solitudine

La solitudine etimologicamente viene da "separare" (se-parare), il primo termine "se" indica divisione, il secondo "parare" indica il parto , quindi il termine solitudine rimanda alla separazione del nascituro dalla madre.

   

Altri la derivano dal latino "solus" e "arius", cioè (solus = intero ) (arius= appartenenza) , in senso positivo chi non ha bisogno di altri per completarsi.

    solitudine 3    

La solitudine è un fatto estremamente personale con valenze diametralmente opposte . Spesso la si vive come distacco dagli altri, con l'incapacità di osservarsi allo specchio, di guardarsi nell'anima, di riflettere, di accettare i rumori dei propri pensieri ed il battito del cuore.

    solitudine 2    

Seneca diceva "beata solitudo , unica beatitudo" , perché quando si riesce a fuggire dal mondo e dagli altri è possibile trovare il piacere della tranquillità dell'anima.

    solitudine 5    

Una medaglia con due facce !

   

La struggente solitudine del passero di Leopardi, che il poeta assomiglia alla sua ..."oimè quanto somiglia il tuo costume al mio...." con lo straziante rimpianto delle cose perdute.

    solit6udine 4    

Ma la solitudine vera , sofferente è quella degli anziani che viene dalla cessazione della vita lavorativa , dalla perdita del ruolo sociale con forte senso di inutilità e frustrazione.

   

Spesso manca il partner , i figli se ci sono , hanno la loro vita e mancano spesso i punti di riferimento.

    solitudine 6    

In questo periodo l'unico modo di superare questa "solitudo non beata "è socializzare , poter parlare e comunicare con chi è in sintonia per età , per vissuti e per interessi.

   

new_eldy_pcE qui scatta la mia "propaganda fide" , un mezzo ottimo per scacciare o esorcizzare la solitudine è stare in Eldy, che non dà solo la possibilità di non vivere la giornata parlando con il gatto o annichilendosi davanti alla TV , ma comunicando con gli altri ed interessandosi alle cose del mondo con l'occhio di chi ha percorso un bel tratto di vita.

   

Termino con i soliti aforismi che spesso sono più chiari ed immediati di esposizioni più dettagliate , sono spesso contradditori , ma esprimono bene l'importanza dell'argomento.

   

"Bisogna essere molto forti per amare la solitudine!" P.P. Pasolini

   

"E' soprattutto nella solitudine che si sente il vantaggio di vivere con qualcuno che sappia pensare" J.J. Rousseau.

   

" La solitudine è fonte di felicità e di tranquillità d'animo " A. Schopenhauer

   

"La cosa terrificante della TV è che la guardi da solo . Più la guardi e più la solitudine aumenta. E' la solitudine il grande problema della contemporaneità" Sidney Lumet

   

" Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità " A. Einstein

   

" La solitudine crea persone d'ingegno o idioti " Victor Hugo

           

Franco

11 Commenti a “BEATA SOLITUDO.?!?…..di Franco Muzzioli”

  1. sandra vi ha detto:

    Lasciarsi vincere dalla solitudine e’ facile ,sci si chiede in se stessi ,la vediamo farsi sempre piu’ grande e pesante da sopportare .QUI il pericolo lasciarla prendere piede ,se si impadronisce di noi ,niente ha piu’ interesse ,il bicchiere e’ sempre mezzo vuoto.Occorre un bello scossone…aprire bene gli occhi .darsi una guardatina attorno ,alzare gli occhi al cielo ,essere attirati dalla bellezza di un fiore ,no…la vita e’ bella ,ci son tante cose da fare ,tante possibilita ,basta nn sciupare le occasioni ,nn sciupare le caramelle rimaste nel sacchetto anche se nn sono tante……..

  2. lorenzo12.rm ha detto:

    Il guaio non è essere soli (per poco) ma rimanere soli. Le ragioni dell’esser soli (ripeto,temporaneamente) possono essere tante ma non siano determinate mai da una forma di narcisismo che privilegi il “noi” rispetto agli altri, Poi ci sono le vicende della vita, e su quelle c’è poco da fare. Facciamoci gli auguri in proposito e andiamo avanti. Grazie Franco.

