La vita di una persona è un puzzle come quei giochi dei bambini che, con la composizione di tanti pezzettini riescono a formare un quadro.

Solo che la memoria a volta fa brutti scherzi perchè non tutto rimane impresso. Se così fosse, penso che il cervello scoppierebbe.

Anch'io uso Facebook e un giorno mi sono trovata una richiesta da parte di una signora che mi ricordava la mia infanzia. Mi ricordava per la bravura a scuola, per la mia vivacità, per essere sempre pronta a dare una mano a tutti.

Cavoli, dissi immediatamente!!!!!!!!!!!!! Questa mi conosce davvero ma chi diavolo è? Io non ricordavo il suo nome e tantomeno la sua faccia. Certo, una foto c'era in Fb ma questa non mi riportava alla mente niente, era una come me, capelli bianchi e corti, occhiali e rughe. L'unica cosa che, a mio avviso mi univa a lei, era il fatto che anche lei era di Genova.

Caparbia come sono ho voluto andare a fondo, le ho chiesto il numero di telefono e ho iniziato ad investigare.

Macchè, neanche la voce mi diceva qualcosa. Lei parlava come un fiume in piena, "..ricordi la maestra Sarolli?". Si cavolo, era la mia maestra. Ma allora qualcosa di vero c'era.

Poi si descrive: " ero piccola di statura con due treccione bionde molto lunghe e grosse".

Qui mi scappa una esclamazione genovese "belin figgu" (meglio non tradurre). Non me lo dire, ma non è possibile, allora sei tu quella Marisa?

Diomio, dopo più di un secolo ritrovo una compagna di classe, mi dice che abita sempre vicino alla scuola.

Ho tagliato corto però con la promessa di rivederci. Ieri mi sono decisa, dopo 72 anni ci siamo incontrate.

Avete mai visto in tv quando si ritrovano i parenti dopo anni? Beh, a noi è successo la stessa cosa, piangevamo tutte e due.

Inizialmente ci sentivamo due estranee, lei piuttosto riservata, ma non aveva fatto i conti con me. La Alba che con la sua dialettica introduce il dialogo senza peli sulla lingua.

Così venni a conoscenza della sua vita che in un certo modo assomigliava alla mia. Era vedova anche lei e viveva sola. Pian piano rifiorirono i ricordi del passato con una maledetta nostalgia.

Rivedo i luoghi della mia infanzia che stentavo a riconoscere causa il loro cambiamento. Provavo dentro di me un miscuglio di gioia e amarezza.

Ma se chiudo gli occhi vedo ancora il sorriso di Marisa. Non l'è parso vero che io mi sia spostata per andare a trovare lei.

Un grazie enorme alla fine, che personalmente non m'è parso di meritare. Invece ho promesso che non la lascerò più nella sua solitudine, ci sentiremo e ci rivedremo ancora.

Alba

10 Commenti a “MARISA…….di Alba Morsilli”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    Bellissima storia.Complimenti. Tienila sotto controllo: ormai è nella rete

  2. carlina ha detto:

    ciao Alba, un belli puzzlessimo racconto fatto di puzzle, che sembra una dolce favola, mentre e una vera realtà: un puzzle che piano piano, aggiungendo una figurina, è diventata realtà, una bella realtà, davvero non capita spesso di ritrovare una compagna di scuola che ti riconosce, soprattutto, così avre ripreso a percorrere il passato che, si è trasformato in un bellissimo presente tanti auguri x un buon proseguimento

  3. francesca (franci) ha detto:

    Quoto totalmente il pensiero di Franco. Marisa ti aspettiamo.

  4. franco ha detto:

    Cara Marisa siamo tutti old , chi più chi meno , e siamo chiacchieroni , ma decisamente simpatici ,soprattutto noi maschi . Siamo anche bellocci , sempre soprattutto noi maschi, le femmine oltre ad essere belle sono anche affascinanti , quindi tu puoi far parte di diritto di questo “simposio”. Sapevo che quei dè Zena erano di braccino corto, ma certamente non timidi, quindi senza indugio entra nel nostro esclusivissimo Club!

  5. giannina ha detto:

    Bello questo racconto di due ragazzine,Alba e Marisa, hanno frequentato la stessa scuola, erano gli anni della loro tenera giovinezza,con il carattere forte di, Alba si mise subito alla ricerca,pensava che forse era meglio sentirsi al cell. ma nemmeno il cell bastava per edentificare se veramente era la sua amica Marisa.Insomma per essere piu’ convinta ,Alba decise che per sicurezza era meglio un incotro,tanto abitavano nella stessa citta’ Genova.quando si videro baci e abbraccio, felice di avere incontrato ,Marisa dopo molti anni.nel frattempo qualche ricordo e poi promisero di non perdersi piu’ molto bella questa storia,molto bello per qualche attimo ritornare ancora bambine. questo la scopriremo mentre termineranno il suo Puzzle,il quadro dei ricordi.Grazie Alba e Marisa. un saluto a voi!!

  6. Giuseppe3.ca ha detto:

    Ritrovare una compagna di scuola e ricordare il periodo vissuto allora insieme è come ritornare giovani e allora ben vengano i ritrovamenti della nostra infanzia. Bravissima Alba, grazie… mi hai fatto tornare in mente tante cose belle della mia gioventù, ciao.

  7. lorenzo12.rm ha detto:

    Grazie, Alba. Con la tua storia di verità abbiamo conosciuto anche noi la tua compagna di classe Marisa. Anche a noi garba il vostro incontro che, ne siamo certi, avrà uno sviluppo positivo. Come tutti gli incontri veri e sinceri. Ciao, cara Amica.

  8. alba morsilli ha detto:

    Si Francesca ci ho pensato a portarla in Eldy ma noi genovesi e lei pure doc perchè porta un cognome autentico ligure Delucchi,siamo persone con le quali bisogna andare con i piedi di piombo perchè siamo diffidenti per natura. Ci lavorerò perchè mi sembra giusto aiutare chi è solo e questo è un modo di fare del volontariato. A
    far del bene si riceve bene.

  9. franco ha detto:

    Mi unisco subito a Francesca , perchè un’amica di Alba è anche nostra amica . Che bello nel puzzle della vita due tratti di cielo con due nuvolette rosa , ora dovete costruire un poco il resto del quadro , con pazienza , con memoria , noi siamo curiosi della vostra storia .

  10. francesca ha detto:

    Una cosa importante devi fare, Alba. Portare Marisa in Eldy, l’accoglieremo come un’amica e con noi, pazzi come siamo, non potrà mai più sentirsi sola.

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