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Recentemente ho visitato la mostra di Loreto, curata da Vittorio Sgarbi e dedicata alla Maddalena e ne prendo spunto per fare questo post. Devo dire che il riferimento, sia iconografico che religioso, che nei secoli ha riguardato la "Maddalena" è un tema che mi ha sempre appassionato.

Maddalena è  sicuramente la figura femminile, nel senso letterario della parola, più rappresentata nella Storia dell'Arte dopo Maria. Ma mentre Maria è rappresentata come madre, la Maddalena è la donna, ma anche la donna peccatrice, nel senso più fisico della parola. Una figura un pò controversa del Vangelo dove il suo amore privilegiato per Gesù la porta a toccargli i  piedi, a profumarglieli con unguenti e ad asciugarli con i suoi capelli. Questo è un rapporto fisico. 

Dietro la Maddalena c'è una donna innamorata, dunque. E  anche se il suo è l'amore per Dio, non è solo un amore spirituale ma è anche l'amore di una donna che ama con il suo corpo. Quando Lui muore lei non avrà più nessun altro uomo. Donna che, dapprima vive nel peccato, poi ama Gesù e dopo la sua morte vive nel ricordo di Lui.

E' certamente una figura femminile che, con il peccato, la fa più simile a tutte le donne e quindi è il paradigma della donna cristiana.  

Ma passiamo a contemplare alcune tra le più belle "Maddalene" dipinte o scolpite da artisti di tutti i tempi.

 

CARAVAGGIO – MADDALENA PENITENTE

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Una MADDALENA particolarmente toccante. Caravaggio dipinge una donna per la prima volta. Fino ad allora l’avevano ispirato solo i ragazzi. Additata come un fulgido esempio di penitenza e conversione, della sua leggenda era noto soprattutto che era una prostituta pentita e Caravaggio ne crea una peculiarissima immagine. L’artista fa sedere la modella su una sedia così bassa che, di primo acchito, non è ben chiaro se sia seduta o giaccia accasciata sul pavimento. Essa non è un simbolo ma una donna sconvolta. Siede nell’oscurità, si è strappata ori e gioielli e li ha sparsi per terra. I suoi occhi chiusi fanno pensare che stia guardando dentro di sé, forse vivendo il trasporto di una visione mistica.

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 Georges de La Tour - MADDALENA CON LO SPECCHIO

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La giovane donna è seduta di profilo davanti ad un tavolo sul quale è appoggiato uno specchio, molto ornato, che non vuol essere altro che il ricordo di una vita non redenta. Sullo stesso tavolo figurano anche i gioielli a cui la donna ha rinunciato, anch’essi ricordo di un’esistenza fastosa ma impura. Essa si tormenta con queste ricchezze abbandonate e l’espressione del suo volto è di estrema malinconia.

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TIZIANO - MADDALENA SCAPIGLIATA O PENITENTE

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E' questa del Tiziano una Maddalena decisamente sensuale, con un procace seno scoperto, solo in piccola parte celato dai lunghissimi capelli biondi. Una sensualità che si propone come “godimento” per gli occhi e non per l’intelletto. Essa, dalla bellezza prorompente  guarda il cielo con un fervente sguardo e  copre il corpo nudo, con i lunghissimi capelli biondi, ondulati e setosi. Ma, più che coprirla, i capelli ne esaltano la sensualità, poiché fanno emergere i due seni nudi, due piccole sfere coi capezzoli turgidi. Si tratta quindi sicuramente di un'opera per un colto committente privato, probabilmente tenuta coperta o in stanze dall'accesso selezionato.

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ARTEMISIA GENTILESCHI- MADDALENA PENITENTE

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In questa Maddalena di Artemisia Gentileschi, il contrasto tra sensualità e fede è risolto in modo assai meno provocatorio rispetto a quella di Tiziano. Vero è che la santa ha l’aspetto di una donna avvenente, elegante come poteva essere una dama di alto rango, con un suntuoso abito di seta gialla; un abito dagli ampi panneggi, con una generosa scollatura che, con noncuranza, mostra appena la nudità di una spalla e la piega del seno. La postura delle mani è simbolo di rinuncia, una sul petto come in atto di riconoscere i suoi peccati,  l’altra protesa a schivare qualcosa che a mala pena si intravede nell’ombra. Si tratta di uno specchio, simbolo per antonomasia della vanitas. Il viso, incorniciato dai boccoli un po’ disordinati dei capelli, appare più mesto che affranto, e lo sguardo sembra ancora esitare prima di rivolgersi verso l’alto.