  3. Giuseppe3.CA ha detto:

    Frase classica e ripetitiva di Gigi Marzullo: “Si faccia una domanda e si dia una risposta”…. Non si è mai soli se ri riesce a dialogare con sè stessi. In ciascuno di noi esiste una doppia personalità, se si riesce a farle inconrare e farle dialogare tra loro… non saremo mai soli e in quasto modo anche la solitudine, a volte, è bellissima. Consapevoli di questo possiamo approcciarci alla necessaria socializzazione con maggiore forza.

  4. franco ha detto:

    L’articolo pare ben poca cosa dopo i commenti che ne sono scaturiti, credo sia questo lo scopo ,l’importanza di un blog che sollecita l’approfondimento, la comunicazione e la socializzazione.
    Ecco come star soli con le elaborazioni dei propri pensieri e contemporaneamente comunicare . Ecco come vincere la monotonia di una routine opaca scendendo nei problemi , esaminandoli, leggendo i pensieri degli altri , confrontandosi, approvando o non approvando , misurandoci con idee diverse dalle nostre e crescenco, crescendo nella comunicazione , nella formulazione dei concetti e nella conoscenza dell’altro.

  5. Giulio Salvatori ha detto:

    Già il fatto di sopportare la mia compagnia…la dice lunga.A volte sono noioso, testardo, duro…però, quando mi trovo in mano quel ferraccio che si chiama sax, si apre l’universo. Se poi, riesco a scrivere qualche cosa di buono per Voi ancora meglio. Ecco che, ci sono tanti modi per scacciare la solitudine.Al primo punto c’è la salute, tutto il resto …si supera .

  6. elisabetta8.mi ha detto:

    La solitudine non è amica di nessuno,,,,,i ragazzi li porta ,alla noia o peggio ancora su strade sbagliate,gli anziani alla depressione ,perdono stima di se stessi pensado al passato e non apprezzare il presente che pur tra mille difficolta’ è bello viverlo,i giovani si lasciano andare sentendosi sconfitti da questa societa’ distratta e opportunista,,come possiamo vedere è negativa in tutti,,,Ragazzi,Giovani e Anziani ,tutti uniti mettiamo in un angolino la solitudine e riboccandoci le maniche affrntiamo la bellezza della vita,,,,,,,

  7. francesca (franci) ha detto:

    In effetti la solitudine è cosa difficile da gestire. A volte ci si sente più soli in mezzo a tanta gente che non proprio soli letteralmente parlando. Però io sono convinta che esistono due facce della solitudine, come dice giustamente Franco. C’è la solitudine derivante dallo starsene soli in modo positivo per godere della nostra stessa compagnia staccare per un pò dal mondo esterno e fare ciò che ci piace, ed esiste invece il “sentirsi soli”, cioè sentire dentro un vuoto, un’oppressione, quel bisogno di qualcuno. Bisognerebbe imparare ad attingere da sè, trovare i punti di forza all’interno di noi stessi. Ma non è facile. Però è fattibile quando abbiamo la certezza che là fuori c’è sempre qualcuno (figli, nipoti, genitori, amici, compagno) che ci aspettano e, alcuni di loro, ci saranno sempre per noi. E noi per loro. Questo ci fa sentire utili e non soli. Lasciandoci gli spazi che servono ai nostri pensieri, alla scelta del tempo da impiegare per sè, a concedersi le proprie emozioni vivendo integralmente le proprie convinzioni. E a sentirci, dopo, disponibili alla condivisione a trecentosessanta gradi con le persone che amiamo, con la mente sgombra da fatiche e stress.
    E qui convengo con Alba, a volte i momenti di distacco servono e sono salutari. Ovviamente non devono durare tutta la vita altrimenti la solitudine si trasforma in depressione. Personalmente sono così piena di impegni da mattina a sera tra lavoro, volontariato, nipoti, scuola che alla sera mi trascino a casa e l’unica cosa che desidero è sentire il silenzio che mi parla. Quella solitudine salutare che mi fa tanto bene e mi ricarica, pronta a ricominciare il giorno dopo. Guai se non l’avessi. Ma capisco che non è così per tutti, tanta gente anziana soffre perchè lasciata sola, abbandonata da figli e nipoti e allora deve fare i conti quotidianamente con una oscura e orribile malattia: la solitudine dell’anima e del corpo.
    E allora ha ragione Franco: forza, accendete il pc e dialogate, scrivete, esternate tutto ciò che vi pare nel rispetto di chi ascolta e vi risponde facendovi compagnia.
    Siamo qui anche per questo.

