ABBAZIA DI LUCEDIO

PRINCIPATO DI LUCEDIO

       

Sono una persona curiosa, soprattutto curiosa del mondo. Mi piace viaggiare, ma anche scoprire posti strani, luoghi che non sono pubblicizzati nelle riviste del settore, piccoli borghi pieni di fascino ma anche di misteri.

   

Ed ecco che cercando qua e là scopro questo luogo mistico ma carico di storie e leggende esoteriche. Si racconta di cripte segrete, salme mummificate di abati seduti su dei troni disposti a cerchio, fiumi sotterranei e addirittura una colonna che "piange" a causa degli orrori di cui sarebbe stata silente testimone.

   

Ma partiamo dall'inizio.

   

E' una splendida giornata di questa splendida fine estate. Ci dirigiamo con amici verso il PRINCIPATO DI LUCEDIO. Parcheggiamo la macchina fuori le mura, varchiamo il cancello e ci "tuffiamo", emozionati ma anche un pò intimiditi, nel Medioevo di questo complesso monastico fondato dai monaci cistercensi nell’anno 1123.

       

Non è solo un'Abbazia ricca di storia ma questo luogo mi affascina e mi intriga irresistibilmente.

       

Qui si tramandano leggende, romanzate e ricamate ritengo in parte, ma portate addirittura sullo schermo da un'emittente americana.

       

In mezzo a distese di campi coltivati a riso, anticamente chiamate grange, si specchia nelle basse e fertili acque il complesso monastico di Lucedio.

          Lucedio-cortile      

Siamo nell'allora Marchesato del Monferrato e i monaci godevano di pieni poteri e grandi libertà.

   

Diciamo che il loro comportamento  ben poco aveva a che spartire con i dogmi della Chiesa Romana.

   

In quanto proprietari di tutti i terreni che circondavano l'Abbazia, distese di svariati chilometri, questi monaci utilizzavano agricoltori mercenari per bonificare le zone paludose circostanti e trasformare i terreni in solida agricoltura i cui ricavati venivano in parte versati direttamente nelle casse dell’Abbazia.

   

Oggi, come allora, il Principato di Lucedio è un’azienda agricola, di proprietà di una nobile famiglia monferrina che ne abita una parte.

   

Sul cortile in ghiaia si affacciano gli edifici in pietra e mattoni a vista oggi come allora destinati  vuoi ad abitazioni, vuoi a depositi agricoli o fienili.

   

Ci dirigiamo, accompagnati dalla nostra guida, verso il Chiostro, la Sala Capitolare e la bellissima Sala dei Conversi in stile gotico lombardo. Tutto ancora ben conservato.

       
SALA CAPITOLARE

SALA CAPITOLARE

 
LA GALLERIA VISTA DALL'INGRESSO SUL CHIOSTRO

LA GALLERIA VISTA DALL'INGRESSO SUL CHIOSTRO

 
 L'ingresso dal chiostro alla Sala Capitolare.

L'INGRESSO DAL CHIOSTRO ALLA SALA CAPITOLARE

 
SALA DEI CONVERSI

SALA DEI CONVERSI

Ma veniamo alle leggende, misteriose e intriganti. Leggende? Forse no.

   

Dopo aver visitato tutto il complesso, usciamo e facciamo quattro passi intorno al perimetro esterno del Principato. Scorgo, nascosta tra rovi, fogliame, irti cespugli una cappella abbandonata, in rovina. Mi faccio strada tra la boscaglia e scopro che si trova al centro di un cimitero.

     
ANTICO CIMITERO

ANTICO CIMITERO

     

Al suo interno desolazione, iscrizioni rotte, pavimenti sfondati, decorazioni rimosse e rubate, altare distrutto. Sopra ad esso una terrificante macchia di nero fumo a forma di croce latina inversa, concreto segno che qualcuno appiccò il fuoco ad una grande croce di legno, volutamente appoggiata al contrario sopra l’altare. Un rituale satanico? Mah... Un’apparizione luciferina?

   

ANTICO CIMITERO E CAPPELLA

CAPPELLA

     

Si racconta che nel 1684 venne evocata una presenza malvagia, nei pressi di questo cimitero, e che fu operata una magia nera ad opera di un demone che perse il controllo e vagò per le terre circostanti, impossessandosi  delle menti dei monaci di Lucedio.

   

Non credo a tutto questo ma qualcuno del posto mi spiega che queste "favole" nere, di generazione in generazione, hanno generato nuove leggende.

     
LA COLONNA PIANGENTE

LA COLONNA PIANGENTE

     

Addirittura si dice che ogni qualvolta  si parla troppo di Lucedio, qualcuno muore.

       

Il primo esempio che viene citato è quello di un operaio, passato a migliore vita durante i restauri avvenuti verso la fine degli anni ’60. I contadini della zona tentarono di far desistere dai lavori l’impresa incaricata, sostenendo che l’abbazia voleva essere lasciata sola, senza seccatori ne curiosi e che, altrimenti, avrebbe richiesto una vittima. Un incidente al cantiere ferì a morte l’uomo.

     

Anni addietro venne ritrovato, nelle vicinanze dell’abbazia, il corpo di una ragazza, completamente bruciato. Le storpiature del racconto non tardarono a nascere, depistando l’attenzione su macabri rituali satanici.

 

   

Un altro racconto analogo ci parla di un bambino annegato in un fosso accanto all’Abbazia. Chi lo rapì? Venne sacrificato da qualche setta segreta? Pare invece che il piccolo, facendo una passeggiata col nonno in riva al fiumiciattolo scivolò dentro le acque e il nonno non riuscì a salvarlo.

