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Non è facile superare la perdita di una persona cara e, negli ultimi anni, sono state troppe le perdite che ho subìto e che mi hanno messa a confronto con esperienze un pò fracassanti. Ho difficoltà ad accettare certi passaggi, obbligati, cui la vita ci sottopone. Ed è proprio perché mi trovo adesso in balìa di sentimenti intensi e contradditori che mi sono presa una pausa, una pausa dal tempo, per riflettere. Cerco di rallentare parole e pensieri per riprendere fiato, per elaborare le emozioni.

In questo percorso di riflessione mi soffermo, innanzitutto, sulla cosa più ovvia. La vita è un lampo, ma dentro quest’attimo c’è il nostro passato, il nostro presente, il nostro futuro.

Oggi, ideali e valori che fino a ieri sembravano inalterabili, si stanno pian piano sgretolando. Dobbiamo ammettere che i concetti di pudore, rispetto, amicizia, etica, morale, volontariato, amore, religiosità e famiglia cambiano ad una velocità impressionante.

Come fare allora, per restare al passo con questi continui cambiamenti di pensiero e comportamento? Come adattarci, o confrontarci, modificandole se possibile, le realtà problematiche quotidiane individuando i punti fondamentali ai quali fare riferimento? Noi comunichiamo in tempo reale con telefonini, computer, tecnologie sempre più avanzate ma non sappiamo se il nostro spirito segue i cambiamenti planetari o resta intatto nella consapevolezza del nostro essere moralmente giusti. Del perseverare nell’altruismo e liberarci dall’egoismo. O dobbiamo imboccare il viale dei cipressi azzurri per comprendere che l’invidia è ancora la molla per farsi largo nella società? Eppure basterebbe liberarci del nostro più grande nemico: il nostro ego.

Cosa ci succede quando viene a mancare una persona alla quale abbiamo voluto molto bene? E per "mancare" non intendo necessariamente una dipartita. Anche un abbandono può costituire una grave e, talvolta, insuperabile perdita. Ci sentiamo soli nella terra, persi tra le mura di una casa che ci sembra immensa. Unica compagna: la solitudine del cuore e dello spirito. Eppure continuiamo a vivere, aiutati dalla gente comune. Dall’umanità che, disperata o allegra, si affiancherà a noi in metropolitana, a quella anonima incontrata per strada, ai vicini di casa, agli amici, ai parenti.

L’umanità che è il nuovo mondo. Il senso della nostra vita.

E torneremo nuovamente a ridere, gioire, innamorarci e stupirci. Stupirci della vita di ogni giorno, sorprenderci della telefonata di un amico, smarrirci se un cane randagio, senza averci mai visti, ci segue fino al portone di casa.

Non si improvvisa nulla nel nostro senso della vita, per questo prima di giudicare, o addirittura condannare, dovremmo imparare a capire, a scavare nel terreno del tempo, fino alle radici delle nostre convinzioni e del nostro coraggio.

Siamo solo “creature” spaventate dalla ripetitiva quotidianità che ci terrorizza alla fine di ogni mese con bollette che scadono, lavoro precario o assente, lotta per la sopravvivenza. Viviamo in quel piatto della bilancia che costituisce la normalità ma che, forse, vorremmo barattare con l’altro piatto: quello della ricchezza. C’è una via di mezzo, però. La serenità di vita, quella pacata e purificata dalle ombre quiete che ci circondano: le persone che ci amano e che noi amiamo, la famiglia, i figli, i nipoti, gli amici, i compagni che condividono con noi un pezzo di strada (o magari tutta), e il coraggio di lottare ogni giorno per gli obiettivi che ci prefiggiamo, per le emozioni che, malgrado tutto, rincorriamo.

Ma troveremo ossigeno per far respirare ancora i nostri sogni?

Chiudo la parentesi di riflessione. Tace la mia voce. Torna il silenzio. E vorrei concludere con un pensiero di Tagore che piaceva molto ad una persona che MAI dimenticherò: “…..La vita non è che la continua meraviglia di esistere!”