  8. Nembo ha detto:

    Argomento che ultimamente nessuno più ne parla, utile il Post presentato da Franco,come sempre si è sentito dire…” Brutta Bestia” la solitudine, in questo mondo che sempre più è menefreghista verso gli altri, specialmente verso gli anziani senza parlare dei giovani adoloscenti che si sentono emarginati dalla società e non risecono ad inserirsi, moltissime persone soffrono di solitudine che è l’anticamera poi della depressione ancora più brutta della solitudine, questa brutta cosa, la si sente di più specialmente nelle varie festività dove si accentua il sentimento di essere e sentirsi soli, una frustrazione molto angosciante da non sottovalutare mai. Bisogna come è scritto nel Post, socializzare, e aggiungo…non isolarsi,realizzare i sogni possibilmente, creare abitudini salutari, circondarsi sempre di persone, credere in se stesso e fare ciò che si ama e, amare ciò che si fa, ossia…NON chiuderti,NON chiudere, NON farti chiudere.

  9. alba morsilli ha detto:

    Essere soli a volte la causa può essere estranea alla nostra volontà.
    Allora dobbiamo imparare a convivere con la nostra solitudine, siamo animali della specie umana, abbiamo bisogno di far parte di un gruppo, stare con gli altri,confrontarci.
    Questo ha fatto nascere il luogo comune che sentirsi soli è brutto, è triste è male.
    Così quando siamo costrettia stare soli crediamo che sia una cosa innaturale, anormale, patologica,assumiamo al nostro stare un valore negativo.
    Essere soli non non è un marchio d’infamia è una condizione
    psicofisica.
    Essere Felici stando soli si impara:
    come regola principale si deve aumentare l’Amore che nutriamo
    per noi stessi.
    Svegliarsi con noi accanto, darsi il buon giorno, pranzare con noi accanto
    Guardarsi allo specchio vedere una persona ironica di se stessa, ridere dei propri errorie difetti e anche della nostra solitudine.
    Sembra banale io nei momenti di marcata solitudine seguendo questi consigli tratti da un libro di psicologia mi sono serviti
    Essere soli significa anche essere noi stessi, stare bene con noi stessi

  10. franco ha detto:

    Forse per una età “matura” ,quello suggerito da Guglielmo è il modo più giusto di affrontare la vita …e anche la propria solitudine.
    Vedere il bicchiere mezzo pieno , pensare a chi stà male e ringraziare d’esser quello che si è , vivere con cadenze piacevoli ,iniziare la giornata con un sorriso e ancor meglio, con lo stesso sorriso terminarla.

  11. Gugli ha detto:

    Ho tutta una giornata davanti a me. Cerco di essere attivo, una camminata nel parco della città, pensando quanto sono fortunato, ci sono persone che stanno peggio di me. Cerco di fare bene, cose semplici, come sono io. Di farle nel migliore dei modi, anche se ha volte non riescono bene, non mi arrabbio, starò piu’ attento la prossima volta. A fine giornata. Sono felice, anche se qualcosa non è andata per il verso giusto, faro’ meglio domani. Chiudo la giornata , facendo un bel sorriso. E vado avanti. Buon tutto Gugli

Scrivi un commento