 

E' ovvio che queste sono leggende, storie che si continuano a far rivivere, raccontandole e tramandandole, così come facevano i nostri nonni, nelle serate invernali, magari davanti ad un camino acceso.

   

Però, al di là di tutto, credetemi la mia tranquillità e serenità ne sono rimaste particolarmente colpite e impressionate.

     
Lucedio-notte

Soprattutto quando di notte l’Abbazia fa ancora più venire i brividi!

     

francesca (3)

8 Commenti a “LUCEDIO, TRA LEGGENDA E MISTERI!!……..di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Eh si Mario, il Santuario della Madonna delle Vigne si trova proprio nei pressi dell’abbandonato Cimitero di Darola, ed è attualmente circondato da rovi. Ma oltre alla leggenda che hai raccontato tu, un signore del posto ce ne ha detto un’altra.
    Si narra infatti che molti anni fa, tra queste colline, una terribile grandinata distrusse tutti i raccolti della zona, tranne quelli che si trovavano sulla piccola collinetta in cui ora sorge il Santuario della Madonna delle Vigne. Secondo la leggenda, i contadini, convinti che fosse stato un miracolo della Madonna a salvare quel piccolo pezzo di terra, costruirono il Santuario. Ecco da dove proviene il nome.
    Ora è in totale abbandono e degrado e pare sia un luogo frequentato da satanisti, vandali e curiosi.
    Curiosi come me.
    Dovresti proprio provare ad andare lì a suonare il tuo clarinetto, chissà che tu non riesca a scacciare demoni e fantasmi…!!!
    Ciao e grazie.

  2. mario33.co ha detto:

    Storie di misteri, di… leggende, che la fantasia popolare ha sicuramente amplificato. Nel maggio del 2010 il programma “Misteri” parlo di questi strani fatti/fenomeni, avvenuti nel monastero di LUCEDIO. Potrei con fantasia scomporre la parola in LUCE-DIO la dove sembra che il diavolo ci abbia messo le corna. Fatti storici farciti di indubbia credenza popolare, la dove, il periodo storico il 1100(il medioevo) si presta a tali credenze perche il più nero della storia della Chiesa. dove… gatti neri, streghe, sette sataniche,anticristi e…poveri … cristi e… criste, venivano immolate, portate al rogo, in nome di Dio. Francesca, non tralasciare un’altra leggenda, essa non è ambientata nell’abbazia, ma nella vicina chiesetta della Madonna delle Vigne. Nell’aula circolare della chiesa c’è un dipinto raffigurante un organo a canne presso il quale è riportato uno spartito che è stato chiamato “spartito del diavolo”. Questo… perché secondo la leggenda suonando lo spartito dentro la chiesa al contrario, ovvero da destra verso sinistra e dal basso verso l’alto, si evoca il diavolo all’interno della chiesa. Suonando la frase musicale in senso normale il diavolo viene nuovamente intrappolato nelle segrete dell’abbazia. Io che suono il clarinetto, potrei intrappolarlo tranquillamente!!! senza dover chiamare, come è stato fatto, un esorcista da Roma.

  3. francesca (franci) ha detto:

    NEMBO si, anche questa è esperienza di vita. Sto scoprendo i luoghi “dove nessuno va…”. E credimi, ne vale davvero la pena! Grazie☺

    FRANCO ti vedo già non solo toccar ferro ma anche qualcos’altro…..Ahahahah. Ciaooo☺

    LORENZO, mi fa sempre piacere “accompagnare” i miei amici virtuali nei luoghi che scopro e mi affascinano. Grazie a te. ☺

    GIULIO…Ovvìa..già ti ci vedevo in quello spettrale cimitero a suonar il tuo sax. Avresti fatto resuscitare i morti!!! Ahahaha..Grazie a te☺

    GIANNA, eh si sono una curiosona. Un abbraccio e un grazie per te. ☺

  4. gianna ha detto:

    Francesca, davvero Misteri ,leggende e ci sono moltissimi luoghi che celano segreti irrisolti, è la curiosita’ si fa sempre forte nel vedere cose nuove ma ormai dimenticate da molti anni, ma alle ricerche ci sono molti frequentatori di turisti che cercano il fascino ,francesca cerca in ogni luogo e angolo per portare sempre nuove cose e siamo molto curiosi, anche questa è esperienza,che rimane importante nella vita. Un saluto a te.

  5. Giulio Salvatori ha detto:

    Che dire ? Grazie Franci.

  6. lorenzo12.rm ha detto:

    Mi piace partecipare, seppure virtualmente, a questo tipo di visite turistico-culyurali. Ti ringrazio, Franci.

  7. franco ha detto:

    Avevo già visto un docmentario su questo Principato in SKY arte per i “luoghi del cuore”…come vedi non ho pronunciato il nome ed ho anche toccato ferro…non si sa mai !
    Interessante … di questi luoghi “stregati” ce ne sono parecchi in Italia …non sarebbe male farne un articolo con le relative “particolarità spettrali”….UUUUUHHHHHHH!!!!!!!!

  8. Nembo ha detto:

    Misteri, leggende, a volte ci sono posti ricchi di cose che celano segreti ancora irrisolti e, la curiosità si fa ancora più forte per sapere o per curiosare, anche questi itinerari che non sono credo molto frequentati dal turismo di massa fanno assaporare tutto il loro fascino, e tu Francesca con il tuo raccconto ci fai ancora più incuriosire. Anche questa è esperienza di vita. Un Saluto

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