E' una tendenza innovativa per chi ne ha bisogno:sciarpe per i senzatetto.

Migliaia di persone prendono le loro vecchie sciarpe o le confezionano con le proprie mani e le legano attorno alla base degli alberi nei parchi e lungo le strade, nei quartieri di molte città.

A fare da apri-pista è stata Bologna ma l'iniziativa si sta estendendo a tante altre città italiane dove volontari si occupano da tempo dei senzatetto.

 

Chissà quante sciarpe abbiamo, dimenticate nei cassetti o dentro l’armadio. Alcune un pò fuori moda, altre un pizzico infeltrite e quindi messe da parte perchè ci dispiaceva buttarle via. Tutti ne abbiamo più di una, quindi perché non regalarle ai senzatetto? Quelli che, per scelta o per disgrazia, vivono per strada.

Queste sciarpe vengono generosamente lasciate per i clochard e  per i poveri che sono esposti alle temperature invernali fredde e pericolose.

Le sciarpe calde sono a loro disposizione ed offrono un po’ di calore al corpo, ma anche all’animo. Alcune sciarpe hanno dei cartellini sui quali si possono leggere messaggi come questo: “Non sono una sciarpa persa! Per favore, prendimi con te se hai freddo. Ti scalderò.”

  (dal web)

13 Commenti a “LA SCIARPA “SOSPESA”.”

  1. paul candiago ha detto:

    Signor Giulio Salvatori, nonostante tutta la stampa e il lavoro dei media e telecomunicazioni Europee a proposito dei “migranti” dal Nord Africa <>. Non so se nel quadro generale di questo attuale esodo africano mettiamo tutti i Grandi Fatti africani: eccidi, schiavitu’, disastri sociopolitici ed ecologici ed i furti delle Multinazionali, ancora in corso, (ora anche la China si unisce alla mafia Europea). Quello che vediamo e sta’ accadendo ora nel Mediterraneo sono gl’interessi che ritornano in Europa. Guadagni da parte dell’operato dei secoli passati e del presente agli “investimenti” fatti dall’Uomo Bianco Europeo (per noi italiani Etiopia, Eritrea, Somalia), per spogliare l’Africa delle sue ricchezze. In breve e concludendo: mettiamo sulla Bilancia di Verita’/Giustizia le malefatte/sfruttamento dell’Europa in Africa, crimini contro l’Umanita’ e furti perpetrati dagli Europei. L’ago della Giustizia dimostrebbe che il “peso totale” dei migranti non supera quello di una piuma. Rimedi: Coordinamento da parte dell’Europa allo sviluppo sociale/economico dell’Africa sapendo vedere l’Africa come uno sbocco di mercato per la produzione industriale Europea. <>. Cordiali saluti, Paul

  2. Giulio Salvatori ha detto:

    Non voglio sempre fare il Bastian Contrario della situazione, ma come dice Lorenzo rm ” Occorre intervenire alle radici…” Leggetevi l’intervista rilasciata da Ida Magli . “…Questo buonismo da quattro soldi…follie dell’Unione Europea …”

  3. paul candiago ha detto:

    Franco, grazie di aver scritto per me. Qui la stessa metodologia. Il nostro magazzino, uno dei tanti per tutta la Nazione, per doni a terzi, lo facciamo tramite raccolta per Dr. Simone e lui, e suoi collaboratori, si prende/no cura di chi ha bisogno. Grazie del tuo buon senso,Paul

  4. franco ha detto:

    Faccio presente che ad esempio a Modena esiste “Porta Aperta” in via San Cataldo, dove i cittadini portano tutto ciò che può servire “agli altri” . Hanno un magazzeno con migliaia di capi di abbigliamento che vengono dati gratuitamente. Sono ben conservati , non sono alle intemperie e non alla mercè della demenza dei vandali. Penso che in ogni città esistano queste strutture e debbano essere potenziate. E’ molto folcloristico legare la sciarpa agli alberi (come i lucchetti dell’amore) , fa molto “guarda come sono bravo” , forse è meglio portare ciò che si ha nelle strutturre giuste e se mai collaborare con loro volontariamente .

