vecchio 2

"Vecchio

diranno che sei vecchio

con tutta quella forza che c'è in te.

Vecchio

quando non è finita , hai ancora tanta vita

e l'anima la grida e tu lo sai che c'è ......"

   

canta splendidamente Renato Zero.

   

Ieri mia figlia rivolta a sua madre ha detto che a settantacinque anni si deve accettare di essere vecchi e lo diceva riferendosi a tutte le donne di quell'età , che si rifanno per ottenere una novella impossibile giovinezza .

Non mi è piaciuta quella parola , perché quel "vecchio" detto così sembrava quasi una ghettizzazione ad una condizione anagrafica non sempre vera. Sia ben chiaro questo non giustifica le aberrazioni estetiche che condanno con tutto me stesso.

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Ma si sa è d'uso rottamare il vecchio , ridurlo a sola funzione di babysitter o a bancomat , si è solo vecchi non si ha più neppure la possibilità di parlare d'amore perché si è ridicoli.

   

Dicono che dobbiamo essere "saggi" ...ma della nostra saggezza i giovani non se ne fanno niente.

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Galimberti scrive : "Quando il tempo era ciclico e ogni anno il ritmo delle stagioni ripeteva se stesso , chi aveva visto di più ...sapeva di più, per questo "conoscere" è "ricordare", come annota Platone , il vecchio nell'accumulo del suo ricordo era ricco di "conoscenza" . Oggi con la concezione progressiva del tempo , non più ciclico nella sua ripetizione , ma freccia scagliata in un futuro senza meta ,la vecchiaia non è più deposito di sapere, ma ritardo, inadeguatezza , ansia per le novità che non si riescono più a controllare nella loro successione rapida ed assillante ".

Se la "saggezza" diventa quindi una specie di targhetta per dire "sei antico" , "obsoleto", depositario di memorie ed ideologie non più utili ...a che cosa serve il "vecchio" ? Solo a devolvere quello che faticosamente ha accumulato nella vita per un futuro più che incerto.

   

I cinquantenni , già rottamati dai trentenni , con una logica rivalsa giovanilistica devono pur mettere dei paletti alla vecchiaia , ma non vogliono sapere che esistono quattro età : quella anagrafica, quella biologica , quella psicologica e quella sociale. Che la vecchiaia arriva prima o dopo per fattori genetici, di salute e di vivacità mentale e che ci sono cinquantenni decrepiti e settantacinquenni giovani.

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Ora l'aspettativa di vita è cresciuta moltissimo e guardando uomini come Veronesi, Fo, Napolitano ecc. ci si rende conto che a settantacinque anni con aspettative di vita di oltre quindici anni non si può parlare certo di vecchiaia.

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In un mondo di individualismo sfrenato ,anche l'anziano (termine più consono) , libero dalle obbligatorietà lavorative , riscopre antiche passioni forse mai espresse per necessità di vita. Viaggia, si istruisce , legge ,scrive, socializza e ....ama.

   

Sempre Galimberti dice: " L'eros scaturisce da ciò che sei , non nelle fattezze del tuo corpo, scaturisce dall'età, che non avendo scopi, può finalmente capire cos'è l'amore fine a se stesso. Qui si annida il segreto dell'età , dove lo spirto della vita guizza come una folgore, lasciando muta la giovinezza incapace di capire. Forse il carattere e l'amore hanno bisogno di quegli anni in più che la lunga durata della vita ci concede".

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Se si ha un po' di salute e la mente sveglia, la nostra età è la più bella della vita , perché siamo finalmente noi stessi, possiamo coltivare la nostra crescita interiore , amare la natura , l'arte e gli altri come forse non riuscivamo da giovani ,liberi dai condizionamenti e dall'eccesso delle passioni , uomini liberi di fronte alla vita e non alla morte.

