Non intendo disturbare coloro che sovente si avvicinano alla chiesa. Ognuno faccia quello che crede. Quello che vi racconto è un fatto veramente accaduto in un villaggio vicino, il Curato, Prete, Monsignore...chiamatelo come volete, non aveva fama di uomo generoso. Intorno alla Pieve, c'era un appezzamento grande di terra quasi tutto coltivato; solo verso monte cresceva un piccolo bosco.E proprio nel folto degli alberi, c'era la capanna del contadino che curava tutto il terreno. Una mattina, la perpetua, visto che l'uomo aveva lavorato tanto, chiese a Monsignore se poteva invitarlo a pranzo, il religioso esitò un po', poi annuì : " Che si tolga i vestiti sporchi e che si lavi bene le mani." A mezzogiorno preciso, la perpetua chiamò il contadino spiegandogli cosa doveva fare e che era loro ospite. Ripulitosi alla meglio, entrò in casa togliendosi il cappello e ichinandosi salutò . La perpetua gli indicò il suo posto e si misero tutti e tre a tavola. Un vassoio pieno di cose buone era posato davanti a lui. Con gli occhi frugava fra le patate arrosto e, una bistecca grande era proprio vicino a lui. Ma aspettava che Monsignore recitasse la consueta preghiera: "Ti ringraziamo Signore del cibo che ci dai...". Il Reverendo si accorse che il pezzo di carne più grosso era dalla parte del contadino; fece cenno di sedersi e poi disse: " Sono felice che tu sia a questa mensa figliolo, vedi, devi sapere che , bello sarebbe girare, girare e girare il mondo, conoscere i costumi e le usanze degli altri popoli". Intanto, così dicendo, aveva girato il vassoio con la fetta della carne più grande dalla sua parte. Al contadino non sfuggì la mossa astuta del prete e dentro di sè la rabbia gli rodeva lo stomaco e il cuore. Una luce improvvisa gli spalancò il cervello e con voce sicura disse: "Monsignore, io sono un uomo umile, povero e la ringrazio della sua bontà, a me non interessa girare, girare e girare il mondo, e la sera voglio ritornare sempre a casa mia." E fece fare il giro al vassoio e, afferrò veloce con la forchetta la fetta più grande e se la mise nel piatto. La perpetua completò aggiungendo delle patate e pane. Quasi con gioia, riempì anche il bicchiere di vino strizzando l'occhio al contadino.Il Monsignore, con indifferenza, completò la preghiera: " E danne anche a coloro che non ne hanno. Amen".------------------------------------------------------ Novembre 2020 Giulio Salvatori, il Maledetto Toscano.

13 Commenti a “DIGNITA’ …..di Giulio Salvatori”

  1. Giuseppe3ca ha detto:

    Una delle tante simpatiche storielle, ne ricordo una che raccontava mio nonno:
    Un monsignore, dopo la santa messa e l’omelia domenicale rientra in canonica e all’ora consueta si mette a tavola. La perpetua aveva preparato appunto il pranzo del giorno di festa che prevedeva anche il dolce. Ad un certo punto suonano alla porta, la perpetua va ad aprire, ritorna dal monsignore e riferisce: C’è un poveraccio, dice di essere vostro fratello e vuole entrare. Il monsignore con in mano ancora una fetta di torta si avvicina all’ingresso e dice al poveraccio, io non ho fratelli, che vuoi. Come, non avete fratelli, nella predica questa mattina avete ripetuto almeno una decina di volte che siamo tutti fratelli, io ho fame e vorrei qualcosa da mangiare. Ah, risponde il monsignore: Fratelli in Dio ma in torna no, e ha chiuso la porta.
    Anche questa storiella può essere simpatica ma non dobbiamo dimenticare che in tante parrocchie e tanti preti fanno del bene alle persone che hanno bisogno. La realtà e sempre diversa dalle simpatiche storielle. Comunque, per nostro diletto, continuiamo a raccontarle, grazie, ciao.

  2. francesca ha detto:

    Sai Paul che la tua fantasia è infinita? Hai mai pensato di riscrivere Bibbia e/o Vangelo con edizioni attuali rivedute e corrette?
    (Ovviamente scherzo ma….non del tutto)

  3. franco ha detto:

    Sai che ti dico caro Paul o fai eccessivo uso della vigna del Signore (che data l’origine sarà un vino celestiale) , o mangi cose che ti fanno male . Angelo con la Ferrari , è molto bella come immagine, è va bene con le performance scadenti della casa di Maranello, “per farla andare ci vuole un angelo !”

  4. paul candiago ha detto:

    Donna Francesa da Rimini, Dio Onnipotente non ha limitazioni neppure in casi estremi: moltiplico’ il vassoio delle Delizie di Cibo a Due Vassoi e cosi’ il prelato e il contadino non ebbero ragione di contendersi l’osso e mangiare fino a pancia piena=per l’angelo e lui stesso che avevano appetito di cibi organici.Dimenticavo,vi aggiunse,come da sua sua Paterna Bonta’, mettendo in tavola anche due fiashi di vino:bianco e nero, avvisando l’angelico Autista di non berne troppo o andiamo a sbattere contro qualche pianeta.

