All'inizio c'era Adamo. E Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo". Così creò il cellulare. Allora Adamo telefonò ad Eva ma trovò occupato. (per farci due risate) Buona Domenica a tutti!

7 Commenti a “PENSIERO DELLA DOMENICA”

  1. lorenzo12.rm ha detto:

    Bello il tuo post, Francesca. Adamo chiamò, dunque, ed Eva non rispose. Ma in seguito si misero d’accordo. Perché erano maschio e femmina e così voleva Dio che fosse una coppia. Sia lodato il cielo.

  2. alfred-sandro2.ge ha detto:

    appropposito di adamo: ripropongo questo raccontino già pubblicato anni fa tanto per avere qualcosa da leggere. se non vi piacesse , gettalo..
    IL DILUVIO UNIVERSALE

    Svelti, su, che incomincia a piovere,…. PUTTANA EVA!
    OOHHH!!! Scusami tanto disse Noè rivolgendosi al ritratto appeso sopra la porta nel quale erano raffigurati gli zii quando, felici, vivevano nel loro giardino.
    Quello sulla spalla di Adamo era Ninnolo, il loro serpente, il quale qualche tempo dopo lasciò la loro casa a seguito di divergenze di opinioni sulla organizzazione e la gestione del tempo libero, specie dopo il calar del sole.
    SVELTI, FORZA!!! –
    fate salire gli animali urlava. FORZA!!!
    Galline, sembrate oche!, forza oche, sembrate delle galline! Forza!!
    Tra poco qui viene giù il diluvio universale, voi siete ancora a terra e non abbiamo in dotazione salvagente per tutti.!
    MALEDETTA PULCE, SCENDI SUBITO DAL MI COLLO E CERCATI UN’ALTRA SISTEMAZIONE! RICORDATI CHE SIETE SOLO DUE!!!! VE LO AVEVO GIA’ DETTO: QUANDO SIAMO A BORDO LASCIATEMI PERCHE’ NON POSSO FARE PREFERENZE. RAMMENTALO!
    MA IO TI AMO, IO TI AMO! Urlava la vecchia vacca, magra, tanto che le si potevano
    contare le costole, spelacchiata, e una zampa che la faceva zoppicare.
    Urlava, e il suo lamento era rivolto al toro che in quel momento stava salendo sull’arca
    con una nuova e giovane vitellina, sculettante, al colmo della vanità e si dondolava ancor più per fare suonare più forte il suo nuovo campanaccio, regalatole per l’occasione in modo
    che tutti notassero che era stata lei la prescelta.
    MA IO TI AMO, IO TI AMO!!! continuava, sconsolata.
    Noè, osservata la scena, seccato disse : NON ME NE FREGA UN C…. IL CAPO HA DETTO UNA COPPIA SOLTANTO……………PERCIO’… SCENDI, disse alla vecchia vacca!
    Gli altri animali, nel frattempo, continuavano a salire disordinatamente senza tanti
    controlli, tanto che, invece di due solamente, salirono molti più asini, somari, maiali, iene ed avvoltoi e le conseguenze si vedono ancora oggi.
    BABBO? Chiese CAM, posso portare l’acquascooter?
    CERTAMENTE, rispose Noè, METTITI D’ACCORDO CON L’ELEFANTE .
    FAGLI GONFIARE LE GOMME.
    A terra c’era ancora una gran ressa di animali che si spingevano l’un l’altro e bisticciavano: qualcuno non voleva rispettare la coda: Qualcuno fra loro sapeva che se fosse salito tra i primi avrebbe avuto i posti migliori. Quel qualcuno già allora, aveva già fatto qualche crociera: per esempio i leoni, quando li portavano a combattere nei circhi, le zebre in qualche zoo, o le pantere nelle case di qualche nobildonna.
    Questi animali già “vissuti”: erano loro che creavano il disordine.
    In questa confusione nascevano anche drammi: la giraffa piangeva disperata perché non riusciva a ritrovare il suo giraffo.
    Il gorillo non si era accorto, da quanto era preso dalla tensione, che la mano che tanto stringeva con amore non era quella della sua femmina, ma erano le palle di suo cugino l’orango che, facendo finta di osservare la pioggia che cadeva giù forte, era quasi sul punto di avere un orgasmo.
