INNAMORARSI A VERONA!!

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Sono una romantica, lo sapete, e così ho voluto andare ad “innamorarmi” a Verona. Ma vi porto con me…andiamo!

Verona è, nell’immaginario comune, la città degli innamorati per l’infelice storia di quell’amore contrastato, consumatosi in tragedia, di Giulietta e Romeo che il genio di Shakespeare ha fatto conoscere a tutto il mondo. A me, che l’ho visitata di recente, sono rimasti indelebili ricordi di una città dal grande fascino, suggestioni derivanti dalla splendida antica architettura che pervade tutta la città e dall’immenso patrimonio di cultura e arte che fondendosi nell’arco di un millennio offrono un panorama, quasi raro, di purezza artistica nella sua massima espressività.

Ma andiamo con ordine.

Il mio percorso, attraverso suggestivi vicoli e incantevoli piazze inizia in Piazza Bra. Era l’antica Piazza d’Armi con palazzi del ‘400 e ‘500 lungo i cui portici corre il “Liston”, il passaggio pubblico sempre animato.

LISTON

LISTON

Inevitabile il mio “incontro” con quello che è uno dei monumenti simbolo della città, l’ARENA, uno dei più antichi Anfiteatri Romani edificato nel 30 d.C., maestosa ed imponente mi appare in tutta la sua magnificenza.

ARENA

ARENA

La bellissima giornata di sole rende ancora più scintillante l’effetto cromatico del “rosa” della pietra veronese con la quale è rivestito l’esterno. I lavori fervevano all’interno ed all’esterno dell’Arena per l’allestimento dell’opera che sarebbe andata in scena la sera stessa, LA TRAVIATA di Giuseppe Verdi (con l’onorevole presenza del Presidente della Repubblica). Proseguendo per Via Mazzini ho due possibilità: visitare la casa di Giulietta col famoso balcone oppure accedere direttamente a Piazza delle Erbe.

CASA DI GIULIETTA

CASA DI GIULIETTA

Sono anche romantica, oltre amante dell’arte, e così decido di fare entrambe le cose. Mi dirigo al famoso n. 23 di Via Cappello (dalla famiglia Dal Cappello, divenuta poi Capuleti) e attraverso il portico d’ingresso, di epoca gotica, percorro il piccolo cortile e mi fermo proprio sotto il balconcino, teatro di romantici quanto segreti incontri dei due innamorati. Ammiro il bell’edificio dalle antiche mura che rievoca il fascino dell’epoca medievale.

245 Nell’uscire mi accorgo delle migliaia di graffiti e bigliettini che ricoprono completamente le pareti del portico e penso che gli innamorati di tutto il mondo comunicano attraverso le medesime simbologie: a Roma c’è Ponte Milvio con quintalate di lucchetti e a Verona c’è casa di Giulietta per suggellare il “per sempre” di un amore. Immortalo il tutto all’interno della mia “digitale” e proseguo il mio percorso.

SAN ZENO MAGGIORE

SAN ZENO MAGGIORE

La Basilica di SAN ZENO MAGGIORE mi attende per “parlarmi” di grande arte. Si tratta di una delle più belle chiese romaniche d’Italia, una costruzione a tre navate e tre absidi, eretta nel primitivo nucleo dell’area cimiteriale romana e paleocristiana, vicina alla Via Gallica e dedicata al Vescovo Zeno, nel suo luogo di sepoltura, per conservarne memoria e reliquie. Osservandone l’armoniosità delle linee architettoniche e la sobrietà della decorazione (classico dello stile romanico) vengo attratta dall’imponente rosone, che i veronesi definiscono anche “ruota della fortuna”, vi sono raffigurate sei statue che rappresentano le alterne vicende umane.