Francesca

20 Commenti a “IL SENSO DELLA VITA ….(pensieri estemporanei di Francesca)”

  1. mario74 ha detto:

    Disse Romeo:”Solo chi non fù mai ferito ride delle ferite altrui” Ciaoooooooo☺

  2. mario74 ha detto:

    Cara Francesca ti dico subito che condivido la tua scelta, sì è vero senza amore la vita sarebbe insipida e vuota. Ho sofferto molto per amore e ho visto soffrire. una mia amica di Roma piangeva tutto il giorno, aveva un bel negozio di abiti per donna per questa sua grande sofferenza lo trascurava e ha dovuto chiudere Quando smontavo dal servizio passavo per il negozio cercando di consolarla. Lei sapeva che leggevo le carte voleva che le leggessi tutti i giorni, ma le notizie erano negative a volte gli dovevo mentire perchè mi faceva pena. Povera Sandra chissà se poi ha trovato pace.Ecco perchè innammorasi a volte è un male ciao il tempo guarisce tutto ☺☺☺☺

  3. franco ha detto:

    Mi dispiace parlare da vecchio, ma è così che stanno le cose. Questo amore esclusiva di una coppia , quale che sia, questo amore può diventare “calesse” ,perchè tutto passa , scompare la passione e si soffre, ma di “amori” ( e la parola è giusta) ve ne sono tanti che necessariamente non contemplano un dare e un avere , una possibile fuga e una possibile solitudine. Non voglio citarli in una sdolcinata elencazione , ma se uno nella vita ha solo quel tipo d’amore non diventi vecchio . Se riuscirà a coniugare quella parola in altri modi allora potrà anche soffrire , ma avrà trovato il modo per andare avanti forse con un’alternativa che si chiama affetto.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Mario, tu hai toccato quella parte dle mio post che era stata forse un pò ignorata: come superare la perdita di una persona che ti abbandona in amore. Ottimo argomento. Premesso che l’Amore dovrebbe essere gioia, serenità, consapevolezza, condivisione, complicità, generosità, onestà e quant’altro, purtroppo per Amore si soffre, da sempre. Alzi la mano chi non ha mai sofferto per Amore. A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di essere abbandonati, o no? Personalmente mi faccio un esam,e di coscienza perchè quando uno dei due se ne va, sicuramente la colpa non sta mai tutta da una parte sola, c’è almeno il 50% da condividere. Poi tu chiedi se innamorarsi è bene o male. Io ti rispondo: E’ SICURAMENTE BENE!!! A patto che si sia così maturi da coinvolgersi in tutte, o almeno in gran parte, quelle cose che ho descritto sopra. E se si dovrà soffrire, e vabbè, ci sta. Però che vita sarebbe senza Amore? Sterile, vuota, assurda, senza senso. No grazie, io so per certo che amerò fino alla fine dei miei giorni, pur soffrendo, pur facendomi mille domande, pur andando in crisi mille volte al giorno, ma non rinuncerò ad amare per paura di soffrire.

  5. mario74 ha detto:

    Che dire, per giudicare una persona bisogna conoscere tutto di lei (Inpossibile) Considerando che non conosciamo nemmeno noi stessi. Mi attengo a considerazioni generali. Quando una persona ci abbandona o quando siamo noi ad abbandonare, una cosa è certo qualcosa non funziona nel rapporto. Diceva Troisi in un suo film “Pensavo fosse amore invece era un calesse” Noi tutti ci scolpiamo, dando la colpa al destino, alla sfortuna, mai a noi stessi. Qualcuno sà spiegarmi cosè l’amore veramente e da cosa nasce? Innammorarsi è un bene o è un male? considerando che l’amore fà soffrire io direi che è un male, però fà pure godere allora bene o male? A voi la scelta.

  6. lorenzo12.rm ha detto:

    Rileggendo i commenti, sono felice di sapere che siamo un “buon gregge”. Continuiamo così, amiche ed amici. Non ci sono alternative reali.

  7. francesca (franci) ha detto:

    Ok ok, quoto il lato B. Non credo al Dio burlone, non credo alla fatina dai capelli turchini, non credo a Babbo Natale. Che mi resta? Il lato B, appunto…ahahah…

  8. franco ha detto:

    Pensa se sul tuo libro ci fosse stato scritto “sfiga” ? Se fosse vero da che cosa dipende ? Da un Dio burlone ? Dai cromosomi marcati fortuna o sfortuna ? Da un ipotetico Angelo custode ? Io propendo per “la fatina dai capelli turchini” da buon burattino (anche se in pelle e ossa), oppure dal lato B che è decisamente più reale. Pensi proprio, per ragionare ampio, che il meteorite che ha colpito la terra milioni di anni fa e che ha distrutti i dinosauri, avesse il suo bravo libretto del destino ? Meglio credere a Babbo Natale , almeno quello ti porta i regali.

  9. francesca (franci) ha detto:

    Io, che non sono una fatalista, ho dovuto ricredermi un paio di volte. Viaggio molto, soprattutto in auto, viaggi lunghi e mi è successo più d’una volta di rischiare un incidente gravissimo, quasi mortale direi. Una questione di secondi, o frazione di secondi, insomma un tempo minimissimo dentro il quale si sarebbe compiuta la mia vita, finita. Eppure qualcosa, o qualcuno, mi ha preservata. Non so come definirle queste circostanze ma senz’altro non erano scritte nella mia pagina del destino, o forse sono stata solo fortunata. Chissà…..