    PUTTANA EVA, esclamò SEM, che non ritenne lui di scusarsi con l’antenata, perchè a suo dire la riteneva responsabile di tutto quello sconquasso che gli stava sconvolgendo la vita.
    Era un esteta lui, un amante del bello, un adoratore del corpo maschile suo come quello degli altri uomini, profondamente misogino.
    PUTTANA, PUTTANA, E ANCORA PUTTANA EVACCIA, ma dove caspiterina si è andato a ficcare il flaconcino dell’olio solare? D’accordo, dovrà piovere per quaranta ma,PORCAPUTTANAEVA, dopo, uscirà nuovamente il sole. prima o poi!
    Dico io, con la pelle delicata che mi ritrovo, finisce che mi scotto tutto e con tutte queste bestiacce a bordo non è rimasto neppure lo spazio per aprire un ombrellone.
    Era sottobordo, in camera sua arredata in finto stile “ OLD RED SEA” che rovistava nei cassetti alla ricerca dell’olio solare, quando sentì l’altro fratello Jafhet, che, con la voce roca e stentorea della quale aveva sempre avuto grande ammirazione ma anche un gran timore ma purtroppo nel di lui corpo avrebbe stonato non poco, chiamare:
    AOHHH SEMMM,………… OHHH SEMMEEEEEEEEEEEEEEEE…………
    ME SENTIIIIIIIIIIIIII’???
    QUANDO AVVRAI FFINITO CON LE STRONZATE TUA,… PORTAME SU, SUR PONTE DE LUSSO, AOOOHHHH QUELLO CHE STA SUR DAVANTI DELLA BARCA,……… LI SCI ACCUATISCI, E LLA CUSSTODIA SUAAA!!!!
    e col tono di voce che scende in cantina ( cosi dicono a teatro) come stesse parlando a se stesso CHE SE NUN NE APROFITO ORA NUN IMPARO MAI PIU’AD ANNAR SU STI COSI.
    Poi, con la voce di sempre: A FROSCIOOOO, M’HAI SENTITO?, E RISPONNI NO!!!
    L’acqua a terra intanto cominciava a salire velocemente costringendo mosche,
    pidocchi, le piattole, gli scarafaggi, e molti altri insetti a salire sul dorso degli
    animali più grossi trovando in loro nutrimento e riparo in quella che sarebbe stata
    la prima crociera della storia riservata esclusivamente a coppie legali.
    Disordinatamente però, come tutte le volte che qualcosa viene organizzato per tempo,
    gli animali lentamente si imbarcavano su quella vecchia carretta che, come diedero ampio spazio le cronache del tempo, contrariamente a quello che si era sempre creduto,
    non l’aveva costruita NOE’, ma pare fosse stata presa a nolo dal VATICANO e battesse bandiera Liberiana, cosi che in questo modo, avrebbe risparmiato un bel gruzzolo da poter investire nel mattone. L’operazione poi, se tutto fosse andato a buon fine, sarebbe servita per una speculazione immobiliare a lungo respiro dalle parti ( pare) di Roma, per avere la possibilità di dare una casa dignitosa a San Pietro che, poverino, viveva da sempre su di una barca della cooperativa pescatori di OSTIA.
    Quando anche l’ultima coppia di animali fu a bordo l’urlo di Noè sovrastò
    quell’accozzaglia di belati, ruggiti, squittii, ronzii, garriti e quant’altro rumore
    può fare un animale e così ordinò:
    CAM, SEM, JAFHET CHIUDETE TUTTO. ! SI SALPA!!.
    Da terra arrivavano urla e grida accompagnate da lanci di sassi, lattine e bottiglie vuote.
    COSA SUCCEDE CAM? chiese il capitano.
    Mentre con i fratelli faticosamente issavano lo scalandrone Cam ansimando rispose:
    SONO GLI ALTRI ANIMALI CHE RIMANGONO A TERRA.
    PROTESTANO. DICONO CHE SEI UN CORROTTO E CHE HAI PRETESO
    DELLE TANGENTI. UNO IN PARTICOLARE, ED E’ DIFFICILE CAPIRE CIO’ CHE DICE PERCHE PARE CHE SI MANGI LE PAROLE MENTRE PARLA, HA DETTO CHE UN GIORNO ARRIVERA’ UN “DIPIETRO” E ALLORA VEDRAI.!
    NON HO CAPITO CHE MINACCIA VOLESSE ESSERE?
    O FORSE ERA UNA BATTUTA BUTTATA LI???