         

Franco

27 Commenti a “VECCHIO….di Franco Muzzioli”

  1. franco ha detto:

    Cara Francesca , come detto ci sono ottantenni… e ottantenni , noi facciamo parte di quelli a denominazione di origine controllata D.O.C. te ne cito alcuni famosi che hanno compiuto e che stanno per compiere quell’età:
    Papa Francesco – Pippo Baudo – Lino Banfi – Carla Fracci – le gemelle Kessler – Mogol – Robert Redford – Jane Fonda – Hanthony Hopkins – Jack Nicolson – Warren Betty – Morgan Freeman , Renzo Arbore – Dasustin Hoffman -Adrano Celentano – Claudia Cardinale – Raul Casadei – Vanessa Redgrave -Milva – Peppino di Capri – Romano Prodi Al Pacino – Tina Tarner – Renato Pozzetto – Iva Zanicchi – Gigi Proietti e Barlusconi (bè qui forse l’accenno è controproducente !!!)

  2. francesca (franci) ha detto:

    Macchè gaffe, Edis. Ahhhh..ci fosse il tono in questo blog. Ci saremmo capite al volo, mannaggia. Scherzi che ti respingo nell’abbraccio? Anzi, beccati il mio…stritoloso. Così ti scricchiolano ancora di più le ossicine…ahahah..!!
    Ciao☺

  3. edis.maria ha detto:

    Oddio! che gaffe ho fatto io! Franci, scherzavo, infatti ho aggiunto aahaaahhh!! per puntualizzare! La scrittura può fare di questi scherzi, scambiare l’ironia con l’offesa! Certo che dopo gli. ottsnta anni si è vecchi! aahahaah!!!e tu ti offendi se ti chiamo giovanotta!!!! aahahahaha!
    E Un abbraccio stretto, stretto!!! O mi respingi???? ahahaaah!!

  4. francesca (franci) ha detto:

    Cara Edis, ti chiedo scusa ma credo di essermi espressa male. Non ho nè facoltà nè tantomeno diritto per stabilire alcunchè. Sai, quando avevo vent’anni vedevo i quarantenni come già vecchi. Quando sono diventata quarantenne ho spostato quei parametri sui sessantenni. E così via. Credo sia successo a tutti, perciò se in qualche modo ti sei sentita offesa dalle mie parole ti chiedo umilmente scusa. Così come chiedo scusa a tutti quelli che, avranno avuto la tua stessa (peraltro legittima) sensazione. Se tutti gli ottantenni fossero come te, avremo tutti, io per prima, molto da imparare. E non sono affatto giovanotta…tutt’altro.

  5. edis.maria ha detto:

    Vecchi o anziani?Lasciate che ci chiamino come vogliono! Noi siamo ciò che riusciamo a conservare della nostra esperienza intellettiva ,più che l’apparenza! Gli interessi che proviamo verso tutto ciò che è nuovo e piacevole , ritempra le nostre forze.E TU cara ” giovanotta ” Franci, come fai a stabilire che la vecchiaia comincia a 8o anni???? ahahahha! Io ne ho qualcuno in più, da 14 mesi un bel pupo mi ha reso bisnonna, e che voglio di più?Certo spesso le mie ossa scriccholano più di quelle di Alba (ahahaha!!)e con il bambino posso fare solo giochi e canti da vecchietta, ma Daniele mi sorride, e mi fa sentire che non sono vecchia! Evviva a tutti i vecchi come noi, svegli e partecipi ancora alla VITA!!!

  6. Giulio Salvatori ha detto:

    Senti Franco, se dovessi scrivere un articolo su questo tema…scriverei le stesse cose. A me dicono che :-sono matto come una capra- perchè sono una fucina di idee, proposte … Pensa che la sera quando rientro dall’orchestra etc , metto la giacchetta sulla scopa, apro la porta e, se non arrivano colpi entro.Macchisenefrega della carta di identità! Avanti tutta e.-SEI UN GRANDE – E detto da un toscanaccio vale tre volte

  7. mario33.co ha detto:

    Al di la dell’aggettivo sostantivo (vecchio) che rimane una “forma” etimologica non una “sostanza.” Al di la dei commenti, tutti, un po’…Basati sulla differenzazione anagrafica sulla contrapposizione generazionale di tipo sociale, di costume, di mentalità, personale, individuale. Che… Ha portato i vari commenti (giustamente) ad un analisi di tipo comportamentale e un po’ conflittuale fra le nuove generazioni e noi “attempati” (vecchi, come dice amaramente… Franco). Signori, attempati, nonni/e, mi… permetterei di analizzare il post di Franco sotto l’aspetto non solo individuale ma… Anche sociale,economico. (elaborazione su… Dati Istat ripresi dal web) Il rapporto percentuale tra il numero degli ultra – sessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2015 l’indice di vecchiaia per l’Italia dice che ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani. Il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, in Italia nel 2015 ci sono 55,1 individui a carico, ogni 100 che lavorano. Il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l’indicatore è minore di 100. Ad esempio, in Italia nel 2015 l’indice di ricambio è 126,8 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana. Ok!!! Non ci piove !!! In Italia, non si fanno più figli !!! Oramai,ci sono più anziani che giovani . La vita si è allungata (grazie alla medicina, all’alimentazione etc.).Ma… Pensiamo a che potenziali risorse, abbiamo noi anziani!!!! Curiamo i nostri nipoti,aiutiamo i nostri figli economicamente, ci dedichiamo al volontariato(e non siamo pochi).La nostra condizione anagrafica sta diventando un business,( e calcolato che…Ci sono in Italia un milione di badanti). Ci sono, é… Sono stati aperti tantissimi centri culturali, di.. svago ( l’università della terza età), si balla, si dipinge ,si fa maglia,si gioca a carte,vengono organizzate cene, si fanno gite fuori porta ,si organizzano permanenze in città d’arte, in luoghi di villeggiatura,etc. Sta arrivando… l’estate e grazie alla “bollente” aria vacanziera, che… Qualcuno può ancora permettersi di… Respirare. Le case famiglia per anziani, (come… Le pensioni per cani e gatti) si stanno gonfiando, anche più di 6 anziani per ogni casa, di cui molti malati cronici non autosufficienti, e di conseguenza anche… Tanto denaro, che portano i loro famigliari, magari… attingendo dai loro risparmi accumulati, dopo… una lunga e sobria esistenza. L’anziano… sta, o… è un investimento!!!! Il welfare lo tiene sempre più in considerazione. Penso… che…Anche la produzione industriale,alimentare, commerciale, quella… manifatturiera, cominci a strizzarci l’occhiolino. L’anziano sta diventando no!!! anzi…E’ ( a torto o ragione)diventato, una “pedina” essenziale della nostra società. Questa mattina ho visto… Con interesse, anziani(volontari con la pettorina arancione), che andavano a prendere/prelevare i bambini dalle loro case per accompagnarli a scuola. Un servizio, utile, che… sopperisce alle esigenze lavorative dei genitori.

  8. franco ha detto:

    Ma siete sicuri che Eldy sia un blog per la terza età….? E’ tutto un bluf non ve ne siete accorti ?
    Su avanti usciamo allo scoperto …siamo tutti giovani anzi giovanissimi …

  9. francesca (franci) ha detto:

    A questo punto mi viene da dire: Viva Alba, la nonna più giovane di Eldy! Fa ginnastica con le ossa scricchiolanti, litiga con la parte “vecchia” di sè stessa e la zittisce mandandola a quel paese. Sai che ti dico Alba? Anch’io mi sento molto più giovane da quando ho ricominciato a pulire culetti, a cambiare pannolini, a preparare biberon pieni di latte e a farmi “sputare” in faccia pappine ridendo come matti. Ti confido anche un segreto: a volte al più grandicello dei miei nipotini (ha 5 anni) sfugge di chiamarmi mamma. Non lo dico ai suoi genitori perchè sarebbe spiacevole ma, credimi, dentro di me sorrido e mi inalbero tutta.