FORMELLE DEL PORTALE BRONZEO DI S. ZENO

FORMELLE DEL PORTALE BRONZEO DI S. ZENO

Di notevole importanza e pregiatissima fattura è il “Portale bronzeo”, opera di diversi maestri, i cui rilievi, in bronzo appunto, costituiti da formelle con le scene della vita di Cristo, evidenziano stili diversi i cui personaggi trasmettono un’intensa carica emotiva. Brevemente cercherò di descrivervi una, delle centinaia di formelle, che più mi ha colpito: “La lavanda dei Piedi” (è la formella al centro, seconda partendo da sinistra in  alto). Gli apostoli, confusi dal divino gesto di umiltà, sono seduti sulla parte alta della lastra bronzea; in basso, la figura inginocchiata di Cristo, visto di schiena e dall’alto, si erge (e sembra un assurdo, considerati i canoni prospettici e l’obbligatorio vincolo di aderenza alla lastra..), accingendosi alla lavanda dei piedi del primo apostolo che con una mano solleva ginocchio e tunica. E sorge spontanea la naturalezza nel dare spazio a sentimenti ed emozioni che sembra quasi contrastare con i convenzionali schemi dell’epoca.

Entro nella Basilica e percorrendo le navate laterali ammiro l’”Altare rinascimentale”, gli Affreschi di scuola giottesca del XV secolo, i pannelli votivi di vari maestri anonimi che hanno costituito la storia della pittura veronese, l’altare barocco con una “Pietà” in pietra tenera dipinta, un importante affresco, la “Crocifissione” attribuito ad un grande pittore di scuola giottesca, Altichiero, l’Iconostasi con statue in marmo policrome, probabilmente di fattura tedesca, un monolite in porfido di enorme coppa proveniente da un edificio termale e la Cripta enormemente ricca di colonne e capitelli, molti provenienti da edifici precedenti, nella cui urna è custodito il corpo del Vescovo Zeno.

ANDREA MANTEGNA "MADONNA CON BAMBINO"

ANDREA MANTEGNA "MADONNA CON BAMBINO"

Ed eccomi davanti all’Altare Maggiore ed al capolavoro della pittura rinascimentale settentrionale, la meravigliosa “Pala del Mantegna”, uno stupendo trittico rappresentante una sacra conversazione di “Madonna con Bambino” al centro, e quattro santi su ciascun lato.

La Madonna è seduta su un trono, circondata da angeli, cantori e musici. Ai suoi piedi un lussuoso tappeto rosso e in alto, sotto a festoni vegetali ci sono putti che sorreggono cornucopie all’interno di un fregio dorato; al di sotto uno splendido cielo azzurro con nuvole bianche. I Santi dei dipinti laterali sono i Patroni di Verona, rappresentati con i libri in mano, secondo la regola benedettina “lectio divina”. Proseguendo il mio percorso in questa straordinaria città giungo alla Chiesa di Sant’Anastasia, un bellissimo esempio di gotico italiano.

CHIESA DI SANT'ANASTASIA

CHIESA DI SANT'ANASTASIA

Gli Scaligeri, famiglia che intorno al 1290 governava la città di Verona, contribuirono, insieme ad altre famiglie veronesi, a far erigere questo sacro edificio la cui facciata, però, è rimasta tuttora incompiuta.

E’ la chiesa più grande di Verona e si sviluppa in tre grandi navate sorrette da 12 imponenti colonne di stupefacente marmo rosso.

Sul transetto si affacciano cinque cappelle, all’ingresso due “Acquasantiere”; una, opera dello scultore Paolo Orefice (1591), l’altra dovuta allo scalpello di Gabriele Caliari, padre del pittore Paolo Caliari, detto il “Veronese” (1495).