  10. franco ha detto:

    Cara Francesca se rileggi le tue sintesi di quello che abbiamo scritto ti accorgi certo che sono simili e che portano allo stesso risultato , “viviamo il momento” con quel tanto di ottimismo e creatività che ci fa andare avanti, mi viene il raffronto con le spezie nei cibi, spesso sono quelle che danno sapore e che trasformano un piatto modesto in un piatto picevole . Non sono d’accordo con Alba sul destino, spero proprio non ci sia nulla di già stabilito , di scritto,perchè l’autore di un tal “libro” sarebbe un crudele sadico, meglio il caso e la possibilità di cambiare .

  11. francesca (franci) ha detto:

    Caro toscano, il tuo messaggio m’è arrivato. Metafora compresa e assimilata. Non mi resta altro da dire che: AVANTI TUTTA, SEMPRE!!! E grazie.

  12. Giulio Salvatori ha detto:

    Un Vecchio Saggio, disse ad una mamma disperata . ” ognuno di noi ha la sua croce da portare , piccola o grande che sia, è sempre una croce e, ognuno , sente il suo peso”. Un giorno , vi fu nel paese, un incontro particolare; tutti coloro che avevano “una croce” la dovevano portare sulla piazza del borgo.Così, anche la povera mamma, prese la sua e s’incamminò verso la piazza. Quando vide tutte quelle croci, piccolo, grandi, nodose…, si riprese la sua croce e ritornò verso casa. Da quel giorno affrontò la vita con la consapevolezza che: Oggnuno ha la sua croce.Eppoi, in un libro che conosco benissimo si legge : – “Il Signore, quando pensa di abbellire il Paradiso, scende sulla terra, raccoglie il fiore che in quel momento gli garba, e lo porta in Cielo…” Un Abbraccio

  13. francesca (franci) ha detto:

    Credo di dover imparare ancora molte cose da questo percorso di vita che mi è stato offerto. Non è facile capire quale sia il disegno pre-definito per ciascuno di noi. Ci sono giorni nei quali mi sembra tutto più chiaro, mi sembra che tutto abbia un senso: quello che faccio acquista valore, importanza, le persone che incontro mi aiutano a superare momenti difficili o mi guidano verso chiarimenti che altrimenti non troverei dentro di me. Altri giorni, invece, trovo che nulla abbia senso, che il mio vivere serva soltanto a farmi giungere al traguardo, a quel traguardo. Sono questi i giorni della confusione, del tormento dell’anima, della crisi. Più cerco di capire, più indago nel profondo del mio essere, e meno comprendo. Allora penso che io sono poca cosa di fronte all’immensità e, come dite voi, il senso della vita è la Vita stessa (Lorenzo).
    Cogliere il meglio del quotidiano – Franco
    Mettere a fuoco ciò che è davvero importante – Nembo
    Rilassarsi, sorridere e avere fiducia – Gugli
    Amare la vita più della sua logica – Gianna
    Ognuno ha il suo destino e lì sta il senso della vita – Alba.
    Ecco, ora so che ciascuno di noi ha un suo pensiero ma che, messi tutti insieme, formano le risposte. Grazie.

  14. alba morsilli ha detto:

    certe volte mi fermo davanti allo specchio e mi guardo, non vedo più la giovane ragazza ma una nonna con rughe.
    Mi viene spontaneo domandarmi ma quale senso ha avuto la mia vita?
    Tutto era scritto nel mio destino, esso mi ha dato dolore amore gioia e anche malinconia, ma è valsa la pena vivere?
    Si io dico SI nessuno ha diritto di toglierti lavita e noi dobbiamo amarla, tutti siamo un progetto di Dio, nessuno sa perchè si nascein una pancia di una mamma invece di un’altra,
    se si potesse scegliere quanti cambiamenti ci sarebbero, ma ogniuno ha il suo destino e in quello vi è anche il senso della vita

  15. gianna ha detto:

    Il senso della vita,è molto bello francesca, questo post, siamo in molti in questa barca, che mai si ferma al Porto giusto. bisogna amare la vita più della sua logica solo allora ne capiremo il senso.C’è un solo scopo nella vita di testimoniare e comprendere per quanto possibile la complessita’ del mondo delle sue bellezze ,i suoi misteri purtroppo nascosti dentro i nostri cuori, i suoi perche’ i suoi interrogativi più si cerca di capire ,più si indaga e forse piu’si apprezza la vita. per sentirsi in pace con il mondo.Se un’attivita’ non si base sull’amore o sulla conoscenza non hà alcun valore. Ci tormentiamo l’anima per tutti i nostri guai arrivati all’improvviso o per arrivare a un traguardo impossibile. E’dentro di noi nella nostra comune esperienza, dell’immaginario è della realta’. Un semplice umano spera di trovare chi assomiglia per stabilire un legame e per non sentirci soli, cosa molto difficile non è solo questo il senso della vita, e la serenita’ con tutti il benessere la salute allora non avremmo mai piu’torture saremo liberi da questi pregiudizi,lo scopo piu’ importante essere umani, con tutti. Molto vera la frase del Poeta Tagore l’esenziale e lascirsi vivere e, cogliere il meglio del quotidiano.Un saluto