  10. mariejose2-FR ha detto:

    Sì guardate le foto dei vostri antenati negli album e contemplate i visi delle donne, se non sono al cimitero, alla vostra età, portano a 40 anni, le rughe che non abbiamo a 70 anni. Hanno messo al mondo o portato delle decine di bambini e pianto la metà di essi. Si sono consumate al lavoro, hanno vissuto delle guerre, quando verso 50 anni potevano aspirare alla ‘tranquillità’, c’era molto tempo che avevano perso i loro sogni. I progressi della scienza, il modernismo, ricevere un stipendio, scegliere di partorire o no, hanno permesso di approfittare di vite di donne più radiose dagli anni 60. Ciò che fa che certe nonne, oggi, vedove o no, possono guardarsi nel specchio, pensando, non sono più, un ‘top model’ ho vissuto una vita di 7O/80 anni…ma aspiro ad sgranocchiarla a belli denti, stesso con la mia dentiera, ad incontrare amici, dare mio tempo o no, a viaggiare, studiare ancora e guardare i miei figli vivere la loro vita, aiutandoli se lo posso. Ed io sogno a custodire della mia autonomia al massimo, perché a me avvalgono ancora al mio età, a sperare nella vita…nella providenza. E posso dire, le rughe della mia vita, sono le mie “medaglie”… Un bel sorriso di primavera a tutti gli ‘giovanni’ del bosco.

  11. alba morsilli ha detto:

    leggendo il commento di Nembo fare ginnastica fa benesia al corpo che alla mente.
    Vi devo dire che ho smesso di fare trekin per accudire i nipotini e credetemi è peggio che andare in palestra.
    Ecco un altro modo per sentirsi giovani, ritornare indietro con pannolini e biberon pianti isterici che non sai cosa cosa fare e non sai cosa vogliono dire.
    è amore incondizionato ma è anche ginnastica specie quando spingi il passeggino e trovi salite,
    poi basta un loro sorriso e sei appagata di tutto,
    mi sento nonna aerobica quando gioco con loro sul tappeto scricchilano le ossa e Diego mi dice “nonna ma chiè che fa cri cri “”sono le mie ossa loro solo sono vecchie” e dopo una risata si rincomincia a giocare e io a quel modo faccio ginnastica, che a fine serata mi obbliga a stendermi sul letto.

  12. franco ha detto:

    Caro giovane amico Giuseppe ….ecco la saggezza !

    Ieri sera ho visto il contestato film di Sorrentino “Youth-la giovinezza” …è una storia di vecchi , ma dalle pieghe di questo film lento e a volte difficile , esce la giovinezza dei vecchi …quando l’anziano direttore d’orchestra ,solo nel bosco , dirige il volo degli uccelli e il loro cinguettio, i campanacci delle mucche e lo stormire delle fronde ,una splendida giovane o infantile poesia.
    … Poi quando il medico del centro benessere comunica sempre all’anziano direttore d’orchestra ,l’esito delle sue analisi, tutte negative e che attestano un ottrima salute , lui chiede ingenuo “Ora che cosa faccio ?” …il medico risponde …” Vada fuori e colga le sue passioni …l’attende la giovinezza !”

  13. Giuseppe3.ca ha detto:

    Franco, come sai ti seguo a ruota a distanza di un anno quindi mi avvicino anche io a quella soglia per essere considerato “vecchio” secondo il parametro espresso da Franci. Ma non si è vecchi fintanto che sei un punto di riferimento per molti giovni che ti stanno attorno, non ti senti vecchio quando riesci a mantenerti all’altezza del progresso e della tecnologia (leggi P.C., Internet ecc.), non sei vecchio quando sul bus sei ancora capace di cedere il posto ad una signora, non ti senti vecchio quando una nipotina ti chiede di mandargli una mail con la storia del suo bisnonno che tu hai scritto e pubblicato in un blog di Eldy per mantenerne la memoria. Non vado in palestra ma mi tengo sufficientemente in esercizio fisico con le mie passeggiate al parco e un pò di ginnastica. Perciò non mi sento “vecchio” ma se tutto questo, significa essere vecchi, bene, allora W la vecchiaia. Ciao a tutti,

  14. francesca (franci) ha detto:

    Credo che il suggerimento fornito da Nembo sul praticare sport in età avanzata meriti molta attenzione. Con l’avanzare dell’età, infatti, si va incontro a una serie di problematiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. Si tratta di un progressivo logoramento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere rallentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi. L’esercizio fisico, se eseguito con costanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condizioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi regredisca. E teniamo presente che quando si allena il corpo si allena anche il cervello. Si aumenta la memoria e si rallenta il declino cognitivo. Ottimo consiglio, Nembo.