  5. Giulio Salvatori ha detto:

    Sapevo che nella “semplicità” del racconto, vi erano insenature ateo/religiose che potevano graffiare. E all’inizio lo dicevo… La provocazione è palese e si percepisce. Ogni testo, nella sua semplicità, può far nascere discussioni profonde. Non era il mio intento e non m’importa un fico secco se qualcuno/a vede vede santi o demoni.Diceva mio nonno che la religione più saggia è la coscienza, ma che Dio ne aveva a disposizione tre grammi e la divise fra tutti gli uomini della terra.

  6. francesca ha detto:

    Una domanda per Paul: ho un dubbio atroce che mi tormenta. Ma la bistecca più grande l’avrà mangiata l’Angelo che guidava la Ferrari o Domine Dio verso Marte?
    (Ovviamente scherzo ma….non del tutto).

  7. paul candiago ha detto:

    Signor Franco, poveri fedeli, poveri cristiani se la loro/nostra Fede Cristiana (per chi e’ cristiano per altre credenze no comment.) e Dottrina Evangelica si Basasse sul comportamento umano con i loro/nostri peccati e crimini giornaliri. (Perdonare 70 volte 7= sempre…va in pace e non piu’ peccare.) Siamo Traditori, Santi, Commercianti di religione, di santi e madonne, Martiri ed ipocriti, razza di Vipere in una morale ed etica globale fra sacro e profano ed ora anche rampante ateismo per completare la degenarazione spirituale e mentale dell’Uomo. Cosi’ si svolge, nello spazio e tempo, il vivere odierno, per ora, nel Divino Disegno per l’Umanita’ fino alla consumazione dei Secoli. Alla Fine dei Tempi Dio si riprendera’ la Sua Vigna, mettendo tutti i suoi Nemici come Sgabello per i suoi piedi. Non e’ il Sano che ha bisogno del Dottore, ma l’Ammalato. L’Istituzione Divina della Chiesa, per Volonta’ di Gesu’ Cristo, ha questa Missione di Redenzione. Come vediamo i suoi fedeli non si attengono/mo ad una virtuosa, santa vita cristiana umile, casta e pura, ma un misto agro/dolce fra errori ed apostasia e la gratificazione dei sensi, come modalita’ del vivere la chimera di un sogno verso l’irragiungibile felicita’ terrena, da conquistare a tutti i costi nel breve spazio/tempo fra vita e morte terrena. Oggi, e’ entrata di moda nella societa’ un fai da te interpretazione della Dottrina Evangelica a goditi la vita ecc. ( protestanti non dichiarati ma seguaci di sette di questo genere e nella mentalita’ di nuovo illuminismo ateo e razionalistico.)…………E il Signore chiese all’Angelo, che guidava la Ferrari, per un giro turistico del Mondo come per volonta’ di Dio di visitare una delle sue Creazioni. Si rammarico’ molto vedendo quello che succedeva sulla Terra: molto, molto piu’ Male che Bene e disse all’Angelo: Ma questa Umanita’, che ho creato, non segue la mia Legge e tanto meno quelli che vivono al Vaticano, come e’ che e’ si e’ arrivati a questo degrado morale e sociale? Sommessamente gli rispose l’Angelo: Mio Signore cominciando dal Vaticano,non tutti ma quasi, l’Umanita’ per ora sta pensando che tu scherzavi quando desti sul Monte Sinai al tuo Popolo, tramite Mose’, la tua Legge al Mondo, pensano che stavi scherzando. E come sai, il Tuo Popolo, ai piedi della montagna di fuoco, ballava, scherzava, baldoria alla grande e gozzovgliava a crepapelle. Ah!, esclamo’ Domine Dio, vedremo che scuse avranno quando compariranno al mio cospetto per rendermi conto del loro operato e come scherzero’ di nuovo a quel giudizio! Per ora lasciamoli fare, tanto l’Eternita’ e’ lunga a sufficienza per regolare i conti per ciascuno di loro:buoni e cattivi. Ora prendi l’autostrada per Marte e andiamo a vedere la’ cosa combinano quei Marziani.

  8. lorenzo12.rm ha detto:

    Il piatto gira ed il contadino si dimostra più furbo del Monsignore.

  9. lorenzo12.rm ha detto:

    Una bellissima storia, Giulio. Il contadino dimostra che a questo mondo “nisciuno è fesso”.

  10. carlina ha detto:

    nn tutti i preti sanno fare in fondo il loro mestiere: anch’essi in primis, sono uomini

  11. francesca ha detto:

    Io sto dalla parte del contadino, ovviamente. Bella questa testimonianza, caro Giulio, e immagino già da che parte starai tu….o no? Abbraccione e buona domenica!

  12. franco ha detto:

    Siamo nel 1800 forse , ora la Chiesa non si accontenta del pezzo di carne più grosso , come ci stanno dicendo gli attuali accadimenti , non che mi interessi più di tanto , mi dispiace per chi crede e che ha questi esempi di carità “cristiana”.

  13. Gugli ha detto:

    Una luce improvvisa gli spalancò il cervello e con voce sicura dice: “Ilcontadino ha scarpe grosse e cervello fino”. Questo proverbio dice tutto. Buona serata Giulio Salvadori,buon tutto. Gu.⚜

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