SturlaGolfo2012

Il mare di Sturla ogni giorno cambia colore, è azzurro quando il vento soffia da sud-est, è opaco quando il libeccio, che porta tante nuvole, solleva la terra dal fondo e con essa le pietre. In quei giorni il mare è proprio arrabbiato,  e io più di lui, perchè se entro in acqua le pietre mi si rigirano addosso.

Per chi non sapesse cos'è Sturla spiego che è un quartiere di Genova, già antico borgo di pescatori.

E' vero,  non è la spiaggia della Sardegna ma il rumore dei sassi che sbattono avanti e indietro con la risacca, a me dà una  sensazione di ritmico canto.

La pubblicità turistica si ferma al borgo di Boccadasse che, se pur incantevole, nasconde altri borghi di pescatori , non per questo figli minori.

Le "crose de ma" (in genovese creuza de ma) non sono altro che mulattiere che scendono e salgono dalle colline sulle quali Genova è adagiata.

Borgo di Boccadasse

Borgo di Boccadasse

A levante di Genova sorge il borgo di Boccadasse con una crosa in salita dalla quale si può ammirare un panorama del mare, a dir poco,  da mozzafiato. Si chiama la "crosa dell'amore" dove le coppiette si appartano (..vecchi ricordi..!). E' una zona residenziale costituita in prevalenza da ville settecentesche e villini più recenti. Arrivati in cima della salita, la fatica è ripagata dall'impareggiabile vista del monte di Portofino, e della bellissima villa fatta a castello: siamo a Capo Santa Chiara, un piccolo promontorio naturale.

Capo Santa Chiara

Capo Santa Chiara

In stile Coppedè, dall'omonimo architetto fiorentino che ne ha progettato la costruzione nell'anno 1910, questa Villa ha molti richiami storici e medievali come, ad esempio, il Palazzo della Signoria a Firenze.

Genova è tutta un sali-scendi. Ed ecco un'altra crosa tutta in discesa, ripida e stretta dove il passaggio è concesso solo in fila indiana. Ai lati grandi muri di protezione ricoperti di glicine.

Fabrizio De Andrè trasse ispirazione da queste crose per la sua canzone "Crêuza de mä"  nel 1984.

Tra crose chiamate vie,  a causa del capriccio di un sindaco che amava la mitologia classica, oggi facciamo un giretto in via del Tritone, attraversiamo via Urania, e "atterriamo" in via Icaro.

Risento il rumore del mare che si infrange contro gli scogli e capisco di essere arrivata a Vernazzola, altro caratteristico borgo marinaro alla foce del rio Vernazza .

Borgo di Vernazzola

Borgo di Vernazzola

Case colorate dai classici colori genovesi che vanno dal giallo-ocra al rosso-mattone, panni stesi al sole, gatti, tanti gatti che aspettano la loro quotidiana razione di cibo.

 

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Sembra di essere in un altro mondo, gli uomini con ago e spago cuciono le reti, le donne sedute sui gradini di casa chiacchierano in dialetto.

   

Non posso fermarmi,  devo assolutamente arrivare a Sturla, là dov'è il "mio mare". Stavolta la crosa non c'è più, devo percorrere questo tratto per via mare. Salgo sugli scogli attenta a non scivolare.

Sturla ! Eccola la mia spiaggia , il mio borgo, ricordi di gioventù, il mio mare.

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Sturla è un borgo di pescatori con una grande spiaggia libera, è un'insenatura naturale. Barche colorate, mollemente adagiate sulla rena si lasciano accarezzare dalle onde. Case di pescatori che resistono alle mareggiate, alla salsedine costituiscono questo borgo di persone che hanno fatto la storia del luogo. Sturla ora fa parte della città ed è ben servita dai mezzi.

Io amo il mio mare, specialmente d'inverno. Quella dolce brezza che soffia mi crea una speciale maliconia. Un'emozione piena di fascino e mistero. Mi siedo, guardo i gabbiani che col loro volo, mi procurano sensazioni inebrianti, senso di libertà e partecipazione della vita...e penso... Ma cosa ci sarà al di là, oltre quell'immensità?