  15. franco ha detto:

    Hai ragione Nembo …”mens sana in corpore sano ” anche e soprattutto per noi vecchi , basta non farlo per avere bicipiti e tartarughe da ventenni palestrati, labbra da ottentotte, zigomi da circasse , look da rapper quindicenni, insomma ben venga un giovanilismo di corpo e di mente , sempre tenedo conto che c’è qualcuno di molto giovane (sano di mente) che vede in noi ancora dei portatori di “saggezza” a dispetto del mondo e delle sue follie.

  16. Nembo ha detto:

    Salve, ho letto alcuni commenti e, devo dire che in alcuni concordo per la divergenza e il disagio fra anziani e giovani, lo stesso cresce sempre più in questa società anche perchè loro vedono il mondo in altro modo di come lo vede un’anziano, però molti giovani sono ancora sani e ammirano le nostre culture, la nostra storia e la nostra saggezza anche nel sociale. Voglio spezzare una lancia in favore a tutti gli anziani che quotidianamente o a giorni alterni fanno sport, palestra e non solo, non dico che bisogna essere “Nonni Olimpia con rughe” ma credo che rallentare l’ivecchiamneto è salutare a qualsiasi età,anzi a una certa età bisogna fare sport,oltre tenere controllato il proprio stile di vita con l’alimentazione, tenendo controllato periodicamente la salute con le varie analisi fondamentali.Il corpo che invecchia produce meno energia,avendo meno resistenza e scatto con agilità, il movimento aiuta a rinnovare e ringiovanire le cellule, lo sport specialmente la palestra è il primo antidoto per preservare e consolidare i nostri muscoli dandoci tonalità e forza muscolare, senza scimiottandoci, con il sottoscritto si allenano persino persone anziane che hanno il -pacemarker- anzi, si convincono sempre più a fare palestra, così pure i giovani palestrati che a volte prendono invidia sapendo la storia e l’età di certe persone-nonni. Lo sport è vita da sempre e, non bisogna mai dire…è passata l’età, è passata la stagione per mantenersi in forma ne impigrirsi così facendo si ha sempre più un decadimento fisico. Ricordate sempre però che bisogna interpellare prima di iniziare qualsiasi attività fisica il vostro medico.Un saluto.

  17. gianna ha detto:

    Franco, la parola detta da molti giovani-vcchio- forse per invidia, loro non sapranno mai fare come loro,vecchi- perche’ questa parola dispregiativa, non hanno le capacita’ e nemmeno la volonta’si dice persone di mezza eta’ o poco piu’ o meno, io penso che è un previlegio dentro siamo ancora giovani, poi c’è un detto vecchio- e chi purtroppo muore.un saluto, ciao

  18. elisabetta8.mi ha detto:

    Franco tu dici bene,,,che cosa possono aspettarsi i giovani di un futuro cosi incerto,che cosa le potra’ offrire se non delusioni e molte incertezze,visto la situazione del mondo e dalla svampitezza di tanti nonni palestrati ,come tu dici,,,,francamente di nonni palestrati e rifatti nell’ambiente mio,mica ci sono,,,siamo molti nonni impegnati in cose concrete e cerchiamo sempre di coinvolge i giovani positivamente ,per quanto ci è possibile ovvio,,,faccio presente che non tutti i giovani sono dei fannulloni o degli svitati,tantissimi sono impgnati nel sociale e riescono dove i nonni a volte falliscono,come vedi Franco io non faccio di tutta l’erba un fascio,,,le radici buone ci sono e tanti riescono a farne tesoro ,come abbiamo fatto noi,,,io non sono pessimista e metto in pratica anche il motto,,,volere e potere,certo con molta fatica e mettere nel pacco anche qualche delusione,,,,un caro saluto,,,,,

