Ebbene si, ci sono ritornata, non potevo farne a meno. E poi Padova è anche un pezzetto di me, mi ha vista neonata e prima di me, la Basilica di Sant’Antonio ha unito in matrimonio i miei genitori.

E siccome l'ho promesso ad Alba che vi avrei raccontato di questa meraviglia, eccomi qua, lo sto facendo ma.....a modo mio.

E allora entriamo nella Cappella degli Scrovegni con i suoi affreschi dipinti da Giotto dove si dà grande risalto alla nascita di Maria madre di Gesù.

Cos'è, una favola? Forse, ma si sa l’uomo è nato fabulatore. Già ai tempi antichi i testi sacri si raccontavano con gestualità e canti realizzati da gruppi di attori tragici e ridanciani.

Prendiamo ad esempio l’Annunciazione di Maria. Un angelo viene in visita alla casa di Nazareth dove abita Maria. E’ Gabriele, l’Arcangelo. Bussa alla porta , Maria è sola in casa e non s’aspetta una visita del genere, non è preparata. E chi lo sarebbe mai al mondo? Mica succede tutti i giorni di ricevere un angelo del Signore, e proprio magari mentre stai rassettando la casa, non ti sei manco cambiata d’abito e sistemata i capelli.

Ma cosa dice l’Angelo? Chiede scusa per il disturbo? Chiede se può? No, gli angeli hanno sempre fretta. E le dice, in un linguaggio inusitato: "Buongiorno Benedetta fra tutte le donne, tu concepirai un figlio e partorirai senza dolore". Sorpresa...eccola lì, Maria, che mica capisce quello che le succederà.

Ma guarda là in alto, Francesca. Ci sono due potenti angeli che stanno arrotolando il firmamento, come fosse un rotolo del telo sul quale è dipinto tutto lo scenario, il cielo, la luna, il sole, le stelle. Ma pensa che stupenda idea  ha avuto questo Giotto, di incaricare gli Angeli a montare e smontare lo scenario da palcoscenico.

Ma tornando alla base del grande affresco, mi accorgo che i Giusti e i Beati sono tutte anime di persone per bene. Son delle belle facce, tutti personaggi rispettabili, ben vestiti. Insomma, questo Giotto sembra mandarci un messaggio: mi dispiace, ma in Paradiso c’è posto solo per spiriti gentili, donne splendide e costumate.

E l’Inferno invece? Giotto qui ci presenta uno spettacolo davvero fantastico pregno di senso grottesco e satirico, con il diavolone gigantesco seduto nel bel mezzo della buriana che si ingoia dannati come fossero stuzzichini e poi li defeca dilatando le chiappe. E i diavoli minori intenti a torturare i peccatori e i condannati che pendono dalle forche appesi per la gola, la lingua, i capelli e i testicoli.

Insomma, uno spettacolo che anticipa di un bel secolo le spettacolari sarabande diavolesche di Bosch col suo Giardino delle Delizie. Ma questa è un’altra storia.

 

Francesca

11 Commenti a “GIOTTO A MODO MIO – CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI, PADOVA”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Francesca, E’ sempre un piacere essere in Tua compagnia. Grazie. E grazie anche a Franco , che allarga sempre la panoramica con competenza.

  2. francesca (franci) ha detto:

    Grazie a tutti, cari amici. Franco, Lorenzo, Alba, Gianna e Gianna.vr
    BUIONA DOMENICA!

  3. gianna.vr ha detto:

    Che dire? Piacevolissimo, Francesca, viaggiare con te, scoprire tesori d’arte meravigliosi, ascoltare le tue interpretazioni, a “modo tuo”… Grazie, davvero, per la condivisione delle tue esperienze.

  4. gianna ha detto:

    Francesca, complimenti per il tuo post, “L’arte di Giotto “a modo tuo, La Cappella degli Scovregni detta anche dell’arena o dell’Annunziata, è un luogo di culto cattolico, che si trova a nel centro storico di Padova. è ospita un celeberrimo ciclo di Affreschi di Giotto, possiamo immaginare quante bellezze della sua pittura, dei primi anni del XIV secolo, considerato uno dei capolavori dell’Arte Occidentale la Navata.ecc..La Costruzione e decorazione della cappella intitolata a Maria Vergine Annunziata, la cappella fu fatta costruire da Enrico Scrovegni, richissimo Banchiere di padova. Giotto dipinse l’intera superficie interna dell’oratorio, con un progetto Iconografico e decorativi,insomma tutto quello che a Pitturato le mani del grande Giotto, sono opere d’Arte da sogno. Un saluto e grazie,ciao

  5. alba morsilli ha detto:

    Un fumetto del medioevo ecco che impressione ho avuto leggendo il tuo post.
    Il tutto a portata di adulto bambino a digiuno di cultura, e tu a modo tuo lo sai prendere per mano, ed inizi a raccontare.
    Tu stimoli la curiosità, il sapere e induci anche tramite PC di andare ad informarsi.
    Forse tu non te ne accorgi visto che adori l’arte, ma tu stai facendo del volontariato e farlo fa bene a te e a noi che lo riceviamo, grazie di cuore per tutto.

  6. franco ha detto:

    Grazie Lorenzo ! Per continuare il discorso pittorico , vorrei far presente la rivoluzione rappresentativa di Giotto che esce dalla rigidità bizantina per portare “l’umanità” nell’affresco , i sentimenti , gli sguardi , le prospettive . Splendidi sono gli angeli disperati nella deposizione . Ma anche tecnicamente l’esecuzione è realizzata quasi sempre con colori minerali e vegetali ( lapislazzuli- azzurrite -nero di vite – cinabro ecc.) Capolavoro assoluto e anticipatore , al di la della componente religiosa , allora solo possibile elemento di rappresentazione.

  7. francesca ha detto:

    Ma quanto bene ti voglio, Lorenzo! Non stancarti di accompagnarmi nelle mie scorribande artistiche. Ciao, ora vado verso un altro capolavoro abbaziale del XXII secolo. Vi dirò…..vi dirò….

  8. lorenzo12.rm ha detto:

    A me fa molto piacere accompagnarvi nelle vostre scorribande. Un po’ meno nei vostri ragionamenti. Ma c’è da dire che è tanto importante esserci.E così ci sono anch’io, e plaudo. Alla Giottogirotto e a Franco, anche se lui non vuole facili applausi. Ma tant’è, questo sono io, ammirato ed entusiasta. Vogliatemi bene, orsù.

  9. franco ha detto:

    Infatti da laico patentato posso accettare un leggera ironia blasfema , però però davanti agli Scrovegni, davanti a Giotto , sparisce “l’argomento” e c’è solo la pittura.

  10. francesca (franci) ha detto:

    Caro Franco, leggiti bene il mio post. E’ pregno di ironia, scritto a “modo mio” come ho detto. Ho ironizzato persino sull’Annunciazione, sull’Inferno e il Paradiso. Quasi al limite del dileggio, chi l’avrebbe fatto?

  11. franco ha detto:

    Cara Francesca siamo agli inizi del 1300, è ancora medioevo , Dante in quel tempo scriveva la Divina Commedia e metteva all’inferno persino Paolo e Francesca che come peccato avevano solo quello di aver portato avanti il loro amore. Giotto è un genio della pittura, innovatore , come dici ha anticipato di oltre duecento anni i fiamminghi. Il Cattolicesimo, diciamo così gotico, è roba di ieri l’altro e c’è ancora chi crede in Adamo ed Eva.
    La cappella degli Scovegni, al di là dei significati, è una incommensurabile perla di pittura

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