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Dimenticavo, in via del Tritone c'è un antico oratorio, quello di S. Carlo Celso che contiene importanti affreschi. In origine era una chiesa fondata da due martiri cristiani, S. Nazario e S. Celso la cui documentazione risale al 1311.

 Sulla spiaggia di Sturla si compra il pesce azzurro ( le acciughe),  un argento meraviglioso.

Ho scritto sopra che uomini, cantanti-poeti, hanno fatto conoscere al mondo il loro borgo. Sono la squadra dei "Canterini Vecchia Sturla" tutta al maschile , solo canto senza musica. Uno di loro canta in falsetto e la sua voce sembra quella di una donna. E' una musica che unisce in forma corale una umanità ricca di bei sentimenti! Ricordi di un'infanzia che si fa' sempre piu' lontana.

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Un altro cantautore dialettale è Benito Merli ( detto Bunni), il canta-pittore di genere folk-genovese che sa esprimere  l'amore e i sentimenti in modo esemplare.

Questa è la spiaggia dove io vado, dove trovo l'amicizia, la salsedine, le pietre, e la cosa più importante, la pace.

Quando viene sera, all'ora del tramonto, benedico Dio di avermi dato la vista per poter godere di tutta questa meraviglia del creato. Peccato io non sappia mettere in versi quello che provo, perchè è tutto POESIA: la terra, il mare, il paradiso che mi circonda e dentro al quale io vivo.

 

Alba

       

12 Commenti a “IL MIO MARE…..di Alba”

  1. Giuseppe3.ca ha detto:

    Alba si sente che parli con il cuore della tua amata Genova e del tuo mare. Con te ho già parlato di Genova che conosco dal punto di vista cittadino, le sue viuzze caratteristiche, i suoi saliscendi ma, a parte il porto, non conosco il suo mare perché ci sono stato solo per periodi di lavoro non per vacanza ma conservo, lo stesso, dei bellissimi ricordi indimenticabili. Che dirti, anche io ho imparato ad amare Genova e il mar ligure ha tante somiglianze con il mare di Sardegna per la loro fantastica bellezza. Non è un caso se lo stesso De Andrè aveva eletto la Sardegna come sua seconda patria… molte cose ci tengono legati e ne siamo felici. Nel dirti brava unisco un caro saluto, ciao.

  2. alba morsilli ha detto:

    Dirvi che la libertà di esprimere i miei sentimenti liberamenteè stata elogiata da voi con grande stima.
    Non scrivo quasi mai ma quando lo faccio lo faccio con il cuore, e nessuno mi impone qualcosa, ho scritto questo perchè mi ha dato fastidio sentire che la cara Francesca viene chiamata sciura, come fosse il capo, di che cosa poi non so.
    Ho voluto far notare il mio dispiacere leggere nel rullo certe frasi, la gramigna non riusciamo mai a sterminarla.
    Ringrazio tutti per i vostri commenti molto ma molto graditi, ho solamente descritto dove vivo quasi in paradiso.

  3. Giulio Salvatori ha detto:

    Brava Alba, ha spalancato porte e finestre sul panorama incantato del Tuo Borgo. Grazie, veramente una bella passeggiata tra passato e presente .

  4. gianna ha detto:

    Alba, bellissimo il tuo post,è bello come lo descrivi sono racconti vissuti con grande amore ne parli a cuore aperto ,sono luoghi meravigliosi mare e montagne l’aria era finissima Un mare cristallino i nostri bambini del nord gli portavamo a svernare, quanti ricordi di questo mare. le foto sono bellissime , quelle case arrocate sulla collina tutte colorate,il video il suo sotto fondo musicale di un grande cantante .De Andrè , che sentiamo il rumore del mare dalla sua musica. brava Complimenti.

  5. carlina ha detto:

    Alba hai descritto talmente bene la tua terra ed il tuo mare, che chiudendo gli occhi ho tografato tutto nella mia mente ed anche i pensieri seguono questo tuo itinerario
    io conosco abbastanza le 5 terre quindi posso capire ancora meglio ciò che ha descritto (sembra tutto una bellissima poesia) poi ascolterò anche De Andrè un altro grande della Liguria
    complimenti AlbA

  6. anna b. ha detto:

    Ho letto con il sottofondo della canzone di De Andrè, bellissimo racconto. Grazie Alba.

