro ringraziamento.Forse lo vedono ancora salire felice e chi ama la montagna (io l’amo MOLTO )sa la gioia che da il salire un vetta,continua a bagnare la piantina Giulio ,mantieni vivo il loro ricordo ,il tuo sax e’ sempre una meraviglia

  6. Pino Vangone ha detto:

    Giulio, hai un modo bello e soave di raccontare le cose, senza fretta, ci coinvolgi nelle tue osservazioni e sensazioni ce le fai vivere come fossimo presenti e ci sveli quello che è racchiuso nel tuo cuore, sentimenti tutti da condividere accompagnati dalla musica del tuo sax. GRAZIE a te ed a tutti quelli che hanno collaborato al tuo post.

  7. gianna ha detto:

    Giulio Salvatori, sei una persona molto allegra e simpatico , forse e la tua passione per la musica che ti porta ad amare la natura, e bello questo racconto, arrivavi prima che il sole illuminasse i boschi la natura mentre i fiori cominciavano aprire le loro corolle ,Vero Giulio le due sedie pronte per godersi il panorama meraviglioso della Versilia, assieme alla tua dolce Signora,dopo aver ben seguito la bellezza e la vera natura ai primi raggi del sole,ma in un muretto cera un vaso di garofani rossi,che inaffiavi sempre, quel vaso per te aveva un grande ricordo volevi che rimanessero sempre vivi dunque c’era un segreto, sperando bello da tenere vivo nella tua memoria,quei garofani rossi dovevano essere sempre freschi,dunque un giorno ci svelerai il segreto se avrai piacere,a presto scrivi e noi ti leggeremo con piacere un video bellissimo che ci fa sognare ad occhi aperti ciaoo

  8. lucia1.tr ha detto:

    Un racconto pieno di sentimenti, oggi così poco presi in considerazione, l’amore per i luoghi del cuore, per le persone che ci circondano e per la vita che tanto ci regala ogni giorno. Anch’io, come Franci e Sandra, ho pensato che questo gesto amorevole del vaso, nascondesse un episodio doloroso, però come racconta Giulio, è meglio non indagare. Molti i significati attribuiti a questo fiore, tutti legati all’amore e all’affetto, il garofano rosso simboleggia impegno e sentimento, nell’ottocento divenne il simbolo che Napoleone adoperò per decorare i nastri della Legion d’Onore, e veniva portato all’occhiello dei nobili che dovevano essere ghigliottinati, mentre in quello stesso periodo il garofano bianco era il fiore simbolo della monarchia.

  9. elisabetta8.mi ha detto:

    Giulio ,tu ti definisci maledetto toscanaccio,ma i propietari di quella pianta,credo che pensino divesamente.Leggendo il tuo racconto,mi era venuto un brutto pensiero,speravo di sbagliarmi ma forse no,e allora la tua premura verso quel piccolo vasetto è un grade gesto di umanita’.Ciao benetetto toscano,,,,,,,

  10. sandra vi ha detto:

    UN saluto al “Toscanaccio” hai scritto un bel pezzo ,ttutto il pomeriggio che ci giro attorno e mi attira come la carta moscchicida ,ascolto il tuo sax e penso ,da dove sedute le due persone le montagne si possono scalare? Garofano rosso ,amore e gratitudine ,la montagna nn ha reso un figlio precipitato?

  11. francesca (franci) ha detto:

    Il mio pensiero, in merito al vaso di garofani, è che purtroppo quelle due persone abbiano subìto una grave perdita, proprio in quel luogo. Ma vorrei davvero sbagliarmi, con tutta me stessa. Come dice Franco la cristianità fa riferimento alle lacrime di Maria che, cadendo a terra, hanno fatto germogliare una pianta di garofani. Ma erano bianchi. Le leggende riferite a questo fiore sono tante e quella cui fai riferimento tu, Giulio, identifica il garofano rosso come fiore degli dei. Ogni suo colore allude ad un sentimento amoroso. In ogni caso tu, giulio continua a bagnarla quella piantina, qualcuno ne sarà felice.☺

  12. Giulio Salvatori ha detto:

    Paki, ti capisco benissimo, mio zio mi aveva regalato una camicia rossa …( mi sembra di averne parlato ). Sandra, raccontati e raccontaci la tua storia. Domattina se vado ai piedi delle Apune, con il grande cellulare preso con i punti della benzina, provo a fare la foto.Grazie ancora .