    MA CHE CASPITA VOGLIONO DA ME imprecò Noè,
    NON MI STIANO A ROMPERE LE PALLE,
    IO ESEGUO DEGLI ORDINI.
    SEMMAI, SE LA PRENDANO COL PRINCIPALE LASSU’!.

    Anche i pesci di mare erano entrati nella protesta.
    Stavano arrivando dagli oceani e dai mari confinanti enormi branchi di tonni,
    sardine, triglie, polpi, seppie e calamari, le acciughe facendo il pallone si tenevano stretti
    stretti i loro bianchetti appena nati, destinati ad una fine ingloriosa, e gli squali spalancando le loro bocche mostravano i denti minacciosamente. Molti gli slogans scanditi da quel popolo marino:
    NO ALL’ACQUA DOLCE! RIDATECI L’ACQUA SALATA! SENZA IL SALE SI MUORE,
    IL SALE E’ LA VITA SULLA TERRA!
    Forse qualcuno sbagliò manifestazione: si senti chiaramente un “NO ALLA TAV”.
    La grossa spugna, colpita dalla bellezza di SEM pensò : forse molte noi se
    la caveranno con uomini come quello.
    Dalla terra ferma che si stava allontanando arrivò anche la voce di alcuni uomini;
    erano i montanari scesi a valle per vedere il varo dell’arca:
    SE PROPRIO DOBBIAMO MORIRE ANNEGATI FATECI ANNEGARE
    CON IL VINO O CON LA GRAPPA!!!.

    Pioveva, pioveva cosi forte che sembrava il diluvio universale.
    Le gocce erano tanto grosse da sembrare uova, tanto che il tergicristalli
    non riusciva neppure a dare un minimo di visibilità dagli oblò del ponte di comando.
    Li la tartaruga, non si sa come, vi ritrovò rifugio col suo tartarugo.
    Erano visibilmente preoccupati. A lei, quando ancora erano in coda per salire a bordo,
    l’elefante sbadatamente le posò una zampa sulla schiena e ora poverina aveva tutta la sua casa allagata, un piccolo monolocale lasciatole in eredità dai genitori.
    Il tartarugo cercava di ripararla ma lei gli scivolava di sotto e si ritrovò con la pancia all’aria tra l’ilarità di tutti i presenti.

    E la colomba bisticciava col colombo:
    T’HO DETTO DI NO, DA SOLA NON CI VAI, E’ PERICOLOSO CON QUESTO TEMPACCIO, NON AVRESTI DOVUTO ACCETTARLO QUESTO INCARICO.!

    Cam nel frattempo facendosi aiutare dall’elefante gonfiava le gomme dell’acquascooter che aveva messo giudiziosamente al riparo perché non si bagnasse e chiamò: DAINOOOO………….DAINAAAAAAA……………..PER CORTESIA ASCIUGATE UN PO’ QUA E QUA. GRAZIE!
    Il fratello JAFHET stranamente in silenzio, pensieroso, passava il grasso preso a prestito dalla marmotta, sulla soletta degli sci.
    Sem era ancora sottocoperta: l’olio lo aveva trovato ma non lo aveva rivelato a nessuno cosi poteva evitare di salire sul ponte e stare con tutte quelle bestie puzzolenti.
    Sdraiato sul letto a forma di cuore si accarezzava il corpo con le pelli di agnello e quando la mano cadendo mollemente sfiorava i soffici tappeti di pelle di tigre e leopardo guardava su in cima alla scala preoccupato che non arrivasse qualche animale a vantare diritti su quella roba che ormai era sua. Era un animo gentile, lui.