  5. Gugli ha detto:

    Come è mia abitudine al mattino faccio una camminata per i lungarni. Sul marciapede seduto per terra, con una barba molto lunga con una coperta su le spalle, un povero uno dei tanti che girano per la città, chiedeva l’elemosina, vestito malamente con vestiti sporchi. Subito mi è venuto da riflettere su cosa vedevo. La vita in strada non è facile è dura e pericolosa si lotta per sopravvivere, a dipendere da chi ti offre aiuto. Questa povera gente, è esposta a tanti pericoli aggressioni, freddo e tante umiliazioni a volte essere cacciato come indesiderato, spesso con cattive maniere. Sono in aumento il numero dei poveri. Li trovi nelle stazioni, nelle panchine dei giardini, sotto i ponti. Non commuovono piu’ i poveri, c’è tanta indifferenza. sono divenuti un problema. La vita in strada è vista con diffidenza, questa povera gente aumenta sempre piu’, è incapace di difendersi vedi le aggresiioni di balordi, uccidendo anche. Diamo un poco di attenzione quando vediamo questi poveri, non giriamo la testa dall’altra parte per non vedere. Dobbiamo avere…carità, amore verso gli altri.

  6. francesca (franci) ha detto:

    Mi potete chiarire, per favore, perchè il Nord Italia dovrebbe rubare le sciarpe (o quant’altro..) ai bisognosi..????? Ho capito male o mi sfugge qualcosa? Grazie.

  7. Nembo ha detto:

    La lodevole e consolidata iniziativa è arrivata dagli USA, estendendosi come dice Francesca a Bologna per poi a seguire in altre città, così facendo si contribuisce ad alimentare la tendenza solidale verso chi ha bisogno.Gli alberi in questo caso,faranno da attaccapanni, fino a qualche tempo fa, si mettevano abiti in disuso anche nelle cabine telefoniche, ma ora con l’era degli Smartphone e cellulari, le stanno smantellando.Condivido il pensiero di Francesca,volendo si può…anche donarli direttamente ai bisognosi.

  8. gianna ha detto:

    Bella questa iniziativa ci mettiamo pure un plaid, e dei copri capo, sperando che le persone usino la coscienza, Se posso il nord,Italia non rubano questi indumenti caldi per ripararsi dal freddo e gelo. mi dispiace che pensate a cose cosi tristi. perche’ proprio il Nord.Speriamo che gli enti funzionino decentemente.Volendo si puo’ dare di piu’.Un saluto a tutti.

  9. lorenzo12.rm ha detto:

    Una bella e buona idea. Ma non bastano queste iniziative, purtroppo.Occorre intervenire alle radici della miseria.

  10. francesca (franci) ha detto:

    Giusto metterli al riparo, ma i cartellini sui quali si possono leggere messaggi del tipo: “Non sono una sciarpa persa! Per favore, prendimi con te se hai freddo,ti scalderò”, ce li hanno già.

  11. franco ha detto:

    Bella l’iniziativa ,forse bisogna trovare un luogo per depositarli dove questi indumenti non si bagnano se no mi pare un pò buttarli via.
    Possibili location : sulle panchine delle metropolitane e dei supermercati o sui banchi delle chiese e per evitare che sembri “roba persa” mettere un bel bigliettino con scritto in grande RISCALDATI.

  12. francesca (franci) ha detto:

    Non dobbiamo aspettarci che siano sempre e solo le Associazioni di volontariato a preoccuparsi delle problematiche dei più poveri, degli indifesi, dei malati, degli anziani, dei senzatetto, dei disabili, ecc..ecc…. Proviamo anche anoi, singoli cittadini, a fare qualcosa. Volendo, si può…

  13. mario34 ha detto:

    Ottimo oltre la sciarpa ci metto pure un plaid e un copricapo speriamo che non la rubino al nord italia ci vorrebbe molto di più spero che gli enti benefici funzionino.

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