  13. Giulio Salvatori ha detto:

    Non lo so perchè hanno portato quel vaso di garofani e non penso nemmeno lontanamente a chiederlo, chissà. Forse un giorno mi farò coraggio . Pensate che l’hanno protetto giro giro con dei sassi che il vento non lo porti via.Rimaniamo pertanto nel “mistero” e ognuno costruisca la sua storia. Grazie a tutti:mi incensate troppo.Grazie come sempre a Lucia, Pensate che, non so come abbia fatto , in lontananza si vede proprio la “Marginetta” , o “Maesta “,( non so come la chiamate ) sita sul Col di Serra .A Franco che dire ? Ha fatto un quadro denso di colori e di suoni. Grazie a tutti .

  14. franco muzzioli ha detto:

    Giusto Paki !!! Ma prima è stato l’ emblema di una rivoluzione , quello della primavera dei garofani nel 1974 ,quando fu cacciato dal Portogallo il dittatore Salazar. E’ anche il fiore degli dei…fiore di Giove ….e nella tradizione cristiana sembra sia nato dalle lacrime di Maria sul Golgota davanti al Cristo morto.

  15. Paki ha detto:

    Il garofano rosso mi ricorda gli anni 70-80,quando questo fiore era inserito nello stemma del partito nel quale militavo,ancora oggi ho una cravatta con tanti garofanini,di un rosso vivo,regalatami dall’amico e compagno di partito,Balzamo Vincenzo.

  16. sandra vi ha detto:

    Ad ochi chiusi ascolto le magiche note del sax di Giulio .ecco il vasetto di garofani rossi ,anch’io ho ho pensato molto ,me ne sono fatta una mia idea ,ne voglia mo Parlare………..

  17. francesca (franci) ha detto:

    Innanzitutto faccio i miei complimenti a Lucia per il bellissimo video che ha confezionato in modo splendido! E siccome “dentro” c’è il sax del grande toscano, complimenti anche a Giulio per le magiche note che sa trarne e il suono profondo e accogliente col quale ci presenta i suoi pezzi.
    E poi….il tuo racconto, Giulio, mi ha commossa. Mi sono fatta un’idea del perchè di quei garofani rossi sul muretto, però vorrei sapere se corrisponde alla tua. Parliamone..

  18. franco muzzioli ha detto:

    Faccio meno fatica di Giulio, apro la finestra alle sei del mattino ,spalanco le braccia per simulare un volo e per accogliere quanta più energia posso. A Montese , “nelle colline di qua”, ho la fortuna di avere la casa su di un’altura con davanti solo boschi…di querce ,di castagni ,di acacie , di abeti, di olmi, di zelcove, di ippocastani, di maggiociondoli, , di pini, di sambuchi , di grandi aceri e di profumati tigli .Ho fatto questa elencazione perchè per ogni specie corrisponde un canto….del cuculo, della sassaiola, del codirosso, del cardellino, del merlo , dell’upupa, della ghiandaia,dell’allodola,della cincia, del fringuello …infine i colpi secchi del picchio ed il garrire ossessivo delle rondini.
    Più lontano si staglia in un verde più scuro il Monte Forte ed il Monte della Riva ,che hanno visto le cruente battaglie della linea Gotica. Cambia ancora colore ,portandosi ad un verde blu, la quinta della Madonna dell’Acero …poi l’ultima linea azzurra del Corno alle Scale della Croce Arcana e un pò del Cimone che si intrevede tra leggere foschie e rosati sfondi .
    Non è da meno il tramonto , perchè le finestre guardano sud ovest , allora si accendono i gialli , i focali, gli arancioni, i rossi che sfiorano le cime degli alberi e tingono di blu scuro i mondi ….e s’immaginano tra baluginii verdi i picchi delle Apuane.
    A volte rimango minuti e minuti a guardare la natura che s’illumina di luci diverse ed attendo la luna che sorge discreta per diventar padrona di quella meraviglia di monti e di boschi , imponendo il silenzio che chiama la notte.

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