ACQUASANTIERA

ACQUASANTIERA

ACQUASANTIERA

ACQUASANTIERA

Anche qui ammiro prestigiosi “altari”, opere delle celebri scuole del Sansovino e del Sanmicheli. Ma l’opera più importante si trova sopra l’arco d’ingresso della Cappella Pellegrini, è un affresco di Pisanello (Antonio Pisano) che dipinge “S.Giorgio e la Principessa”, unica opera superstite delle decorazioni fatte dal Pisano in questa Cappella. Il mio commento è contenuto in ciò che ne dice il Vasari e che qui riporto: “Et per dirlo in una parola, non si può senza infinita meraviglia, anzi stupore, contemplare questa opera fatta con disegno, con grazia e con giudizio straordinario”.

PISANELLO - "SAN GIORGIO E LA PRINCIPESSA"

PISANELLO - "SAN GIORGIO E LA PRINCIPESSA"

Io continuerei l’ininterrotto percorso d’arte ma i miei amici mi ricordano che se io vivo di solo nutrimento spirituale loro desidererebbero mettere qualcosa anche nel corpo, in poche parole sono quasi le 14 e i morsi della fame si fanno sentire, così cerchiamo un ristorante nel quale impietosire coloro che, dietro equo compenso, potrebbero offrirci qualcosa da metter sotto i denti. Casualmente scopriamo che siamo nientedimeno che nella casa di Romeo, e così, come si dice, abbiamo fatto “bingo” senza saperlo. Ristorati e riposati riprendiamo il cammino, il complesso del Duomo mi attende per scoprire altre meraviglie.

DUOMO - CATTEDRALE SANTA MARIA ASSUNTA

DUOMO - CATTEDRALE SANTA MARIA ASSUNTA

Si tratta di una Cattedrale, dedicata a S. Maria Assunta (o S. Maria Matricolare), facente parte di un complesso architettonico in stile romanico per quanto riguarda l’esterno con arcate gotiche sorrette da alti pilastri in marmo rosso che costituiscono le tre navate interne.

Il Duomo sorge sull’area dove, tra il 362 e il 380 sorgeva la prima basilica paleocristiana della quale sono tuttora visibili ampi resti di pavimento a mosaico. La seconda basilica paleocristiana crollò nel VII secolo a causa di un incendio o di un terremoto. Fanno parte di questo complesso, la Chiesa di Sant’Elena e il Battistero. In quest’ultimo ho ammirato la bellissima “vasca battesimale” ottagonale, capolavoro della scultura romanica. Ricavata da un unico blocco di marmo, reca scolpite scene dai Vangeli dell’Infanzia.

L'ASSUNTA DI TIZIANO

L'ASSUNTA DI TIZIANO

Ma il pezzo forte, nel Duomo di Verona, è sicuramente il dipinto di Tiziano raffigurante “L’Assunta” nella cappella Cartolari-Nichesola, ristrutturata dal Sansovino intorno al 1500, unica opera eseguita dal pittore per la città di Verona. In questo dipinto, Tiziano abbandona il tradizionale riferimento alla morte rappresentando invece il miracoloso evento dell’ascesa al cielo della Vergine tra il turbamento e l’agitazione degli Apostoli. L’uso originale del colore crea vividi bagliori accentuandone i naturalistici contrasti. A questo punto rimane ben poco tempo per altre visite anche se ci sarebbe molto da vedere ancora, però un’ultima importante visita ad alcuni monumenti è d’obbligo: LE ARCHE SCALIGERE.

ARCHE SCALIGERE

ARCHE SCALIGERE

Si tratta di tre sepolcri in arte gotica, superbe tombe pretese dai tiranni della città, gli Scaligeri, protette da cancellate in pregevole lavoro di ferro battuto, pertanto impossibili da avvicinare. Sepolture preziose di cui si compiaceva l’arte del medioevo, intreccio di forme capricciose, impennacchi di ferri d’alabarde, corone di fogliami di spine a triplo dardo.

Con la mente piena di immagini, l’anima nutrita a sazietà, mi avvio verso casa in un viaggio di ritorno convinta sempre più che arte e sentimento camminano abbracciati. Mi sovviene un estemporaneo pensiero: l’arte nutre anima e cervello e blocca la strada all’invecchiamento. Grazie a tutti voi che mi “sopportate” (e supportate) in questo mio peregrinare per l’arte.