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E per finire una mirabile scultura di Antonio Canova - "MADDALENA PENITENTE"

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Eccezione fatta dal Canova nel trattare un tema di carattere religioso.

Figura di un’emblematica raffinatezza, estremamente composta nel suo dolore, silenziosamente afflitta, in rigorosa meditazione accanto ad un teschio. Solitamente, si sa, la Maddalena conduce una vita da peccatrice e qui è scolpita nell’attimo del pentimento. La scena è di un profondo realismo e quasi si possono vedere le lacrime scorrere lungo le guance. Indubbiamente vera e palpabile con la pelle illuminata dall’accarezzante luce è sicuramente immagine di estrema bellezza da contemplare.

 

Potrei continuare con numerose altre opere riguardanti la Maddalena, ma ci sarà tempo per farlo. Auguro una Buona Domenica a tutti!

 

Franci

13 Commenti a “MADDALENA, TRA PECCATO E PENTIMENTO………di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Caro Antonio, quella del Caravaggio è anche la mia preferita tra le varie “Maddalene”. Sarà perchè quella pazza canaglia, fuorilegge dell’Arte mi intriga e mi appassiona al punto che ne ho studiato la vita leggendola su decine di pubblicazioni. Ma tant’è, la passione mi porta ad adorarlo.
    Grazie Antonio degli elogi, forse immeritati ma tanto tanto graditi!
    Un abbraccio.

  2. antonio6.PA ha detto:

    Confesso, Francesca, di essere un appassionato un pò “superficiale” dell’arte, mi lascio guidare dall’istinto e dalle emozioni che le opere provocano in me.
    Posso solo dire che tu riesci sempre a prenderci per mano e a guidarci con maestria, grazie al tuo amore per l’arte, in questo
    mondo a me in gran parte sconosciuto. Come, per altro, riesci a fare con tutti gli argomenti nei quai ti cimenti. Non è facile, bisogna avere una grande sensibilità per poterlo fare, e tu ce l’hai.
    P.S. Mi piace molto la “Maddalena penitente” del Caravaggio.

  3. francesca (franci) ha detto:

    Grazie Gianna, si è vero, la mia passione per l’Arte traspare l’ho detto e ripetuto più volte. Nel mio ennesimo e recente viaggio a Firenze non mi sono fatta mancare niente, sempre in movimento per vedere il più possibile in una città che è tutta un Museo a cielo aperto. Non mi accorgevo neppure di far “zompare” i miei accompagnatori in modo inumano, ma tant’è….se si viene con me…
    Un forte abbraccio, cara Gianna.

  4. gianna ha detto:

    Cara franci, la tua passione per l’arte abbiammo capito tutti non devi dirlo lo sappiamo tutti che, che hai una grande venerazione,Il tuo blog e bellissimo quando parli di Maddalena,ma nonostante la sua vita avra’ sfruttato le sue bellezze era molto sensuale una bellissima donna con molte qualita,’era innamorata ma non ha mai saputo tradire nemmeno dopo la morte, i suoi tanti gioielli gli seminava nella terra’ dunque nulla era piu’ importante dell’uomo che amava. era una grande amore quell’amore e per lei era terminato è per questo mi piace, se ami non puoi tradire.I dipinti di Maddalena meravigliosi, con una dolce sensualita’dpinti da grandi pittori,con molto sensuali ma anche delicati senza volgarita’bellissimo bravissimi tutti complimenti a Antonio il nostro grando Scultore.Un saluto l’arte e bellissima ma bisogna studiare con grande passione. Ciaoo

  5. francesca (franci) ha detto:

    Adesso il Toscano mi fa arrossire. Non merito tanti elogi ma che bello riceverli! Sono umana anch’io. Sai caro Giulio, è vero, la mia passione per l’Arte, a volte, va oltre i limiti come la mia irrazionalità quando contemplo un’opera, magari senza saperla definire, ma che è in grado di suscitare in me emozioni diverse da trarne nutrimento. Grazie Benedetto Toscano, ti abbraccio.