  19. franco ha detto:

    Cara Elisabetta ho ponderato il tuo commento e mi sono chiesto che cosa pensavo della vecchiaia a vent’anni.Era una cosa lontana che non mi apparteneva , i miei nonni erano totalmente diversi da me e rappresentavano veramente il passato e le radici che non dovevo dimenticare. Avevo rispetto per loro perchè così ero stato educato e perchè non erano “falsi giovani” , erano veramente la “saggezza”. Come può un giovane d’oggi sentire nei “vecchi” il retaggio antico , se questi “vecchi” si atteggiano a giovani scimmiottandone la moda, gli atteggiamenti, le fattezze esteriori , le palestrature . Come può un giovane d’oggi sentire nei “vecchi” la saggezza ,se questi “vecchi” gli hanno dato una società che molto probabilmente non potrà dare loro una vecchiaia serena .
    Capisco che mi stò smentendo rispetto a quello che ho scritto , ma è mia abitudine ragionare sulle cose e guardare il rovescio della medaglia. Vorrei sapere che cosa possiamo dire ai giovani, quali valori trasmettere , come giustificare il fatto che che doniamo loro un futuro con poche speranze ?
    Doniamo un mondo sempre più inquinato , una società sempre più corrotta, la certezza di pensioni da fame …forse è per questo che non se ne fanno niente della nostra “saggezza”.

  20. carlina ha detto:

    condivido in tutto quanto scritto da Franco azggiungo solo 2 cose: ungiornomsul bus unargazza che parlava al cell dicevaall’interlocutore che lei nella vitanon sopporta fare della beneficenza ed i vecchi
    Giuro, ho contatofino a 10 xer non risponderla che nella vita non ci sono molte alternative
    e aggiungo che chi ama veramente i vecchi sono i bambini, nipotini e questo ti ripaga di tutto

  21. elisabetta8.mi ha detto:

    Essere giovani non è un privilegio,,essere vecchi non è una colpa,detto questo l’articolo di Franco la dice lunga sul pensiero dei giovani,,,loro certamente sono molto in gamba,hanno una vita diversa dalla nostra gioventu’,noi avevamo poco o niente ,ma ci siamo costruiti una vita con tanti sagrifici e tanta volonta’ senza frignamenti,,,adesso è vero che i momenti sono difficili,che il lavoro non è facile da trovare,ma è anche vero che non si adattano facilmente,restono in casa e ci pensano i vecchi a tutto con semplicita’,,,i vecchi parlano e dicono sempre le stesse cose,,,forse non le piace sentire cio’ che diciamo perche’ risponde a verita’,a volte la verita’ fa male,,,il mio pensiero è un altro,,,ricordati ragazzo/a,,,quello che tu sei,io ero,,quello che io sono tu sarai,,,abbi sempre rispetto per tutto e per tutti,,,la vita scorre come un fiume,,,quel fiume è meraviglioso,,,amalo,,,,,, un caro saluto,,,,

  22. franco ha detto:

    Cara Francesca ,intanto “beata te” perchè io il prossimo anno sarò “vecchio” almeno per il tuo parametro. Non è tanto la parola “vecchio” in se stessa che può dar fastidio (puoi pure dire -diversamente giovane – anziano – grande di età ecc.), ma è il modo in cui viene detta. Un tempo il “vecchio” era portatore di conoscenza e saggezza , era motivo di rispetto e considerazione. In questo mondo utilitaristico ,privo di valori da portare avanti, dove è buono solo ciò che produce soprattutto danaro , noi che invece costiamo alla società , anche se quel costo ce lo siamo guadagnati, siamo solo un peso…a meno che non diventiamo una fonte di reddito alternativo.
    Scusa il cinismo , ma è la società che è cinica , basata solo sull’interesse personale , sul benessere da consumare subito perchè …”del doman non vè certezza !”
    Noi vecchi lo sappiamo bene “che del doman non vè certezza”, ma siamo ancora capaci di sognare , di assaporare le piccole felicità . di dividere con gli altri “vecchi” il senso dell’amicizia e del rispetto.