 

Franci

17 Commenti a “In viaggio con Franci”

  1. francesca ha detto:

    E si caro Nembo. Pensiamo a Verona e l’associamo ai due sfortunati innamorati ma anche tu sai benissimo quante bellezze sono contenute in questa straordinaria citta’. Grazie dell’apprezzamento e buona Primavera!

  2. Nembo ha detto:

    Quando si parla di Verona, il pensiero va alla romantica storia di Giulietta e Romeo,con il suo turismo romantico non dimenticando come ci ha descrito con competenza e passione Francesca accompagnandoci per la citta desrivendoci testimonianze artistiche e culturali dei suoi momumenti e piazze.

  3. francesca (franci) ha detto:

    Intanto “benediciamo” te caro Franco per tutte le straordinarie informazioni che ci hai dato. Consigli preziosi che spero di poter mettere in pratica e che auguro a tutti i nostri amici di poter fare altrettanto.

  4. franco ha detto:

    Or ch’è primavera se arrivate a Verona vi consiglio di pernottare almeno una notte , la città balnight è favolosa. L’Arena illuminata, i ponti sul lung’Adige , l’apericena in piazza Erbe.
    Il giorno dopo andate a Valleggio sulo Mincio (28 km da Verona – circa 30 minuti ) . Visitate il parco Sigurtà di 60 ettari (si percorre in auto) , si possono ammirare in questa stagione un milione di tulipani fioriti e fra un mese e mezzo il più grande roseto d’Italia (30.000 rose) . E’ uno dei giardini più grandi d’Europa ed è stato insignito come “la più bella fioritura d’Italia”.
    Verso l’una andate a Borghetto sul Mincio (1 km) (è uno dei borghi più belli d’Italia ). E’ attraversato dal Mincio nei pressi del gigantesco ponte visconteo (1400), è pieno di cascatelle e case con mulini ad acqua . Andate a pranzo all’Antica locanda sul Mincio (da prenotare!!!!) (Menù : tortelli di zucca con mostarda – tortelli al tartufo – trota del Mincio alla griglia ed erbette – polenta con spezzatino di cingiale , una bottiglia di Lugana….tra le tante cose) poi…benedirete la giornata che Dio vi ha dato.

  5. francesca (franci) ha detto:

    Mmmmm…qualcuno fa fatica a starmi dietro:
    – MICHELANGELO, quell’avanti tutta del nostro amico toscano è rivolta anche a te, perciò datti da fare. Scherzi a parte, un abbraccio e grazie.
    – GIANNA.vr, grazie della precisazione, nessun problema per il refuso, apprezzo la tua tempestività nel commentare e nel precisare. Sicuramente tornerò a Verona per vedere tutto ciò che saggiamente mi hai consigliato. Un abbraccio e serena notte.
    – MARIO-girasole, ma che complimentone: faro della cultura di Eldy, io..?? Beh, lo accetto volentierissimo e me lo conservo come cosa preziosa. Grazie, un abbraccio.
    – CARLINA, non sono un’enciclopedia ma un’innamorata dell’Arte e del bello. Comunque grazie del complimento. La prossima volta ti porterò certamente con me, sarà un onore averti come compagna di viaggio e d’avventura. Insieme faremo scintille!! Un abbraccio e serena notte.

  6. carlina ha detto:

    ciao Franci com sempre leggere i tuoi post e come sfogliare un’enciclopedia, o meglio,entrare in internet, io Verona l’ho già visitata ma da quello che scrivi è tutt’altra cosa ho deciso che la prossima volta che andrò a visitare una città ti porterò con me come guida ufficiale semre che tu sia d’accordo, tu in quello che fai ci metti l’anima

  7. girasole rm ha detto:

    Franci un pò alla volta sei diventata un faro di cultura per Eldy. La vita c’insegna che le tragedie sono necessarie per farci elevare nello spirito.Le storie di Paolo e Francesca, Giulietta e Romeo , amanti che hanno fatto una fine tragica per AMORE Col tempo però sono diventati il simbolo dell’amore e della passione. Grazie per averci fatto conoscere tante meraviglie di Verona.