  7. alba morsilli ha detto:

    avevo preparato il post prima del fatitico giorno del 24 Agosto, era un saluto all’estate un modo semplice e genuino per salutare la bella stagione.
    Come la terra si è fermata facendo macerie, io mi sono fermata di esporre l’amore per la terra, era un rispetto fatto a modo mio verso tutti coloro che furono e che sono i protagonisti del grande dramma.
    Loro hanno voluto i funerali nella loro martoriata terra questo dimostra conme si ama il posto dove nasci e cresci, Che sia un borgo che sia una spiaggia è la tua vita, nessuno potrà cancellare i tuoi ricordi, ed io ci voglio andare anche da morta perciò pagherò quello che devo ma le mie ceneri vanno in mare, è una storia fra me e il mare, che ve la racconterò un’altro momento

  8. francesca (franci) ha detto:

    Tu Alba sei un’innamorata del mare, perchè ci sei nata e ce l’hai nel sangue, ti scorre nelle vene. Anch’io amo il mare ma la differenza è che io ci vengo in vacanza o a farci tante belle gite o camminate alle Cinque Terre, mentre tu lo vivi quotidianamente, è la tua “terra”. Però devo dirti che in qualunque stagione io venga al mare in Liguria, è sempre bello e rilassante sedermi sugli scogli, chiudere gli occhi e riappacificarmi col mondo intero ascoltandone il rumore. Riesco così ad apprezzare, non solo l’aspetto esteriore, ma anche quello non visibile dall’esterno: le sensazioni che trasmette.
    Anch’io a volte mi ritrovo ad osservare un tramonto seduta sugli scogli e ti posso assicurare che, mentre quel sole rosso scompare dietro l’orizzonte, l’emozione si fionda a mille!!
    Non importa se a Levante o a Ponente, la Liguria è bella tutta!!!!

  9. angelo9.fi ha detto:

    Brava Alba ,hai descritto il tuo mare meravigliosamente ,tanto che noi tutti vorremmo averlo nella nostra citta’

  10. lorenzo12.rm ha detto:

    Ho letto d’un fiato il racconto di Alba, ho visto le immagini ed ho ascoltato la musica. Sono posti da me conosciuti anche se si perdono nel mare dei miei ricordi. Fantastici e veri nello stesso tempo. Fatti per persone innamorate delle proprie radici.Sicché, alla fine, non posso che congratularmi e ringraziare Alba e Francesca.Tanto.

  11. Nembo ha detto:

    Il mio Mare… Mi congratulo con te Alba, per aver descritto questo Post, con entusiasmo,con passione, con orgoglio di vivere in questo quartiere, ma sopratutto il tuo racconto è scritto con il cuore. Leggendolo, mi sono immedesimato che è stato come se io stesso ci avessi vissuto. Parli oltre al mare anche della vita quotidiana e dei tuoi ricordi,alla realtà delle cose,così anche per me, leggendo mi hai fatto rivivere lontani ricordi.(Camogi=Camogli)Speriamo che almeno in questi posti, oltre alla vita mondana ci sia la volontà di preservare il patrimonio locale.Infine scrivi…Benedico Dio per…vero niente può sostituire lo sguardo dell’uomo. Un Saluto

  12. franco ha detto:

    Sono oltre vent’anni che vado nel levante ligure ,nelle famose “cinque terre “…un poco più in là …a La Serra di Lerici.Ma gli incanti sono simili al ponente ,a quelli descritti da Alba . Sono una terra e un mare meravigliosi, un pò duri per chi ha superato i settant’anni. Il mare è forte , la terra scogliosa è forte , i coloratissimi paesi tutti in salita , le donne e gli uomini sono forti, bruciati dal mare , molti hanno navigato tutta la vita, molti hanno lavorato nei grandi cantieri e nei porti, molti “montanari di mare” hanno sottratto a questa terra impegnativa , qualche ettaro di vite di grandissima qualità. E’ la Liguria ,che chi non l’ha mai vista ,ha perso buona parte delle bellezze del mondo.

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