Cari amici, proprio adesso che siamo in un momento storico del nostro Paese io voglio credere che qualcosa di buono può ancora accadere. Ho bisogno di pensare positivo. So benissimo, e non sottovaluto, la gravità del momento e la profonda crisi che stiamo attraversando. I grandi problemi che attanagliano il nostro Paese. Da quello sanitario, in primis, a quello economico e quant'altro. E poi le guerre. le violenze, le tragedie, gli eccidi e i massacri mondiali che, al di là del Covid, non hanno mai smesso di colpire. Forse il mio è un sogno, un'utopia,ma voglio crederci ancora una volta. Forse la mia è una malattia cronica che si chiama "ottimismo" e quindi ho speranza. Credo fermamente che esista comunque, qualcuno che, come me, abbia il desiderio di Abbracci e Speranza. In questi mesi siamo stati obbligati a traslocare dentro un computer o dentro lo spazio ancor più claustrofobico di un cellulare, asettico e a distanza di sicurezza da ogni essere umano, anche il più caro. Abbiamo messo in pausa amori e sensi, baci e abbracci, progetti e rimpianti, ma non la voglia di riviverli ancora. Un virus, tanto minuscolo quanto prepotente, ha scombussolato le nostre vite, ha modificato in maniera transitoria il nostro modo di amare, ma non ha tarpato le ali al bisogno di abbracciare e baciare ancora, di condividere sentimenti e affetti dai quali adesso dobbiamo mantenere la "distanza sociale". Lo so che non è facile vivere senza baci e abbracci. Ci vuole un gran talento per resistere a quest’anestesia totale dei sensi e delle emozioni libere. È un assurdo quotidiano, fatto di attesa ma io sono certa che continuando a combattere, prima o poi raggiungeremo l'agognato traguardo. E NON MI ARRENDO! Voglio costruire speranza dentro di me, perché l’Italia che produce risultati di successo c’è. E’ viva e vitale, diffusa in mezzo a noi. È l’Italia che non si rassegna al declino. Datemi pure della pazza idealista, dell'illusa ingenua e magari dell'inveterata ottimista ma OGGI HO PROPRIO BISOGNO DI UNA SANA INIEZIONE DI FIDUCIA!!! E con queste prospettive.....aspetto! ---------------------------------------------------------------------------------------------------- Francesca

7 Commenti a “VOGLIA DI ABBRACCI E SPERANZA!”

  1. giannina ha detto:

    Dopo molto tempo di clausura, lavorando pure in casa avendo dovuto per esigenze lavorative, posso dire che eravamo in contatto sempre con il pubblico,al cellullare poteva essere un passa tempom ma tutti i cittadini che parlavano solo di questo mostruoso virus. Noi eravamo gia’ tesi ogni giorno con notizie molto negative all’inizio, avevaamo molti probblemi con internet, per fortuna io avevo la chiavetta per il computer, percio il collegamento e stato facilitato,dai nostri tecnici. E vero che nulla ritornera’ come prima,le mascherine fino al 2002 i guanti, devono cambiare l’orario va a scaglioni insomma ora tutto sembra difficile, ma poi dobbiamo fare come tutti, ce chi manca gli abbracci e baci,ora i giovani non sono tanto coccoloni, sono piu’le famiglie che hanno i nipotini piccoli che le mancava l’abbraccio,ma poi a tutto ci si abitua, anzi dobbiamo abituarsi, perche’ saranno molte le cose che si dovra ritornare indietro,molto importanti Il nostro modo di vivere e di pensare sempre che tutto vadi bene, ci sono troppi virus nell’aria.finira’ l’abbondanza, e ci saranno sempre molte nuvole nere all’orrizonte condivido il pensiero di franco. Io sono ottimista ma questa provo di Pandemia la cosa piu’ importante e la vita.tutto il resto impareremo dall’onda che arriva,a pensare prima se non sai nuotare ti anneghi, dunque rimani fuori dal mare. Un grazie a Francy per il suo post, saremo tutti nella stessa barca.Ciao Evviva la vita.

  2. francesca ha detto:

    Cara Gabriella riesco solo ad immaginare quanta gioia nel riabbracciare figli e nipoti. L’ho provata anch’io dopo 62 giorni e non riuscivo a parlare dal nodo che mi stringeva la gola, emozione a mille! Per ora solo con mascherine e niente baci, attendo con ansia quel momento.
    Grazie e un abbraccio a te.

  3. francesca ha detto:

    Anche i tuoi pensieri, Carlina pur nascendo positivi lasciano il posto a riflessioni che intristiscono e fanno dire “mah, chissà come andrà a finire”. Non lo sappiamo, lo sapremo solo vivendo, come diceva qualcuno.
    Grazie un forte abbraccio.

  4. francesca ha detto:

    Caro Franco, anch’io pur volendo ad ogni costo mascherarmi (oltre che dell’obbligatoria mascherina), anche da eccessiva ottimista, penso che niente sarà come prima. Per un certo verso non mi dispiace, c’erano cose esagerate, non esistevano più limiti, tutto era dovuto e lo si pretendeva, a qualunque costo. Io mi accontento di poco, gli affetti, gli abbracci, i baci e sapere che per quel poco o tanto che mi rimane di questa strada che sto percorrendo, potrò ancora visitare posti belli e godere di quell’Arte che mi fa vivere e stare bene.

  5. gabriella2.bz ha detto:

    Dopo tanto attendere io Franci ho potuto abbracciare la mia famiglia. Il 4 maggio abbiamo potuto finalmente ritrovarci. Non ti dico la mia voglia di stringermeli( non si dovrebbe ).Ti posso capire, è stata una tortura vederci solo con skype e devo dire grazie che tutti noi lo abbiamo, conosco tante famiglie che potevano solo telefonarsi.Il 4 abbiamo potuto uscire dal comune di residenza, e mia figlia con i miei adorati nipoti sono arrivati, mio figlio abita a Merano come me, e sebbene non poteva venire in casa sapevo di averlo vicino. Corraggio Franci ti abbraccio forte vedrai anche per te arriva il momento di abbracciare i tuoi nipotini. Un saluto ciao

  6. carlina ha detto:

    cara Francy si in casi di quarantena o in qualunque altro caso di astinenza da tutto ti crolla il mondo addosso e hai tanto desiderio di tenerezza e di tutto ciò che ti manca in quel momento- si col tempo la tenerezza e gli abbracci ed i baci trneranno anche se tuto non sarà come prima nonostante tutto il mio ottimismo, che stavolta sta scemando assai, voglio crederci anche se sarà un punto di non ritorno

  7. franco ha detto:

    Altro ottimista , altra iniezione di fiducia , ma temo cara Francesca che qualcosa si sia rotto o si stia rompendo negli equilibri. E’ stato un terremoto che ha sconvolto e sconvolegerà economie e modi di vivere . Ci saranno ancora affetti e baci ,incontri e progetti , ma il “contorno” sarà diverso . Un modo di pensare alla vita più modesto ,più autarchico , per molti più “complicato” se non tragico. Forse “prima” era tutto “troppo” , non avevamo limiti nel desiderere , nell’acquistare e nel progettare , anche cose al limite delle nostre possibilità. La natura ci sta chiedento il conto , la pandemia ha scoperto le carte , ma forse scopriremo la felicità nelle piccole cose , nell’aria più pulita , nella scoperta di un mondo vicino a noi. Questo è un augurio sia ben chiaro, perchè , pur ottimista, vedo nuvole nere all’orizzonte.

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