A volte, affrontare con soavità e sensibilità temi complessi come quelli relativi alle relazioni sentimentali e ai rapporti umani può essere qualcosa che aiuta.

Questo per la banale, ma spesso decisiva considerazione, che uno sguardo meno cupo, meno tignoso, diciamo così, ci permette di osservare con più serenità la vita, che è materia già difficile di suo e che noi invece ci ostiniamo a tentare di comprimere nei nostri comodi, vecchi stereotipi.

L’avrete capito, parliamo di PREGIUDIZI.

Prendiamo ad esempio la cultura e le battaglie per i diritti civili, le prese di posizione ecc., finiscono di naufragare davanti alla realtà.

E come diceva Giorgio Gaber: è cambiarsi davvero, è cambiarsi dentro che è un’altra cosa. Un’idea, finchè resta un’idea, è soltanto un’astrazione.

Il mio invito è quello di rendere i pensieri una cosa concreta. Vita vera, insomma.

Mi rendo conto, però, che non è semplice fare seguire azioni concrete alle programmazioni d’intenti, però la teoria e la pratica spesso finiscono per viaggiare su binari paralleli che pur portando nella stessa direzione non  s’incontrano mai.

 

"E' più facile spezzare un atomo che il pregiudizio" così diceva Einstein,

soprattutto quando questi pregiudizi riguardano la sessualità, la sfera di comportamenti intimi. Ci sono voluti decenni perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellasse l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. La data storica in cui questa cosa avvenne è quella del 17 maggio del 1990, pensate, quando per la prima volta l’omosessualità venne definita una variante naturale del comportamento umano. Fino a poco tempo prima era considerata un disturbo socio-patologico della personalità.

Ma una cosa è un’idea, come dicevamo, e altra cosa è la sua applicazione. Una cosa è una norma, altra è la sua capacità di diventare comportamento praticato.

Liberarsi dai pregiuduzu, però, non è semplice ma non impossibile. Anche perchè ci limitano sottraendoci la libertà di pensiero.

Ci siamo mai chiesti quanto siamo terribilmente assurdi e ridicoli quando diamo per scontato qualcosa, o qualcuno, senza averne motivo né fondamento e tantomeno vera conoscenza?

Ed ecco l'inganno del pregiudizio: se non conoscete qualcuno, a cosa vi serve giudicarlo prima di farne la sua conoscenza?

Morale: proviamo ad uscire dai nostri pregiudizi, evadere, andare al cinema, leggere qualche libro per crescere mentalmente e capire cambiando i nostri radicati punti di vista.

Seneca diceva "LA CAUSA DELLA PAURA E’ L’IGNORANZA".

Francesca

6 Commenti a “INTRAPPOLATI NEI PREGIUDIZI!”

  1. lorenzo12.rm ha detto:

    Già, non è facile non avere pregiudizi. Come non è facile avere ragione o torto. I motivi del contendere possono essere tanti e spesso assaporiamo quasi con voluttà di essere in disaccordo con qualcuno. Il problema, quindi, non è soltanto non avere pregiudizi ma esprimere, quando si ritiene, la propria idea con rispetto dell’altro/a che può avere un’idea diversa. Questo è il problema: guai ad accusare altri di pregiudizi, e mantenere i nostri giudizi sui binari della correttezza e del rispetto. E invece non si fa. E si rischia la fine del mondo se non si fa. Grazie, Francesca.

  2. franco ha detto:

    Cara Francesca ho accennato all’omosessualità perchè tu ne hai parlato ,ribadisco il mio pre-concetto sugli zingari! E’ chiaro siamo più liberi e oggettivi nel pensare e nel giudicare se non ci sono pre- ,ma a volte scattano in noi dei pre- che sono dettati da un certo tipo di educazione, dalla cultura, dagli ideali , dall’estetica ecc. ad esempio ho grossi pre- su chi si fa tatuaggi , possono essere bravissime persone anche se si tatuano dalla testa ai piedi…ma il mio pre- scatta. La stessa cosa mi accade con chi possiede una rastrelliera di fucili e dice che se qualcuno entra nel suo giardino gli spara…può essere un nonno meraviglioso ma il mio pre- ulula in me.

  3. albamorsilli ha detto:

    tutti siamo vittime di pregiudiziessi sono pensieri negativi della nostra vita.
    Di solito li vediamo in altri e ci fanno arrabiare, ma li abbiamo anche noi.
    Essi non corrispondono mai alla realtà, la loro materia prima è l’ignoranza, arroganti, e presuntuosi.
    Per pregiudizi molto spesso perdiamol’occasione di avere buoni rapporti con le persone, perchè al primo incontro magari si è fatti un’idea sbagliata e nessuno te la può cambiare, solo che la persona con pregiudizi già sapeva senza neppure parlare.
    Qui ci sta bene parlare di suocere e nuore
    pensate quanti pregiudizi vi sono tra loro,

  4. rosa5 ha detto:

    Francesca sono d accordo con te, conosco persone omosessuali che sono deliziose, ciao

  5. francesca (franci) ha detto:

    Franco, il mio post non tratta l’argomento omosessualità ma il “PREGIUDIZIO. E come hai detto tu, è un discorso lunghissimo, da farsi separatamente, un’altra storia insomma. Io non volevo assolutamente far cambiare opinione su determinati stili di vita, di genere, di culture, di etnie diverse ecc… Ma soffermarmi e sviscerare il pensiero sugli atteggiamenti preconcettuali che ci inducono ad affibiare un’etichetta irreversibile a qualcuno senza conoscere nulla di esso/essa. Ciò senza scendere nei particolari che ci forniscono i nostri pregiudizi ma in sintesi, percorrendo la via della saggezza e quella di imparare a discriminare tra i propri preconcetti, e non in base ai propri preconcetti.

  6. franco ha detto:

    Il pre-giudizio , cioè quello che viene prima del giudizio , spesso è insito nell’idividuo per motivi sociologici, culturali e antropologici. Confesso il mio pre-giudizio sui Rom . Che ci posso fare ! Li considero dei saprofiti che vivono solo di elemosine e di furti e finchè non mi verrà dimostrato il contrario questo “pre-” continuerà ad esserci.
    Non sono neppure convinto che l’omosessualità sia una “variante naturale della sessualità” . Sono assolutamente d’accordo nell’accettare in maniera incondizionata chi ha comportamenti sessuali diversi dai miei, ma dire che “le varianti” al naturale ordine del concepimento, che manda avanti il mondo , siano “naturali” cioè omologabili all’eterosessualità non mi pare esatto. Qui il discorso si farebbe lungo , anzi lunghissimo, perchè implicherebbe vissuti, chimiche del corpo e impostazioni genetiche del sesso.
    E’ chiaro che meno pre…abbiamo siamo più liberi nel pensiero e nel giudizio ….ma siamo esseri umani pertanto….

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