  8. gianna.vr ha detto:

    Franci… veronossi è un refuso! Non avevo molto tempo ma, tuttavia volevo scrivere subito perchè il tuo post mi aveva davvero entusiasmato! La fretta mi ha tradito.
    Ovviamente a Verona, tu lo sai, ci sono altri posti splendidi: Castelvecchio ed il ponte Scaligero, il Teatro Romano, le chiese di santa Maria in Organo, San fermo, Santo Stefano, San Lorenzo… la torre dei Lamberti, il ponte Pietra….
    Verona aspetta ancora il tuo occhio esperto ed il tuo cuore innamorato!

  9. michelangelo ha detto:

    Cara Francesca, visitare con te Verona e passeggiare sulle sue strade, attraversare le sue piazze equivale a visitare un museo a cielo aperto, ma……che fatica starti dietro!!!! Però mi hai fatto respirare la storia di questa splendida città negli antichi palazzi, nei ponti, nelle suggestive chiese, nelle piazze. Chi mi ha preceduto nei commenti ha già detto tutto. Che mi rimane da dirti? Prendo a prestito la frase di un simpatico amico di questo blog e dico: AVANTI TUTTA, e al prossimo nostro viaggio. Ciao Francesca e Buona domenica a tutti.

  10. francesca (franci) ha detto:

    Ma che piacere portarvi tutti con me, siamo una carovana viaggiante che sa emozionarsi di fronte a tutto il bello che c’è.
    – FRANCO mi ha eletta, ad honorem, Touring Club Francesca (lo sapesse mai il T.C.I…..!!). Ma mi, e ci, ha dato tante belle dritte per scoprire Verona “da sotto”. Lo ringrazio e mi ci tuffo.
    – GIANNA.vr, volevo chiederti se il termine “veronossi” è esplicitamente voluto o è un refuso. Se si, cioè esiste, mi spieghi il perchè venite definiti così? Grazie e buona domenica a te.
    – LORENZO, costi quel che costi, viva sempre la nostra bella Italia! E solo chi è andato spesso all’estero, come la sottoscritta, può constatarlo e gridarlo a gran voce. Nessun posto è migliore. Grazie e Buona domenica.
    – ALBA, ebbene si, ho voluto farvi un anticipo pasquale, senza agnello però. Le uova ve le porterò più avanti (ahahah..). Scherzi a parte, continuiamo a sognare insieme. Grazie e Buona domenica.
    – GIANNA3.lc, anche tu romanticona eh? Sai che a Verona, come arrivi, respiri quell’aria misteriosamente languida e poetica. Grazie e Buona domenica.
    – ROSA, avresti potuto farla anche tu la descrizione di Verona. Semplicemente le immagini stanno dentro i tuoi occhi e le parole racchiuse nella tua mente. Grazie e Buona domenica.
    – GIULIO, allora dillo che ci hai visti. Io sopra fotografavo e la “talpa” Franco scavava buche nel terreno. Il risultato è quasi la perfezione. Grazie e Buona domenica, caro toscano.

  11. Giulio Salvatori ha detto:

    Essere buoni “fotografi, non vuol dire avere una macchina fotografica costosa o ultra…Macchè ! L’occhio di Francesca è indagatore e arriva in profondità. Non mi resta altro che dire Grazie. E grazie anche a Franco che, come “Talpa”s’aggira fra le fondamenta della storia e ci stuzzica a seguirlo.