  23. francesca (franci) ha detto:

    Sai Franco, ci ho provato più volte a fare un commento al tuo articolo. E ho scoperto quanto sia difficile. Difficile perchè per me, “vecchio” vuol dire aver superato gli 80 anni e, grazie a Dio (o a chi per esso) ci sono ancora parecchio lontana. Ma mi rendo conto, giorno dopo giorno, che il tempo passa così in fretta che una mattina, se avrò fortuna, mi sveglierò e mi ci ritroverò alle soglie…chissà…Ho letto da qualche parte, che diventare vecchi è una fortuna: non si è morti giovani. Bando alle tristezze tu dici tante verità e non posso far altro che condividerle però, per favore, cancelliamo quella parola “vecchio” e sostituiamola con: tempo vissuto e tempo da vivere, salute, entusiasmo, voglia di viaggiare, appassionarci all’arte, alla musica, al ballo, alla scrittura, alla lettura, condividere il tempo con i nostri compagni, ridere, AMARE!!! E, non ultimo, dare una mano ai nostri figli e dimostrare loro come si crescono i bambini insegnando che i valori dei “vecchi” hanno, e avranno, sempre un senso, il primo posto nella Vita.

  24. girasole rm ha detto:

    Le quattro stagioni della vita. Infanzia, adolescenza, Maturità, vecchiaia. Tutti siamo e saremo sottoposti a percorrere questo sentiero che porta alla fine. I giovani quelli che avranno la fortuna di arrivare ad essere vecchi. Capiranno che sbagliavano a considerare le persone vecchie una nullità da rottamare. A loro volta dovranno affrontare la fine della vita così il cerchio si chiude ciao

  25. lorenzo12.rm ha detto:

    La parola “vecchio” pronunciata dai giovani è irricevibile anche se corrispondente alla nuda realtà. Tutto il resto sono parole. Siamo tutti nella stessa barca, vecchi e giovani, immersi nell’inesorabile trascorrere del tempo e della vita.

  26. alba morsilli ha detto:

    IN me vi è il vecchio e l’anziano,che convivono basticciandosi tra loro.
    Un giorno vedo tutto nero ed ecco che esce il vecchio, rabbioso di tuttociò che lo circonda, non le va bene niente, dice le solite parole” si stava meglio quando si stava peggio” si chiude a riccio non esce di casa, manda a quel paese tutti, parla da solo anzi botta e risposta con l’anziano.
    “Basta finiscila vecchio brontolone, dai dacci una mossa non sei decrepito.”
    Guarda io ho 77anni e ringrazio Dio per il bricciolo di salute, tu sei ammalato nella mente.
    Certo le forze diminuiscono ma lo spirito ancora è buonoe allora cerco di vivere quello che non ho vissuto.
    Si lo so i giovani come i nostri figli sono tutti ammalati di grande egoismo, ma noi dobbiamo imparare a dire di no semplicemente solo per volersi più bene.
    Io ero vecchia a 43 anni quando rimasi vedova con 3 bambinieppure non avevo rughe e capelli bianchi
    mi capisci cosa voglio dire ?
    Poi guarda vecchio chi muore io voglio vivere
    VIVA LA VITA

  27. Nembo ha detto:

    Credo che molti giovani dicono la parola -vecchio- per invidia perchè molti non sanno fare quello che molti vecchi fanno ancora. Nel 1953, Gino Latilla cantava ” Vecchio Scarpone” ma le parole di questa canzone dice pure…fai rivivere tu la mia gioventù. La solidità e lo splendore di una cosa antica-vecchia è destinata a durare nel tempo e, non si è vecchi finchè dentro ci si sente giovani, è un privilegio essere vecchi, vuol dire che non si morti giovani, lo diceva Kim Basinger! Un Saluto

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