    Il Capitano ( primo antenato dei FINDUS ), faceva visiera con la mano tesa sulla fronte e guardava lontano ma non vedeva un tubo; niente, niente di niente. Niente davanti, niente dietro, solo acqua, acqua, tanta acqua.
    Acqua sotto, acqua sopra, destra e sinistra acqua.
    E….. puzza, tanta puzza.
    Era la stessa identica puzza di quando arrivava il Circo Togni.
    Anche allora erano tutti contenti.
    Meno che i bambini ai quali non gliene fregava niente del circo,
    ma almeno una volta nella loro vita ci devono portare i propri genitori.

    Dall’ alto della testa della giraffa, la colomba ogni tanto sbatteva le ali
    per essere pronta al grande evento.
    I rapporti col colombo si erano ormai definitivamente rotti e lui poverino cercava
    di rifarsi una nuova vita ma sull’arca era difficile per il motivo che erano tutti
    accoppiati anche se, dopo un po’ di tempo, qualche strano incrocio si vide, molto probabilmente a causa della promiscuità coatta e gli spazi esigui nonostante l’impegno
    costruttivo di Noè e i suoi figli.
    Il colombo invece, quasi di fronte a lei, pure lui posato sulla testa del giraffo, che nel frattempo si erano ritrovati con la compagna, pensava sconsolato:
    QUALCHE GIORNO ANCORA E LA MIA CARA PASSERA’ ALLA STORIA COME L’UCCELLO DELLA PACE.
    IO, COME IL PRIMO COLOMBO CON L’UCCELLO IN PACE.

    Nei pressi c’erano l’orango che ormai s’era innamorato di suo cugino il gorilla e non si allontanava più da lui;
    l’oranga era una continua scenata di gelosia; la gorillessa cercava di spiegare agli animali li attorno che al loro paese era normale comportarsi a quel modo, e fra colpevolisti e innocentisti, si pettinava la pelliccia usando le lunghe unghie con ostentata nonchalance.
    Ma le urla dell’oranga costrinsero Noè ad intervenire:
    ORA BASTA! SE NON LA SMETTETE SUBITO VI SBARCO NEL PRIMO ZOO CHE TROVIAMO. CAPITOOOO!
    Calò il silenzio.

    ALMENO AVESSIMO UNA BUSSOLA pensò Noè, MA QUESTI BIFOLCHI NON L’HANNO ANCORA INVENTATA: VANNO CON LE STELLE….LORO.
    DOBBIAMO ARENARCI SUL MONTE ARARAT COME STA SCRITTO NELLA BIBBIA…
    DAI………. ARRIVATECI CON LE STELLE!!!
    Poi con rassegnazione guardando in alto: PROBLEMI SUOI. sussurrò.

    E venne il quarantesimo giorno.
    Le previsioni erano che cessasse la pioggia e riapparisse il sole.
    Finalmente venne il momento che la colomba tanto ansiosamente aspettava.
    Solo un cenno. Aspettava da Noè solo un cenno e lei si sarebbe levata in volo e da quell’istante sarebbe passata gloriosamente alla storia seguita dagli applausi
    dei compagni di viaggio.
    Un batter d’ali e…..via nel cielo che finalmente tornava ad essere nuovamente blu.
    Via, via, sbatti più forte, altrimenti l’inattività di tutto questo tempo ti farà precipitare e poi saranno affari tuoi perché tu non sai nuotare: sei una colomba tu, non un gabbiano.
    Quello avrebbero dovuto mandare!!!

    ARARAT———- MONTE ARARAT, A – R – A – R – A – TTTT,
    SI SCENDEEEE, FORZA SIAMO ARRIVATI, C- A- P- O- L- I- N- E- A ! Urlò Noè.