  12. rosa ha detto:

    Grazie Franci,conosco Verona ma poco,tu hai la capacità non solo di far ritornare in mente quello che ho visto,sei capace di descriverla con l”amore dell”arte che hai dentro di te.Grazie ancora,del bel godimento.

  13. gianna ha detto:

    Francesca, bellissimo questo tuo post,un viaggio per Innamorarsi a Verona. Chi non si è mai emozionato a sentire questa grande storia d’amore,di Giulietta e Romeo? Certo, la loro storia è finita tragicamente. Il sito dei due Giovani Veronesi resta uno dei piu’ visitati in citta’ perchè ha come tema, l’amore sfortunato che è sempre attuale. Verona offre molte bellezze d’arte, affreschi di scuola giottesca del XV secolo “La Madonna con il Bambino” di Andrea Mantegna. Chiesa di San Anastasia, San Giorgio e la Principessa. Percorso d’arte nel Duomo Cattedrale di San Maria Assunta, complesso Architettonico dove c’è il dipinto di Tiziano, l’Assunta. E poi le Arche Scaligere, tre sepolcri in arte del Medioevo. La piazza dei Signori, la meravigliosa Arena di Verona. E’una vera citta’ d’arte e meravigliosi dipinti ecc.bellissimo il video con la sua melodia.L’arte nutre l’anima e cervello e blocca l’invecchiamento per le sue bellezze e non solo. Grazie Franci.

  14. alba morsilli ha detto:

    Non siamo lontani da Pasqua e ci voleva una guida turistica eccezionale veramente eccezionale.
    Ma tu hai la bocca asciutta tanto hai parlato, ci hai fatto scoprire uno scrigno meraviglioso, io direi quasi una ubriacatura di cultura romantica.
    Abbiamo ricevuto….
    Piccola, ricca, di affreschi, di mura romane, chiese maestose sia per le sue raccolte d’arte. Città che sa ancora di medioevo,con le sue porte e il fiume che la circonda.
    E’ un sogno da visitare ma questo sogno non svanisce perchè Verona è viva e tu ce lo hai dimostrato con il tuo bellissimo post. grazie Francesca.

  15. lorenzo12.rm ha detto:

    Grazie a Francesca per il giro turistico che ci ha concesso facendosi accompagnare a Verona, e a Franco per l’integrazione “sotterranea”. Che tesori abbiamo in Italia, signore e signori! Non dobbiamo mai dimenticarlo e dobbiamo amare sempre la nostra terra, spesso bistrattata e ferita. Grazie ancora, Franci.

  16. gianna.vr ha detto:

    Grazie Francesca e Franco! Grazie TCF!! Ho letto con molto piacere del viaggio a Verona di Francesca e dei consigli supplementari di Franco. Davvero, avolte, non ci si rende conto di vivere iin mezzo a tanta storia, a tanta bellezza, a tanta arte… E’ bello rivedere i luoghi quotidiani attraverso gli occhi incantati ed entusiasti degli amici e dei turisti, la città appare sotto una nuova luce. Bello anche il video.. GRAZIE a nome dei veronossi, spesso distratti ed inconsapevoli.

  17. franco ha detto:

    Il T.C.F. (Turing Club Francesca) è sempre perfetto ed esaustivo , ma dato che io mi sento parte del Club consiglio la Verona sotterranea che vale assolutamente la pena vedere. Si entra nella piazza del Comune e si possono vedere i resti di una domus romana con uno splendido mosaico, l’impluvio, il peristilio , i resti di un tempio dedicato a Giove , sotto gli scavi scaligeri si ha una specie di “macchina del tempo” vedendo tutti i vari strati della varie epoche dalla romana , con bellissimi tratti di strada ,alle fondamenta medievali ecc. Oltre i ponti sull’Adige , dall’altra sponda è consigliabile vedere tutta la parte monumentale del teatro romano. Inoltre la porta Borsari ,raro monumento romano di eccezionale bellezza.

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