  16. Gugli. ha detto:

    Passiamo troppo tempo a pensare, mille dubbi, paure, timori, e intanto la vita ci scivola tra le mani, le persone cambiano, i gesti dimostrano le parole illudono, ho vissuto la delusione di un fidati di me, ho assaggiato il sapore di un finto ti voglio bene, ho capito tardi che spesso verità e parole non vanno di pari passo, cambiano se deluse, se ferite.
    Cambiano in meglio, in peggio, ma cambiano sempre. Un nuovo giorno ci aspetta, affrontiamolo con positività, con buon umore. certamente non mancheranno i problemi, le difficoltà, le contrarietà, la quotidianità è questa, armiamoci di tanta buona volontà e andiamo avanti, apprezziamo e ringraziamo la vita per questo prezioso dono che ogni giorno riceviamo per ricominciare, per avere un’altra occasione, per poter dire io c’ho provato.
    A volte non ne posso più, ma cambiano i momenti, le azioni perchè e la vita che li cambia, rilassati, lasciati andare abbi fiducia nel fatto che resterai a galla, se invece opponi resistenza, pensando che finirai sul fondo, ci andrai davvero, la scelta spetta solo a te.

  17. gugli ha detto:

    Si Francesca sono bellissimi pensieri nascosti, nel profondo dell’Io che prendono la luce …Buon tutto carissima Francesca: sorridi, alla vita, sorridi anche se ti volta le spalle, amori, dolori sorridi alla vita. Sorridi alla vita, faro che fa luce sul tuo cammino. Sorridi alla vita, come bacio di mamma, un lieve sospiro, un’alba, un tramonto, per sognare. Sorridi alla vita, speranza, sorrisi d’amore. Regala a qualcuno, un sorriso di vita. Felice domenica, di solidarietà e condivisione.

  18. Nembo ha detto:

    Vero, non facile superare la perdita di persone care famigliari, amici, o colleghi, persone che ci hanno lasciato regalandoci di ricordi che vivono sempre con noi.Il titolo del post ci fa inoltrare nella filosofia/psicologia, il senso della vita, quando ti poni questa domanda, inizi a pensare molto su di te, sulla vita ed entri in contatto con te stesso, rifletti con consapevolezza e ti chiedi se puoi migliorare la tua esistenza,se c’è qualcosa di sbagliato o qualcosa che manca o anche se è perfetta così e che tutto funziona,ovvero si fa un percorso attento con un’analisi per poi darsi una valutazione. Vero, la vita è un lampo però continuiamo a pianificare il nostro futuro come se nulla fosse,e visto che è un lampo godiamocela questa vita. In questa epoca moderna,che ci sottopone sempre più a una condizione di autostima nella nostra individualità di perfezione, si sono dimenticati i veri ideali,valori e rispetto gli stessi sono andati via scemando con l’evolvere del tempo.La vita è come una macchina fotografica, devi solo mettere a fuoco ciò che è davvero importante, ovvero catturare i momenti belli e conservare il negativo delle cose che sono venute meglio.Importante è non stare come Amleto con il teschio in mano…essere o non essere, ma diamo ossigeno ai sogni.

  19. lorenzo12.rm ha detto:

    Cara Francesca, è come dire che il senso della vita sta nella vita, nel viverla davvero e bene giorno per giorno. Con gli ingredienti che decidiamo di metterci dentro. E, anche se ci pentiamo, non dobbiamo fermarci, ma camminare, camminare.

  20. franco ha detto:

    Prendersi una pausa dal tempo è complicato perchè a nostro dispetto il tempo scorre ugualmente. Sì la vita è un lampo , anzi è il secondo in cui viviamo dove può scorgersi una leggera scia che è il nostro passato e poi… la speranza dell’attimo dopo.
    La solitudine è condizione umana che noi cerchiamo in qualche modo di ovviare , ma l’ego (come tu lo chiami) ci fa essere sempre più individui (individualisti) . L’essenziale è lasciarsi vivere e cogliere il meglio del quotidiano….ha ovviamente ragione Tagore.

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