    Cam, aprì lo sportello, calò lo scalandrone e incominciò a far scendere
    gli animali a due a due cioè a coppie cosi come era loro stato ordinato.
    In molti casi fu necessario qualche calcio e qualche bastonata ai più pigri.
    Soltanto dopo un po’ di tempo si constatò che dall’Arca scesero più razze
    di quante ne erano salite.
    Da questo fatto prese spunto Cam che abbandonò poi tutto per intraprendere
    la carriera di affitta camere a ore, aprendo locali sulla strada di Betlheemm
    chiamandoli con nomi esotici del tipo: LA STELLA, LE COMETE , LA MANGIATOIA.

    Tutti i passeggeri erano scesi dall’Arca, Noè si guardò attorno, ed allora si
    accorse di essere rimasto solo.
    Guardava Cam lanciarsi come un pazzo giù per i pendii dell’Ararat ancora coperti d’acqua
    con il suo sfavillante e rumoroso acquascooter, la sua inconfondibile figura spiccare
    fra gli enormi spruzzi che si sollevavano al suo passaggio mentre ad ogni salto
    emetteva urla di gioia come fanno gli sciatori quando scendono giù per i canaloni
    in fuori pista nella val di Sion o nelle gole del Golan.
    Sem, nudo, steso su una roccia che sembrava scolpita apposta per lui, si lasciava lascivamente scivolare il sole addosso, filtrato appena dall’olio solare lo scaldava e rendeva quel corpo glabro, bronzeo e scultoreo.
    Vide Jafhet, l’ultimo dei fratelli scendere: era visibilmente perplesso
    lo sguardo torvo e preoccupato.
    Non c’era più nessuno che lo stesse a sentire ma parlò a voce alta come il suo solito:
    E MO’? CHI MME TTIRA ADESSOOOOOOOOO.
    CAMMEEEEE……….CAMMEEEEEEEEEEEEEEE.

    Noè a quel punto si inginocchiò, alzò lo sguardo al cielo, con un gesto di sconforto allargò le braccia e sussurrando come per il timore di essere sentito ma nel contempo con la ferma determinazione che le sue parole arrivassero a destinazione disse:
    TUTTI MI HANNO ABBANDONATO, MI HANNO LASCIATO SOLO NELLA MERDA FINO AL COLLO. TI PREGO FAI PIOVERE ANCORA UN PO’ IN MODO CHE IO POSSA PULIRE STO’ CASINO.
    Se l’hai fatto per Ercole………pensò.

    ANCORA UNA COSA TI CHIEDO:
    SONO SALITI TUTTI, SIAMO STATI VIA QUASI DUE MESI,
    SONO SCESI IN MOLTI DI PIU,
    MA CHE CAZZO HANNO MANGIATO IN TUTTO QUESTO TEMPO?

  3. giannina ha detto:

    Ciao francesca, grazie e verissima le risposta del tuo post,certo che il cielo è bello senza quelle nuvole nel cielo, grigie piene di pioggia,ma come sai la pioggia serve per i nostri campi, se rimangono arridi non ci danno i loro frutti tanto attesi, Buona giornata a tè.

  4. anna b. ha detto:

    Vedi cara Francesca le donne com’erano impegnate, diamogli un telefono e via con lunghissimi discorsi, il resto era di secondaria importanza. TOP

  5. francesca ha detto:

    Grazoe Carlina e Giannina. Si a volte è bello sorridere, aiuta a dissipare le nuvole che si soffermano nelle nostre menti troppo occupate a dirigere i pensieri. Un caro saluto a voi.

  6. giannina1 ha detto:

    Buon pomeriggio a tutti, e Complimenti per questo piccolo racconto.IL PENSIERO DELLA DOMENICA, molto simpatico per noi, grazie e Buona Domenica a tutti!

  7. carlina ha detto:

    chissà chi era l’intruso, molto simpatico il tuo post, abbiamo iniziato la settimana in maniera piacevole grazie leonessa

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