  6. Giulio Salvatori ha detto:

    La Tua passione per l’arte ti porta a inserirti in argomenti contrastanti anche fra i critici più noti. Ammetto la mia ignoranza in materia e mi limito ad osservare i colori, le sfumature, le espressioni…Mi faccio accompagnare dal Tuo sapere come un bravo alunno; quello che scrivi è dettato dalla tua armonia interiore.Non resta altro che dirti : Grazie . Il solito Maledetto Toscano

  7. francesca (franci) ha detto:

    Grazie Michelangelo, la passione è PASSIONE!!! In tutti i sensi…ahahah
    Ciao, un abbraccio.

  8. michelangelo ha detto:

    Franci, la tua passione per l’Arte traspare da ogni riga di questo post…Tu sai bene come la “storia” della Maddalena ci abbia coinvolti in discussioni-fiume… a volte concordanti…a volte discordanti. Al di là di ciò…lasciami dire che è sempre stata…e lo è tuttora…un personaggio ambiguo…studiato, sviscerato…romanzato da artisti di tutti i secoli.
    Un caro saluto.

  9. francesca (franci) ha detto:

    Nembo e Lorenzo, GRAZIE! Quando si ama qualcosa non si può fare a meno di parlarne. E sono i commenti come i vostri che mi spronano a scrivere, ogni tanto, della materia che amo in assoluto: l’ARTE!

  10. francesca (franci) ha detto:

    E si Franco, lasciando perdere Dan Brown che ne ha romanzato le storie, vendendo migliaia di copie dei suoi libri, direi che nei secoli la Maddalena viene identificata come la peccatrice, la prostituta che lava e unge i piedi di Gesù. Non so se le cose sono andate esattamente così ma c’è qualcosa di estremamente affascinante ed importante che appartiene alla Maddalena. Si tratta della dimensione dell’autenticità assoluta, che apre lo spazio del sacro che si confronta col profano. Non è tanto importante nella storia l’umile e bassa condizione cui la prostituta appartiene, quanto la perfetta autenticità ed integrità del suo gesto, che vien messa a confronto con gli altri discepoli.

  11. lorenzo12.rm ha detto:

    Una interpretazione tutta “carnale” di Maria Maddalena, che corrisponde alla sua natura e ne esalta la femminilità. Affascinante, coraggiosa, spontanea, noncurante di “ciò che può pensare la gente”. Sempre in prima linea, è sotto la croce di Gesù e ne preannuncia la resurrezione. Ottima scelta quella di Franci di dedicarle uno scritto. Come di raccogliere alcune opere a lei dedicate e ispirate. Grazie, dunque. Sono queste cose che dànno un senso alla vita.

  12. Nembo ha detto:

    Francesca,io sono un neofita e vacillo sull’arte ma apprezzo la storia e,come tu ce la presenti e la descrivi, si nota l’amore e l’entusiasmo che provi per l’arte, in poche parole,permettimi di dire che sei la cornice giusta per questi tipi di Post. Tutte i quadri sono belli e credo che l’immaginazione dei pittori, a volte, era un pretesto per descrivere il corpo di una donna con tutta la sua sensualità e, spiritualità, anche se a volte sono ben distinti i vari aspetti ma da sempre hanno suscitato curiosità.Un Saluto

  13. franco ha detto:

    Argomento interessante…quadri bellissimi.
    La figura di Maria Maddalena è controversa perchè fonti apocrife (copte-gnostiche-catare)la pongono vicino a Gesù non solo come “apostolessa”, ma come compagna del Nazareno a tutti gli effetti.
    Maria di Magdalo (castello nei pressi di Nazareth)non sarebbe una prostituta ,ma una donna nobile.Lasciando perdere Dan Brown ,sempre fonti apocrife ne fanno la compagna di Gesù al quale da anche dei figli. Ha certo avuto una parte preminente nella vita del Cristo anche rispetto agli altri apostolie .

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